19 Ottobre 2009

Nucleare in provincia di Gorizia, spuntano i favorevoli

Sei favorevole ad una centrale nucleare in provincia di Gorizia? Qualcuno risponde “sì”.
Il sondaggio è stato lanciato dalla Provincia di Gorizia che, sul suo sito, chiede ai cittadini di esprimersi riguardo alla ventilata costruzione di una centrale nucleare sul territorio provinciale. A quanto pare, infatti, il Monfalconese sarebbe una delle zone in pole position.
Premettendo che le risposte sono state un centinaio, il 14% si è dichiarato favorevole. Una fetta non da poco. Sarà rappresentativa del sentire dei cittadini?

Tag: , , , , .

29 commenti a Nucleare in provincia di Gorizia, spuntano i favorevoli

  1. Luigi ha detto:

    I sondaggi no se fà così…
    Comunque il 14% sarià la stragrande minoranza, visto che ormai che col 51% de quei che se esprimi (il 70-80% co va ben) quindi col 40% dei aventi dirito (comunque minoranza…) se fa quel che se vol..
    Che i stia ziti e niente central.
    Termico solare, fotovoltaico, ecc…
    Gigi goriziàn

  2. lànfur ha detto:

    Sondaggio quantomeno opinabile. Lo strumento di voto permette di falsificare ampiamente i risultati.
    Lo scrivono anche: “Il sondaggio viene fornito in modalità anonima e si avvale di un cookie al solo scopo di garantire l’univocità della risposta. Premendo il pulsante invia si acconsente alla registrazione del voto. “

  3. boh ha detto:

    ora siamo tutti esperti del nucleare…. :))

    ad ogni modo visto che in una decina di anni il petrolio sarà ciao…. bisogna pensare ad un modello multi energetico..ma con un debito pubblico del 120 pct non ci sono molte risorse mi pare

    Special report: Modern energy
    http://www.ft.com/reports/modern-energy-oct2009

    Nuclear dust rains on atomic parade

    http://www.ft.com/cms/s/0/7d65729a-ba34-11de-9dd7-00144feab49a.html

  4. cagoia ha detto:

    Gaverà vota de si i napoletani che lavora a Monfalcon. Tanto tra qualche ano i torna a casa, cossa volè che ghe freghi.

  5. jacum ha detto:

    hehehehehe, bravo cagoia!

  6. cristiana.carini ha detto:

    domanda retorica, perchè in questo paese si fà tutto alcontrario? Gli altri dismettono le centrali e noi le costruiamo? Qualcuno si è ricordato che il friuli è terra sismica e che ha già radiazionii di fondo elevate? Ci bastano grazie. Quindi no al nucleare, se lo facci ad Arcore, sì ad un piano energetico nazionale e regionale. Sì allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili ed alla ricerca. Ci mancherà mica il vento? Allora usiamolo.

  7. Marisa ha detto:

    ….lasciamo perdere il vento e l’eolico, una mania dei Verdi! E costruimo piuttosto impianti industriali a basso consumo energetico. Si può fare…

  8. leo ha detto:

    Prima di parlare di improbabili centrali nucleari proviamo a:
    – fare del Friuli Venezia Giulia una regione all’avanguardia nel campo delle energie rinnovabili, della green economy e della salute, investendo in ricerca, trasferimento tecnologico e sviluppo di nuova impresa
    – investire sulla diffusione delle tecnologie già disponibili come il fotovoltaico o la geotermia a bassa temperatura, che consentono nel medio periodo di produrre energia a costi inferiori degli idrocarburi inquinanti, rendendo più competitive le attività nella nostra Regione
    – fare del Friuli Venezia Giulia una regione virtuosa, raggiungendo l’obbiettivo fissato dalla normativa europea “20-20-20” da perseguire entro il 2020:
    – 20% di contributo da fonti rinnovabili alla copertura dei consumi finali
    – 20% di diminuzione del consumo energetico tramite azioni di efficienza energetica
    – 20% di riduzione di emissioni di gas a effetto serra rispetto alle emissioni
    del 1990.

  9. arlon ha detto:

    Marisa “….lasciamo perdere il vento e l’eolico, una mania dei Verdi!”

    Mi spiace, ma non sai quello che dici. Queste erano opinioni più o meno condivisibili una ventina d’anni fa, ora ci sono soluzioni esistenti, anche se non sono ancora “le” soluzioni definitive, possono benissimo soppiantare delle centrali nucleari che entrerebbero in regime tra circa 14 anni, e che andrebbero in positivo energetico tra 21!! Sono una scelta del tutto assurda ed anacronistica, e credo che ormai sia evidente agli occhi di chiunque sia un minimo informato/a.

    Ovviamente, eliminare e ottimizzare i consumi è un’altra faccia della stessa medaglia: vanno fatte leggi apposite, come in provincia di Bozen.

