9 Ottobre 2009

Gli studenti triestini in corteo contro la riforma Aprea

manifestazione uds piazza unità (9ottobre 2009)

Qui trovate altre immagini della mattinata

Sulle note di una canzone di Giorgio Gaber – “si può, siamo noi che facciam la storia” – si è svolta questa mattina una manifestazione nazionale delle scuole secondarie. A Trieste, il corteo, partito da piazza Goldoni, ha raggiunto piazza Oberdan, sede della Regione, per poi continuare fino a piazza Unità. Qui si è tenuto un sit-in coordinato dall’Unione degli Studenti (uds), il sindacato studentesco che ha rivendicato i motivi della protesta.
“Siamo qui per chiedere l’immediato ritiro del progetto di legge Aprea” ha spiegato Valeria Facchina, rappresentante dell’uds e studentessa al liceo Petrarca. Secondo i manifestanti, il ddl in questione, presentato in Parlamento il 12 maggio scorso, aprirebbe le porte delle scuole pubbliche ai privati. “Non vogliamo che la scuola pubblica diventi una fondazione privata” ha spiegato Marta Pacor, studentessa dell’Oberdan e attivista nella rappresentanza studentesca, argomentando: “con il decreto di legge 133 (che ha previsto i tagli all’istruzione nella finanziaria, ndr), abbiamo già perso 8 miliardi di finanziamenti, ora con questo nuovo provvedimento si vuole coprire le spese dell’istruzione pubblica attraverso i privati, mettendo in discussione il valore che la scuola ha nella società”. “Perchè un privato -si legge nei volantini distribuiti al pubblico di studenti e passanti- sarebbe interessato ad investire su materie come la letteratura, il latino e la storia?”.

Una protesta che, a detta degli organizzatori, trascende le distinzioni politiche. “Noi siamo scesi in piazza anche con Fioroni (il ministro per la Pubblica Istruzione del secondo governo Prodi, ndr) e siamo pronti a farlo sempre, indipendentemente dalle etichette politiche”.
Presenti al corteo anche i rappresentanti del Giovani Comunisti e del circolo del centro città di Rifondazione. Leggeri momenti di tensione quando dei ragazzi, non partecipanti alla manifestazione, hanno preso di mira i loro coetanei con un ripetuto lancio di uova.
“Vorrei dire a questi signori che, se la pensano diversamente da noi, sono liberi di prendere il microfono e spiegarci le loro ragioni, nessuno li obbliga ad avere la nostra idea sulle riforme ma devono spiegarci qual è la loro”, ha affermato la pasionaria Valeria. A darle man forte la collega Marta: “Siamo qui per informare tutti dei cambiamenti in atto nell’ordinamento scolastico e per discuterne con i diretti interessati. Perché è dalla scuola che si costruisce un Paese”.

gelmini leave those kids alone (9 ottobre)

La pasionaria Valeria Facchini al microfono

La pasionaria Valeria Fachetti al microfono

Il poster della manifestazione nazionale

Il poster della manifestazione nazionale

uds 4

Tag: , , , , , , , , , , , , , , , .

31 commenti a Gli studenti triestini in corteo contro la riforma Aprea

  1. LG ha detto:

    Insomma i ga fatto lippe

  2. Italo ha detto:

    Bambinate rispetto a quello che vedemmo negli anni ’70. Oggi queste manifestazioni sembrano degli amarcord piuttosto patetici.

  3. Andrea Luchetta ha detto:

    Giusto. Viva le molotov

  4. lànfur ha detto:

    e certo… la validità della scuola pubblica si valuta anche dal livello di idiozia che scende in piazza. Infatti la scuola pubblica degli anni 70 cosa ha prodotto?

  5. Italo ha detto:

    Ha prodotto me……ah ah ah ah…..io mai feci alcun tipo di violenza.
    Ma vidi gente tipo che andava in due sulla moto e quello dietro con la cintura sguainata colpiva in faccia gente che aspettava l’autobus. Gente che rubava la benzina…non comprava diecimila lire…per fare le molotov.
    Epoca da dimenticare. Ti dirò anche che Fini ad un congresso del fuan fu preso a schiaffi da altri militanti perchè già allora iniziava a dire qualche “cavolata”, ma credo che fu Almirante a dargli le consegne su come avrebbe dovuto trasformare il partito in futuro come oggi.

  6. lànfur ha detto:

    ecco gente che solo in politica poteva far carriera perchè ad avvitare un bullone non erano buoni, al massimo a lanciarli.

  7. enrico maria milic ha detto:

    aspetta
    però non dobbiamo risparmiare il primo commento di LG qua sopra, che recita

    “Insomma i ga fatto lippe”

    forse è meglio che stiano tutti immobili senza espressione di fronte al prof ogni giorno come automi?
    ; )

  8. Italo ha detto:

    No no…..devono muoversi. Però devono avere idee costruttive. Non deve essere solo contro berlusca. Allora noi a destra e a sinistra si facevano interminabili assemblee. C’erano miriadi di proposte messe ai voti. Oggi mica è così.

