Probabili intoppi nella realizzazione della terza corsia della A4 tra Mestre e Palmanova. Ad approfondire la questione è Corriere.it:
Autovie Venete, la società che gestisce il tratto autostradale, e Anas, l’ente concedente, non sono ancora d’accordo per l’aggiornamento della convenzione e per il piano finanziario dell’opera.
Il conflitto sarebbe legato all’abbassamento del “tasso interno di rendimento” (TIR), ovvero del tasso composito annuale di ritorno effettivo che un investimento genera (un progetto, in generale, andrebbe perseguito quando il TIR risulta essere maggiore del costo del capitale per quel progetto). Spiega Andrea Saule nel suo articolo:
I soci, infatti, e in particolare Friulia Holding (la finanziaria della Regione friulana che detiene l’86,5% di Autovie), non accettano la condizione che l’Anas ha posto per l’approvazione del piano da 2,3 miliardi, ovvero l’abbassamento del tasso interno di rendimento dall’8,39% richiesto a circa il 6. La ragione è sostanzialmente da cercare nel rapporto tra Friulia e le banche: l’abbassamento del tasso creerebbe la condizione per un aumento di capitale di Autovie, opzione che Friulia non ha nessuna intenzione di valutare al momento, mentre è più aperta all’ingresso di nuovi soci, magari proprio le banche stesse. Ai soci minoritari, tra cui Regione Veneto (secondo azionista di riferimento con il 4,83% delle quote), importa invece soprattutto la realizzazione rapida dell’opera, a costo di abbassare considerevolmente le pretese di redditività. L’Anas, dal canto suo, vuole abbassarle perché alla scadenza dell’attuale convenzione (nel 2017, non rinnovabile al momento), è interessata a creare una società mista con la Regione Friuli Venezia Giulia per subentrare ad Autovie. Con un tasso di redditività minore, si abbasserebbe considerevolmente anche l’indennizzo finale. L’ente concedente, che fa riferimento al Ministero dell’Economia, si è invece rassegnata da tempo ai forti rincari delle tariffe voluto da Autovie, che aumenteranno progressivamente del 130% entro il 2017.
Secondo quanto trapelato dalla sede di Autovie, la terza corsia “non è in dubbio”. Tuttavia, se un accordo non fosse raggiunto sulla questione del tasso di rendimento, la copertura finanziara non sarebbe garantita e sarebbe messa a rischio la partenza dei lavori per la costruzione dell’opera.
E dell’allargamento del tratto autostradale si parlerà anche questa sera all’incontro “L’imbuto A4: quanto ci vorrà per la terza corsia?” organizzato da nordesteuropa.it e Il Piccolo. Presenti, tra gli altri, il presidente della regione, Renzo Tondo e Giacomo Borruso, docente di Economia dei Trasporti nonché preside della Facoltà di Architettura all’Università di Trieste. Modera il direttore del “monogiornale” cittadino, Paolo Possamai.
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