  10. effebi ha detto:

    propongo di occupare militarmente un paese produttore di petrolio e di sfruttarne la risorsa.

    a parte la provocazione, ma qua dobbiamo prendere atto che o gas, o petrolio o nucleare, in ogni caso saremo (siamo) dipendenti da qualcuno. quindi !? abbiamo qualcosa da offrire in cambio per comperare energia ? (casin anche su sto fronte…)
    due pale eoliche sul carso ? un pannello solare in terrazzo ? mah… qua xe radighi !

  11. cagoia ha detto:

    propongo de farse occupar militarmente da un paese produttor de petrolio (Norvegia?)

  12. effebi ha detto:

    o de gas (russia) come sarà più facile che sucedi

  13. cristina ha detto:

    Solo l’ignoranza, su tutti i fronti (quello economico, della sicurezza, dell’approvigionamento delle risorse, dell’assetto geologico del nostro paese, della salute,…) può portare una persona, al giorno d’oggi, ad essere favorevole al nucleare. Non ho parole.
    Se volete approfondire l’aspetto economico, guardate su http://www.greenpeace.org/italy/news/bollette-nucleari

  14. Wehrle ha detto:

    Fonti energetiche alternative, si, ma, pero’. Se si indaga a fondo, si viene a scoprire che si, le pale eoliche funzionano, i pannelli fotovoltaici pure, ma sono antiestetici, e allora alzata di scudi: “non sul territorio del mio comune!”. Per quanto riguarda la geotermia in Germania hanno scoperto che porta terremoti. Tutto bloccato.
    Che si fa quindi, si resta come adesso, schiavi di arabi e russi oppure si fa qualcosa utilizzando le attuali tecnologie?
    Ah, dimenticavo, anche le centrali a biomasse in Italia non vanno bene (in Francia pare di si…)

  15. Morgan ha detto:

    Solo con le fonti alternative non ce la facciamo a soddisfare il fabbisogno e dovremmo comprare energia da altri paesi che hanno il nucleare…è forse meglio! E poi siete disposti tutti a rinunciare a tutti i comfort?TV, radio, lavatrice, lavasoviglie, frigo, lampada sul comodino per leggere un bel libro la sera, acqua calda…il vostro impianto di riscaldamento è attaccato alla corrente…forno e forno a microonde, Pc per scrivere le vostre opinioni su Bora.la…insomma pensateci, poi vi lamentate perchè la bolletta aumenta e date la colpa al malgoverno, magari è solo perchè comprare energia costa…pensateci prima di accanirvi contro il nucleare…pensate che siamo già in pericolo con una centrale a meno di 100 km…

  16. Lucano ha detto:

    Sicuramente, come qualcuno ha già sottolineato, il sodaggio per come è posto è opinabile. Certo è che mi chiedo quel 14% di favorevoli chi sono e cosa pensano, e se sanno cosa è il nucleare oggi.
    Io non sono contrario in assoluto al nucleare ma creado che non sia la risposta ai nostri problemi, tantopiù che:
    – Stiamo ancora dismettendo le centrali degli anni ’60, e con costi enormi
    – Non sappiamo dove smaltire le scorie, perchè quelle per i prossimi 300.000 anni (si si hai letto bene: TRECENTOMILA ANNI) saranno rifiuti estremamente pericolosi, e ad oggi non hanno trovato un posto al mondo geologicamente sicuro per tutto quel tempo.
    – Costruiremo reattori che entreranno in funzione fra 15 anni quando molto probabilmente saranno nel frattempo entrati in funzione reattori di nuova genereazione (quindi useremo quella vecchia), e però avremo a disposizione fra i 30 e i 60 anni di uranio.
    – Ci sono costi molto alti per il trattamento delle scorie (che restano in depositi temporanei giacchè non sappiamo dove stoccarle in maniera deifinitiva) e per lo smantellamento degli impianti.
    I costi di realizzazione sono così alti che solo con l’intervento pubblico è possibile realizzare tali impianti.
    – Se sono tanto sicuri, come alcuni dicono, perchè NESSUNA compagnia di assicurazioni ha mai assicurato un reattore nucleare (neanche i Loyd’s di Londra)?
    Io sarei propenso seriamente ad una politica incentrata sul risparmio energetico da tutti i punti di vista l’incentivazione delle rinnovabili che, contrariamente a quanto asseriscono i petrolieri, possono fare significative differenze, e incentiverei la ricerca su fonti rinnovabili e non (tra cui la fusione nucleare, e un reattore nucleare a torio sperimentato dallo stesso Carlo Rubbia con costi e rischi molto più bassi rispetto a quelli delle centali attuali).
    Per inciso, negli USA non si costruiscono centrali nuove dagli anni ’70, in germania le voglino dismettere. In Francia hanno solo costruito un impiano nuovo ma è sperimentale….la dice lunga.

  17. canebestia ha detto:

    Pazzia!

    ..poi le nostre zone sono pure ad alto rischio sismico!

    fate vobis..

