1 Ottobre 2009

Intervista all’assessore Del Sordi: “Nuova pista ciclabile dalla Transalpina alla stazione Centrale”

Introduzione di cassonetti condominiali per la raccolta rifiuti, riqualificazione del parco del Castello, creazione di una pista ciclabile dalla Transalpina alla stazione Centrale, uniti alla lotta contro l’inquinamento della Livarna che a breve raddoppierà la produzione.
Sono alcuni dei temi affrontati dall’assessore all’Ambiente del Comune di Gorizia, Francesco Del Sordi, nell’intervista rilasciata a Bora.La.
Assessore Del Sordi, partiamo con un tema che ha fatto molto discutere a Gorizia: i rifiuti. Ci sono delle novità che intede introdurre nel sistema di raccolta? In campagna elettorale, se non ricordo male, si era parlato della reintroduzione dei cassonetti….
In effetti si era parlato anche della reintroduzione dei cassonetti, ma non abbiamo mai detto che li avremmo messi nelle vie cittadine. Si proponeva di creare delle mini isole ecologiche condominiali.
In due anni abbiamo posizionato molte decine di cassonetti per il secco residuo ed altrettanti per il riciclabile in moltissimi condomini. Altrettanti stiamo cercando di posizionarne, ma ci sono problemi di ordine tecnico che dobbiamo risolvere. Anche con questa operazione siamo passati dal 47 al 52 % di raccolta differenziata.
Per quanto riguarda le novità, ne cito alcune: nuova ecopiazzola complessa in cui potranno conferire anche le utenze non domestiche, introduzione della Tia anche per le fiere ed i mercati, raccolta del vetro condominiale, modifica delle giornate di raccolta nel centro città, miglioramento del servizio di spezzamento stradale, campagna informativa nelle scuole, predisposizione di accorgimenti per la riduzione dei quantitativi di rifiuti.
Su tutto aleggia comunque la questione delle possibili modifiche normative che potrebbero nuovamente cambiare le carte in tavola.
I costi della raccolta sono destinati ad aumentare e, questo va detto, non per responsabilità del Comune. Esistono però degli accorgimenti che permetterebbero di contenere questi aggravi?
Per abbassare i costi bisogna diminuire le quantità di rifiuti prodotti e differenziare di più. Sono questioni arcinote ma forse è bene ricordarlo: più rifiuti vanno in discarica o al termovalorizzatore, maggiori sono i costi di trasporto e smaltimento. Ed è bene ricordare che Gorizia non è dotata né di discarica né di termovalorizzatore.
Parliamo di raccolta differenziata…Per quanto riguarda i rifiuti differenziati, dobbiamo sottolineare che permettono di ottenere importanti abbattimenti delle spese di gestione. I vari consorzi nazionali per il riciclaggio infatti riconoscono sostanziosi contributi per ogni tonnellata di materiale differenziato. Una parte importante la sta facendo il Comune riducendo al massimo le spese varie che Iris sostiene. Con questa politica nel 2008, per la prima volta dal 2002, siamo riusciti ad invertire la tendenza riducendo del 1,2% i costi della gestione dei rifiuti. Sulla Tia grava anche un’imposta provinciale del 4,9 % (il massimo è il 5 %). Abbiamo chiesto alla Provincia di portarla all’1%, ma la risposta è stata negativa.
Cosa possono fare i cittadini?
I cittadini fanno già molto e bisogna ringraziarli ma, come si suol dire, si può fare di più. Se aumenta la raccolta differenziata si riescono a contenere i costi di smaltimento. Stiamo predisponendo un depliant informativo che verrà inviato a tutte le famiglie in cui daremo utili consigli a riguardo. Posso assicurare che questi sono gli unici rimedi, accompagnati da una maggiore attenzione a non sporcare la città abbandonando rifiuti nelle strade.
Altro tema caldo è quello dell’inquinamento transfrontaliero prodotto dalla fonderia Livarna. Ci sono novità a riguardo?
Dopo anni di isolamento e di inutili incontri transfrontalieri siamo riusciti a coinvolgere il Ministero dell’Ambiente italiano in una battaglia di tipo giuridico legale. Abbiamo presentato tre serie di osservazioni al Ministero sloveno in cui abbiamo manifestato tutte le nostre perplessità e contrarietà al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale che la ditta slovena ha richiesto. L’ultima di queste opposizioni entra nel merito della richiesta di ampliamento del forno di circa il 40%. Abbiamo anche ottenuto di diventare referenti locali del Ministero dell’Ambiente italiano. Questo ci permetterà di avere per primi le documentazioni slovene e poter predisporre per tempo ulteriori osservazioni ed opposizioni.
Avete mai pensato ad un’alleanza coi cittadini di Salcano, altrettanto infastiditi – per usare un eufemismo – dall’inquinamento atmosferico prodotto dallo stabilimento?
Certo. Abbiamo fatto incontrare il nostro Consiglio di quartiere di Montesanto con l’omologo sloveno di Salcano. Gli abbiamo dato e gli daremo tutto il nostro supporto tecnico e nelle nostre osservazioni abbiamo più volte ricordato anche la loro situazione di profondo disagio. Prossimamente organizzeremo una conferenza pubblica in cui spiegheremo cosa abbiamo fatto fino ad oggi e cosa faremo in futuro.
Verde pubblico. Salta all’occhio l’abbandono in cui versa il parco del Castello. Dopo anni di promesse, anche da parte della precedente amministrazione, nulla sembra muoversi. Qualcosa bolle in pentola?
Il parco del Castello è una delle zone verdi cittadine più difficili da gestire. A tutti gli effetti si tratta di un bosco e gestirlo come un parco urbano rappresenta un problema di costi. Abbiamo pochissimi operai comunali e bisogna quindi esternalizzare il servizio. Il problema della scarsità di operai comunali incide moltissimo su costi di queste opere diversamente da quanto avveniva in passato. Si pensi che nel 1961 c’erano circa 175 operai. Oggi ne abbiamo 17. Stiamo comunque pensando di darlo in gestione ad una cooperativa sociale anche in relazione al prossimo restauro di parte delle mura del Castello. Penso che a breve renderemo nuovamente fruibile quella parte della città
E, per concludere, parliamo di piste ciclabili. Gorizia avrà qualcosa in più rispetto alle piste ciclopedonali ricavate sui marciapedi di via San Gabriele e via Silvio Pellico?
Per dire la verità in città ci sono anche altri tratti di piste ciclabili. Comunque, parlare di questo tipo di viabilità in una città come Gorizia è particolarmente difficoltoso poiché la conformazione urbanistica non concede grandi spazi di manovra. Le piste ciclabili devono essere costruite seguendo precise indicazioni ministeriali e quindi: o si tolgono parcheggi, o si fanno sensi unici o si utilizzano i marciapiedi più ampi per accogliere i citati percorsi ciclo-pedonali. Quest’ultima soluzione è molto usata in Italia e all’estero e quindi anche in questa direzione ci stiamo muovendo.
Ci sono progetti specifici?
Per fare alcuni esempi di direttrici che stiamo progettando, citerei quella che collegherà le due storiche stazioni di Gorizia, la nord (Transalpina) e la sud (Centrale). Il percorso si snoderà per strade, piazze e viottoli passando per ampi marciapiedi, Ztl, piazze, strade pedonalizzate, e controviali. Abbiamo già approvato una pista ciclabile che dalla passerella di Straccis arriverà nei pressi di via Garibaldi. Un’altra pista approvata passerà nel Corso Verdi. Una direttrice collegherà il vallico di San Pietro al centro città. Stiamo anche aderendo ad un progetto transfrontaliero per attuare quest’ultima idea.