  9. lànfur ha detto:

    devono sviluppare una piattaforma programmatica 😉

  10. Italo ha detto:

    Comunque tutto quel movimentismo di allora cosa ha creato?
    Molte menti malate finite come sappiamo, parecchi drogati….forse oggi sono più responsabili.

  11. enrico maria milic ha detto:

    certo devono avere idee costruttive.
    tipo il fuan o il fronte degli anni 70: riconquistare l’istria e la dalmazia, rifondare il fascismo.
    oppure come la fgci degli anni ’70: instaurazione di una bella repubblica socialista anche al di qua di ankaran.

    che bei tempi…
    e zo bote in viale…

  12. Italo ha detto:

    Enrico se tu avessi vissuto in quell’epoca non sai come ti saresti comportato. La quasi totalità era in buona fede. Ognuno credeva di fare cose giuste.
    Oggi sono passati quasi quarant’anni e quel mondo è lontano come se ne fossero passati 150.Ma è meglio.

  13. Italo ha detto:

    e addirittura sto pensando come ci saremmo comportati se fossimo stati giovani negli anni 20 o 30 del novecento?
    Non c’è risposta.

  14. enrico maria milic ha detto:

    vero,
    ma pensa se fossimo stati a inizio ‘900 e giù pietre e bastonate: tu da una parte per l’annessione all’italia, io da quell’altra per restare con francesco giuseppe.

  15. Italo ha detto:

    Può darsi che era anche l’inverso. Tu eri stufo di Cecco Peppe imperialista ed io ero un’imperialista….chissà…del resto Oberdank-Oberdan era sloveno.

  16. Italo ha detto:

    Comunque è meglio vivere oggi perchè allora era molto probabile morire in tenera età…e non per malattie….eh eh eh…una guerra dietro l’altra

  17. bulow ha detto:

    e la guerra greco-gotica?

  18. Marisa ha detto:

    ….e i romani INVASORI che occupavano le terre migliori portandole via alle popolazioni autoctone? E avevano anche la MANIA delle terme e così distrugevano tutti i boschi e foreste per riscaldare l’acqua delle terme. E poi ci raccontano che portavano la civiltà….

  19. Italo ha detto:

    Le popolazioni autoctone della Dalmazia erano i Liburni,i Giapidi,gli Istri e gli Illiri. Tanto per precisare poichè gli Slavi arrivarono nel VII° sec. dopo Cristo. Semmai volessi alludere a presunte presenze slave prima di Roma.

  20. Riccardo ha detto:

    Mi permetto di intervenire in quanto membro dell’Unione degli Studenti Friuli Venezia Giulia, che ha organizzato il corteo.
    Lànfur ci dice: devono sviluppare una piattaforma programmatica. C’è già, la trovate all’indirizzo http://www.udsfvg.org/request.php?58
    Non siamo solo contro il Berlusca (per quanto sia cosa buona e giusta), come dice Italo. Siamo contro questo sistema che ha prodotto i tagli al mondo della scuola come i licenziamenti di massa nei settori lavorativi, non è certo colpa di Berlusconi poiché è una tendenza globale figlia della crisi neoliberista.
    Sempre Italo dice che le nostre sono bambinate: tipica frase di chi, avendo vissuto l’epoca del movimentismo per eccellenza, guarda dall’alto in basso le manifestazioni di oggi. Bisogna contestualizzare. Siamo nell’era del Grande Fratello e del consumismo, non è possibile paragonare il ’68 a oggi.
    “I ga fato lipe”: preferisco non commentare, chi dice ciò non ha idea della fatica che si compie nell’organizzare un corteo.
    @ Andrea Lucchetta: per le molotov ci stiamo attrezzando 😉

  21. @MARISA, i romani non furono solo invasori, ma FEROCI STERMINATORI.

    @ITALO, meglio conosciuto in rete come SPARTACO SCHERGAT, afferma che le popolazioni della Dalmazia erano gli Illiri. Benissimo, e chi lo mette in dubbio? Solo che c’è un particolare: gli Illiri sono più imparentati con i Veneti e con gli Slavi che non con i Romani, che degli Illiri furono sanguinari sterminatori.

    Chiedetevi da dove derivano i topinimi ODERZO e TRIESTE e quali lingue, oggi, sono più vicine all’origine dei suddetti toponimi. Non certo le lingue latine…

  22. Italo ha detto:

    @Carando….

    Spartaco Schergat? Ma non era il Capodistriano che assieme a Marceglia affondò la Queen Elisabeth?
    Credo che sia morto da un pezzo. Era il custode dell’Università.

  23. Italo ha detto:

    Carando imajo dobro domišljijo. Pisanje veliko stvari res.Ciao.

