Uno studio condotto da Valerie Lesk, della Sissa di Trieste, e pubblicato su “Behavioural Psychology”, mette in dubbio gli effetti benefici del caffè per la memoria.
Se la caffeina rimane senza dubbio uno stimolante, capace di aumentare concentrazione e stato d’allerta, viceversa rischia di rendere più farraginoso l’accesso alle informazioni acquisite in passato.
Questa almeno è la conclusione di Lesk che, assieme a Stephen Woble del Trinity College, ha sottoposto alcuni volontari a un test di cultura generale. Sorprendentemente, il gruppo che ha ottenuto la peggior performance era quello a cui erano stati somministrati 200 milligrammi di caffeina.
Le nostre pubblicazioni
-
Malamente €7,00
-
Macchine e macchinazione
€10,00€9,50 -
Sirene e cocai
Valutato 5.00 su 5€5,00 -
Il libri des rispuestis furlanis €5,00
-
Almanacco Mataran
€20,00€19,00 -
Inps factor - i veci de Trieste
Valutato 5.00 su 5€5,00 -
Il manuale della Boba de Borgo €5,00
-
Zinque bici, do veci e una galina con do teste €10,00
-
I briganti della Carnia
Valutato 5.00 su 5€12,00€11,40 -
San Nicolò e i Krampus €5,00
-
Ultimi commenti
No ovovia: parte la raccolta firme per la petizione a Bruxelles
No ovovia: parte la raccolta firme per la petizione a Bruxelles
Luoghi e numeri: il censimento austriaco del 1910
“Fazzo l’ amor xe vero”, una vecchia canzone popolare triestina
I personaggi eccentrici di Trieste: el Sabata