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16 commenti a Intervista all’assessore Del Sordi: “Nuova pista ciclabile dalla Transalpina alla stazione Centrale”

  1. erika ha detto:

    Mancava la domanda: Quando penserete di far lavare le strade inzozzate da Gusti di Frontiera? Date un occhiata a via Crispi per capire di cosa parlo.

  2. Nevio Costanzo ha detto:

    “… per dire la verità in città ci sono anche altri tratti di piste ciclabili.”
    Ma l’Assessore le ha mai percorse in bici? Emblematico è lo scalino all’angolo tra via Corsica e via san Gabriele verso via Pellico ove poi la ciclabile finisce nel nulla, in v.le XX Settembre il fondo è dissestato aggravato come sempre da scalini a fine marciapiede, la segnaletica è approssimativa, idem in via V. Veneto.
    Poi non è stato fatto alcun intervento di ripristino (pittura) su quella che va verso Lucinico e quella di via Kugy/via Blaserna.
    Sarebbe, inoltre, auspicabile introdurre sia nella zona di via Favetti e vie limitrofe e sia nella zona di via dei Rabatta e vie limitrofe il limite a 30 Km/h (peraltro già percorse a tale velocità) per consentire il transito in controsenso dei ciclisti con opportuna segnaletica.
    Questo già accade, ad esempio, a Piacenza e limitatamente ad alcune strade a Cividale, a Udine, a Padova, ecc.

  3. elcondor ha detto:

    ok..tutte belle parole…ma quando?? …. si parla da una decina di anni oramai del senso unico in via duca d’aosta… ma nulla si muove, eppur si parla un sacco

  4. Serafino ha detto:

    Un’intervista per dire “pensiamo.. faremo.. vedremo..”? Ma sono almeno tre anni che si pensa, si farà, si vedrà.. Ed alla fine la “chicca” che la dice lunga su cosa sta dietro alle parole dette in libertà:
    “Una direttrice collegherà il vallico di San Pietro al centro città. Stiamo anche aderendo ad un progetto transfrontaliero per attuare quest’ultima idea”.
    “Aderendo ad un progetto”?? Ma come?! E’ pensato da altri, ed il Comune “aderisce”? Non è il promotore?

  5. alberto ha detto:

    Serafino…non ti va bene la collaborazione transfrontaliera ? E’ un errore per te “aderire” ad altre iniziative ?

    E poi mi piacerebbe vedervi, quando vi servirà l’auto, a circolare per una Gorizia tra sensi unici e senza parcheggi….

    Magari vi lamenterete per quello !

    Ma comunque, come mi ha gia detto/accusato qualcuno…. io faccio politica, quindi non ascoltatemi, sono un venduto !

    Grazie !

  6. ilCaio ha detto:

    E poi mi piacerebbe vedervi, quando vi servirà l’auto, a circolare per una Gorizia tra sensi unici e senza parcheggi…

    E doprar i autobus xe davvero tanto brutto?

  7. abc ha detto:

    Grazie ad ambedue i protagonisti dell’intervista, che rendono un servizio utile alla città.

    Io domando all’assessore:

    1 – dovesse scattare la chiusura del centro storico per troppo inquinamento, quasi sicuramente sarà chiuso per primo corso Verdi, che comunque è chiuso ad ogni manifestazione. Ha senso rifare costosamente il fondo stradale, con il rischio che i lavori si protraggano chi sa per quanto tempo? dovessero incrociarsi due autobus sulla nuova strada stretta, si bloccherà tutto il traffico? dal disegno che si è visto sembra che sarà chiuso l’imbocco di via Crispi, sarà così?

    2 – Poiché saranno tolti parcheggi auto, sarà possibile crearne altri per esempio in piazza Cavour dove la strada è larga girandoli a spina di pesce, in via Baiamonti togliendo inutili e geometricamente assurde aiule e spostando opportunamente i cassonetti e i parcheggi dei cicli e utilizzando il suolo accanto al campo sportivo.

    3 – Quando si organizzano manifestazioni tipo gusti di frontiera è possibile organizzare la collocazione dei punti vendita in modo da evitare che si scarichi olio sulla pavimentazione di piazza Vittoria, come è successo pochi metri davanti alla statua di Sant’Ignazio?

    4 – E’ possibile collocare alberi in Piazza Vittoria, nel piazzale della Casarossa, nei parcheggi del nuovo ospedale e ovunque c’è spazio?

    5 – E’ possibile costruire una rotatoria fra via Aquileia e via Fatebenefratelli in modo da evitare allungamenti di percorso a chi va e viene dall’ospedale?

    Grazie

  8. Milost ha detto:

    Mi associo a ABC, aggiungendo al punto 4 piazza San’Antonio e sottolineando l’inutilità di certi interventi “verdi”, come quello che ha tolto i cespugli attorno alla statua di San Francesco accanto alla chiesa dei Cappuccini ( c’erano anche degli alberi davanti alla chiesa, adesso non c’è più un filo di verde se non la nuova ed esteticamente discutibile aiuola in stile tombale), le energie e risorse dei quali potrebbero essere convogliate – visto che manca personale – a realizzare altro tipo di interventi.

  9. alberto ha detto:

    per IlCaio

    Sarebbero la soluzione ideale gli autobus, ma
    davvero credi che si userebbero ?
    Io sono onesto, non ci ho mai pensato…
    Come per me, credo anche altra gente, ha la brutta abitudine di prendere l’auto, per non farsi 4 passi a piedi e parcheggiare sotto casa.
    Città come Milano invece, la si si usano gli autobus. Magari cambiare la mentalità alla gente…credi sia possibile e soprattutto facile ?

  10. blabla ha detto:

    trovo stupefacente come l’opposizione, oramai non più questa amministrazione alla ci sto facendo il callo, non apra bocca. si organizza una festa (gusti di frontiera) che chiama migliaia di persone e cosa rimane del centro? un macello. urina, vomito, residui di ogni genere in ogni dove…credo non serva un genio a comprendere che occorreva organizzarsi un “pochino” meglio… e questa è una delle tante questioni che un’ opposizione seria e tosta potrebbe portare ad un’eventuale discussione.

  11. francesco del sordi ha detto:

    @Erika
    per problemi legati alla ditta che doveva fare la pulizia appena oggi sono partiti i lavaggi che per altro sono una novità visto che nelle edizioni precedenti non erano state necessarie
    @costanzo
    considerazioni vere. Con il cantiere stradale cercheremo di sistemare queste situazioni ereditate da amministrazioni precedenti.
    @elcondor
    per quanto mi riguarda a quel senso unico non ci penso neanche lontanamente. La gente già corre con doppio senso, figuriamoci con senso unico.
    @serafino
    tranquillo, l’idea è nostra, stiamo semplicemente cercando di recuperare i soldi con un progetto transfrontaliero comune
    @abc
    se scatta la chiusura a causa sforamento polveri sottili non viene chiuso solo il corso ma tutto il centro. Penso che il tuo sia il primo caso di opposizione alla sistemazione del corso verdi che è ridotto 1 campo di battaglia
    piazza cavour è una delle piazze del centro storico, onestamente penso che sia meglio non mettere altri parcheggi, per le altre proposte (a parte una spesa di decine di migliaia di euro), non so quanti posti recuperi
    per quanto riguarda gusti di frontiera ti quoto completamente. Noi sai la mia incazzatura. Comunque per la cronaca quelle macchie sono di cera. Vai a chiedere al genio che alla sfilata di mittelmoda ha messo delle belle torce sul palco. Ma tu pensa che gente cogliona che gira per il mondo. Pensa tu se quel deficiente si metteva a fare una cosa del genere sul pavimento di casa sua…..comunque stanno già partendo richieste di danni ☺
    collocare alberi in piazza vittoria? Non è previsto dal progetto. Posso anche concordare, ma ti posso assicurare che l’idea trova molti pareri discordanti. Per quanto riguarda gli altri posti ti ricordo che gorizia è una delle città con più alta presenza di alberi in italia
    non capisco esattamente dove la vorresti, ma un progetto che già esiste prevede di fare un semplice sottopasso sotto la ferrovia ed utilizzare la rotonda del ponte 8 agosto.
    @milost
    per quanto riguarda piazza S.Antonio ribadisco quanto detto per piazza Cavour: spendiamo tanti soldi per abbellire la piazza e poi ci mettiamo le macchine????chi vuole parcheggiare faccia qualche passo in più
    per l’aiuola: questione di gusti. Motivazione dell’aiuola in stile tombale: minore manutenzione, piante con minori esigenze idriche,ecc. ecc. comunque se vuoi sentire i giardinieri ti organizzo un incontro. Per quanto riguarda lo spazio davanti alla chiesa ti do ragione, ma mi pare (devo verificare) sia terreno privato.
    Per tutti: ribadisco che sono disponibile a confrontarmi con chiunque. Accettare critiche costruttive è utile per la città. Sappiate comunque che i tempi in cui si spendeva e spandeva sono finiti. Anche gli operai sono pochissimi: nel 1961 il comune aveva 175 operai. Oggi (comprendendo tutte le tipologie) una ventina….non tutti abili al 100%.
    Fate voi

