7 Ottobre 2009

Non c’è lavoro, ma il Comune cerca 34 operai e ne trova solo 20

Non c’è lavoro. Il Comune di Gorizia, però, cerca 34 operai e raccoglie solo 20 domande di assunzione.
Sono scaduti lunedì i termini per presentare la propria candidatura ai lavori socialmente utili, una misura di sostegno al reddito dei lavoratori in cassa integrazione e in mobilità a cui molte pubbliche amministrazioni stanno facendo ricorso. In alcuni casi con grande successo, in altri con zero domande.
A Gorizia i sei progetti del Comune prevedono di assumere 34 persone e proprio ieri l’Agenzia per l’impiego ha comunicato di aver ricevuto 67 domande, che però ad una lettura più attenta risultano provenire da 20 persone in totale. Come prevedibile, infatti, i lavoratori hanno presentato domanda su più progetti, in certi casi anche su tutti e sei. Toccherà ora ad una commissione interna fissare a breve la data del colloquio per valutare i profili professionali.
Poi, al fine di occupare al meglio i 20 lavoratori (per l’esattezza 17 lavoratori e 3 lavoratrici, 11 residenti a Gorizia, 2 a Sagrado e gli altri 7 in altrettanti comuni della provincia isontina), sarà anche la giunta presieduta da Ettore Romoli a individuare quali progetti vadano coperti totalmente e quali parzialmente, per soddisfare le esigenze dei diversi settori del Comune che li hanno redatti. Si pensa, comunque, anche ad una riapertura dei termini per quei 14 posti, sui 34 complessivi, che rimarrebbero ancora scoperti.
Ricordiamo che la Regione, sulla base della recente legge del 4 giugno scorso, concede un contributo alle Amministrazioni pubbliche che promuovono progetti che prevedono prestazioni di attività socialmente utili mediante l’utilizzo di lavoratori che percepiscono trattamenti previdenziali. Lavori che, per legge, devono rientrare nelle attività finalizzate al miglioramento della qualità della vita, dell’ambiente, degli spazi urbani e del territorio, oppure che hanno lo scopo di migliorare la qualità dei servizi offerti dal Comune stesso. Programmi che vengono realizzati attraverso l’impiego di lavoratori in cassa integrazione, in mobilità o che godono del trattamento di disoccupazione speciale, residenti nel territorio comunale di Gorizia ovvero nell’area territoriale di competenza del Centro per l’impiego di Gorizia.
Il Comune di Gorizia, proprio per incentivare le adesioni ed aumentare l’interesse, non si è limitato ad una prestazione di 20 ore settimanali, che non sarebbero retribuite poiché già coperte dal trattamento straordinario di integrazione salariale o dal trattamento di mobilità, ma ha previsto nei suoi progetti di impiegare queste persone per 36 ore alla settimana, per 12 mesi. In questo modo le 16 ore in più saranno pagate con un importo corrispondente alla retribuzione oraria prevista per i dipendenti che svolgono attività analoghe: una retribuzione mensile che varierà, quindi, da circa 500 euro netti (categoria B) a circa 600 euro netti (categoria C) e che si aggiungerà al trattamento economico che queste persone già percepiscono (Cigs, mobilità).

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9 commenti a Non c’è lavoro, ma il Comune cerca 34 operai e ne trova solo 20

  1. enrico maria milic ha detto:

    però xè pien de gente che manda el suo curriculum a ikea.
    follia…

  2. Marisa ha detto:

    Avendo una nipote in Cassa Integrazione (SAFILO) direi che la spiegazione data è semplicistica (non hanno voglia di lavorare!). Mia nipote ha fatto domanda per “i lavori socialmente utili” messi a disposizione dal Comune di Udine presso la casa di riposo per anziani “La Quiete”.
    Ma….c’è un grande MA. Per poter essere assunti bisogna prima frequentare un corso di formazione specifico. Questo corso deve essere finanziato dalle regione…..ed a oggi non c’è ancora (così mi dicono !)nessun stanziamento regionale che finanzi questi corsi. Nessun stanziamento regionale = nessun corso professionale = nessuna assunzione da parte della Quiete….anche se hanno bisogno di personale…..perchè il personale che assiste gli anziani DEVE aver frequantato un corso specifico per poter essere assunto…

    E questo è solo una delle tante situazioni reali…

  3. maja ha detto:

    Per non parlare dei precari (spesso laureati) che versano nelle casse dell’INPS il 25% dei propri (magri) guadagni, ma non hanno diritto a nessun tipo di ammortizzatore sociale.
    Quei no ga un klinz, nianche un lavor socialmente utile.

  4. francesco ha detto:

    vi siete fatti una domanda? se potevano fare la domanda di assunzione anche i disoccupati che non percepiscono l’identita di disoccupazione o mobilità pagata,forse di domande sarebbero state anche troppe,guarda caso che i lavoratori socialmente utili potrebbero essere tutti quei disoccupati che non hanno nessun trattamento economico e di una fascia culturale più idonea alla richiesta dei lavori socialmente utili.N.L.francesco

  5. Marisa ha detto:

    E’ vero che chi lavora in una grande azienda (nel senso che ha molti dipendenti) ha più garanzie di chi lavora in un negozio con 5 dipendenti o un libero professionista o il popolo delle partite IVA. Ma anche tra questi c’è sperequazione. Chi lavora in un negozio di 5 dipendenti e viene licenziato può chiedere l’indennità di disoccupazione, il popolo della partita IVA….NO!

    E’ un problema complesso che va al di là della tematica di questo POST.

  6. Diego ha detto:

    Io SONO DISOCCUPATO DA 2 ANNI HO FATTO DOMANDA AL COMUNE E NON MI HANNO PRESO!
    HO LAVORATO SOLO CON AGENZIE INTERINALI A BREVI CONTRATTI E NON HO LA MOBILITà E NEPPURE L’IDENNITA DI DISOCCUPAZIONE … TUTTI BUONI A SPUTARE SENTENZE TANTO A LORO LE SCARPE NUOVE LE PAGHIAMO NOI!!
    ROMOLI VA Mà A @@@@@@@!!!!

  7. francesco del sordi ha detto:

    @ diego
    leggo solo oggi la tua esternazione, legittima ma basata su non conoscenza dei fatti. io sono in giunta con il sindaco Romoli. 4 dei 6 progetti di LSU li ho presentati io. non conoscendo la materia mi sono divuto informare ed ho scoperto che la normativa di riferimento è molto complicata. come potrai capire, non è romoli che decide se tu pui lavorare oppore no….magari avesse questa possibilità! ti posso assicurare che lavorerebbero centinaia di persone come te.
    il problema sta nella legge regionale che ha istituito questo “ammortizzatore” sociale. purtroppo non prevede che possano aderirvi tutte le tipologie di lavoratori in mobilità, cassaintegrati, disoccupati. putroppo dipende da molti fattori tra cui i contratti di riferimento delle varie categorie di lavoratori. abbiamo già evidenziato questo problema alla regione e staimo cercando di far intervenire una modifica alla legge regionale. temo tuttavia che subentrino difficoltà legate alla norma nazionale. in buona sostanza se il lavoratore non ha versato contributi di un certo tipo, non può avere certi ammortizzatori sociali….come ad esempio accade ai lavoratori autonomi! per loro infatti non esiste la cassaintegrazione:-(

  8. kamal ha detto:

    io sono disoccupato da 6 mese

  9. fabius ha detto:

    Alla deriva … sono in cassa integrazione. da troooppo tempo.
    L’azienda che mi ci ha messo aveva lo stabilimento in provincia di Gorizia. Ma io non vivo in provincia di Gorizia. Cosi sono, IN UN CERTO SENSO, apolide. Da fuori provincia quello che troverei spesso non copre le spese per far il pendolare. [salvo non alzarsi alle 5 prendere la corriera alle 6 esser al lavoro prima delle 8] A Gorizia come sportello lavoro non essendo residente “non mi conoscono” Nel mio comune non rientrando nei settori in crisi nel mio comune “non mi conoscono”.
    E soprattutto quando ho chiesto sia qui che la di fare un lavoro diverso da quello da cui sono “uscito” mi han detto che la riqualificazione è solo per il settore di crisi da cui esco.

    non so che dire.

    Presto venderò quel che ancora ho … La crisi è dapperttutto Ma forse ho sbagliato a rinunciare ad emigrare qualche anno fa ?

    Fabiuus

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