1 Ottobre 2009

Il nucleare? “Si, ma no…”

Centrale Simpson

“Si al nucleare, ma no nella nostra regione”. Questa, in sintesi, la risposta dell’assessore alle infrastrutture Riccardo Riccardi sulla possibilità di costruire centrali nucleari in Friuli Venezia Giulia.

Interpellato al question time del Consiglio Regionale da Giorgio Brandolin (Pd), il membro della giunta regionale ha dichiarato: “la Regione Friuli Venezia Giulia condivide l’impostazione al nucleare varata dal Governo”. Proprio oggi il ministro Scajola ha confermato che la prima pietra per il “rilancio nucleare dell’Italia” sarà posta entro il 2013, indicando che il prossimo febbraio (2010) verranno decisi i criteri per la scelta dei siti.

Tra i luoghi prescelti si era parlato di Monfalcone. L’assessor Riccardi, sempre in sede di Consiglio, ha voluto precisare che ne’ in sede governativa nazionale ne’ altrove sono stati individuati o ipotizzati luoghi adatti.

Della serie: dalla parte del Governo ma “not in my backyard” (nimby). Non nel mio cortiletto o, se preferite, no nel mio posteriore, please.

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4 commenti a Il nucleare? “Si, ma no…”

  1. Andrea Luchetta ha detto:

    Che teneri… Mi ricordano il Pd

  2. DaVeTheWaVe ha detto:

    inoltro da Greenpeace e mi domando, come sempre: il FVG cosa dice?


    NUCLEARE: APPELLO AMBIENTALISTA SPINGE LE REGIONI ALLA RIVOLTA

    Cari cyberattivisti,
    buone notizie dal fronte anti-nucleare! A seguito dell’appello rivolto l’11 settembre da Greenpeace, Legambiente e WWF ai Governatori e a tutti gli assessori competenti, Calabria, Toscana, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Umbria, Puglia, Campania e Basilicata hanno impugnato di fronte alla Corte Costituzionale la Legge 99/2009. Con questa legge, infatti, il Governo cerca di imporre la localizzazione delle centrali, schiacciando le competenze delle Regioni e ignorando le scelte dei cittadini.

    Contro la delega nucleare al Governo si è scatenato un vero e proprio “effetto domino”. Una dopo l’altra le Regioni hanno alzato la voce. È quello che volevamo. Una valanga che ha travolto anche le cosiddette “regioni amiche”: nei Consigli Regionali di Sardegna, Veneto e Sicilia, governate dal centrodestra, si vede come la scelta nucleare ha messo in difficoltà la stessa maggioranza.

    La Legge 99/2009 è molto pericolosa. Mette completamente fuori gioco le Regioni sulla localizzazione degli impianti nucleari per la produzione dell’energia elettrica, sugli impianti per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi o per lo smantellamento degli impianti nucleari. Tutto questo in contrasto con quanto stabilito dal Titolo V della Costituzione sui poteri concorrenti delle Regioni in materia di Governo del territorio e sul rispetto del principio di leale collaborazione.

    Il nucleare è una fonte energetica insicura e costosa. La gestione a lungo termine delle scorie nucleari non è stata risolta da nessun paese e non c’è una tecnologia che non possa essere utilizzata anche per produrre materiali per le bombe atomiche.

    Inoltre, il nucleare sottrae tempo e denaro allo sviluppo e utilizzo di fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Alternative davvero sicure, energeticamente più rilevanti e con maggiore impatto occupazionale.

    Ora che undici Regioni, ovvero il 56 per cento del territorio italiano, hanno detto formalmente “no” al nucleare, il nostro governo ha una sola scelta: fare marcia indietro!

    Noi continueremo a batterci contro il nucleare. Speriamo e contiamo sul vostro coinvolgimento. È solo grazie al sostegno di singole persone come voi che abbiamo le risorse per portare avanti tutte le nostre campagne.

  3. Andrea Luchetta ha detto:

    Giusto ieri la Serracchiani aveva definito inquietante il silenzio di Tondo in materia, visto che 15 regioni si sono già espresse chiaramente in senso contrario:
    https://bora.la/2009/09/30/serracchiani-pd-inquietante-il-silenzio-della-regione-sul-nucleare/

  4. jacum ha detto:

    per fortuna no ila vol impiantar a trieste, ma a montefalcone.

    pensavo timoroso che i voleva costruirla sul kras come che i ga fato col sincrotrone….

    mejo cussí.

    ma mi digo, no xe mejo parttecipar ai finanziamenti dell’ampliamento de l’impianto za existente dei nostri fradei cugini a Krško?

    piazemo un bel cavo e fato el lavor!!!!

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