  12. abc ha detto:

    Grazie per le risposte: è piacevole ed utile avere un dialogo costruttivo.

    Per quanto riguarda corso Verdi, la mia preoccupazione era che la carreggiata non diventi troppo stretta, ma poi pensandoci bene, se la larghezza delle piste ciclabili è circa quella che si recupera togliendo i parcheggi, nulla dovrebbe cambiare. Effettivamente ora il tratto di strada è un percorso di guerra, però è meglio la parte asfaltata che quella messa a porfido piena di buchi. Del resto si è visto quanto il porfido non duri a lungo per esempio in via Oberdan, rimessa a nuovo, si diceva definitivamente pochi anni fa, dalla quale mancano già alcuni blocchetti. Se poi sarà chiuso il bivio fra il corso e via Crispi, come sembra di capire dal disegno, non ci saranno laterali intermedie dei corsi, a doppio senso, fra le vie Oberdan e 24 maggio.

    Per quanto riguarda il parcheggio di via Baiamonti credo che sia a costo zero ricollocare sopra le aiuole i cassonetti della caritas e del vetro, una volta svuotati, i quali ora occupano stalli riservati al parcheggio e penso che costi solo la vernice spostare in angoli altrimenti inutilizzabili il parcheggio dei cicli per lasciare spazio a posti macchina.

    Alberi in piazza Vittoria se non altro davanti alla Prefettura e all’Inps dove ci sono già aiule. In Piazzale Casarossa e nei parcheggi dell’ospedale nuovo e di quello vecchio in posti da individuare dove facciano ombra d’estate senza creare intralcio alle attività.

    La rotatoria intermedia fra quelle di piazzale Saba e piazzale Mantova da collocare al bivio fra via Aquileia e via Fatebenefratelli eviterebbe inutili allungamenti di percorso fra le zone di Campagnuzza, Sant’Andrea, centro area Stazione, ecc. e il nuovo ospedale e diminuirebbe così la elevata densità del traffico nelle altre due rotatorie.

    Grazie di nuovo per l’attenzione.

  13. canebestia ha detto:

    speriamo che il manto stradale delle piste non sia come quello delle strade.. (fanno veramente pietà)

    anche stamattina facendo il solito slalom tra le buche non ho fatto in tempo a schivare un sanpietrino.. morale: ruota a terra e cerchio piegato!

    e se mi faccio male seriamente, chi paga?

  14. francesco del sordi ha detto:

    @ canebestia
    fai denuncia ai vigili urbani
    cìè un’assicurazione che copre questi eventi!
    è bene sfruttarla!!!!
    esistono moduli prestampati :-(((
    sono il primo a dirlo
    mi dispiace dell’accaduto

  15. Serafino ha detto:

    L’idea è nostra.. ci mancherebbe.
    Ma il “..stiamo semplicemente cercando di recuperare i soldi con un progetto transfrontaliero comune..” mi fa ritornare in mente il progetto del sentiero Castello-Rafut. La pratica era stata istruita dalla prima giunta Valenti.. Spero ardentemente che questa non faccia la stessa fine a causa degli stessi errori.

  16. canebestia ha detto:

    @ francesco del sordi:

    la ringrazio per la “dritta” ma spero di non doverla usare mai quell’assicurazione!

    però si pensi agli anziani che non hanno riflessi pronti come un ventenne..

    ….e mettiamole a posto queste strade… please!!!!!! 🙂

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