  18. canebestia ha detto:

    ecco un link dove potrete vedere il rischio sismologico in italia:

    http://www.bo.ingv.it/assets/images/class2003_mid.gif

  19. jacum ha detto:

    ma semo sicuri che ne servi tuta sta energia??

    ma perché far una nova centrale nucleare de qualche centinaio de MW dove inveze ghe ne una a zento e zincuanta km via de noi? femo un acordo coi nostri fradej sloveni e cugini hroati e potenziemo quela za existente!

    tempistiche di realizzazione de un impianto nucleare con progetto giá realizzato xe de 5 anni.

    le scorte de carburante utilizabile per le centrali nucleari xe de 1000 anni.

    il problema scorie radioattive scomparirá se si svilupperanno i progetti nuovi di nuove tipologie di centrali nucleari.

    le fonti alternative no va ben per uso industriale, ma va benon per uso civile.

    inveze de spender sti bori per un progetto che no ghe piaxi ala magioranza dela popolazion, ma perché no investirli in incentivi STATALI per instalar il fotovoltaico e solare termico sui teti dei nostri condomini, caxe, palazi, capanoni…..per un uxo civile di tali fonti rinovabili??

    e po perché no xe una cultura del risparmio energetico? a parte la lampadina de acegat de qualche tempo fa…

    a mi me par che stemo ndando in una direzion non conveniente e cuindi sbajada.

  20. arlon ha detto:

    @jacum: le tue conclusioni al momento xe evidenti a chiunque sia informado.

    Xe proprio sula disinformazion che i punta, quando i lancia ste monade nucleari.

    Tempi reali del nuclear secondo i esperti: 6 anni per progetar, 7 per costruir, circa 8 per andar in attivo.

    Questo senza considerar el problema che nisun ga ancora risolto dele scorie de smaltir, e del prezo del uranio, che fra 20 anni sarà salido in modo esponenzial, oltre al uso ENORME de aqua che una centrale fa per vignir rafredada.

    Per no parlar dei posibili incidenti.

    Tuto per farghe magnar ai soliti pesecani.. e per no far una serie de leggi civili che bastassi copiar de Bozen o da certi Länder tedeschi.

  21. cagoia ha detto:

    Più de tuto in sto paese me procupa le scorie.
    Dove le metemo?
    In un buso in Carso o diretamente nel’Isonzo?

  22. effebi ha detto:

    le imbarchemo su una nave e…. po bon…

  23. Bibliotopa ha detto:

    per le scorie, ghe domandemo dove che i metti quele de Krsko. Forsi lori ga un modo ecologico per smaltirle.

  24. boris ha detto:

    quoto (quasi) tutti…

    ma penso che per darghe ragion ai Maya… qualcosa dovremo pur far per no rivar al 2013… anzi, semo già in netto ritardo… iniziemo a costruir anche senza progetto…magari dall’Ikea che vien su veloce…

  25. jacum ha detto:

    @ arlon

    i miei esperti i me dixi robe diverse:
    gavendo za el posto confermado, se compra dei progeti za existenti, comunque cuesti devi eser ingegnerizzadi per il logo dove te vol meter sto impianto. ghe vol da 6 mexi a 1 ano.

    problema importante é la qualificazione dei fornitori…almeno un anno, che va in contenmporanea con l’ingegneria.
    tempo della costruzione: 2.5-3 ani.
    tempo del commissionamento e strat-up: da sei mexi a un ano.

    totale: 5 ani.
    tuto oviamente se va tuto lisio come l’ojo!

    inoltre i me dixi che l’italia ga perso el tren e che quindi el nucleare xe non realizabile!
    xe oramai tropo tardi!!

    ma perché no partecipemo ale spexe dell’ampliamento dela centrale slovena-croata…..?

  26. arlon ha detto:

    El problema dele scorie no lo ga risolto qncorq NISUN: niqnche i americani col monte Yucca, dove le saria dovude eser al sicuro per 10.000 anni..

    Progeto de un monte sbusado, e no ancora partido perchè poco sicuro, anca con qualche perdita.

  27. Morgan ha detto:

    E il materiale con cui sono costruite le celle fotovoltariche si può riciclare…chiedo perchè vedo tutti interventi di esperti!!!

  28. cagoia ha detto:

    Visto el comento no ghe vol sai per esser esperti… in confronto.
    Te vol meter el smaltimento dele celle fotovoltaiche con scorie radioattive?

  29. Morgan ha detto:

    cagoia…si voglio mettere, me lo spieghi?
    Quanto tempo ci vuole, di che materiale sono fatte, cosa si può ricavare dal riciclaggio e i costi di questo tipo di operazione…questo chiedo alle persone esperte!!! Il confronto tra queste spese e lo stoccaggio delle scorie radioattive e l’impatto ambientale di entrambe. questo magari potrebbe servire al dibattito sul blog e per creare un po’ di cultura in merito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *