2 Ottobre 2009

La finanziaria 2010 sembra penalizzare la comunità slovena

La legge finanziaria per il 2010 e il triennio successivo dovrebbe ulteriormente ridurre i contributi destinati alla comunità slovena del Friuli Venezia Giulia. A quanto riportato dal sito del quotidiano triestino Primorski dnevnik le istituzioni della minoranza dovrebbero »perdere« un milione abbondante di contributi pubblici (previsti dalla legge di tutela 38/2000).
Per il 2010 sono previsti 4.060.000 euro, mentre per il biennio 2011-2012 sarebbero 3.120.000 € (all’anno ) …ovvero un milione in meno di quanto previsto dalla legge.
Le promesse fatte qualche settimana fa dal premier Berlusconi al collega Pahor sono quindi da considerarsi aria fritta?

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139 commenti a La finanziaria 2010 sembra penalizzare la comunità slovena

  1. Radimiro ha detto:

    Probabilmente sono da considerarsi promesse “da aria fritta”.
    Comunque la cosa non mi scuote minimamente, visto che Arlon per quanto riguarda il porta a porta a Dolina ha risposto che non si interessa di “beghe locali” e cosi’ io ribadisco, non sono cose che mi riguardano, visto che io non ci rimetto neanche un centesimo.

  2. jacum ha detto:

    za fa skifo il modo in cui se tutela le minoranze adeso i prevedi de cavarghe anche la consolazione dei bori….

  3. 'talian ha detto:

    Ma chi xe minoransa a Doberdob???

    Noi taliani!!! Che ne dessi a noi i bori, allora!!!

  4. gavérotto! ha detto:

    quoto ‘talian in piena!! Xé ora de finirla con ‘sti piagnistei… se non xé schei dovemo tutti tirar la cinghia

  5. x ha detto:

    QUOTO GAVEROTTO E TALIAN!!! ma dimmi tu! pure a lamentarse…(aspetto commenti tipo “fascista” ecc..)

  6. maja ha detto:

    Noto con dispiacere che da quando bora.la ha optato per questo restyling, il livello dei commenti e dei commentatori è alquanto scaduto.

    A ridattece La Mula e Fiandra!

  7. Euroscettico ha detto:

    …e già Maja hai proprio ragione è meglio avere un blog con commenti univoci…e magari hai pure manifestato ieri per la libera informazione.
    Cordialmente:)
    Euroscettico (che non vota per il Berlusca!!)

  8. Italo ha detto:

    Infatti da quando c’è stato questo restyling molti autorevoli commentatori di Gorizia Oggi non possono più scrivere nulla.
    Questo è il concetto di libertà di stampa che vuole la sinistra?

  9. arlon ha detto:

    Bon, resta el fatto che la tutela dele minoranze xe un dei capisaldi de qualsiasi stato civile.
    O lo acetemo, o tornemo al romantico 900 che tanto ne piasi.

    Certi paesi decidi de farlo coi soldi (= tignirle bone), altri con la parificazion (bilinguismo totale, etc).

    El governo con queste scelte decidi de no decider.. oviamente no risolvendo niente.
    (a scanso de equivoci, rivolzo volentieri discorsi reciproci a SLO e HR)

  10. brancovig ha detto:

    Io credo che sia una problema più generale di scarsità di risorse.

    SI taglia tutto il tagliabile. vedi ad esempio le Università che nel 2010 avrenno problemi nel pagare gli stipendi a meno di un esodo forzato di molti docenti verso la pensione.

    Esiste un problema di bilancio dello stato. La questione da porsi è se il governo Berlusconi è idoneo a risolvere questo problema.

    Secondo me oltre ai tagli (senza riforme) non siamo andati.

  11. arlon ha detto:

    @ italo: Perchè non possono scrivere nulla?
    La sinistra, poi, cosa c’entra? Io non sono la sinistra 😀 e neanche chi scrive gli articoli, credo.

  12. Italo ha detto:

    Dobbiamo tutti capire che la crisi sta mordendo e si stanno perdendo molti posti di lavoro di padri di famiglia.
    I soldi bisogna indirizzarli verso ammortizzatori sociali. I teatri, gli spettacolini folkloristici ecc…possono anche ridimensionarsi un pò in attesa di anni migliori.

  13. brancovig ha detto:

    Sarà anche vero che bisogna finanziare gli ammortizzatori sociali ma non vedo interventi strutturali per migliorare l’efficienza dello stato.

    Eppure questo governo ha una maggioranza straordinaria per fare le riforme.

    Per incominciare potremmo eliminare le province. Secondo, rivedere i finanziamenti per le scuole private (visto che xe crisi) e casomai dopo quelle pubbliche.

    Per non parlare delle costi delle frequenze TV come i pedaggi autostradali che li aumentano ai poveri diavoli …. quelle non si discutono (ma questa è una provocazione)

  14. val ha detto:

    a mi chi me da gli ammortizzatori sociali ?
    Me devo arrangiar da solo … e se giusto che in un momento de crisi anca gli altri i se devi arrangiar.
    Penso che sia ora, per il ben de tutti de staccare il parassitismo sociale.

  15. Marisa ha detto:

    dal Blog triestino BORA.LA – dati forniti da Luigi (veneziano).

    Perchè non incominciamo a risparmiare da quà:

    “Dai dati della relazione annuale sull’utilizzo del Fondo Unico per lo Spettacolo (anno 2007, l’ultimo che sono riuscito a trovare) si ricava quanto segue.
    Pagina 14: “LA PROVINCIA NELLA QUALE LO STATO SPENDE DI PIU’ PER ABITANTE E’ QUELLA DI TRIESTE(72,53 Euro pro-capite), seguita da Roma (29,44 Euro), Venezia (29,4 Euro) e Firenze (28,89 Euro) (…). La media nazionale relativa alla spesa pro-capite è di 7,65 Euro”.”

    In tempo di crisi si incomincia a risparmiare dai teatri. Pensa quanta cassa integrazione si potrebbe pagare con anche una sola operetta o un’opera lirica!

  16. arlon ha detto:

    Ma cossa centra con la tutela dele minoranze? 😀
    (i amortizatori sociali xe un dover de qualsiasi governo civile. Ringraziemo tuti i ultimi governi per el pessimo lavor svolto..)

  17. Marisa ha detto:

    @Arlon

    E’ solo una provocazione.

  18. jacum ha detto:

    vedo che i taliani se ga scadená!

    o no conosé la REALTÁ di trieste o se razzisti: a voi la scelta.

    ci sono gli accordi, ci sono le leggi,la FAMOSA CIVILTÁ ITALICA, ma appena si parla della questione delle minoranze tutto questo svanisce…..

    Trieste cittá di confine e multietnica risente moltissimo della pressione fortemente italiota che da decenni tenta in ogni modo e mezzo possibile di trasformare un qualcosa che é radicato fortemente con la terra: “no semo una roba unica”.

    cosa centra la crixi??!!
    cosa centra la sinistra??
    cosa centra la libertá di stampa??

    qua stemo parlando de minoranze NON riconosude in pien!!

    e no diventé ridicoli co l’exempio de doberdó dixendo che la minoranza xe quela italica….

  19. Redazione Gorizia ha detto:

    Italo: non ci sono commentatori che “non possono più scrivere nulla”, non mi risulta ci siano commenti eliminati dalla discussione (nei limiti del lecito e delle decenza). I criteri sono gli stessi che utilizzavo per Gorizia oggi.
    Annalisa

  20. Marisa ha detto:

    …la crisi è un COMODISSIMO alibi per cancellare diritti che da decenni gli ITALIANISSIMI, sognano di cancellare anche dalla Costituzione italiana. Infatti la si sta usando “contro” i diritti delle minoranze linguistiche. Da qui la mia provocazione del commento 15. Un’operetta o un’opera lirica sono considerati “beni culturali” che “la crisi non può toccare”. E perchè mai? Solo perchè sono in lingua italiana? Solo i finanziamenti alle minoranze linguistiche, già molto bassi, sono uno spreco in tempo di crisi? Per troppi la risposta e SI, anche nei commenti di questo POST.

  21. effebi ha detto:

    tutti a tirare la cinghia
    (comprese le minoranza)

  22. Euroscettico ha detto:

    @ jacum
    non mi sembra che la minoranza slovena a Trieste come in tutta la regione, venga trattata così male come sostieni… prova invece a vedere come vengono rispettati i diritti della minoranza italiana in Slovenia e soprattutto in Croazia…e poi ne riparliamo

  23. lànfur ha detto:

    Volete sapere una cosa? Se la maggioranza slovena dei comuni carsolini o quella tirolese del sudtirolo un giorno dovessero decidere pacificamente e democraticamente di chiedere l’autodeterminazione o il distacco da questo paesucolo sarò con loro a difendere questo diritto, anche se dovesse essere contro la maggioranza degli italiani.

  24. Luigi (veneziano) ha detto:

    La tutela delle minoranze è assolutamente una cosa fondamentale, però ho un paio di osservazioni da fare:

    1. Nell’articolo della redazione c’è scritto che “La legge finanziaria per il 2010 e il triennio successivo dovrebbe ulteriormente ridurre i contributi destinati alla comunità slovena del Friuli Venezia Giulia”. Non mi risultano diminuzioni per gli anni precedenti (ma forse sbaglio). Gradirei approfondire in soldoni che significa “ulteriormente”.

    2. A quanto assommano in totale i finanziamenti che gli enti pubblici (Stato, Regione, Province, Comuni) danno alla minoranza slovena? E’ una domanda che ho già fatto qui dentro, ma nessuno ha saputo darmi una risposta. Di certo c’è che il contributo statale è solo una parte delle sovvenzioni.

    Ci sarebbe poi un altro argomento sul quale ho già discusso, ma non vorrei apparisse provocatorio. L’argomento si riassume in una domanda: perché le sovvenzioni per la minoranza slovena in Italia sono – giustamente – a carico della Repubblica Italiana, mentre la grandissima maggioranza (oltre il 90%) delle sovvenzioni per la minoranza italiana in Slovenia e in Croazia è anche quella a carico della Repubblica Italiana?

    Luigi (veneziano)

  25. enrico maria milic ha detto:

    @marisa

    non sono certo che la maggioranza dei triestini sia dalla parte dei vari super-italianisti di questo thread

    @italianisti

    sul merito del sostegno economico non ne so molto.
    penso però sia un tema interessante quello di chiedersi se la comunità italiana in slovenia sia sostenuta per bene dalla repubblica di slovenia.
    una delle risposte a questa domanda me la do quando giro per capodistria, dove vige il bilinguismo, e quando giro per trieste, dove il bilinguismo non c’è.

    quando però mi si chiede se la comunità italiana in slovenia è

  26. Euroscettico ha detto:

    Caro Luigi al tuo giustissimo quesito ho visto poche risposte da parte degli sloveni…

  27. Luigi (veneziano) ha detto:

    Caro Enrico, premesso che mi piacerebbe molto che il bilinguismo visivo a Trieste fosse un dato di fatto, e non una fonte di continue diatribe, io ritengo il tuo paragone non completamente calzante. Il confronto immediato non può esser fatto fra la costa istriana e Trieste, ma fra la costa istriana e i paesi dell’entroterra triestino, che sono bilingui esattamente come Capodistria & Co..

    Il paragone più calzante deve essere fatto – secondo me – fra Trieste e un’altra grande città della ex Jugoslavia, e cioè Fiume, dove fra l’altro vive la più grande comunità italiana della ex jugoslavia. Com’è noto, il bilinguismo visivo a Fiume è completamente inesistente: tutte le scritte in italiano vennero distrutte in un raid ai tempi della questione di Trieste. Non si è mai capito chi organizzò questo raid, fatto sta che le fonti parlano della completa eliminazione di tutto quanto da parte di gruppi organizzati, nel giro di 24 ore.

    Luigi (veneziano)

    PS Tu dirai: Fiume non è Slovenia. E’ vero, ma come si sa per vari motivi storici le cose si tengono.

  28. Mi chiedo come la Slovenia in quanto Repubblica o la minoranza slovena di Trieste possano essere ritenute responsabili della mancanza del bilinguismo a Fiume

  29. Luigi (veneziano) ha detto:

    Dimenticavo: tu dici che la comunità italiana in Slovenia è sostenuta bene. Io ho parlato negli anni con alcuni presidenti di comunità e l’idea che mi sono fatta è molto, ma molto diversa.

    Visto che i suoi sono interventi pubblici, basta leggersi ciò che scrive Kristjan Knez in merito.

    E comunque qui si parlava di soldi, per cui continuo a chiedere: chi è che sovvenziona la minoranza italiana in Slovenia? E chi è che sovvenziona la minoranza slovena in Italia?

    La risposta è: sempre la Repubblica Italiana.

    Luigi (veneziano)

  30. Marisa ha detto:

    LUIGI (veneziano) perchè sposti sempre il discorso sul “si però in Slovenia, in Croazia…”. Parliamo dell’Italia, s’il vous plait. Non mi interessa minimamente della Slovenia, della Croazia e del livello di tutela delle minoranze liguistiche esistenti
    in questi due paesi. Parliamo di come si comporta lo Stato italiano con le sue 12 MINORANZE linguistiche storiche riconosciute da una legge dello stato italiano ai sensi dell’art. 6 della Costituzione italiana. Perchè le minoranze linguistiche riconosciute sono 12 e non tre (sloveni, tedeschi e valdostani di lingua francese)! Fare confronti, come continui fare tu, è privo di significato e svia ogni analisi. Ho capito che sia interessato SOLAMENTE a porre l’accento su come è mal tutelata (secondo te ovviamente!) dalla Slovenia e dalla Croazia la minoranza linguistica che vive in Istria. Ma non è questo il tema di questo POST.

  31. 'demo avanti dei ha detto:

    per me hanno già troppo!!! anzi trovo vergognoso che con tutto quel casino che stanno facendo con i tagli all’Istruzione, ci siamo in alcune scuole slovene classi che hanno solo 4 studenti!!!

  32. Mulo ha detto:

    fosse per mì non ghe daria niente con la crisi che stemo passando …. non gavemo manco per noi prima gli ITALIANI

  33. Morgan ha detto:

    chiedetevi da quanto tempo stanno tagliando i fondi alle associazioni culturali italiane…

  34. bulow ha detto:

    moliere diceva: quando uno dice che e’ per principio e non per i soldi, e’ per i soldi. ma ogni epoca ha il suo sistema di valori. adesso quando uno dice che e’ per i soldi e non per principio, e’ per principio.

  35. lànfur ha detto:

    L’idea di ‘maggioranza in democrazia’ per tante persone coincide con quella di ‘dittatura della maggioranza’. Segno dei tempi in cui viviamo.

  36. lànfur, com’e’ attuale Toqueville…

  37. Italo ha detto:

    @ redazione di Gorizia

    Io sono rientrato di nascosto fino quando mi sarà consentito perchè con il nome di Nazario sono stato bellamente bannato. Grazie.

    Poi per tutti quelli del bilinguismo totale a Trieste.
    Perchè allora non il trilinguiso? Tedesco compreso. Il tedesco era ben più diffuso dello sloveno nell’austria-ungheria.

    Per quelli dell’autodeterminazione dell’alto-adige. Attenzione perchè la Costituzione dice che la Repubblica è una e indivisibile. E non si può usarla solo quando fa comodo.

    Per quelli che a Capodistria c’è il bilinguismo. Molti non conoscono l’Italiano e spesso nei negozi sono costretto a fare figure del cavolo. Poi Capodistria fino al 1954 aveva 16.000 cittadini madrelingua istro-veneta e sono stati cacciati. Da Trieste non è mai stato cacciato nessun sloveno nè tantomeno espropriato. Non è proprio la stessa cosa. Grazie.

    W la libertà di pensiero!

  38. Richi ha detto:

    Il trilinguismo non sarebbe stato affatto un male, sia storicamente parlando (le nostre radici sono miste a dispetto di quel che ci vogliono far credere) sia perche’ Austria e Slovenia sono oggi partner commerciali indispensabili se si vuole dare la sveglia alla nostra citta’.

    Cosa che pero’ le famiglie e lobby “italianissime” che contano mai vorrebbero. Evidentemente fa comodo cosi’ a quei pochi che vorrebbero che l’attuale Trieste continui a far polemiche su confini, beni abbandonati, italianita’ eccetera per altri cinquant’anni.

  39. Erika ha detto:

    PRIMA GLI ITALIANI!!!! Ho appena perso il lavoro e leggere queste notizie mi fanno andare in bestia. XE’ ORA DE FINIRLA! QUOTO ITALO

  40. enrico maria milic ha detto:

    @italo o nazario o come ti chiami

    conserviamo tutti i tuoi messaggi ove sia necessario provare che sono diversi i tuoi tentativi di apologia del fascismo e incitamento a razzismi e violenze varie

    @ chi dice “prima agli italiani”

    ricordiamoci che gli sloveni in italia sono cittadini italiani. e che gli italiani in slovenia sono cittadini sloveni. in questo senso, la repubblica slovena garantisce alcuni diritti alle minoranze che la repubblica italiana non riesce a dare, a simili minoranze.

    sulla vicenda dei finanziamenti, come detto, non ho dati per dire la mia.

  41. Fabio ha detto:

    @Erika e Mulo, quelle che non riceveranno fondi sono istituzioni italiane, offrono servizi a cittadini italiani e danno lavoro (se non sono solo volontaristiche…) a cittadini italiani.

  42. Italo ha detto:

    Addio!

  43. effebi ha detto:

    quoto morgan

    “chiedetevi da quanto tempo stanno tagliando i fondi alle associazioni culturali italiane…”

    e ripeto:
    tutti a tirare la cinghia, minoranze comprese.

  44. Italo ha detto:

    Una precisazione che potete anche non pubblicare. La mia fidanzata è slava che più slava non si può. Viene dall’Ucraina e pensa tutto esattamente come me. Quindi accusarmi di apologia di fascismo o razzismo sarebbe facilmente smentibile.

  45. Italo ha detto:

    Lei annetterebbe l’Ucraina all’Italia! E’ un paradosso di protesta contro i loro governanti.

  46. lànfur ha detto:

    Ecco, allora un giorno portala al tempio di Cargnacco.

  47. Italo ha detto:

    Già portata. Lei è una ammiratrice dell’Italia. E’ Rutena. Glelo ho fatto scoprire io perchè non ne sapeva niente della storia di quella parte di Ucraina.

  48. 'demo avanti dei ha detto:

    “la repubblica slovena garantisce alcuni diritti alle minoranze che la repubblica italiana non riesce a dare, a simili minoranze”.

    OMO MA DOVE TE VIVI?????

  49. jacum ha detto:

    come volevasi dimostrare gli italianissimi se ga sfogá! ma non troppo…

    TALIANI RAZZISTI!! ecco chi che se!

    basta parlar de minoranza che subito salté ala gola poi se se parla de minoranza slovena alora xe bombe a man e coltelade!!

    i sloveni a trieste xe taliani per loro sventura dixemo cusí e i taliani in jugo xe TALIANISSIMI per loro sventura dixemo cusí!!

    mi go dito sempre e sempre lo diró: gli istriani ga roviná trieste! e continua a romper!

    da quando il regno d’italia ga invaso, occupá e forzatamente italianizzá ste terre, il malcontento dela popolazion no xe mai diminuí, e anzi dopo generazion in generazion per nulla assopí. “taliani brava gente” no ghe credi piú nissun! jera un slogan vecio dito, trito e ritrito per insempiar la gente, e sta forte e insistente italianizzazion no ga copá le radici, che rimani e che rimará.

    gli istrioti che se senti taliani che i vadi pur dala LORO amata serenissima e che i lasi sta povera trieste cusí martoriata da falsi nazionalismi, campalinismi e quantaltro a noi triestini.

    parlé tanto de sviluppo economico…. ma co i taliani no se pol!!
    vedi declino economico storico culturale dall’invasion a ogi!!!

    VIVA L’A E PO BON! el resto xe solo monade!

  50. In Slovenia la Comunità Italiana è tutelata molto di più e molto meglio di quanto non sia tutelata la Minoranza slovena in Italia.
    Se volete possiamo entrare nei dettagli “micro”, ma vorrei citare una caratteristica “macro”: a Capodistria, Isola e Pirano sventola la bandiera italiana sul Palazzo Comunale accanto a quella slovena ed a quella europea. Nell’aula del consiglio comunale dei tre comuni, oltre al tricolore italiano, tutto è bilingue.
    Quando a Trieste, in P.za Unità, vedremo la bandiera slovena accanto a quella italiana ed ascolteremo le sedute del consiglio comunale giuliano sia in italiano che in sloveno, potremo dire che c’è pari tutela. E non sono entrato nei tanti dettagli “micro”.

  51. @ITALO: che da Trieste non sia stato cacciato nessuno sloveno è purtroppo cosa non vera. Ti consiglio di leggere la relazione della commissione mista italo-slovena a tal proposito.

    Che nei negozi di Capodistria non si sappia l’italiano è, anche qui, cosa non vera. In alcuni negozi non sanno l’italiano, ma non sono tenuti a saperlo. Il bilinguismo riguarda gli uffici pubblici, non i negozi privati. Se hai paura di far brutta figura, imparati lo sloveno. Io ho studiato il serbo-croato ed ora sto studiando lo sloveno, proprio perché da 20 anni ormai frequento l’ex-Jugoslavia ed ho piacere di poter parlare con tutti. Vinci i tuoi pregiudizi ed il tuo provincialismo ed apriti al mondo confinante. Ne guadagnerai in qualità della vita e conoscenza.

  52. @jacum, non sono razzisti, hanno semplicemente subito 60 anni di lavaggio del cervello vaticano e democristiano. Sai quella propaganda fatta per decenni e decenni del tipo:
    – i comunisti mangiano i bambini
    – in Jugoslavia si muore di fame e mangiano i pipistrelli
    – in Germania dell’Est vivono in 30 in una stanza di 20 mq

    Ecc. ecc. ecc. ecc.

    Se vuoi possiamo aggiungere leggende locali: la benzina “slava” sporca il motore, se vai in “Yugo” ti arrestano perché hai la targa italiana, e mille altre cose.

  53. effebi ha detto:

    @federico
    “In Slovenia la Comunità Italiana è tutelata molto di più e molto meglio di quanto non sia tutelata la Minoranza slovena in Italia.”

    l’hai sentita per “la sai l’ultima” ????

  54. effebi ha detto:

    sotto bandiere e tabelle hanno seppellito la minoranza italiana che di fatto E’ ESTINTA.
    ben diversa è la situazione della minoranza slovena in italia che se la cava “niente male”

  55. fluido ha detto:

    mah, che la minoranza italiana sia estinta non me par che sia vero, non savemo niente de quel che i fa e de questo me son reso conto quando anni fa iero tutor in un progetto tra scuole italiane in slovenia e slovene in italia. Il progetto prevedeva lo scambio de esperienze tra italiani in slovenia e croazia e sloveni in italia. Le 2 classi (delle superiori) xe stade assieme per più incontri e mi go seguido il workshop de 2 settimane a Trieste con sloveni e italiani (piccola premessa quando digo sloven parlo de sloven in italia, quando digo italian parlo de italian in slovenia/croazia). Parlando ben tutte e due le lingue non gavevo problemi a comunicar ne con un ne con l’altro. Le robe che go notado e che me fazeva divertir iera la lingua che usava tra de lori. I sloveni “carsolini” tra de lori parlava in sloven, i sloveni cittadini (de Trieste) tra de lori parlava in italian, i italiani dei paesi in giro de capodistria parlava in italian anche i muleti che veniva dalla croazia parlava in italian, ma questo podeva esser plausibile perché il croato non iera contemplado nel progetto purtroppo, i muleti italiani de città prevalentemente ma non sempre parlava in sloven. Iera el 2004 per le famose giornate festive del ritorno de trieste all’italia con navi e militari sulle rive e pien de bandiere italiane in giro, ma iera anche il periodo dell’entrata della slovenia in UE. Parlando de come percepiva la loro realtà nell’ambiente che li circonda i muleti sloveni (in italia) i se sentiva più “minacciadi” e iera abbastanza cocolo veder i italiani (no scrivo “i taliani” perché pol esser sentido come dispregiativo, non so se xe vero ma mio nono -nato in austria, vissudo in italia, nella provincia del terzo reich, nel teritorio libero, in jugoslavia e de novo in italia senza mai spostarse de casa- me diseva che tanti se podeva ofender se te li ciamavi cusì come dirghe s’ciavi) della slovenia dirghe che lori non la vivi così mal a capodistria, si ogni tanto xe qualche deficente che li ciama makeroni, ma xe casi molto rari, e che non se senti discriminadi se parla in italian anche in centro città (però tra de lori in centro i me diseva che i parlava più in sloven che in italian), mentre i muleti sloveni in italia se sentiva più insicuri nell’uso della loro lingua in ambiente prevalentemente italian (e la città tapezzada de bandiere non aiutava). I me gaveva anche fatto notar che a Trieste, in città, non ghe iera nessun evento legado all’entrata della Slovenia in UE. Morale della favola, secondo mi la percezion della tutela xe molto soggettiva e progetti come questo aiuta moltissimo a superar le barriere linguistiche e mentali prima de tutto, perché i muleti de trieste pensava che a Capodistria se parlasi poco italian, cosa che i muleti italiani de Capodistria ga smentido. Come vedè xe un gran casoto de lingue de culture e secondo mi questo xe il bel de ste terre, xe ovvio che non tutti ghe pol andar ben de imparar italian o sloven, per vari motivi, storici, de famiglia, de spirito de appartenenza, ognid’un ga il suo, però i perderà tanto, tantissimo del spirito de queste terre, purtroppo rovinado da chi de ste terre non ghe fregava niente e ga usado il vecchio motto divide et impera sulle nostre teste. Scuseme el post lungo.

  56. arlon ha detto:

    Un bel post, che podessi meritar de diventar un articolo.

  57. Euroscettico ha detto:

    leggendo questi ultimi interventi, mi viene in mente la battuta di un Ufficiale tedesco fatta a mio nonno a Lubiana durante la seconda guerra mondiale: “…si ricordi questa gente va tenuta sempre sotto il tacco!”, mio nonno giustamente non gli diede retta e purtroppo (..e con vergogna!, fu trasferito.
    Ovviamente la mia è una provocazione, ma mi sembra che gli slavi abbiano più rispetto del germanico che di noi italiani; ed è recente la notizia che la minoranza slovena in Austria è in fermento per i tagli avuti per via della crisi economica.
    @ jacum …smettila di parlare come se fossi tu Trieste. TRIESTE E’ ORGOGLIOSA DI ESSERE ITALIANA! (PUNTO)

  58. boh ha detto:

    ma se gorizia e trieste xe governade da immigradi da cinquanta anni cossa vole che i fazzi se no magnarse la torta pubblica…che ora la xe finida…tranne per il ponte tal stretto…che crollera in una decina de anni come l’autostrada in calabria

  59. 'demo avanti dei! ha detto:

    @ boh Arguto! Mah!

  60. Serafino ha detto:

    Il punto è che la gente abituata alle semplificazioni fa fatica a comprendere come si coniuga Democrazia e Minoranza. Perchè pensa semplicemente che Democrazia sia il 50+1, e Minoranza il 49, perciò “vince” la maggioranza ed il suo volere.
    Niente di più sbagliato e niente di più difficile da capire per semplici menti televisive.

  61. effebi ha detto:

    @fluido, se no te sa informite

    2.258 italiani in slovenia (CNI) nel 2002
    quasi 3000 nel 1991

    te fazo mi una proiezion per el 2010 ?

    (…e però xe la bandiera… le tabelle… !!!)

  62. effebi ha detto:

    di fatto, se no te ga comunità montane, comunele, banche, squadre de balon, pallacanestro, patinagio, subuteo (maschile e feminile)… aree artigianali, ma solo atività pseudo-culturali ingabiade in pochi anni te son destinà a morir, sepelido soto el tricolor, la tabela bilingue e el rapresentante al governo al funeral(che po xe sempre quel da zento anni).

    mi digo e ripeto, stesso tratamento per la minoranza slovena in italia e dopo vedemo….
    (ma sicome no i xe mone lori stessi fa solo finta de domandar el stesso tratamento)

  63. arlon ha detto:

    continuo a dir che qua ghe xe 2 politiche distinte:

    — parificazion, e pedalare
    — bori che i staghi boni

    Basta deciderse.

  64. Richi ha detto:

    I Triestini xe sempre stai abbastanza scettici sull’italia, noi xe mai stadi dei nazionalisti ottusi come i ne lo vol far creder. Difatti quando a decine de migliaia i xe andadi in Australia sta cita’ (domandeghe a quei triestini cossa i pensa del’italia) se ga riempido guardacaso de istriani che -non lo contesto, i gaveva boni motivi- iera incazzadi con Tito e militari, forze dell’ordine e burocrazia quasi completamente dela bassa. L’italianizzazion xe stada fatta alla grande e dopo ga bastado solo che al poter ghe rivi gente che porti i bei vizietti dell’italia che qua non se gaveva mai visto (clientelismo, disoccupazion, odio tra etnie che andava d’acordo), sburti el piu’ possibile sul nazionalismo da stadio e cussi’ el triestin medio se distrai e no se rendi conto che la sua citta’, sotto ogni punto de vista, xe immobile e indormenzada da decenni.

  65. effebi ha detto:

    mi son per “niente a nissun”
    ma ogni dun libero de organizarse come che ghe par e de far come che ghe piasi
    tanto prima o dopo, con sti ciari de luna, ghe riveremo.
    (intanto mi continuo a parlar e scriver in triestin senza che nisun me finanzi)

  66. Richi ha detto:

    @Effebi, piccolo appunto:

    I dati che te ga postado xe normali, visto che ormai gli italiani de oltra confin xe rivadi ala terza e quarta generazion e se ga logicamente assorbido con la gente del posto, esattamente come i triestini in Canada e Australia, che parla inglese e se senti del posto.

    La minoranza slovena qua a TS xe piu’ numerosa, se te ghe pensi iera 1/4 dela popolazion poco meno de un secolo fa.

  67. effebi ha detto:

    @Richi
    saria tanto facile risponderte che no lo fazo

  68. fluido ha detto:

    @effebi
    cosa vol dir italiani, che se dichiara tali, che parla italian, che i xe de cultura italiana per scelta o per origine. mi ste ricerche sui numeri me ga fatto sempre pensar. dove vivo sulla mia strada se ghe domando alle persone cossa se senti, tutti me dixi che i xe italiani (perché i vivi in italia presumo), pensa che molti de questi (più della metà) me lo ga dito in sloven. con questo non meto in dubbio i dati ma definir il numero de un popolo in un posto misto xe molto difficile. un’amica de famiglia che vivi ad albona ga sempre parlado italian fin de picia, ma se definisi croata. me par che tuti fazi sai casin tra nazionalità, cossa xe scrito sulla carta d’identità e/o sulla lingua che parla. scusime ma mi me domando come un se definisi italian o sloven. mi son de madrelingua italiana nel senso che mia mama parla solo italian ma di “padrelingua” slovena 😉 son de nazionalità italiana sulla carta d’identità ma non son solo de cultura italiana ne solo de lingua italiana, ma anche slovena, perciò entro nell’ipotetico censimento di sloveni in italia? buh, non son uno statistico ma sinceramente me interessa poco far o non far parte de una statistica. quel che desidero xe esser libero de parlar italian ad umago, città de mio nonno materno, o a capodistria da dove vien mezza mia famiglia e sloven a trieste de dove vien l’altra metà, ara ti nazionalità e culture inverse dai confini e dagli stati, che roba ah? xe un mal poder esser libero de parlar italian a capodistria o sloven a trieste? no me par, anzi. purtroppo o per fortuna queste terre xe un corcevia, xe un casin, semo tutti bastardi (ok parlo per mi così non ve offende ;), semo l’unica città in italia (territoriale – perché l’italia territoriale non coincidi con l’italia della cultura e idem val ovviamente per altri paesi) che ga 8 cimiteri de religioni diverse. perché annullar tutto questo, perché eliminar una ricchezza, non rivo capir i pro. e idem val per i paesi limitrofi. me fazeva rider un per de anni fa el stajerc (stirian, della stiria) vestido in costume locale stirian con la fisarmonica sul confin de dragonia che cantava slovenija od kod lepota tvoja (slovenia da dove la tua bellezza) per difender i confini della madre patria. iera fora logo, non c’entrava niente con il contesto se non per il fatto che gente ga definido quel territorio slovenia e la gente che conoso de quei posti non se riconoseva con quel stile ad esempio e me diseva šćjej e pršl ta? (de dove el xe riva questo) in perfetto dialetto sloven istrian e me ga colpido quel chega dito el vecio con accento istrian in bareto comentando il casin “ah povera italija” (non offendeve go messo la j xe solo per enfatizzar la i lunga che se usa qua de noi – come muja). pareva un film te giuro, non capivo ovvero capivo benissimo che non se pol definir un posto solo sul confin e che il confin xe una roba che ga sempre e solo diviso o solo sulla lingua. spero in un luogo che non ga bisogno de previsioni per il 2010 che tutti sia liberi de esser quel che i vol senza limitar l’altro (utopia) e i numeri lasargheli a chi vol zogarseli al loto. un saluto

  69. effebi ha detto:

    qui c’è tutto quel che riguarda la minoranza italiana in slovena e croazia
    http://www.silvanozilli.com/index.php?option=com_content&view=article&id=153%3Abreve-presentazione-della-comunita-nazionale-italiana-in-croazia-e-slovenia&catid=62%3Avarie&lang=it

    esiste di grazia un riepilogo simile per la tormentata minoranza slovena in italia ?

    così le compariamo e la smettiamo una volta per tutte

  70. jacum ha detto:

    @ euroscettico

    GRAZIE PER LE TUE PAROLE!!! che ancora na volta raforza la veritá de trieste e su trieste.

    @ arlon

    credendo nella sinceritá de fluido e dela sua esperienza, anca mi son d’acordo che el posi diventar un bel articolo.

    grassie

  71. effebi ha detto:

    @fluido
    “spero in un luogo che non ga bisogno de previsioni per il 2010 che tutti sia liberi de esser quel che i vol senza limitar l’altro (utopia)….”

    chi vivi sperando….

  72. Euroscettico ha detto:

    @ Jacum la tua di verità caro mio. Cordialmente 🙂

  73. Richi ha detto:

    @Effebi:

    No rivo a capir cos’che te intendi, se te scrivi qua xe per argomentar no per dir “no comment” o simile.

    Se parlemo de comunita’ italiane in diminuzion, un picio esempio che conosso ben posso farlo: conosso una famiglia, rimasta in Istria, dove i nonni iera de nazionalita’ e cittadinanza italiane (conservade).
    I due fioi nazionalita’ italiana e cittadini prima yugoslavi e dopo sloveni.
    Un xe vignu’ a Trieste e ga el fio de nazionalita’ e cittadinanza italiana, quel che xe restado oltra ga sposado una slovena e i ga fioi sloveni de nazionalita’ e cittadinanza.

    Xe assolutamente nela norma, oltra confin i matrimoni misti se fa piu’ che a Trieste.
    Pense’ forse che dopo 60 anni non se se assorbi? O se quei del genere “scrivemo articoli sui beni abandonati a Segnalazioni per altri quattro secoli”?

  74. Bibliotopa ha detto:

    quel che dà de pensar xe appunto che i italiani oltre confin se assimila, e ghe par normal, ma se i sloveni al de qua del confin se assimila, apriti Cielo! le vestali della tutela della comunità slovena ziga al genocidio o ancora meo al fascismo

  75. Luigi (veneziano) ha detto:

    Gradirei per cortesia tornare a bomba.

    Ogni tanto in questo blog veiene fuori che la minoranza (le minoranze) ricevono meno soldi.

    Quindi qui – in questo ambito – parliamo di SOLDI (pecunia, schei, money, Geld).

    Di quanti SOLDI stiamo parlando? Di quattro milioni di Euro, che “sembrerebbe” (sembrerebbe!) che non arriveranno più alla minoranza slovena nella stessa quantità. Capiamoci bene: non è che non glieli danno più: non glieli darebbero (condizionale!) nella stessa entità.

    Ma che maiali questi Italiani! Ma che sciovinisti, rubagalline nonché fascio/irredentisti!

    Ma se è così allora facciamo i conti della serva: chi è che dà i soldi alla minoranza?

    La porca Italia, e questo non ci piove. Poi però vedo che arrivano soldi anche dalla regione, dalle province e dai comuni.

    Quanti SOLDI arrivano?

    Mistero della fede: nessuno lo sa, qui si parla di SOLDI ma nessuno sa dare una cifra. Vien quasi da ridere…

    E quanti SOLDI arrivavano gli altri anni? E’ vero o non è vero che nel corso dell’ultimo anno sono arrivati anche SOLDI extra da questi bastardi di italiani ammazzasloveni? Certo che è vero! Però nessuno lo dice.

    Vogliamo allargare il discorso?

    E allora chi mi sa dire come vengono spesi questi SOLDI?

    Insomma: questa notizia/non notizia (SEMBREREBBE!) è talmente scarna, scarsa di approfondimento e direi pure manifestamente manipolatoria che sembra buttata lì apposta per far credere che quella sgualdrina della Repubblica Italiana stia lì tenendo il cappio (finanziario) ben sul collo della minoranza slovena, stringendolo un po’ alla volta, ogni anno sempre di più.

    E – fra perentesi – stiamo parlando di quella stessa minoranza che è riuscita a bruciare poco più di dieci anni fa circa 100 miliardi di lire nel fallimento della banca di proprietà della minoranza stessa (questi sì che erano soldi!!!): una banca legata a doppio filo col regime di Tito, che – se è permesso fare un piccolo paragone – gli italiani in Slovenia e Croazia si sognano oggi e ieri se se lo fossero sognato li avrebbero messi alla gogna!!!

    Perché bisogna anche dirlo nuovamente: i due sopraindicati stati sono clamorosamente stitici nei confronti delle loro minoranze, nel senso che se solo dessero la metà di quello che l’orrida Repubblica Italiana dà alla minoranza slovena, darebbero circa il doppio di quello che attualmente danno alla minoranza italiana.

    E allora la mia domanda finale è: se il metro di giudizio sulla tutela delle minoranza è basato sui SOLDI, qual è la morale che dobbiamo ricavare da tutto ciò?

    La morale è che se voi parlate con i signori della minoranza italiana di Isola “Dante Alighieri” (visto che qualche incauto ha parlato di Isola, senza avere la minima idea di come sono messi questi qui) scoprirete che essi sono costretti a condividere l’affitto della loro sede con un bar (non della minoranza) e con altre associazioni, perché il comune di Isola non vuole abbassare l’affitto.

    E visto che ci siamo, perché non ricordiamo anche che in Croazia l’affitto di Palazzo Modello a Fiume (la sede dell’Unione Italiana) è pagato interamente dalla porca Repubblica Italiana e che è stato aumentato enormemente qualche anno fa, fregandosene allegramente del fatto che l’UI avesse o meno i SOLDI?

    E perché non ricordiamo che le scuole italiane in Slovenia e Croazia pagano i lavori di restauro con i SOLDI che arrivano dai fascio-irredentisti italioti, i quali però pagano (e giustamente) anche i lavori di restauro delle scuole slovene in Italia?

    Volete discutere di SOLDI? E parliamone, ma allora fuori le cifre: ditemi CHI PAGA COSA in Italia, in Slovenia e in Croazia, così ci facciamo su quattro belle e grasse risate.

    Luigi (veneziano)

  76. abc ha detto:

    Resta il fatto che la comunità slovena in Italia può contare sull’interessamento della Slovenia e la comunità italiana in Slovenia e Croazia su quello dell’Italia.
    Invece le altre comunità linguistiche riconosciute, come il Friulano, non possono contare su nessun interessamento straniero.

  77. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ho capito, ma ragassi: c’è un limite a tutto!

    C’è una regione autonoma, gestita da friulani in assoluta maggioranza, che riceve una montagna di soldi in più del vicino Veneto e che può muovere montagne di milioni di Euro, decidendo da furlani come far spendere i soldi ad altri furlani.

    In furlani mandano a rappresentare in regione altri furlani, che hanno la potestà legislativa primaria su un sacco di materie, concorrente su un sacco d’altre.

    I furlani si fanno la loro finanziaria che – sommata con i trasferimenti ricevuti dagli altri enti locali – è in termini assoluti maggiore della grande maggioranza degli stati africani.

    Insomma: il FVG ha ciò che i veneti – qui da me improvvidamente rappresentati – si sognano di notte.

    Ma che c’è: gli italiani rincorrono i furlani col forcone di notte? Muovono le truppe all’assalto delle roccaforti della Carnia? Sono assetati di sangue furlano?

    La Gestapo italiana batte la porta di notte ai furlani, ne rapisce i bambini, impedisce lo sviluppo della coscienza nazionale friulana?

    Guarda: io credo che esistano assolutamente i rischi di assimilazione e perfino di violenta assimilazione delle minoranze, anche in Italia.

    Ma fra tutte le minoranze che sono a rischio in Italia, citatele tutte ma per cortesia non mettete (nell’ordine) i tedeschi dell’Alto Adige / Sudtirolo, i sardi, i friulani e i francesi della Valle d’Aosta! Ci sia un minimo di senso della misura, per favore!

    Luigi (veneziano)

  78. effebi ha detto:

    @richi
    “Pense’ forse che dopo 60 anni non se se assorbi?”

    i sloveni in italia se “asorbi” poco o niente
    no so ala fine se xe un ben o un mal, ma cussì xe.

  79. effebi ha detto:

    mi son minoranza linguistica (triestin) a mia fia ghe parlo in triestin e su nona ghe contava le fiabe in triestin (nissun ne ga mai da un soldo de finanziamento)
    parleremo vanti in triestin fin quando ne farà comodo, mia fia za no parla come parlava su nona e i nipoti de mia fia chissa come che parlerà.
    chi ga bale sopravivi, i altri se inquina o “asorbi”
    perfin i inglesi sarà un giorno costretti a parlar un inglese che no sarà el suo inglese ma quel che se parla nele filipine come in messico o in lituania.

    in ogni caso, visto che come disi luigi qua parlemo de schei, mi go messo la tabelina dei finaziamenti alla comunità nazionale italiana in slovenia e croazia, qualchidun xe in grado de far altrettanto per la comunità slovena a trieste ? (ma chi xe po el presidente de sta comunità ?! e po esisti davvero UNA comunità !? o xe mille rivoli ?!)

  80. lànfur ha detto:

    Luigi evidentemente non sa che in FVG i soldi delle compartecipazioni (soldi che i pensionati FVG hanno versato all’erario e che dovrebbero tornare indietro da Roma) non sono ancora arrivati, si dice che ne arrivernanno metà e che dobbiamo stare contenti.

    Seconda questione: Quanti ministri ha il FVG nel governo? Quanto pesa politicamente la regione FVG? Risposta: un sottosegretario. Il Veneto?

  81. Italo ha detto:

    Perchè gli Sloveni non si sono mai voluti censire?
    Berlusconi davanti a Pahor ha parlato di 30.000 cittadini e non è stato smentito credo.
    Personalmente sono contrario ai censimenti etnici in uno stato democratico e liberale.
    Negli Stati Uniti non esistono lingue minoritarie ufficiali e ce ne sarebbero!!
    Gli Italiani d’Argentina dovettero imparare lo spagnolo in fretta perchè là non vi sono lingue minoritarie.
    La differenza di queste terre è l’autoctonia di queste minoranze.
    Ma nel mondo globale sarebbe bene che ognuno imparasse 2-3 lingue da solo e non sotto protezione come i panda. E la distinzione fra autoctoni ed immigrati puzza un pò di discriminazione.
    Poi, non datemi del razzista, ma la lingua slovena è parlata da un numero di persone che rappresentano 2-3 vie e piazze di Pechino o Città del Messico. Non è cattiveria,ma la storia è costellata di estinzioni di civiltà gloriose e lingue gloriose. Il pesce più grande mangia quello più piccolo. Non è razzismo o offese,ma solo constatazione della realtà.

    @ quelli che imparano il Triestino ai bambini.
    Lassè perde el triestin!

  82. abc ha detto:

    @Luigi (veneziano)

    Evidentemente confondi la Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia con l’etnia friulana. In questa regione i consiglieri vengono eletti proporzionalmente agli abitanti di ogni singola circoscrizione.

    Se i costituenti avevano deciso di rendere autonoma la nostra regione, che all’inizio doveva chiamarsi Friuli (e basta), avevano senz’altro valutato a fondo le motivazioni.
    I comuni veneti che chiedono di ritornare nella nostra regione fanno tutti parte del Friuli storico, infatti nessun comune confinante della provincia di Treviso si sogna di fare altrettanto. Perciò tutta la campagna di disinformazione della stampa nazionale in merito, secondo cui ci sono motivazioni di carattere economico, è fuori luogo.

    Atti di violenza contro la popolazione del Friuli ce ne sono stati tanti nel corso di tutti i secoli, molti provenienti anche da ovest, più che nelle altre regioni.
    Io ho semplicemente affermato che i Friulani non hanno nessuna potenza straniera dietro. Apriti cielo.

    Se ho ben capito secondo te i friulani non sono a rischio estinzione perchè fanno parte della regione autonoma? ma se i maggiori oppositori sono proprio i non friulanofoni della regione.
    Chi non corre rischi secondo me sono i cittadini italiani di nazionalità francese, tedesca e slovena per le ragioni che ho esposto nel precedente post.

  83. effebi ha detto:

    ara che i lo impara anche soli el triestin, come altre lingue, mia fia se ga imparà da sola el croato e la gaveria imparado anche el sloven se no la gavessi trovado “una certa chiusura”…
    ara, lassemo perder che dopo co sento certi discorsi no so se rider o incazarme.

    speto sempre la tabelina dei finanziamenti alla minoranza slovena (spetime bela….)

  84. Luigi (veneziano) ha detto:

    I soldi delle compartecipazioni? E questo sarebbe il problema? Ma se si tratta di 400 milioni di Euro, che Tondo ha chiesto il 5 settembre del 2009 (e li ha già messi a bilancio per il 2010)!

    E che pretendevi: che li chiedesse il 5 mattina e arrivassero il 5 sera?

    I ministri friulani? E quanti ministri nell’intera storia d’Italia ha avuto l’Alto Adige? Che dovrebbero dire allora loro: che sono presi a calci sugli stinchi ogni santo giorno da bruti armati di tricolore?

    Ragassi, sono queste le cose per cui l’italiota bastardo e fascio/irredentista soffoca la nazione friulana?

    Resto perplessissimo.

    Luigi (veneziano)

    PS Onde evitare ping-pong (che odio), questo è il mio ultimo intervento nella discussione.

  85. effebi ha detto:

    @abc
    a rischio xe tuti, anche i inglesi

  86. Italo ha detto:

    LASSE’ PERDE EL FURLAN!

    Questa storia comincia a stufare un pochino. Il furlano non è una lingua, ma un dialetto. Allora mettiamo un migliaio lingue ufficiali tante quante sono i dialetti italici.
    Imparate l’Inglese,lo Spagnolo,Il Francese ed il Tedesco. Con questa mentalità ristretta non si va lontano.

  87. lànfur ha detto:

    Tu e tanti altri preferite scandalizzarvi per 4 milioni di euro alla comunità slovenofona.
    Per 400 milioni (100 volte tanto) che non arrivano e che ci spettano per legge mi preoccuperei un peletto di più. Io i conti li faccio così, forse tu e gli altri date peso a qualcosa che mi sfugge nel vostro inalberarsi contro gli slovenofoni.

    “I got nothing against the Vietcong, they never called me nigger.”

  88. Italo ha detto:

    Pisanje dve besedi v mojem nemogoče Slovenski…mmhhh meglio di no.

  89. Luigi (veneziano) ha detto:

    Scusate, ma l’intervento di abc è troppo interessante per non fare una chiosa.

    I comuni che chiedono di andare via dal Veneto sono tanti: 20 hanno fatto il referendum, 17 hanno votato sì.

    Notoriamente il Veneto è l’unica regione italiana che confina con due regioni a statuto speciale. Ricordo quand’ero bimbo che mi accorgevo di esser passato dal Sudtirolo al Veneto – lungo la strada del Passo Valparola – al cambio dell’asfalto: quello sudtirolese era nero pece e tirato come un biliardo, mentre quello veneto era grigio chiaro e con le sue belle crepe.

    Tanto per dire: chiedono di andare in Trentino comuni che non hanno mai fatto parte del Trentino storico, come Lamon o l’intero altopiano di Asiago.

    Non mi si venga a dire che non c’è una questione di soldi dietro: gli stessi promotori dei referendum ne hanno parlato per lungo e per largo.

    Per cortesia, abc, non farne una questione di mera “battaglia etnica”: io conosco abbastanza bene le zone del Veneto orientale e conosco abbastanza bene alcuni fra i promotori dei referendum, compresi alcuni amministratori pubblici dei comuni che chiedono il distacco dal Veneto. Non uno m’ha parlato in prima battuta di “Friuli nostra patria”. Addirittura il discorso con alcuni che avevano votato sì al distacco (di Cinto Caomaggiore, per la precisione) si è svolto to-tal-men-te in dialetto veneziano, e quando gli ho chiesto se parlavano il friulano mi hanno detto: “Ma noialtri semo veneti!”.

    I friulani sono a rischio estinzione? E chi è che li estingue? I non friulanofoni della regione? I triestini?

    Ma che scherziamo?

    Luigi (veneziano)

  90. Italo ha detto:

    In un paese moderno non ha senso l’esistenza di regioni a statuto speciale. O tutte le regioni diventano federate o niente!

  91. fluido ha detto:

    @effebi
    te ga ragion non spero più, voio creder che non servirà più numeri 😉

    comunque il problema alla fine xe, come dixi Luigi Venexian quel che conta xe i bori, che la lingua, la cultura, le tradizioni e tuto il resto vadi a remengo non xe importante, questo lo digo mi e no Luigi Venexian 😉 purtroppo se pichemo e se la contemo chi pisa più lontan, chi ga più numeri, chi xe più furbo e via cussì e me sa che il divide et impera continua (da tute le parti sia ben inteso) e mi fazo din don. bona serata e non ste rovinarve el fegato

  92. @EFFEBI, oggi Menia ha nuovamente “tuonato” contro CREPALDI per la sua omelia in sloveno. Questo è il clima di discriminazione, disprezzo ed odio in cui vive la comunità slovena a Trieste. Non si trovano simili esempi a Capodistria, Isola e Pirano nei confronti della Comunità Italiana.

  93. Ho vissuto 6 anni a Trieste. E’ tutto un “sc’avo” di qua, “sc’avo” di là, associato alle peggiori offese. Frequento l’ex-Jugoslavia da quasi 20 anni e non ho mai trovato un clima simile nei confronti degli italiani, né in Slovenia, né in Croazia, né tantomeno in Serbia ed in Bosnia dove l’Italia è un esempio da ammirare, da imitare e da emulare.
    Ci sono, come ovunque, pazzi esaltati, nazionalisti d’accatto che lanciano strali contro i “fascisti italiani”, ma nella massa, nella mentalità di quella gente non c’è l’uso di imprecare contro gli italiani e/o contro l’Italia e di accusarli di tutti i mali e di tutte le negatività.

  94. jacum ha detto:

    @ federico

    purtroppo xe vero, la magior parte dei triestini de cità i uxa speso la parola sc’avi. e dato che sta parola xe diventada un insulto parchè i taliani la uxava speso in senso dispregiativo e isultorio, i slavi ora se irrita non poco se te li indichi come sc’avi invece che slavi o mejo ncora sloveni, croati, serbi, montenegrini ecc..

    a trieste se pol dir pepi sc’avo, ma xe un ecezion….

    questo xe el clima a trieste cità, ma basta far do kilometri sul’altopian che la situazion se ribalta e el triestin de cità diventa più rispetoxo e silenzioxo più soridente e educà!

    per mi xe veramente iritante veder sta ipocrixia idiozia e ignoranza. i sc’avi xe nostri fradei!! e sta parola dialetal devi eser riabilitada!!

    i taliani devi rispetar le minoranze PUNTO!

  95. abc ha detto:

    @Luigi (veneziano)

    Leggi solo quello che ti sta bene di quanto scrivo.

    Per quanto riguarda il cambio di regione, l’alta val Marecchia è passata dalle Marche alla Romagna senza problemi. I comuni del Portogruarese è ben ovvio che ormai sono a maggioranza veneta, ciò non toglie che fossero parte integrante del Friuli fino al secolo XIX.
    Concordo con te che certi comuni del vicentino non sono mai stati trentini, ma la stessa cosa non si può dire di Cortina d’Ampezzo e comuni bellunesi vicini che fino al 1918 facevano parte del Tirolo.
    In definitiva, pensala come vuoi ma questa regione non ruba nulla al Veneto.

    Per quanto riguarda il rischio di estinzione, qualcuno qui sostiene che pure l’inglese è a rischio, figuriamoci il friulano. I non fiulanofoni della regione, non sono necessariamente i triestini, alcuni dei quali provengono dal Friuli.

    @italo, nazario o quant’altro

    Il friulano non è un dialetto della lingua italiana, informati. Se ti stufi di questo argomento non occorre che mi leggi e che ne scrivi. Tu accenni a mentalità ristretta: vedi, la differenza fra me e te è che i miei post, come quelli degli altri, non sono mai stati censurati.

  96. Italo ha detto:

    Io non sono Nazario carissimo. Ho solo preso le sue difese in quanto non ho più visto un suo intervento.
    Allora che vuoi fare la Repubblica Friulana?
    Il Circo Orfei non è in Friuli in questo momento,ma assume i clowns per chi è disoccupato.

  97. Italo ha detto:

    Vogliono fare l’Europa Stato e questi vengono a fare le repubblichette friulane,venete di quà e di là dall’adige,il ducato di treviso,lo stato libero di trieste(non di fiume giammai),la lingua di Tarvisio-Tarvis,il dialetto della comare di S.Servolo…….Ma che razza di progressisti siete?

  98. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ abc

    Forse non mi sono spiegato bene. A me che un comune veneto si sposti o meno in un’altra regione, non fa né caldo né freddo. Ma non mi si venga a dire che questo non dipende dai soldi.

    Questo invece dipende quasi esclusivamente dai soldi! L’unico comune per il quale posso pensare che ci possa essere una sorta di “richiamo delle radici” è quello di Cortina, ma anche lì i comitati per il sì fanno riferimento soprattutto ad una cosa ben precisa, e cioè alla possibilità che tutti i popoli ladini siano uniti in un’unica regione. Se per ipotesi si facesse un referendum in Alto Adige e Veneto contemporaneamente per la riunione di tutte le vallate ladine in un’unica provincia autonoma, questo passerebbe in carrozza.

    Per ridisegnare i confini bisogna rifarsi al XIX° secolo? Ma allora andiamo tutti con l’Austria e morta là!

    Il discorso di base comunque è sempre lo stesso: mettete in condizioni il Veneto di avere gli stessi identici poteri del Friuli Venezia Giulia e dategli gli stessi identici trasferimenti, e dopo ne riparliamo.

    Quando dici che “questa regione non ruba nulla al Veneto” forse non sai che in pratica tre regioni italiane (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) contribuiscono al 90% del fondo perequativo di solidarietà nazionale (fonte: Unioncamere Veneto). In pratica, il FVG riceve gran parte dei propri SOLDI (sarà volgare parlare di SOLDI, cari amici, eppure questo era il tema del discorrere) dalle tre regioni sopra indicate.

    Mettiamo tutte le regioni “alla pari”, e poi vediamo quali sono i comuni che chiedono di andare da una parte o dall’altra…

    Luigi (veneziano)

  99. Richi ha detto:

    Perche’ la repubblica italiana no xe un circo?
    No rivo a capir, nela vostra mente -lo chiedo a tutti gli “italianissimi”- perche’ dovessimo serarse con l’Austria e la Slovenia (quando semo vicini geograficamente e culturalmente e lo semo stadi per la nostra lunga storia per diverso tempo) e cantar l’inno de Mameli con altri popoli che, senza offesa, con noi ga molto poco in comune. Per mi xe un mistero, sinceramente.

  100. Erika ha detto:

    quoto Luigi (veneziano)

  101. Italo ha detto:

    Sono lo stesso. Abbi fede.

  102. Italo ha detto:

    Ma veramente non capisco tutta questa ammirazione per l’Austria. Eravamo soltanto sudditi senza alcun potere. Boh!
    Ti ci voglio vedere ad andare in un’ufficio pubblico e trovarti il crucco che viene da Salisburgo e ti tratta come un mentecatto italiano o latino se non vuoi sentir dire italiano.

  103. arlon ha detto:

    Italo: per favor, un atimo de ritegno storico 😀 (e cultural)

  104. enrico maria milic ha detto:

    italo:

    dei, dei, ndemo vanti.

  105. abc ha detto:

    @ Italo

    Al post 37 leggo “perché con il nome di Nazario (io) sono stato bellamente bannato”.
    Se non sei Nazario, allora spiegati meglio.
    Non ho mai, e proprio mai, parlato di Repubblica Friulana, ho se mai già scritto che mi sento Italiano ma anche Friulano. I due rami del parlamento italiano hanno condiviso a maggioranza che il Friulano è una lingua a sè e come tale va tutelata.
    I clown non lavorano solo nei circhi, ce ne sono alcuni gruppi che si recano negli ospedali per far sorridere i bambini sofferenti. Come vedi non è una occupazione per idioti.

    @ Luigi (veneziano)

    Quando qualche comune veneto confinante che non ha mai fatto parte del Friuli chiederà di passare alla nostra regione, allora dirò che hai ragione tu.
    I comuni del Portogruarese hanno fatto ininterrottamente parte del Friuli fino ai tempi del Lombardo-Veneto. La Diocesi di Concordia comprende tuttora sia il Pordenonese che il Portogruarese. L’Austria invece è stata qui solo per qualche secolo, quindi il paragone che fai non regge.

    Il Friuli-V.Giulia non ruba al Veneto nemmeno i soldi essendo stabilito per legge quanto spetta ad ogni singola regione.

    Se il parlamento italiano ha deciso a maggioranza in questo modo, vuol dire che per la maggioranza degli Italiani va bene così.

  106. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ abc

    Segui una strana logica, che non coglie il succo della questione. Lo ripeto: i comuni che vogliono andare via dal Veneto – e lo sanno anche le pietre – hanno fatto questa richiesta utilizzando come prima e assolutamente preminente motivazione la questione dei SOLDI e delle maggiori competenze.

    Queste derivano dal fatto che FVG e TAA sono regioni autonome, quelli derivano invece dal fatto che i soldi esatti dallo stato in tutte le regioni d’Italia vengono poi “girati” dalle regioni più ricche a quelle più privilegiate (non voglio dire più “povere”, perché purtroppo non è questo – o non è solo questo – il criterio seguito).

    Ebbene: il 90% dei soldi viene girato da tre regioni alle altre diciassette.

    Il Veneto dà, il FVG riceve.

    Riguardo al fatto che non sia un furto in quanto è la legge a prevederlo, forse dalle tue parti non si è ancora compreso appieno il montante – direi meglio: debordante – sentimento di profonda ingiustizia che tutto ciò scatena nelle popolazioni venete.

    Io non riesco a sopportare i fazzoletti verdi e tutte queste menate della Lega, eppure i brillantissimi governi che si sono succeduti in questi anni e le persone che – come te – “tirano fuori la libretta” di fatto hanno consegnato la mia regione ad un anomalo duopolio politico: una Lega che ha il 30% dei voti, e una PDL che ha l’altro 30%, costretta continuamente a rincorrere Bossi e i suoi sul terreno del federalismo fiscale.

    Io vi dico che per ciò che percepisco io qui dalle mie parti sta bollendo un pignatone di proporzioni colossali. Altro che i 4 milioni alla minoranza slovena che forse diventano 3!

    Luigi (veneziano)

  107. effebi ha detto:

    ma sta tabelina sui contributi (annuali) alla comunità slovena qualchidun xe in grado de esibirla ? e sta Comunità (co la C maiuscola) come xe organizzada (qualchidun sa ? opur continuemo a parlar a vanvera de menia, de s’ciavi, de climi insopportabili…. alo alo ! furbetti…)

  108. abc ha detto:

    @ Luigi (veneziano)

    Non so esattamente come vengono suddivise le entrate fra le regioni, nè credo che il federalismo fiscale serva a risolvere le questione, poiché ogni decisione spetta al parlamento centrale, il quale attualmente ha una maggioranza molto ampia che è in grado, se vuole, di risolevere la questione nel modo da te auspicato. Se tu conosci il meccanismo di suddivisione della torta fra le regioni, rendici edotti.
    Ho però il timore che il federalismo possa portare ad attriti fra le regioni e che quindi non sia una cosa buona.
    Non so cosa vuol dire “tirare fuori la libretta” per cui, su questo, non ti posso replicare.

  109. Euroscettico ha detto:

    ma siete sicuri che voi della minoranza slovena con gli austriaci sareste più tutelati… leggete un po’ qui

    http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/11879/1/50/?PrintableVersion=enabled

  110. Marisa ha detto:

    Commento nr. 98 di Luigi (veneziano).

    LUIGI, ma cosa scrivi? Il Friuli – Venezia Giulia riceve gran parte di “soldi non suoi”?

    Ma non siamo mica la Sicilia che si porta a casa il 10 decimi di quanto produce in tasse e imposte e ha anche il sistema sanitario a carico dello Stato! La nostra Regione si porta a casa solo il SEI PER CENTO e il restante quattro per cento, va a Roma! E il sistema sanitario è TUTTO a nostro carico: nessuno ci ripiana i debiti, come normalmente avviene con le regioni ordinarie (Veneto INCLUSO!). O poi scusa, che balle con questa storia che mantenete tutta l’Italia….

  111. fluido ha detto:

    @euroscettico
    non penso che chi intendi austria intendi l’austria de desso, penso che i se riferisi a l’austria de una volta. penso che non devo spiegarte ste robe no? e po per eser obietivi disemo che l’austria una volta iera sai ben per trieste ma de quel che me contava i veci (che ghe diseva i loro veci) in giro per l’impero iera bastanza ciodi. mi no so se xe vero, no ghe iero ma penso che non ghe iera neanche nesun de voi 😉

  112. Euroscettico ha detto:

    caro fluido la storia raccontata dai ns. vecchi alle volte è ingannevole, se tu vai in giro per lo stivale (la Ns. Italia che tanti qui denigrano per partito preso), sentirai molti vecchi sostenere che “quando c’era lui” anche i treni erano puntualissimi…”, ma tu sai benissimo che la storia era un’altra… 🙂

  113. fluido ha detto:

    @effebi
    te vol numeri per zogar al loto no, za so mi che ti te son el più furbo 😉
    da quel che so non esisti un’unica entità come pol esser l’unione degli italiani in slo e hr, ma molte realtà, vista anche la complessità politica all’interno della minoranza (se qualched’un vol corregerme se digo inesattezze no problem) le due più grosse xe la SKGZ (no stago a scriver il significato de l’acronimo sloven ma solo la traduzion in italian) Unione Culturale Economica Slovena http://www.skgz.org/ita/home e la confederazione delle organizzazioni slovene http://www.ssorg.eu/. Queste due dovessi esser le principali ma esisti anche altre organizzazioni legade a ambiti più specifici come l’Unione dei Circoli Culturali Sloveni la ZSKD che se occupa della parte culturale e l’unione delle associazioni sportive in italia http://www.zssdi.it/ oltre a queste esisti un istituto di ricerca e presumo che lori podesi darte dei dati che xe lo Slori http://www.slori.org/index.php?lang=ita (però te ghe devi scriver in sloven perciò studia, ahahahah, scherzo oviamente). Riguardo a dati sui finanziamenti non go la minima idea e sinceramente non xe de mio interesse.

  114. fluido ha detto:

    @euroscettico
    concordo che quando “iera lui” molte cose andava ben e in certi casi xe vero, ma oviamente tante robe, e una mia vicina podeva mostrartele sulla pelle, non andava tanto ben. idem con patate soto l’austria. il problema xe far andar ben le robe per tuti e zercar de non escluder nesun. e qua la vedo dura 😉

  115. Euroscettico ha detto:

    @ fluido sì hai ragione

  116. minorato ha detto:

    Il problema dei soldi alla minoranza è un problema fittizio, alla maggioranza della minoranza (ha, ha, ha) non interessa minimamente, anzi. Inoltre in quanto la minoranza non ha una rappresentanza democratica ma questa è stata delegata a delle organizzazioni , queste organizzazioni faranno di tutto per avere i soldi, per tirare avanti.
    Tutto qui.

  117. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ abc
    L’espressione “tirare fuori la libretta” significa “affermare che la legge dice così, quindi zitto e cammina”. Un tipico ragionamento che guarda alla forma e non alla sostanza delle cose.

    @ Marisa
    Io non ho mai detto che il FVG riceve gran parte di soldi non suoi. Io ho detto – e lo ripeto – che fatto pari a 100 quanto i cittadini delle varie regioni danno allo stato sotto forma di prelievo fiscale (giacché le tasse nel nostro ordinamento vengono prelevate prevalentemente dallo stato), lo stato ridà indietro alle regioni stesse una percentuale. C’è uno scompenso, giacché nessuna regione riceve la stessa somma dell’altra: ogni regione riceve una somma diversa.

    Lo Stato centrale preleva dai contribuenti veneti circa 11.000 euro pro capite (1.000 euro in più rispetto alla media nazionale) e ne restituisce sul territorio circa 7.500 euro pro capite, 1.200 euro in meno rispetto alla media nazionale.

    Il residuo fiscale complessivo delle Amministrazioni pubbliche (centrali e locali) è stato nel 2003 di 2.513 euro pro capite rispetto ad una media nazionale di -266 euro. Il Veneto è la regione terza in Italia per elevatezza del residuo fiscale.

    Certo è l’effetto della necessaria (e utile per la crescita del paese) solidarietà nazionale. In sostanza tre regioni Lombardia, Emilia Romagna e Veneto ripianano i disavanzi maturati in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Le altre regioni più o meno stanno in pari o in leggero disavanzo.

    Il vero problema quindi è: se le tre regioni che praticamente pagano i buchi di bilancio di tutte quelle che vanno a deficit decidessero di chiedere un maggiore equilibrio, chi è che sarebbe costretto a tirare fuori la grana? Le altre regioni, e cioè quelle che – come il FVG – godono del fatto che c’è sempre qualcun altro che comunque paga per tutti.

    E’ questo il vero, enorme problema che vi rappresento, giacché se c’è qualcuno dalle vostre parti che cavalca il cavallo della friulanità per giustificare il passaggio di pezzi attualmente in Veneto al Friuli Venezia Giulia partendo da posizioni così sperequante fra le due regioni, allora Galan ha avuto gioco facilissimo, affermando che se proprio la volete così, allora i vostri e gli altrui buchi di bilancio ve li pagate voi.

    E ti assicuro che questa questione degli sprechi e dei soldi, nel mio Veneto che è passato dalle pezze al sedere alla Maserati in giardino in quarant’anni, ha purtroppo fatto una presa mostruosa. Ciò deriva da uno strano miscuglio etno/storico/economico che qualche sociologo ha già analizzato.

    Per cui io dico: vogliamo le “piccole patrie regionali” ? Attenzione, perché alcune “piccole patrie” in piedi ci stanno, altre “piccole patrie” cadono in terra subito, e nel botto trascinano tutti gli altri.

    Luigi (veneziano)

    Qualche blando approfondimento qui:
    http://www.unioncameredelveneto.it/comunicati_stampa/2009-01-16_federalismo.pdf

  118. Euroscettico ha detto:

    …mi verrebbe da dire che oramai vengo su bora.la solo per leggere i pregevoli interventi di Luigi.

  119. Richi ha detto:

    Luigi, mi sembri un po’ confuso.
    Ti lamenti che i Veneti pagano troppe tasse (vero), che non godono degli stessi privilegi delle regioni a statuto speciale (anche questo vero) e che ci sono regioni che sprecano e approfittano (e si sa)…….e con chi ti accanisci?
    Col FVG. Mi sembra poco sensato. Il FVG ha tassi di abusivismo inferiori al Veneto, ad esempio (pressoche’ zero). Con questo? Vuol dire che pagate piu’ tasse ma evadete di piu’?
    Mi sembrano polemiche sterili.

  120. Euroscettico ha detto:

    @Richi ma leggi bene prima di sparare a zero… sono dati precisi con una considerazione più che legittima

  121. abc ha detto:

    @ Lugi (veneziano)

    Grazie della spiegazione. A maggior ragione questa legislatura, che ha una maggioranza più ampia rispetto alle precedenti, dovrebbe risolvere questo problema.

  122. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Richi
    Probabilmente non hai mai seguito la questione, giacché non io, ma il Veneto – nella persona del suo presidente Galan – in questi ultimi anni se l’è presa con la provincia autonoma di Trento, con quella di Bolzano e con la regione Friuli Venezia Giulia, per i motivi da me indicati e sulla base del fatto che in relazione ai suddetti motivi un bel pezzo del territorio regionale chiede di andare con le regioni (o le provincie) che dati alla mano sono privilegiate.

    Riguardo a ciò che tu chiami “tasso di abusivismo”, credo tu intendessi dire “tasso di evasione”, giusto?

    Ebbene: io non so qual è la tua fonte, ma l’Agenzia delle Entrate nel suo sito presenta una serie di studi sul fenomeno.

    Ecco l’ultimo apparso sull’evasione dell’IRAP, e quindi sull’evasione fiscale della tassa che colpisce chi ha reddito d’impresa: http://www1.agenziaentrate.it/ufficiostudi/pdf/2006/Sintesi-evasione-Irap-06.pdf

    Vai a pagina 12 e trovi le tabelle sull’evasione, suddivise per regione. In testa ci sono le regioni più virtuose, in coda le meno virtuose. Bisogna ovviamente guardare la tabella in centro, e cioè quella calcolata in rapporto sul totale dei contribuenti.

    Ebbene: il Veneto è terzo, il FVG quinto!

    E guarda il caso strano: ai primi tre posti (le tre regioni più virtuose, che evadono di meno) stanno la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto, e cioè le tre regioni che anche ripianano il buco di bilancio delle regioni del sud Italia!

    Hai capito la storia?

    Ma ti dirò di più: esiste un tavolo delle trattative nazionale sul federalismo fiscale. Questo tavolo è in piedi da otto anni e ci vanno le regioni e lo stato.

    Come potrai leggere anche su un articolo apparso ieri sul Sole24Ore (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2009/10/dorsi-regionali-7-ottobre-2009.shtml?uuid=4903e9e4-b2a7-11de-8d23-df24a6addf7c&DocRulesView=Libero) a questo tavolo il Veneto sta dicendo: “Ragazzi, ma non è che a rimpinguare il fondo di perequazione (cioè dove le regioni più ricche versano i soldi per aiutare le più povere) saranno dempre gli stessi, e cioè la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna?”.

    Regolarmente i rappresentanti della mia regione si rivolgono a quelli del FVG e del TAA, i quali sai che rispondono? Esattamente come risponde abc, e cioè: “Ma le nostre prerogative sono scritte nella costituzione, in trattati internazionali e nella legge, per cui noi non sganciamo un centesimo in più”.

    Contestualmente, fanno gli occhi dolci alle amministrazioni comunali venete che vogliono cambiare regione, dicendogli continuamente “Venite da noi, starete meglio”.

    E il bello è che la stessa cosa sta capitando anche in Lombardia, visto che una serie di comuni chiede di entrare in Trentino Alto Adige! Sarà il richiamo dell’etnia? E che è: devo anche credere agli asini che volano?

    Ricapitolando: da una parte ci sono dei tizi (le “famose” tre regioni) con la grana in tasca, dall’altra degli altri tizi (le regioni del sud) che con una grande calamita gliela portano via. Altri (le regioni autonome) non solo si sono cucite le tasche, ma addirittura cercano allo stesso tempo di portar via la giacca a quelli con la grana in tasca!

    Non so se avete capito bene il messaggio, ma se la cosa continua così, dalle mie parti si sta già dicendo DA ANNI che ci si armerà di grosso randellone e il primo che proverà a portar via i soldi se lo prenderà in testa.

    E i 4 (o forse 3) milioni per la minoranza slovena o ve li fabbricherete nella nuova zecca che vi costruirete a Cervignano del Friuli, oppure ciccia!

    Luigi (veneziano)

  123. abc ha detto:

    @luigi

    Ho anche detto che l’attuale parlamento ha una maggioranza ampia che può provvedere alla modifica delle norme. Non ho mai parlato di trattati internazionali.

    Trovo giusto che si acconsenta di ritornare alla regione di appartenenza per quei comuni che già ne facevano parte.
    Esempio è giusto che Portogruaro o Sappada possano ritornare al Friuli; va bene che Cortina ritorni con il Sudtirolo, ma non che Sovramonte passi al Trentino, di cui non ha mai fatto parte. Se ti capita di passare da quest’ultimo comune, troverai un enorme striscione appicicato ad una montagna con su scritto “Sovramonte comune trentino per volontà popolare”. A mio parere in questo caso Galan ha ragione di opporsi, negli altri casi no. A maggior ragione perchè fa parte della maggioranza.

  124. Marisa ha detto:

    @Luigi (veneziano)

    Caro Luigi, immagino tu lo sappia che nel dipartimento di Portogruaro esiste una minoranza linguistica storica FRIULANA (tutelata e riconosciuta anche da una legge dello Stato italiano) che non è MINIMAMENTE tutelata dalla Regione Veneto. O meglio da questa riceve qualche “scarno spicciolo” solo per fare un po’ di cultura. Idem per Sappada, comunità di lingua tedesca, del tutto ignorata dalla Regione Veneto, alla faccia del riconoscimento di “minoranza linguistica storica tedesca” ottenuto dallo Stato italiano.

    Non ti pare che questi siano ottimi motivi per “sfuggire” dal Veneto e ritornare tra le braccia della “madre patria”, il Friuli? Del resto questi territori sono stati Friuli sempre. E se ora si parla soprattutto in dialetto veneto è perchè molti veneti delle altre provincie sono venute ad abitare in questi territori friulani per storia, cultura e anche per lingua (ora meno, ma in diversi paese si parla ancora in lingua friulana).

    Ti ricordo che anche la Repubblica di Venezia considerava Friuli tutto ciò che si trovava a est del fiume Livenza. Guardati le mappe della Patria del Friuli in epoca veneziana e dimmi dove si trovano Portogruaro e Sappada.

    E’ stata l’Austria nel 1838 (leggisi: milleottocentotrentaotto!) a staccare il mandamento di Portogruaro dalla “Provincia del Friuli” (questo il suo nome amministrativo!) e collocarlo, solo sul piano amministrativo, nella “Provincia di Venezia”.
    E, sempre l’Austria, nel 1853, staccò Sappada dalla “Provincia del Friuli” e la trasferì alla “Provincia di Venezia”.

    Per quanto riguarda il Cadore e in particolare l’attuale Cortina d’Ampezzo, Colle S. Lucia (Fadom) e Livinallongo (Andraz) oggi nella provincia di Belluno, hanno fatto parte del TIROLO AUSTRIACO, per secoli. Cortina dal 1511 – prima era patriarcato friulano e signoria dei Caminesi. Non è MAI stata sotto Venezia! Fadon e Andraz hanno fatto parte del Tirolo austriaco da 1027 al 1919! E quindi nemmeno qui il leone di S. Marco ha mai messo la sua zampaccia!

    Ma vuoi mai che il GRANDE VENETO restituisca quanto non è suo!

  125. abc ha detto:

    A proposito di leoni di San Marco, quello che si trova sopra il portone di ingresso del castello di Gorizia è stato collocato lì per la prima volta appena nel 1919 dall’Italia, quindi è decisamente un falso storico.
    Ma se vogliamo essere precisi San Marco, patriarca di Alessandria, avrebbe avuto rapporti con Aquileia, ma non con Venezia che a quel tempo non esisteva neppure, ma che poi si è portata via da qua, oltre al simbolo del leone, il patriarcato ed il vangelo del santo, che andò distrutto quasi subito per incuria. Meno male che anni prima una parte dello stesso, che ora è accuratamente conservata nel museo di Praga, fu data dal patriarca di Aquileia Nicolò di Lussemburgo al fratellastro Carlo IV Imperatore, suo ospite che si accingeva ad andare dal papa.

