23 Ottobre 2009

Ikea, 260.000 euro di incassi nel primo giorno di apertura

260 mila euro in cassa. Si chiude con questo il bilancio la prima giornata di apertura di Ikea a Villesse.
Il nuovo mega centro ha accolto mercoledì qualcosa come 13 mila visitatori.
“Il risultato di questa prima giornata – afferma Ulf Seeman, Store Manager di Ikea Villesse – è davvero eccezionale. Vorrei ringraziare tutti i numerosissimi nuovi clienti che hanno partecipato a questo evento
inaugurale ed il fantastico gruppo dei miei nuovi collaboratori che hanno fatto davvero un grande lavoro”.
Sorprendente anche il risultato del ristorante svedese che ha chiuso la giornata con un fatturato totale di 31.400 euro.
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18 commenti a Ikea, 260.000 euro di incassi nel primo giorno di apertura

  1. poldo ha detto:

    Basta con sta Ikea, sembra che non gavè altri argomenti. Che tristezza.

  2. Milost ha detto:

    Quoto Poldo. Mister Ulf, siamo lieti tu sia lieto, ma se non avremo ogni giorno notizie del tuo umore vivremo lo stesso….e i risultati di cassa del ristorante svedese? che razza di astuta operazione di marketing è questa? Boh, nemmeno così astuta, in verità.

  3. Morgan ha detto:

    Io credo invece che sia un’ottima cosa, mancava questo tipo di pubblicità per la nostra amata provincia…continuiamo a denigrare e fare polemica su tutto…così andremo molto lontano in questo mondo!!!

  4. Marisa ha detto:

    Mai assistito ad una pubblicità così martellante….

  5. EFFEBI ha detto:

    son in ansia perchè ancora no xe sta dito se nel bagno dei omini se pol usufruir del fasciatoio , ma credo che no pol esser altrimenti…. anderò comunque a veder, tanto no go soldi per comprar.

  6. Paolo ha detto:

    Concordo pienamente con MORGAN. Si continua a denigrare e fare polemica su tutto. Ma vivete tranquilli santo Dio! Se Ikea non veniva costruita allora si faceva polemica poichè si era persa un’occasione, l’hanno costruita e ora non va bene perchè se ne parla troppo… Ma è possibile che siete così ottusi? Finalmente qualcosa di importante è SBARCATO a GORIZIA, nella nostra piccola e dimenticata provincia, preferendo NOI a realtà come Treviso, Mestre, Pordenone…. in provincia c’è poco lavoro, le fabbriche chiudono, e voi ancora avete il coraggio di lamentarvi. Ben vengano iniziative imprenditoriali di questo tipo… e ben venga anche il centro commerciale. Ma da dove pensate arrivino e circolino i soldi!? E il lavoro? Dai pomodori dell’orto del vostro vicino? Guardate un po’ più in là del solito e banale campanilismo dell’ “Oddio Oddio 130mila mq di centro commerciale vicino al mio paesello, e adesso mi portano tanto tanto traffico e qualche sporcizia in più”….

  7. StripedCat ha detto:

    tra le pizzerie al taglio romane gestite dai camorristi ed il marketing algido dell’ikea, scelgo la seconda…se commercio dev’essere, che commercio sia e che paghi le tasse!!!

    e poi easytoassemble e’ delirante…l’avete visto? geniale idea…

  8. Milost ha detto:

    Cari Morgan e Paolo,il pretendere la gestione e lo sviluppo sostenibile di un territorio non sono polemica. Faccio un copia e incolla dal sito di Legambiente, che peraltro LUcano ha già indicato in un’altra discussione, perchè forse non è chiaro quanto in FVG ci si stia rovinando presente e futuro ( intendo quello dei nostri figli).
    “Nella regione Friuli Venezia Giulia, nel ventennio 1980-2000, sono stati dilapidati 6.482 ettari agricoli, secondo il Rapporto annuale sul consumo di suolo realizzato dal relativo Osservatorio nazionale. Un dato che non deve trarre in inganno, essendo la nostra una regione dalle dimensioni modeste, con una popolazione di circa 1.200.000 abitanti. Il dato pro-capite del suolo consumato, infatti, è alto anche da noi: ogni anno, per ogni abitante del Friuli Venezia Giulia, vengono urbanizzati 2,5 mq di territorio (in Emilia Romagna la
    velocità di urbanizzazione è di 7,5 mq per abitante ogni anno, in Lombardia di 4 mq per abitante per anno, ricordando che queste regioni sono più grandi della nostra). Altissimo è poi il dato dell’urbanizzato consolidato pro-capite: per ogni abitante residente in Friuli Venezia Giulia vi sono ben 581 mq di superfici urbanizzate, contro i 456 dell’Emilia Romagna, i 310 della Lombardia e i 296 del Piemonte.
    Un dato destinato ad accrescersi con l’espansione incontrollata del fenomeno dello “sprawl” insediativo:
    in pratica, il consumo di suolo legato all’urbanizzazione è principalmente a scapito delle superfici coltivate, confermando una tendenza storica che, nell’arco di un intero secolo, ha visto la crescita di città e insediamenti a danno della campagna.”

  9. val ha detto:

    quoto Milost

  10. Italo ha detto:

    E’ chiaro che tutti i guadagni della multinazionale se ne vanno all’estero. I salariati in quella giornata hanno guadagnato poco più di 30 euri netti.

  11. Italo ha detto:

    Ho trovato un’articolo sul Daily telegraph che annuncia il sorpasso dell’economia italiana su quella dello UK.

  12. Mahurin ha detto:

    @ StripedCat
    Che paghi le tasse !? Beh mi spiace deluderTi ma in Italia l’ Ikea di tasse, specie sugli utili ma anche su altro, non ne paga proprio! Leggiti questo articolo di AltraEconomia :

    http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=1887

    Per quanto riguarda poi gli affari gestiti dalla camorra guarda che neanche ” i puri uomini del grande Nord”, che non perdono occasione di ricordarci la loro superiorità morale, sono alieni dal fare affari con “ò sistema” come riportato da Roberto Saviano in “Gomorra” e ricordato proprio oggi in un articolo sulla candidatura di Nicola Cosentino a presidente della Regione Campania su Repubblica :

    http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/cronaca/camorra-10/partiti-saviano/partiti-saviano.html

    Saluti

  13. Paolo ha detto:

    nel mio commento il pensiero era rivolto al solo e semplice aspetto del “meglio un grosso investimento in una provincia morente piuttosto che niente”. Non parlo del FVG in generale e dell’urbanizzazione (in)controllata che le varie politiche stanno attuando da più o meno anni poichè il discorso, così facendo, si addentra troppo nello snocciolare dati di legambiente, arpa, censis, istat, ecc ecc e tutto quello che vuoi. Non nego che i dati sono dati e vanno analizzati bene per quello che vogliono dire, e, come hai tu ben specificato caro MILOST, fanno capire in che verso stanno andando le cose. Io volevo rimanere su un discorso più terra terra, più “operaio”, più banale del cittadino comune che paga le tasse in una provincia che non fa altro che piangersi addosso, morire, perdere un sacco di aziende, e via discorrendo. E quindi a questo punto ti ripeto, tralasciando i grossi impianti commerciali di UDINE (tutti là stanno), ACCOLGO CON FAVORE L’AVVENTO DI IKEA IN PROVINCIA DI GORIZIA. E fortuna che hanno scelto noi.

  14. Milost ha detto:

    Mah, Paolo, non credo si siano installati da noi per fare beneficenza. Ma per fare affari. Allora chiediamogli qualcosa in cambio,perchè il fatto che paghino stipendi a persone della comunità locale potrebbe anche essere pochino a volergli fare i conti in tasca…che so, la piantumazione di un giardino pubblico, una bonifica a un terreno degradato,il recupero di ettaro di orti da far coltivare a chi ne ha voglia, un qualcosa che insomma che ci dia l’idea di un equilibrio tra il profitto e la sostenibilità

  15. Paolo ha detto:

    sicuramente la beneficenza non la fanno, questo è vero, come non la fa nessun altro grosso impianto (almeno credo). Tutti vogliono far il massimo dei profitti al minimo dei costi. Così Ikea come ogni altro centro commerciale. Se quello che intendi dire è che a te non arriva nulla in tasca dall’arrivo di Ikea non posso darti torto. Concordo con te sull’idea dei parchi, bonifiche e recupero del degrado per impattare meno sulla realtà locale dell’insediamento. Ottimo spunto di dialogo.

  16. StripedCat ha detto:

    …e il sorpasso delle pensioni minime slovene su quele taliane, xe vero?

  17. StripedCat ha detto:

    (mi riferivo al post sul sorpasso italia-uk)

    in merito all’ikea non si puo’ dire che difetti di strategia…website anche in croato e sloveno (correggetemi se sbaglio, non conosco le 2 lingue), vicinanza al confine…l’effetto leva di tipo alpe-adria che latita dalla caduta del muro di berlino sara’ infine realizzato dagli svedesi, che han visto giusto con le sinergie di confine?

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