23 Ottobre 2009

Calcio giovanile: la rosa dei calabroni ronzanti. Aspettando il derby

Jack e Stefi
In questa immagine, Giacomo è a sinistra

Ronzano i calabroni, parte seconda. Ma chi sono questi calabroni? Dal capitano con gli occhi di ghiaccio a “Aksh posso fare casino?”, li presenta sempre il nuovo sex symbol del web, Giacomo “Jack” Bonnes. Che domani guiderà i suoi amti insetti nel temutissimo derby col S.Giovanni.

Poi c’è Endriu, il capitano. Sì, sì, Endriu. L’albanese dagli occhi di ghiaccio. Biondo, occhi azzurri e fisico da calciatore vero. E’ un gran difensore. E si offende per questo, si sente attaccante, lui. Ma voi fareste giocare Sandro Nesta in attacco?
La sua più grande dote è l’orgoglio. Basta stuzzicarlo dopo un errore, e stai sicuro che l’azione successiva sono guai per chi gli passa vicino. Ne alza tre da solo e, con una forza unica per la sua età, esce palla al piede dalla zona difensiva per lanciare l’azione d’attacco! Capitano, mio capitano!

C’è Aksh, il nostro bomber. Come faremmo senza di lui!? Il fan più sfegatato di Michael Jackson di tutta l’India! “Ti faccio una tripletta mister!” è la frase che mi dice più spesso Aksh. Questo che sia allenamento o partita. Ma non importa, è una grande mentalità! Una volta per fargli capire cosa volevo da lui, ho usato la parola casino: “Aksh, devi farmi casino là davanti!” (è molto veloce). Da quel giorno, ogni volta che do la formazione in spogliatoio prima della partita, lui mi interrompe: “mister, io posso fare casino?” Sì Aksh, fai più casino che puoi!
Poi ci sono Matteo e Raffaele – i più bambini fuori, i più “cattivi” in campo- che alla loro partita d’esordio hanno esclamato all’uninsono: “mister, sono emozionatissimo!”.

C’è Syed, il pakistano, che mi fa lo spelling del suo intero nome e cognome ad ogni allenamento (dura 15 minuti!) e che spesso mi chiama “maestra” (lapsus scolastici!).
C’è Pietro, il nostro metronomo di centrocampo. Se riuscissi a fargli capire che potenzialmente è proprio forte…
C’è Michele. Ah, Michelino Michelino, genio e sregolatezza, croce e delizia!
Ci sono Andrea e Andrea. Il primo è il nostro portierino. Un gatto! Tutto ciò che è meno alto della traversa è roba sua. Parla poco, lui. Parlano le parate, parlano i fatti!
Il secondo, difensore, ha il fisico degno di un lottatore. E’ il più casinaro della squadra (a ruota Michelino), ma se è in giornata fa la differenza!

E c’è Federico, il mancino, come il mister, e pertanto rigorista! Geniale, si è presentato a me con testuali parole: “Piacere mister, io sono Federico, sono l’unico mancino della squadra, non la passo mai…anzi no, raramente, sono un attaccante e non vedo l’ora di iniziare”. Mi ha stretto la mano e se n’è andato. Professionista vero, lui. Gioca terzino ora, o meglio: l’ho convinto a giocare terzino. A differenza dell’inizio, se ora solo provo a spostarlo in avanti, si ribella con una rabbia degna di William Wallace!

Adesso abbiamo concluso la seconda giornata di campionato, con una vittoria all’esordio espugnando Roiano e un pari casalingo contro il forte San Luigi. Peccato, vincevamo fino all’ultimo. Peccato per i ragazzi. Dopo la solita promessa di tripletta- fino a quel momento ne aveva segnati due- Aksh mi fa alla fine del secondo tempo ( si giocano 3 tempi da 15 minuti in cui devono giocare tutti): “mister, mister, non ho mai battuto il San Luigi!”. Grande festa comunque per il mister negli spogliatoi. Da parte dei ragazzini, ovviamente.
La cosa più incredibile di questi piccoli grandi calciatori è la trasformazione che vivono nelle partite. Sul campo sono uomini. Finora siamo sempre andati in svantaggio. Ma i ragazzi hanno avuto una reazione eccezionale. Grande carattere, davvero. Sono incredibili. Addirittura alla prima, dallo svantaggio di una rete siamo andati sul 4 a 1 con una reazione che definire rabbiosa è dir poco! E che soddisfazione osservare sul campo come i tuoi insegnamenti diventino pian piano automatismi.
Eh sì, ronzano i Calabroni, ronzano!
E ora ci aspetta il derby…

Jack e Giudi
E anche qui, sorprendentemente, il nuovo sex symbol del web non è a destra

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