  126. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Marisa

    Tutti i ragionamenti sulla “piccola patria friulana” il cui richiamo improvvisamente ammalierebbe il portogruarese e la zona di Sappada, nel nome del legame plurisecolare di terre oppresse dala zampaccia del leone eccetera eccetera, è – consentimi la franchezza – un’enorme BUFALA.

    Ma tu hai la minima idea dei ragionamenti che vengono fatti in questi paesi quando si parla di andare col Friuli o parli solo in base ad uno schema mentale?

    Il 99% delle motivazioni – sentite da me medesimo con le mie orecchie – sono di tipo e-sclu-si-va-men-te economico e di poteri garantiti dallo statuto speciale.

    Se tu vuoi ammantare tutto ciò di valutazioni etnico-storiche, questo direi che fa parte del tuo personaggio, che ormai ho imparato a conoscere.

    Ma non ha nulla a che fare con la realtà.

    Oltre a ciò, e mi ripeto, fino a quando da tre regioni vengono pagate queste allegre scampagnate, ti conviene sempre recitare la tua brava particina.

    Fino a quando qualcuno si scoccerà definitivamente, si terrà la grana in tasca e allora dalla farsa si passerà alla tragedia.

    Luigi (veneziano)

    PS Ripassati la geografia e pure la storia: Cortina non si ritiene parte del Cadore, ma dell’Ampezzano. Secondo: il Cadore ha fatto parte della Repubblica di Venezia dal 1420 alla fine della Repubblica (1797). Terzo: Cortina d’Ampezzo è stata veneziana dal 1420 al 1511. Quarto: quella che tu chiami “Fadon” si chiama invece “Fodom”, in italiano “Livinallongo del Col di Lana”. Quinto: a me personalmente – e mi ripeto – non mi interessa un fico secco né il “Grande Veneto”, né la “Patria del Friuli”: ritengo queste due idee (giacché solo di idee si sta parlando) una moderna bubbola, buona per i gonzi e i nazionalisti locali in sedicesimo, che al posto del vecchio nazionalismo basato sul concetto di patria/nazione, hanno sostituito questo stantio nazionalismo della regione, del comune, del campanile e chi più ne ha più ne metta. Amo la storia e coltivo la memoria, ma l’unico orizzonte confinario che oggi concepisco è solamente quello europeo. Le tue scalmate ultra-friulane – scusami se te lo dico – mi sembrano solamente piene di livore, fuori dal tempo e francamente patetiche.

  127. Luigi (veneziano) ha detto:

    @abc

    Anche tu dovresti studiare meglio. Il cosiddetto “Vangelo di San Marco” in realtà è un falso storico, nel senso che è un testo tardivo, non di mano dell’evangelista. Oltre a ciò, chi t’ha raccontato che i veneziani lo portarono via e lo distrussero per incuria? In realtà quell’evangelario è diviso in tre parti: una è conservata nel Museo archeologico nazionale di Cividale; una seconda parte a Praga; la terza invece è conservata all’interno della Biblioteca Marciana di Venezia. Venezia s’è portata via il patriarcato di Aquileia? Forse non sai che il titolo di “Patriarca” l’attuale vescovo di Venezia (il Patriarcato di Venezia è sorto nel 1451) non lo prende da Aquileia, ma dal Patriarca di Grado, il quale dal 1105 aveva deciso di trasferirsi armi e bagagli in laguna. Per trecentocinquant’anni il titolo di Patriarca di Grado rimase in vita, mentre il vescovo di Venezia non si chiamava nemmeno “vescovo di Venezia”, ma “vescovo di Olivolo”, poi rinominato “Vescovo di Castello”.

    In pratica, a Venezia per un certo periodo furono residenti ben quattro cariche ecclesiastiche di rango episcopale:

    1. Il patriarca di Grado
    2. Il vescovo di Castello
    3. Il primicerio di San Marco
    4. Il patriarca latino di Costantinopoli

    All’interno della gronda lagunare c’eano poi le diocesi di Torcello, Chioggia, Caorle, Equilio ed Eraclea.

    Luigi (veneziano)

  128. Marisa ha detto:

    @ Luigi

    studiati la storia! Ne hai un gran bisogno.
    E anche la geografia già che ci sei! L’ampezzano è una PARTE del Cadore! Nel 1347, il Cadore (Ampezzano compreso!) ritornano a fare parte della Patria del Friuli (Stato patriarcale friulano). Quando poi questo Stato ha la “disgrazia” di essere occupato da Venezia, anche il Cadore entra, come PATRIA DEL FRIULI, a far parte dei territori COLONIALI della Repubblica di Venezia, e amministrato dal Luogotenente che risiedeva a Udine.
    Ma nel 1531, quanto sono stati fortunati!, l’attuale Cortina d’Ampezzo entra ufficialmente a far parte della Contea del Tirolo. E come ci tiene cosi tanto alla storia della Repubblica di Venezia, cerca di rispettare anche la storia degli altri (leggi storia del Friuli)!

  129. Luigi (veneziano) ha detto:

    Cara la mia Marisa ignorantona,
    i signori cortinesi non si ritengono cadorini, ma ampezzani. Lasciatelo dire da uno che oltre che aver studiato qualcosina, frequenta quelle zone da trent’anni, e registra benissimo i plurisecolari sfottò fra “cadorini” e “ampezzani”. Visto che ci sei, va’ pure a Portogruaro a sentire quanto al comitato per il sì al referendum interessa la “patria del Friuli”.

    Tu poi – cara ignorantona – avevi detto che su Cortina la zampaccia del leone non s’era mai posata. Oggi devi ovviamente fare retromarcia, giacché con molta probabilità sarai andata a leggere febbrilmente qualcosina sul tema, invece che continuare a sparare a casaccio dall’alto della tua sesquipedale non conoscenza dei fatti.

    La storia del Friuli mi piace, mi interessa, direi pure che mi appassiona.

    Mi dispiace molto però che qui dentro a rappresentarla ci sia una come te, che sembra una macchietta e fa di tutto per confermarsi nel suo personaggio. Patetico.

    Luigi (veneziano)

  130. E’ possibile discutere in modo civile senza insulti e attacchi personali?

  131. effebi ha detto:

    ……..zzzzzzzzzzzzzzzzzzzz…..
    (rilevo il solo ed unico tentativo di fluido di fare chiarezza su quella che -forse- è la complessa struttura organizzativa della minoranza slo a a trieste-trst-triest….. sull’ammontare dei fondi ricevuti annualmente dalle priccole singole e frammantate realtà invece nemmeno l’ombra…. come facciamo a discutere del fatto che qualcuno riceverà meno soldi se non sappiamo “meno” in rapporto a cosa ?….mah….)
    …….zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz……

  132. abc ha detto:

    Finalmente ho ripescato l’intervento di Luigi rivolto a me. Lo avevo letto a notte tarda prima di andare a dormire e mi ero riproposto di rispondere il giorno dopo. Solo che poi non lo ritrovavo più, tanto è vero che ho segnalato la cosa in un’altra parte di questo sito (come commento numero 11 all’articolo “corsi di sloveno e serbo croato” sulla cronaca di Trieste.

    @ Luigi (veneziano)

    Non ho mai sostenuto che la copia del vangelo secondo san Marco che si trovava ad Aquileia fosse stata scritta dall’evangelista. Tuttavia, quando i veneziani lo vollero sottrarre con forza, ritenevano che fosse autentico, tanto è vero che ritenevano giusto che il Vangelo scritto dal Santo fosse collocato accanto alle spoglie dell’autore.

    Chi me lo ha detto? dammi il tempo e ti farò sapere il nome. Alcuni anni fa fu presentato alla Biblioteca Statale Isontina di Gorizia un libro di cui ora non ricordo l’autore, nel quale si sosteneva che il vangelo di cui si parla era rimasto a lungo a Ravenna, prima di arrivare ad Aquileia. L’autore aveva potuto esaminare la sola parte conservata a Praga, perché ciò che rimane a Venezia si trova in condizioni tali da non poter essere essere analizzata. Sulle pagine di Praga si trovano iscritti a mano ringraziamenti per “grazia ricevuta” da parte di persone provenienti da localita appartenute appunto alla diocesi di Ravenna.
    Credo che a Cividale si trovino i vangeli degli altri tre evangelisti. Ma ti farò sapere con precisione anche questo particolare.
    Ho scritto che Venezia si è portata “via da qua” il Patriarcato e questo è vero, lo confermi pure tu. Il patriarcato di Grado era sorto per scissione, come ben sai, da quello di Aquileia. Nel 1451 fu soppresso e fu fondato quello di Venezia in sua sostituzione. Quello di Aquileia invece sopravvisse fino al 1751, quando venne soppresso in quanto al Patriarca, che di solito era un nobile veneziano, non veniva permesso di recarsi nelle terre austriache di sua giurisdizione a svolgere la missione pastorale.

    Come vedi la tua battuta “anche tu dovresti studiare meglio” è completamente fuori luogo.

    Io credo di relazionarmi senza insultare nessuno.

  133. arlon ha detto:

    La parola ciave de sta discusion prolifica per mi ga de eser SESQUIPEDALE. Grazie!

  134. effebi ha detto:

    più de cussì !?

  135. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ arlon
    “Sesquipedale” me xe vegnùo de geto. Ma se ti vol, ghe ne so na riga de ‘ste sempiàe (do you undersand “sempiàe”? It’s like “stupideze”, you know…).

    @ abc
    In realtà tu hai “goduto” del fatto che nei miei commenti venivi subito dopo la mia lettura di quanto aveva scritto Marisa, che ha il particolare dono di farmi andare la mosca al naso, con le sue battaglie etniche che se le fa uno stato allora diviene razzista ed oppressore delle minoranze, mentre se le fa una etno-regionalista allora è una paladina della libertà. Fatte le debite proporzioni, Marisa mi pare uguale ai geografi “à la Dainelli”, che esaltava la “patria millenaria”. Ovviamente lui si rifaceva all’Italia, mentre Marisa si adatta ai più angusti confini del Friuli. Ma le logiche sono incredibilmente uguali…

    Per tornare un po’ a bomba – e cioè a questi benedetti sloveni che perderanno i finanziamenti statali – segnalo che ieri su “Il Piccolo” è uscita fuori la notizia per cui la Repubblica Italiana ridurrà nel 2010 i finanziamenti per l’Unione Italiana (l’associazione degli italiani di Slovenia e Croazia) del 30%.

    Tutto ciò, ovviamente, perché l’Italia è in preda ad una manica di razzisti antislavi, tanto razzisti antislavi da essere perfino “autorazzisti” con gli italiani al di là del confine.

    O forse l’analisi dei fatti potrebbe essere anche un filino diversa?

    Luigi (veneziano)

  136. Euroscettico ha detto:

    bravo Luigi sottoscrivo tutto!

  137. abc ha detto:

    @Luigi

    Io godo come le persone normali. Non ho altro da aggiungere.

  138. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ abc

    Certo, ma 3 per 8 fa sempre 24. E anch’io mi fermo qui.

    Luigi (veneziano)

  139. abc ha detto:

    24 anche a casa mia.

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