29 Settembre 2009

Il sindacato di Polizia: “Le foto delle violenze al Cie sono state costruite ad arte”

Gorizia “Filmati e foto sono costruiti ad arte per accusare le forze dell’ordine”. Non ha dubbi il segretario del Sindacato autonomo di Polizia di Gorizia, Angelo Obit: quello che si vuol far credere con quelle immagini non corrisponde a quanto realmente accaduto all’interno del Cie di Gradisca d’Isonzo. La Polizia, insomma, non è responsabile dei volti tumefatti e del sangue che si vede nei filmati e nelle fotografie.
“I siti sui quali sono comparse le foto sono chiaramente schierati. Sono gruppi che intendono mettere sotto accusa le forze dell’ordine – sostiene Obit -. Il filmato, ad esempio, non è originale ma è stato montato”.
Il segretario del Sap non nasconde che al Cie si susseguano episodi violenti, tensioni, quotidiani tentativi di fuga, “ma quanto si vuol far credere – ribadisce – è molto differente da quanto accade all’interno della struttura”. Obit racconta di lamette da barba occultate alla sorveglianza per essere incollate su spranghe di ferro e pezzi di vetro staccati dalle finestre per farne delle armi. A cosa servono? “Per essere usate contro la sorveglianza ma anche fra di loro, per l’egemonia all’interno dei diversi gruppi. Senza contare gli episodi di autolesionismo. La situazione è difficile – riferisce il Sap – ma la nostra coscienza è più che pulita”.
Oggi il Cie di Gradisca ospita 190 persone, a fronte di 10-15 operatori che si occupano della vigilanza. Ma la richiesta del sindacato non va nella direzione dell’aumento degli agenti presenti nella struttura. “Piuttosto – conclude Obit – chiediamo che la ditta che si occupa della gestione del Cie rafforzi i controlli e il proprio personale: non dimentichiamo che incassa 42 euro al giorno per ogni ospite”.

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