27 Settembre 2009

Il treno Trieste – Milano non arriva a destinazione e lascia in Veneto i passeggeri

cisalpino

(venerdì 25 settembre 2009)

Il treno diretto Trieste – Milano di questa mattina si guasta. E lascia i passeggeri, tra cui me, in una stazioncina vicino a Verona: un’ora e mezza dopo l’orario di arrivo previsto nel capoluogo lombardo.

Eravamo partiti da Trieste alle 6.35 e saremmo dovuti arrivare alle 11 a Milano. Dopo tre ore di estenuante attesa col treno fermo in mezzo alla pianura veneta, un locomotore sarebbe riuscito a spingere il Cisalpino ‘col freno rotto’ fino alla stazione di San Bonifacio.

sanbonifacio«Due volte che faccio servizio su questo treno, due volte che fa ritardo», mi racconta all’inizio della mattina la barista del Cisalpino. A me, che mi gioco la pazienza al bar con il Mac, aspettando che il treno riparta dopo l’improvvisa sosta in mezzo al nulla. Sono le 9.30. «Offriamo una bibita per scusarci del ritardo», è l’annuncio amplificato nelle carrozze dopo la prima ora di attesa. Ma il tempo passa, l’ironia sulla cocacola come lenitivo ai nervi e la fila del ‘gratis’ alla cassa fanno sbroccare un incravattato. Partono i «ma lei come si permette».

Incasso il mio ‘crodino’. Negli ultimi tre mesi sui treni e gli aerei che ho preso per andare per lavoro a Milano, Genova e Roma sono di più i mezzi in ritardo che quelli puntuali. Un iscritto alla Lega Nord commenta i miei viperei status su Facebook con un «forse il tuo è l’ultimo treno diretto da Trieste per Milano», riprendendo quella che per ora è una voce non confermata sull’orario invernale delle ferrovie. Voce sulla quale un po’ tutti i politici locali di rilievo hanno già speso parole di condanna contro imprecisati vertici di Trenitalia (facile così).

Alla mezza, il capotreno annuncia: «Informiamo che siamo quasi in arrivo nella stazione di San Bonifacio. […] I viaggiatori diretti a Milano trovano l’interegionale 2098 con fermate a Verona Porta Nuova, Verona Porta Vescovo, Peschiera del garda, Desenzano, Brescia, Rovato, Milano centrale».

analcolicobiondoScendiamo tutti alla stazione di San Bonifacio.

Da lì, i più volenterosi, avrebbero raggiunto Milano con altre due ore di treno. Probabilmente attorno alle 15, quattro ore dopo l’orario di arrivo ufficiale. Io torno a Trieste perchè ormai la giornata di lavoro a Milano è andata in fumo.

Il bar di San Bonifacio presenta le facce dell’Italia del 2009. Due italiane che lavorano per un’azienda di Treviso con due consulenti stranieri, che parlano del loro posizionamento ‘corporate’ su Twitter. Una giovane barista, i biondi ricci pieni di gel, che potrebbe scatenare qualche ormonella, serve i clienti indossando una maglia aderente Diesel. Diversi neri che bevono o mangiano qualcosa al bar, di fronte all’allestitore con i giornali, tra cui le copie della Padania e degli altri giornali irregimentati. L’unico giornale non presente è il ‘Fatto Quotidiano’, ultima già deludente speranza di un posto in cui c’è ormai poco da illudersi.

La musica del bar presenta in sequenza solo musica italiana degli anni ’60. Adeguato, per un posto dove i treni arrivano sempre in ritardo e tanti altri disservizi della politica sono immutabili, irriformabili. La gente cambia, le infrastrutture e le strutture del potere no. Che al Governo in Italia ci siano il centrosinistra o Berlusconi e la Lega.

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35 commenti a Il treno Trieste – Milano non arriva a destinazione e lascia in Veneto i passeggeri

  1. Pierpaolo ha detto:

    Non c’è molto da dire, se non sperare che i politici del fvg, a prescindere dagli schieramenti, sappiano fare quadrato in difesa di quei pochi (ed obsoleti) collegamenti che ci rimangono.

