Il numero degli “attacchi” dei lupi sulle pecore è sempre più frequente. Nella zona del Carso sloveno e dei Brkini i lupi hanno ucciso ben 209 capi da giugno ad agosto cosa che ha indotto l’Ente sloveno per la tutela dei boschi a richiedere al Ministero la revoca del blocco della caccia straordinaria ai lupi. La situazione è molto critica dal punto di vista degli allevatori, molti dei quali si trovano sul punto di dover chiudere l’attività. Dal ministero arrivano i consigli su come affrontare il problema con reti elettrificate, migliorare le procedure d’indennizzo e la gestione del bestiame. Quest’anno il finanziamento attivato per le reti elettrificate ammonta a 90.000 di cui 60.000 sono stati finanziati. Gli allevatori però indicano che l’unica soluzione sia di abbassare il numero dei lupi sul Carso nelle zone dove fino a qualche tempo fa non c’erano. La soluzione sta sicuramente nel sistema di tutela dei lupi che è un animale protetto da leggi europee e solo l’applicazione delle normative permetterà la convivenza tra l’uomo con le sue attività e il lupo, se ciò non avverrà si alzerà il rischio per la scomparsa del lupo sul Carso.
9 Ottobre 2009
ah che bel, una bela notizia, esisti ancora i lupi
Non ho ben capito se l’articolo si preoccupa per le pecore o per i lupi..
per tuti e due no? perché, devi viver solo pecore o solo lupi? se sta zercardo soluzioni per farli conviver. hahahah me par che se discuti solo de questioni de convivenza, però l’esempio “calza a penel” 😉
D’accordissimo con Fluido.
Qualche anno fa ho partecipato ad un progetto in Bulgaria che si occupava dello stesso problema. La soluzione che avevano trovato era di ricominciare ad allevare i cani pastore karakachan, tradizionali di quelle zone e portati quasi all’estinzione dalle collettivizzazioni dei decenni precedenti.
Per quanto ne so, il progetto funziona alla grande: le pecore sono più difese in modo “naturale” e ci si sta lentamente riavvicinando all’equilibrio dell’ecosistema di un tempo.
un classico esempio per salvar capre e cavoli 🙂
ala fine ancora una volta perdemo de vista che quel “sbagliado” xe l’omo
aleva le pecore per magnarsele e anche el se lamenta se el lupo (che ga almeno pari dirito) el ghe le magna.
cussì l’omo copa la pecora per magnarsela e copa el lupo per no farsele magnar
de che “ecoequlibrio di un tempo” stemo parlando ?
el lupo magnava le pecore vece o malade, le altre ghe filava e cussì la raza (dele pecore e del lupo) se rinforzava (solo el lupo san e sgaio magnava)
desso el Dio OMO fa recinti, sera le bestie, decidi che le xe sue e straparla (per meterse a posto la cosienza) de ecosistemi…
ma dai, l’unico vero ecosistema sarà ristabilido solo co l’omo se gaverà estinto e con lù tute le sue monade.
Sembra che giochino a cuto. La pecoraa non si è ancora accorta.
Effebi grillino?
no me piasi i grillini, preferiso le pecorine
-eco, te me tiri sul giazo…. 🙂
@bibliotopa
smepre meio che restar senza un klinz
basta ceh i fazi come el mato che doveva portar la pecora, el lupo e el cavolo oltre el fiume con la barca: mai lasar insieme pecora e cavolo o lupo e pecora, quindi basta mimetizar le pecore da cavoli e pò bon, i lupi no ghe piasi verdure.
Non capisco il problema.
Da noi c’è l’indennizzo per legge a favore dei pastori e agricoltori che sono stati danneggiati.
E’ questo il metodo normalmente usato per risolvere il problema….
Se poi veramente il numero degli animali allo stato libero fosse troppo elevato rispetto al territorio, se non ci pensa la natura (che è fantastica nel mantenere il rapporto animali selvatici/territorio a disposizione) si può sempre permettere l’abbattimento di un certo numero di capi.
Gli orsi e i lupi che fanno razzie ci sono anche nel Parco nazionale d’Abruzzo. E qui vige la regola del risarcimento…
Eh… ma in slovenia… te vol meter…. in slovenia…. xe slovenia…. miga italia.
Marisa
Anche in SLO!
“Da noi c’è l’indennizzo per legge a favore dei pastori e agricoltori che sono stati danneggiati. “
@ TORO SEDUTO
O.K. grazie di averlo precisato.
Perchè nel POST non è stato scritto? E’ un punto centrale del problema. Poi solo se eventualmente non basta, si affiancano altre soluzioni. Ad esempio portando una parte degli animali in altri territori o con una caccia a numero chiuso (quando non c’è il divieto di abbattimento)……