22 Ottobre 2009

Regione: “Lentissima ripresa nell’industria e nel commercio”. Ma sale il ricorso alla cassa integrazione

FVG. “Alcuni indicatori fanno pensare che la crisi sta subendo un rallentamento e confermano una lentissima ripresa nei settori dell’industria e del commercio” ha dichiarato Alessia Rosolen.

L’assessore regionale al lavoro è intervenuta insieme al direttore dell’agenzia regionale del lavoro, Domenico Tranquilli, alla presentazione della scheda trimestrale sul mercato del lavoro e una relazione sugli indicatori della crisi nei primi nove mesi dell’anno.

Sono 348 gli ingressi in mobilità nel settembre di quest’anno, il dato più basso di tutti i primi nove mesi del 2009. Questo dato conferma un trend positivo, rileva così com’è positivo che la crescita della disoccupazione nel primo trimestre dell’anno sia stata di 5.000 unità, mille in meno rispetto allo stesso periodo nel 2008.

Per contro che i numeri della cassa integrazione di settembre (1.529.000 ore erogate tra CIGO e CIGS) confermano le criticità del sistema produttivo regionale. In questo quadro non va dimenticato il peso della cassa integrazione in deroga. “Ad oggi – ha spiegato l’assessore – le domande pervenute sono 724 per un totale di un milione e 300 mila ore erogate a 3.093 lavoratori”.

Un altro elemento di rilievo è rappresentato rispettivamente dalle assunzioni, che nel mese di settembre hanno complessivamente toccato le 20 mila unità, e dalle cessazioni, con 13 mila movimenti. “Il saldo a favore delle assunzioni è di 6.500 unità, 1.000 in più che nel settembre 2008, e anche questo è un fattore positivo” ha confermato l’assessore Rosolen, non senza rilevare che le 130 mila assunzioni effettuate nei primi 9 mesi 2009 sono molte, ma sempre inferiori di 38 mila unità rispetto allo stesso periodo nel 2008.

Coinvolte nella riduzione delle assunzioni sono state tutte le province del Friuli Venezia Giulia anche se Udine, Pordenone e Gorizia registrano una diminuzione superiore al 25 per cento e Trieste si assesta attorno al 7 per cento.

Infine l’andamento dell’occupazione. “Sono 13 mila in meno, con un calo concentrato nel terziario, gli occupati in Friuli Venezia Giulia e, se è vero che il concetto di non occupazione non è sovrapponibile a quello di disoccupazione – ha spiegato l’assessore – anche questo resta un indicatore da valutare attentamente”.

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