  2. Mauro Missana ha detto:

    Avevo intenzione di fare un paio di trasmissioni sul “problema ferrovie” in FVG, sia a Onde Furlane, che a Radio Capodistria.
    La tua cronaca errabonda mi stimola ad incazzarmi ancor di più.
    Il problema non risiede nel dualismo Udine/Trieste, ma nel fatto che siamo sempre più isolati tutti e due. E non è tutto, perché ormai la corrispondenza parte da Udine e arriva a Venezia, viene smistata e poi torna a destinazione.

  3. Mauro Missana ha detto:

    Sto parlando delle poste, per cuio esiste quell’orrenda definizione “polo triveneto”.

  4. Mauro Missana ha detto:

    Sto parlando delle poste, per cui esiste quell’orrenda definizione “polo triveneto”.

  5. enrico maria milic ha detto:

    si noti come sono riuscito a tornare a casa alle 18. stamattina avevo la sveglia alle 5.30.

    tutto questo dopo che mi sono arrivato in stazione a trieste, alle 17.30 e mi sono presentato all’assistenza clienti. “non sappiamo ancora cosa fare dei reclami per il vostro treno, ce lo devono ancora dire. richiami lunedì”, mi ha detto la persona al banco.

  6. brancovig ha detto:

    Secondo me nel caso specifico delle ferrovie coesistono due problemi.

    Uno è la marginalità del FVG e quindi pochi utenti, meno treni, ancora meno utenti.

    Il problema principale però è la decadenza del servizio pubblico in genere: dalla scuola all’università, alitalia ecc ecc. Tiene ancora la sanità ma succhiando buona parte del bilancio pubblico. Il guasto al treno poteva accadere ed accade su qualsiasi parte della rete nazionale

    Questa decadenza ha varie origini

    Il fatto che alcune generazioni hanno vissuto al di sopra delle possibilità del paese (vedi debito pubblico). Basta pensare al concetto delle pensioni e ai diritti acquisiti (intoccabili) ed il “dumping generazionale” che stiamo vivendo.

    La scarsa etica pubblica dell’italiano medio

    Un certo livello di corruzione

    L’evasione diffusa (meno tasse pagate = meno servizio pubblico)

  7. StripedCat ha detto:

    qualcuno l’ha detto un paio di giorni fa (forse su ilfattoquotidiano)

    non esiste piu’ il concetto di bene comune, affacciatosi brevemente alla ribalta italiana dal dopoguerra agli anni 80.

    ti devi intruppare nel tuo SUV, O Milic, fargli sgluckare la benza alla stazione di servizio, e metterti in autostrada, facendoti un menu’ mattina per tenerti sveglio e lasciando in eredita’ ai tuoi figli CO2 e allergie per gli anni a venire.

    cosi i benetton ci guadagnano 3/4 volte, solo per il fatto che non hai preso il treno. e poi ci fa i soldi pirelli, perche’ ti serve il garage perche ti servono 2 macchine per muoverti. e poi ci guadagna berlusconi, perche’ le devi assicurare.

    continuo a dirlo e ne sono convinta: in Italia ormai e’ in atto una manovra di neocolonialismo interno di pochi oligopolisti su quelli che sono i cittadini ma che non vengono piu’ considerati tali.

    una volta c’era il corporativismo e le colonie – della peggior specie – erano in africa. ora c’e’ sempre il corporativismo (ma extra-statale) e il terreno di conquista e’ interno.

    una volta c’era il clientelismo (mi voti e tuo nipote va alle poste).
    adesso nemmeno la ricaduta clientelare non e’ piu’ sul territorio! i soldi escono!

    il territorio (ed i suoi abitanti) sono indigeni da spremere. sei contribuente, cliente captive, suddito. sujet. e il profitto poi viene reinvestito altrove, non ricade sul territorio (nemmeno quando e’ illecito) come nell’era DC.

