2 Ottobre 2009

Lega: benefici pubblici solo per chi risiede in FVG da 15 anni. Finora nulla di fatto

Lega salvadanaio

Conclusi con un niente di fatto i lavori del Consiglio regionale riunitosi ieri a Trieste. Al centro del dibattito la proposta di legge sul “sostegno dei soggetti che risiedono o prestano attività lavorativa in Regione”.

L’Aula ha respinto una notevole mole di emendamenti portati dalla Sinistra Arcobaleno con riferimento al provvedimento numero 39 del 2009 che ha per oggetto la restrizione dei diritti di accesso al welfare. Con questa proposta, la condizione della residenza o dello svolgimento di un’attività lavorativa nel territorio regionale “da almeno 15 anni” diventerebbe necessaria per la richiesta di una serie di benefici pubblici.
La carta famiglia – una misura volta a promuovere e sostenere i nuclei famigliari con figli a carico- i contributi per l’accesso al nido d’infanzia, quelli per l’acquisto di libri e per le spese di trasporto alla scuola secondaria, gli assegni di studio, l’accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica (tra cui le case Ater dell’edilizia sovvenzionata). Per tutti questi servizi e interventi diventerebbe pregiudiziale la residenza o il lavoro pluriennale in Friuli Venezia Giulia.

1500 firme sono state consegnate sempre ieri ai capigruppo del Consiglio regionale a Trieste. A raccoglierle la Rete per i diritti di cittadinanza – un centinaio di soggetti della società civile, tra associazioni, sindacati, singoli cittadini italiani e immigrati, di Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste – che ha voluto manifestare in questo modo la proprio contrarietà all’ultima proposta di legge marchiata Lega.

Uno dei paradossi è che, qualora la proposta leghista passasse al vaglio dell’aula, il provvedimento discriminerebbe anche gli “immigrati” del Veneto che risiedono da meno di 15 anni nella regione. Come se consiglier Narduzzi e compagni volessero essere più leghisti dei vicini leghisti.

L’appuntamento è rinviato a martedì prossimo alle 10.00 quando si continuerà l’esame del provvedimento.

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3 commenti a Lega: benefici pubblici solo per chi risiede in FVG da 15 anni. Finora nulla di fatto

  1. Giorgio ha detto:

    Ciao, non ho nessuna intenzione di scatenare polemiche o quant’altro. Semplicemente sono ben informato riguardo quest’argomento che mi sta a cuore. Forse ti dev’essere sfuggito qualcosa e -permettimi- il tuo articolo lascia alquanto trasparire la tua presa di posizione sulla tematica (e non è molto “giornalistico”!). Aggiungo il copia-incolla del provvedimento numero 39 del 2009, che tu stesso hai citato. L’ho letto e ri-letto e (ma forse sfugge a me qualcosa, probabile!) devi averlo mal interpretato (i provvedimenti vanno interpretati?? Mah.)…Il testo è chiaro: non si parla di 15 anni, ma di 10 anni in Italia DI CUI 5 in FVG. Ovvero gli anni totali sono 5 in meno di quelli di cui scrivi, altri 5 in meno se contiamo quelli che una persona dovrebbe trascorrere in Regione. Direttamente dal testo del decreto: “(…) occorre essere residenti o svolgere attività lavorativa da almeno dieci anni, anche non continuativi, nel territorio NAZIONALE, DI CUI cinque in regione”. Detto questo, spero che vi informerete meglio prima di scrivere su un blog pubblico. I giovani giornalisti dovrebbero cercare di ovviare agli errori commessi dai loro colleghi più anziani: leggere, informarsi e riportare le cose come stanno EFFETTIVAMENTE. Nel vostro rispettabilissimo lavoro, l’idea politica personale, le proprie emozioni, le ideologie, non devono trasparire: dovete dare al lettore la possibilità di farsi UNA PROPRIA IDEA. Oggettività, ragazzi. Oggettività.

    Ti saluto, ti auguro un buon lavoro…e ti prego di correre subito a leggere il testo del provvedimento in questione. Ciao!

  2. Davide Lessi ha detto:

    Ciao Giorgio,
    scusa il ritardo della risposta ma non avevo notato il tuo post subito. visto che è passato il provvedimento, stavo pensando di scriverci un articolo di commento per cui mi son riletto questo qui sopra.

    insomma, preamboli a parte, provo a risponderti sui due punti.

    -fonti di informazione: quello a cui ho fatto riferimento è il progetto di legge così come presentato il 12 novembre 2008 dal consiglier Narduzzi e altri. tale documento con annesso dossier – che ho linkato nell’articolo – si chiama “modifiche legislative a sostegno dei soggetti che risiedono o prestano attività lavorativa in Regione da almeno 15 anni”. già dalla denominazione il limite fissato era di 15 anni, seppur con dei distinguo per la carta famiglia – in questo caso gli anni erano riferiti esclusivamente alla residenza e non all’attività lavorativa – e per l’edilizia sovvenzionata, anche in questo primo testo, si parlava di 10 anni, di cui in 5 in regione.
    detto questo il provvedimento passato la settimana scorsa è stato modificato anche nel nome, essendo passato all’aula del consiglio con la perifrasi: “norme per la valorizzazione della residenza o dell’attività lavorativa in Italia e in Regione per l’accesso ai servizi dello stato sociale”.
    non si parla più dei 15 anni e, infatti, i limiti di residenza e svolgimento di attività lavorativa sono scesi: per le sovvenzioni all’edilizia si parla di 10 anni in Italia di cui 5 in regione, per gli assegni di studio di 5 anni in italia di cui 1 in regione e per gli asili di 1 di residenza in FVG (riferito al genitore).
    per quest’ultimo servizio di welfare, il contributo asilo, a confermare che nel testo originario gli anni erano 15, è il Messaggero di mercoledì. mentre il Piccolo, lo stesso giorno, riporta le parole di Sasco (Udc): “esce dall’aula una norma assolutamente diversa rispetto al testo precedente”. insomma, il dibattito politico e, forse, l’opinione pubblica hanno smussato i limiti iniziali.

    – oggettività: premesso che ritengo che anche omettere un fatto sia mancare di oggettività, non penso che quest’articolo sia in tutto e per tutto oggettivo. ne’ voleva esserlo. non a caso l’ho firmato a mio nome e non coprendomi col pseudonimo di “redazione”. secondo me, il lettore seriamente interessato al provvedimento avrebbe potuto cliccare la pagina linkata e trarre le sue conclusioni. la mia era una delle possibili interpretazioni che voleva aprire il dibattito sul tema. visto che quest’ultimo non è partito delle due l’una: o tutti la pensano come me o nessuno, a parte te, si è letto l’articolo.
    propendo per la seconda.
    ciao!

  3. Marisa ha detto:

    …pare che questo provvedimento sia INCOSTITUZIONALE!

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