13 Ottobre 2009

Crisi Carraro, la Regione chiede la cassa integrazione per 250 operai di Gorizia e Maniago

Gorizia La Regione chiede la cassa integrazione per i lavoratori della Carraro. Di fronte alla prospettiva di mettere in mobilità 80 dipendenti dello stabilimento goriziano e altri 167 a Maniago, l’amministrazione regionale sta attuando un pressing sul gruppo Carraro, per garantire ai lavoratori almeno la cassa integrazione.
Questa la posizione emersa dall’incontro, che si è svolto ieri a Pordenone, tra il vicepresidente e assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani, i presidenti delle Province di Pordenone, Alessandro Ciriani, e di Gorizia, Enrico Gherghetta, i sindaci di Gorizia, Ettore Romoli, e di Maniago, Alessio Belgrado, e i rappresentanti del Gruppo Carraro: l’amministratore delegato Alexander Bossard, e il responsabile delle risorse umane, Mario Sgobbi. Da parte della proprietà è stato ribadito che il piano industriale presentato alle organizzazioni sindacali fotografa la pesante situazione del Gruppo negli stabilimenti di Maniago e di Gorizia e la conseguente necessità di giungere a una riduzione di personale onde consentire la prosecuzione dell’attività in termini di redditività.
Nel contempo la proprietà ha confermato la disponibilità a non procedere con la mobilità e ha lasciato degli spiragli per lavorare su altre ipotesi, anche se causeranno un aumento dei costi per l’azienda.

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4 commenti a Crisi Carraro, la Regione chiede la cassa integrazione per 250 operai di Gorizia e Maniago

  1. Melone ha detto:

    Io non ci capisco piu’ niente,ma siamo in ripresa economica come dicono nei vari tg oppure come apro il quotidiano siamo sempre in crisi?
    Qualcuno sa darmi una spiegazione?

  2. estro ha detto:

    Più che altro mi chiedo se questo si poteva evitare creando possibilità di svilupparsi alla sede di Gorizia. MI pare che il comune abbia messo dei paletti all’ampliamento del capannone Carraro e quindi la ditta ha praticamente deciso di andare via

  3. Euroscettico ha detto:

    @ Melone per molte ditte questa crisi è un toccasana credimi. Tanto paga sempre Pantalone gli ammortizzatori sociali…

  4. effebi ha detto:

    si sta pensando di proporre ai cassaintegrati dei corsi di aggiornamento di lingua friulana (anche per familiari), in alternativa un abbonamento per la stagione dello stabile sloveno di trieste

    la crisi ? aspettiamo che ce ne faccia un quadro preciso il prossimo presidente del consiglio Mario Darghi (oggi il punto uno del suo programma: alzare decisamente età pensionamento… decisamente… no monade…)

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