    sul territorio ricadono solo i cascami. inquinamento automobilistico. navi radioattive. scovazze letali in calabria. desertificazione sociale nei quartieri. garagizzazione selvaggia.

    quindi devi consumare quello che vogliono loro, ma attenzione: senza poter scegliere (tra treno e auto, tra RAI e reti private, tra giornali di partito e indipendenti, tra banche coi fiocchetti e banche mutualistiche…). e lo chiamano liberismo! concorrenza! che sconcezza!

    neocolonialismo interno.

    dal momento del nostro risveglio alla mattina fino alla sera, tutto va a ingrassare i neocolonialisti.

    pensierino della sera:

    quanto costa un litro di latte in italia?
    (41 cents, al supermercato figon)

    quanto costa un litro di latte in germania?
    (tra 1.50 e 1.85 con rare punte a sud di 1.50 nei discounts – parlo per roma)

    qualcuno esperto di PAC sa spiegarmi la ragione dello spread esistente?
    i contadini italiani sgodazzano rispetto a quelli tedeschi?

    o e’, come mi sembra, ancora una volta frutto di oligopoli? che chiedono a noi di pagare ben 4 volte il prezzo pagato al di la’ delle alpi?

    (sorry, I’m off topic)

  8. StripedCat ha detto:

    scuse’ xe tardi
    i prezzi del latte xe ovviamente invertidi,
    germania 0.41 cents
    italia 1.50 – 1.85 (roma)

  9. Julius Franzot ha detto:

    Non solo il latte costa di meno in Germania, anche la carne, il vino (sic!), il pasto in trattoria (piatto unico abbondantissimo sui 10 Euro), il detersivo, le mutande, le calze…
    E non che il fisco sia leggero…
    E’ l’avidità che ha fregato l’ Italia nel turismo e la sta fregando in altri campi.

  10. StripedCat ha detto:

    eh non volevo esagerar, zonto volentieri…

    xe mai possibile che co’ fazzo la spesetta (da kaiser, supermercato de fascia fighetta) spendo 13 euri e go’ do’ borse e qua inveze me ghe vol 32 euri a parita’ de categorie merceologiche?

    e ogni botiglia che ghe porto indrio al compattatore del supermercato xe 50 cents (plastica) o 8 cents (vetro/birra) che me torna indrio?

    mentre qua te fa km per trovar una diferenziada e no te son nemmeno sicura che i diferenzi dopo?

    ga’ de guadagnar ancora benetton, con impregilo e el bisnes delle scovazze. femo anche le centrali nucleari ve prego, cussi impregilo guadagna anche la, oltre che sulla costruzion de stradoni.

    last but not least.
    de aldi i ga’ le tessere telefoniche meno care dell’universo, le MEDION…concorrenzaaaa…concorrenzaaaaaaa……

  11. Il 18 settembre, Pordenone – Milano con treno Intercity o Eurostar. Partenza da PN ore 6,09. Verso S. Bonifacio (VR – zona stregata?) primo annuncio di ritardo per problemi sui binari: 25 minuti. Poi il treno riparte, rallenta e subito un altro annuncio che il ritardo precedente si somma a quello nuovo (per cosa? non capiamo) di altri 25 minuti.
    Morale: dovevo arrivare a Milano alle ore 9,55 e sono arrivato alle ore 11: cinque ore di viaggio!!! Per ritornare da Milano tempo fa il treno ripartiva alle 19,05, mentre oggi la partenza è alle 18,00 circa. Per cui vai a Miano, arrivi dopo e devi ripartire prima: vantaggi? Boh!

  12. StripedCat ha detto:

    piu’ tempo se perdi, meno se protesta

    piu’ tempo se perdi, meno se fa associazionismo, partito, parrocchia, uncinetto insomma aggregazion

    piu’ tempo se perdi, piu’ se se schianta davanti alla television co’ se torna stanchi. no se va al cinema al teatro all’osteria.

    isolazionismo sociale, minore consapevolezza, maggiori paraocchi, piu’ impatto del mezzo televisivo.

    i devi solo metter sototto controllo internet e dopo xe perfetto.

  13. enrico maria milic ha detto:

    cerco persone interessate a mettere su gruppo su facebook e mailing list per fare pressione su internet e fuori da internet sui disastri dei trasporti a trieste, gorizia e nel resto della regione.
    su bora.la possiamo dare il massimo della visibilità a questa iniziativa e a tutti gli approfondimenti di dati e notizie necessarie. scrivete qua nei commenti, grazie.

  14. Macchinista ha detto:

    @Enrico – va su ferrovie.it e te vedarà quanti disastri ghe xe nele ferovie taliane. Lavorandoghe ne go viste de tuti i colori.

  15. StripedCat ha detto:

    cio’ muli senza celebrities no se fa odiens.
    servi rumiz e paolini nel gruppo facebook

    intanto inizio a contribuir alla futura sezion “letteratura di viaggio e disaggggio” del nostro gruppo facebook
    “l’italia in seconda classe”
    di rumiz e paolini

    (oggi festival della letteratura de viaggio, a quando el festival della letteratura de pendolaggio?)

    fonti ulteriori su questo sito interessante
    http://www.miol.it/stagniweb/index.htm

    come volemo ciamar sto gruppo?

    fesse FS?
    tremitalia?
    treni taglia?

  16. StripedCat ha detto:

    el rapido berlinromexpress se offri per “hostar” links posts e quant’altro rinviante alla pagina facebook…(in fin dei conti sto rapido mental passa per trieste e viena)

  17. StripedCat ha detto:

    per il tema Verona = no man’s land
    e Mestre = no man’s land comunque
    (con foto)

    http://berlinromexpress.wordpress.com/2008/10/29/triest-berlin-express/

  18. apu ha detto:

    cavolo, son tornado adesso da bolzano, e ieri dovevo cior sto treno… ma alla fine go deciso per l’auto..
    mi digo meno mal, visto cossa xè nato col treno, no saria arrivado al convegno che gavevo.. ma la mia decision conferma quel che disi stripedcat, cioè, i fa de tutto perchè ti te convien cior l’auto, spender in benzina, spender in autostrada, e magari in qualche autogrill…

  19. apu ha detto:

    e aggiungo, ho fatto il pendolare su roma per alcuni anni e treni e aerei erano in ritardo in pratica sempre (l’aereo potrei dire il 95% delle volte).
    negli anni in cui facevo pendolarismo su portogruaro, i regionali erano in ritardo almeno il 50% delle volte e almeno una volta ogni tre mesi succedeva che un treno xè fermava, magari in mezzo alla campagna…e tutti zo, a aspettar un’ora el treno successivo…

  20. StripedCat ha detto:

    (our) TIME IS MONEY (for their f…g business)

  21. StripedCat ha detto:

    peca’ che el tempo xe moneda anche per noi. abbonamenti in palestra che va in semenza, acquisti che te ga de far al negozietto comodo (e caro) perche’ no te ga tempo, VITAAAAA che se ne va….

  22. remly ha detto:

    I guasti possono capitare a tutti e non solo a Trieste. Infatti un milanese lunedì scorso si è visto recapitare un vagone di un treno merci direttamente in giardino, sotto un cavalcavia in prossimità della stazione centrale. Metti cso che lo stesso giorno un lavoratore triestino volesse recarsi a Bergamo per un appuntamento alle 13, svegliandosi alle 5 di mattina per prendere il diretto per Milano centrale e poi un regionale per Bergamo. Il malcapitato avrebbe appreso del ritardo del primo treno poco dopo aver passato, verso le 10, la stazione di Brescia, dove sarebbe potuto scendere per prendere un treno regionale per Bergamo, che lo avrebbe portato a destinazione con un ritardo sull’orario previsto di solo 30 minuti. Invece, ignaro dell’accumularsi del ritardo, sarebbe arrivato a Milano 1h e 45 minuti più tardi, perdendo la coincidenza con il regionale per Bergamo. Quello successivo sarebbe partito solo tra 1h e mezza, 10 minuti dopo l’ora del suo appuntamento. Poco male, non esistendo alternative. Senonché per i problemi sulla linea, anche il secondo treno sarebbe partito con 40 minuti di ritardo e il povero lavoratore si sarebbe presentato all’appuntamento con 2h e 45 min di ritardo.

  23. Bibliotopa ha detto:

    10 settembre scorso, sempre il Cisalpino per Milano delle 6.35, l’ho preso io ed è andato “come un balin” , per una volta tanto perfino senza andare su e giù da Venezia. Peccato che dopo Brescia, ad un paesino che si chiama Rovato, ci sia stato un incidente ad un treno precedente per cui per 2 ore tutta la linea era bloccata, non si vedeva alcun treno in una direzione o nell’altra. Ci hanno trasbordato in un altro treno, poi siamo ritornati nel nostro, siamo arrivati a Milano con 2 ore di ritardo, mi son saltate le coincidenze.. ho provato a leggere il Corriere della sera il giorno dopo: che la linea Milano- Venezia fosse stata bloccata per 2 ore non è stato nemmeno rilevato. o è normale amministrazione, o i treni non fanno notizia, perchè tanto tutti i “veri” vanno in automobile o in aereo

  24. StripedCat ha detto:

    per questioni di lavoro il 27 maggio prendo il FrecciaRossa Roma-Milano.

    si’ perche’ come privato cittadino MAI e poi mai mi sarei sobbarcata il prezzo del biglietto proibitivo.

    passabili condizioni igieniche sul treno. e’ gia’ tanto. bagni: uno funzionava ed uno no.

    a Milano Centrale sono arrivata con ben 30 minuti di ritardo causa acquazzone.

    comunque sul montare della frustrazione degli utenti ci sara’ qualcuno che ci fara’ su un business.

    per la “casta” pendolari, come gia’ spiegato bene dall’ottimo Rumiz, il destino ahime’ e’ su gomma. “partono sileziosi e gommati” dice il Nostro dei nuovi emigranti che dal Sud si spostano al Nord (Europa) per lavoro. Felpati. Che nessuno noti che siamo tornati agli anni 50.

    per la “casta” dei “veri” tra poco l’inossidabile DDV e l’altro Cadonett-ato LCDM stanno preparando Nuovo Trasporto Viaggiatori.

    per carita’, largo alla concorrenza.

    tuttavia nella concorrenza la corsa dovrebbe tendere al meglio (o sul fronte del prezzo o sul fronte della qualita’, che si paga sempre volentieri, quando c’e’).

    ma le mie antennine mi dicono che ancora una volta assisteremo ad un caso di “nivelisation par le bas”. e noi sudditi consumatori captive avremmo ben poca scelta.

    il servizio pubblico dovra’ (con i soldi nostri e sprecati) fare cosi’ schifo, e si dovra’ pagare un servizio privato che sara’ passabile.

    l’hanno fatto per la sanita’, sulla scuola (con l’aggravante papalina su sanita’ e scuola i soldi nostri finanziano pure la roba privata per pochi). ora lo faranno anche per le ferrovie….

    benchmarking del giorno – ferrovie urbane:

    tessera ATAC mensile = eur 30 (Roma)
    tessera BVG mensile = eur 71 (Berlino)

    servizio erogato: sicuramente a Roma il servizio fornito non vale la meta’ ma forse un ventesimo di quello erogato a Berlino…come la mettiamo?

    quanto GDP locale si perde, quante occasioni di studio e di lavoro si perdono a causa di scarsi collegamenti urbani/suburbani?