  24. Bibliotopa ha detto:

    Quello però che non ho mai capito è come mai l’autunno caldo scolastico si verifichi sempre durante il primo quadrimestre, e si raffreddi durante il secondo quadrimestre.

  25. Davide Lessi ha detto:

    La mia impressione, avendo partecipato all’ultima oretta del sit-in piazza Unità, è stata di trovarmi davanti ad un gruppo di studenti disomogeneo. Da un lato gli organizzatori dell’uds, come Riccardo, ben ferrati su quali fossero i motivi della protesta. Dall’altro una platea che sembrava sentire nominare per la prima volta il provvedimento Aprea. Tra questi ultimi, c’erano sicuramente quelli che, non curanti dei motivi della mobilitazione, “i ga fatto lippe”(come sostien LG), ma lo stesso, Italo, non parlerei di “bambinata”.
    Quella parola è azzeccata per l’episodio delle uova. Non per chi criticamente si mette a discutere del proprio futuro e si ripropone di continuare a farlo nelle varie assemblee, di classe e di istituto, nei prossimi mesi. Sempre meglio la mobilitazione dell’indifferenza.

    @ bibliotopa: poi c’è la calda primavera, ma sotto un altro punto di vista…

  26. Bibliotopa ha detto:

    Sarebbe istruttivo conoscere il numero di studenti assenti dalle aule e confrontarlo col numero di studenti presenti in corteo.
    E anche le percentuali di presenze alle successive assemblee di istituto. Lo sapremo “al sol della calda primavera”?

  27. lànfur ha detto:

    Il mio ‘piattaforma programmatica’ voleva suonare un po’ ironico. Ma tant’è che approvo anche le ‘piattaforme programmatiche’ e magari in futuro anche ‘convergenze parallele’ o ‘settimane dell’autocoscienza’ così come quando ero a scuola io sognavo si potessero introdurre corsi di antipsichiatria nei programmi scolastici.
    Ragazzi, il 1° problema della scuola italiana si chiama ‘Soldi’, il 2° problema si chiama ‘Soldi’, il 3° ‘Soldi’ e il 4° competenze e capacità del personale.
    Grembiulini, bidelli e 5 in condotta arrivano dopo, molto dopo.

  28. lànfur ha detto:

    Il mio ‘piattaforma programmatica’ voleva suonare un po’ ironico. 😉
    Ragazzi, il 1° problema della scuola italiana si chiama ‘Soldi’, il 2° problema si chiama ‘Soldi’, il 3° ‘Soldi’ e il 4°, forse, ‘Competenze e capacità’.
    Grembiulini, bidelli e 5 in condotta arrivano dopo, molto dopo.

  29. effebi ha detto:

    “si può, siamo noi che facciam la storia” !?

    Poveri fioi, e povera sta Europa che gaverà bisogno de lori.
    No i ghe la fa nianche a inventarse una canzoneta. anichilidi dala generazion dei genitori i scopiaza tuto, malamente (come se fa a scola), i ripeti come papagai tuto quel che fazeva quei mone de genitori.

    i “giovani comunisti” ?
    ma xe come che mi de mulo fossi stado un “giovane napoleonico”… i me rideva drio…

  30. Bibliotopa ha detto:

    Il problema della scuola si chiama anche serietà, ma non tanto degli alunni, di chi la organizza. Norme astruse o inapplicabili, la didattica impegnata soprattutto a compilare sempre più pezze giustificative, a verificare la formale correttezza, a fare a gara per dimostrare, numero di promozioni alla mano, che il proprio “prodotto” è il migliore…
    io mi chiedo come ci siano ancora tanti ( o piuttosto tante) giovani che, illusi dal concetto forse del “posto”, decidano di intraprendere la carriera dell’insegnamento.

  31. Riccardo ha detto:

    @Effebi: noi citiamo Gaber, pensi la scuola quanto è rimasta indietro, si studia ancora Dante! Personaggi della caratura artistica pari a quella di Gaber oggi si contano sulle dita di una mano, e le citazioni non hanno tempo, vanno sempre bene. Chi dovevamo citare, Marco Carta? (e aggiungo da solo: Marco Carta chi?).
    Sui Giovani Comunisti sono abbastanza d’accordo con Lei: effettivamente sono anacronistici. Ma ricordiamoci che la piazza era dell’Unione degli Studenti (associazione apartitica) e non dei Giovani Comunisti (giovanile di partito). Due cose completamente diverse.
    Diciamo che sugli insulti alla nostra generazione non voglio dilungarmi, forse i tempi sono cambiati, forse c’è un Berlusconi in più e un Berlinguer in meno rispetto a 30-40 anni fa.
    @lànfur: noi le piattaforme rivendicative (non programmatiche 😉 ) le facciamo veramente, perché sono la base di un corteo. Altrimenti sarebbe legittimo chiedersi “perché questi qui sono scesi in piazza? Per far lipe?)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *