5 Ottobre 2009

“Ah, se corso Verdi fosse Mozartstrasse…!”

“Provate a immaginare, se invece di Corso Verdi fosse Mozartstrasse… Certo, saremmo in Austria, la strada sarebbe popolata di ciclisti e pedoni, abbellita da panche e composizioni floreali, invasa dai tavolini dei caffè, animata da capannelli di persone, turisti, curiosi davanti alle vetrine finalmente rinnovate ed attrattive. Niente auto. Per quelle ci sarebbero parcheggi interrati nelle vicinanze e un intelligente sistema di sensi unici per rendere fluido il traffico attorno all’area pedonale centrale”.
Il sogno è firmato Marko Marincic, consigliere comunale del Forum Gorizia. Riportiamo qui il suo intervento pubblicato sul blog del movimento politico.
Sogni direte, in Austria sono ricchi e se lo possono permettere. D’improvviso però il Comune di Gorizia si ritrova un milioncino abbondante di euro, eredità del bistrattato Brancati, da usare per riqualificare il centro. Che sia la volta buona per sognare?
Macchè! Romoli stabilisce subito i paletti. Il Corso deve rimanere aperto alle macchine, a doppio senso di circolazione. Poi ci mettano pure due piste ciclabili, che fanno tanto “sindaco verde” anche se coi loro 300 metri di lunghezza non collegano un bel nulla, e ancora: fasce di rispetto, marciapiedi lastricati a nuovo e fermate del bus – il tutto nei 13-14 metri di larghezza di corso Verdi.
Ai progettisti l’arduo compito di far quadrare il cerchio. Ci hanno provato, hanno tentato l’impossibile pur sapendo che, viste le premesse, qualsiasi soluzione avrebbe fatto acqua.
Ecco le principali falle evidenziate dal sottoscritto nell’inutile audizione in commissione consiliare lunedì, a (mis)fatto ormai compiuto, avendo la giunta già approvato il progetto.
1) Essendo la sede stradale ridotta di quasi un terzo rispetto adesso, dove si farà il carico/scarico delle merci per bar e negozi? Nessuno lo sa. Si ipotizzano periodiche chiusure al traffico in determinate fasce orarie. Resta da decidere se chiudere la strada (difficile: ci passa il bus) o i marciapiedi e le piste ciclabili.
2) Ad ogni sosta del bus tutto il traffico si fermerà dietro allo stesso. Idem i ciclisti, per consentire ai passeggeri di salire/scendere dal bus direttamente sulla ciclabile. Ricordate quando si giocava alle belle statuine? Tutti fermi inchiodati per 30 secondi e più. Poi, con lo sbuffo alla ripartenza del bus, la vita riprenderebbe a scorrere.
3) Rastrelliere per le bici? Nisba, non c’è spazio. I ciclisti vadano a parcheggiare altrove e poi tornino a piedi nei bar e negozi del Corso. E’evidente il benefico effetto sul rilancio del commercio!
4) I marciapiedi, già oggi insufficienti a contenere i pedoni nelle ore di punta delle “vasche”, saranno ulteriormente ridotti in larghezza. Facile prevedere che i pedoni si riverseranno sulle ciclabili, rendendole di fatto inutilizzabili.
Tralascio altre considerazioni sul collo di bottiglia alla confluenza da Corso Italia o sugli incolonnamenti ad ogni incrocio nel caso di svolte a sinistra. Ma, almeno quelle, forse una giunta così sbilanciata a destra, deciderà di proibirle.
Quanto sopra mi sembra basti e avanzi per dire che senza scelte coraggiose non si riqualifica un bel niente. Ormai persino molti commercianti ed esercenti chiedono la pedonalizzazione del Corso, ben consci del salto di qualità che farebbero le loro attività. Solo un sindaco pavido continua a resistere sulla sua antistorica barricata.
Così a Gorizia continueremo a sognare. Non solo l’Austria. Tempo fa ero a Prishtina: anche lì il corso centrale è pedonale, ornato da alberi, panchine, chioschi e tavolini. E invaso da una fiumana di gente.
Povera Gorizia, persino in Kossovo sono più avanti!

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21 commenti a “Ah, se corso Verdi fosse Mozartstrasse…!”

  1. jacum ha detto:

    ..”Così a Gorizia continueremo a sognare. Non solo l’Austria”…

    gavé volú i taliani… deso no pianzé el morto!

    ossia la defonta.

  2. Serafino ha detto:

    In effetti per fare le cose che hanno fatto in Austria (ma anche nel resto d’Europa) ci vorrebbero gli europei. E da questa parte delle Alpi sono in minoranza. A Gorizia poi..

  3. Morgan ha detto:

    Guardate che in Austria non è tutto quello che si racconta in giro…provate ad andare a Vienna e vediamo dove sono tutte queste piste ciclabili…ovviamente anche loro nelle località turistiche ne hanno fatte, ma solo lì.

  4. jacum ha detto:

    xe una question de cultura, ndé a veder Vienna e ndé a veder Roma.

    mi go visto coi mjei oci, parché no credevo che Roma fusí cusí malmessa, ma me son ricredú!

    le nostre terre xe invaxe de cabibi, che i ga portá le loro cultura, digo mi, araba e africana, dixordine e sporcizia.

    no xe una question de razismo, ma ripeto, cultural.

  5. cagoia ha detto:

    Caro Morgan.
    No credo che da queste parti servi affidarse a “quel che se racconta in giro”.
    L’Austria xe abbastanza vicina, che penso chiunque ghe sia stado e ga visto de persona.

  6. 'demo avanti dei! ha detto:

    @ jacum
    TORNA IN YUGO!!!

  7. Euroscettico ha detto:

    Milic sveglite!! se non te censuri le cagade razziste che scrivi Jacum… (o jacuz per gli sloveni)

  8. Erika ha detto:

    @ jacum la cultura che non hai tu magari! Beata ignoranza

  9. NeXT ha detto:

    @ Morgan.
    Sul sito

    http://www.wien.gv.at/stadtplan/spread.asp?lang=de

    trovi quante ciclabili vuoi. Basta evidenziare la voce “Radfahranlagen”, deselezionare le altre, fare click sul pulsante con la scritta “Neu zeichnen” per vedere quante ce ne sono, per ogni bezirk (quartiere)…
    Buon viaggio!

  10. NeXT ha detto:

    Rettifica (mi scuso):

    @ Morgan.
    Sul sito

    http://www.wien.gv.at/stadtplan/

    trovi quante ciclabili vuoi.
    1.Selezionare solo “Radfahranlagen” e togliere le altre voci;
    2.Fare click sulla mappa a colori (Bezirksübersicht).
    3. Riselezionare la voce “Radfahranlagen”, deselezionare le altre
    4. fare click sul pulsante con la scritta “Neu zeichnen” per vedere quante ce ne sono, per ogni bezirk (quartiere)…
    Buon viaggio!

  11. Italo ha detto:

    Se a Gorizia iera l’austria gli sloveni gavevano gli stessi problemi. Gnanca l’austria vol sentir parlar de bilinguismo o minoranze.

    Poi una piccola considerazion. I taliani sono a rischio estinzion con le invasioni africane e musulmane. Figuramose gli sloveni…tanto cocoli!

  12. Richi ha detto:

    No sara’ un trauma, in ‘ste terre xe decenni che riva gente che provien dal profondo mediterraneo.

  13. lànfur ha detto:

    I taliani a rischio estinzione? Ma se mezza America ha cognomi italiani!

  14. Italo ha detto:

    @lanfur

    Non sono i cognomi a fare una cultura, ma il cuore e la mente.
    Quelli l’Italia l’hanno vista solo in cartolina e non parlano la lingua.

  15. jacum ha detto:

    TORNA IN YUGO!!!

    me par che la YUGO no xe più….

    mi go una posxizion che se riferisi a un periodo un poco prima dela yugo.

    per euroscettico: magari te ga partecipà ala manifestazion sulla libertà de stampa de informazion e opinion de qualche giorno fa….

    me par che qua se se pol scambiar le proprie opinioni e no cori correr dal capo per far censurar questo o cuel…mi no go mai insultà nisun personalmente, ma go espresso el mio pensiero in un libero blog, quindi per educazion te chiedo de chiederme scuxa. ci tengo.

  16. jacum ha detto:

    @ erika:

    cosa dir…sto studiando, me sto interesando, stago faxendo…la cultura che go sta cresendo, magari a ti te par che no traspari e te me dà del ignorante….forsi xe vero bu!

    ma ti no xe che te ga dà un gran contributo…

  17. Erika ha detto:

    @ jacum beh a me invece mi sa che sei andato un po’ pesante sui cabibi… ops meridionali 🙂

  18. cagoia ha detto:

    @ jacum
    Tranquilo… chiunque riva esser abastanza obietivo de veder le magagne e le cagade che sucedi in italia, chiunque ga girà un poco el mondo e xe in grado de far confronti e se rendi conto de quanto assurdo xe sto paese, diventa automaticamente s’ciavo pro Yugo.

  19. Inutile menada ha detto:

    Xe proprio inutile ciacolar sul niente.
    Un napoletan no la penserà mai come un de Brema. Basta veder cosa fa i due co’ le scovaze. E purtropo qua de noi xe andadi via i austriaci e xe arivà i napoletani. Semo pasadi dal Tavolare ai Condoni dei reati. No xe niente de razismo in questo, xe solo i fatti.

  20. controcorrente ha detto:

    ma a Gorizia è amministrata e abitata da soli napoletani???? ..o qui c’è il proverbiale vittimismo dei suoi illustri cittadini ormai orfani della “tetta zona franca”….

  21. Erika ha detto:

    i goriziani da sempre xé boni solo a lamentarse!!

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