  25. Bibliotopa ha detto:

    Ma in nome della concorrenza, della globalizzazione, dell’Unione Europea, dell’Euroregione o cosasoio, non si potrebbero far circolare sulle rotaie italiane treni di Stati vicini? non so, ferrovie austriache. slovene, svizzere, francesi, tedesche ovviamente a corrispondenti tariffe austriache, slovene, svizzere, francesi, tedesche?
    io ci starei..

  26. StripedCat ha detto:

    benedetta la deutsche bahn nonostante tutti i suoi problemi in patria!

    infatti se vi trovate ad uno scalo DB ad alessandria, verona (e penso anche a TS?) il personale incaricato di caricare su l’auto e tutte le pratiche relative e’ DB. finora testato solo 2 volte, ma works perfectly.

    certo, scendere dalle pendici pedemontane e’ uno conto.
    girare dalle parti di villa literno o sezze romano temo sia troppo sfidante anche per DB.

    cossa disi rumiz?

  27. Marisa ha detto:

    E che fine hanno fatto i treni comperati da Illy per le ferrovie dello Stato italiano? Mi sembra di aver letto che alcuni erano finiti in Emilia – Romagna, con relativa polemica “nostra”. E, ricordo male o anche Tondo ha detto che investirà in treni che poi passerà alle ferrovie?

  28. Luigi (veneziano) ha detto:

    Costo del Frecciarossa Milano/Roma (seconda classe): 75,10 Euro. E’ il treno più costoso su questa linea, visto che l’Intercity costa 44 Euro.

    La distanza è di circa 570 km, dieci km in meno della distanza fra Monaco e Berlino.

    Il costo di questa tratta in Germania varia fra 113 (meno costoso) e 138 Euro.

    Quindi il paragone corretto è: 75 vs. 138 Euro.

    Tanto per chiarire un aspetto che non mi pare proprio secondario.

    Luigi (veneziano)

  29. Bibliotopa ha detto:

    @Marisa: si trattava di treni Minuetto per tratte regionali e pendolari, come i soliti Trieste Venezia che fermano ogni 10 minuti circa ( l’ultima volta che son tornata da Venezia ne ho preso pure uno che fermava anche alla stazione di Miramare).

    Per inciso, sul sito delle Ferrovie, per i Cisalpino, per qualche treno è detto esplicitamente che poichè la motrice prevista è in riparazione, se ne utilizza una più vecchia e sono da prevedere ritardi in media di mezz’ora.

  30. Marisa ha detto:

    Si erano i “minuetto”. E se non ricordo male ci furono polemiche sulla scelta di questa tipologia di treni. Uno fu dato anche per la linea Udine-Cividale. E a un certo punto ci fu una denuncia pubblica per l’uso di questi treni, da parte delle ferrovie, per tratte fuori regione. Se non ricodo male, le ferrovie confermarono il loro uso fuori regione ma giustificarono la cosa con loro necessità temporanee. Rimane sempre il grosso problema dei pendolari, sempre più mal serviti. Per le tratte Milano-Roma-Napoli…..si può anche prendere l’areo!

  31. StripedCat ha detto:

    @Luigi
    grazie per la precisazion.

    Con congruo anticipo posso dir de gaver ciolto un Basel-Berlin a 57 euro.

    Bon, al cambio a Hannover la coincidenza xe riva’ con 7 minuti de ritardo. Ma almeno sulla piattaforma ad Hannover go senti’ el messaggio “messaggio per i VIAGGIATORI sul binario X in attesa della coincidenza Hannover-Berlino”

    – quindi te son a) viaggiator b) solo se te son sulla piattaforma X te scolti, altrimenti te continui a scoltar l’aipod –

    Il treno viaggia con 7 minuti di ritardo per “un problema di segnalazione. Ci scusiamo con la gentile clientela”.

    – bon savemo che podemo ciorse el nero al baretto e anche perche’ riva in ritardo. le sccues non guasta –

    El treno xe’ comunque riva’ a Hauptbahnhof Berlin in perfetto orario.

    Xe’ sempre bel non sentirse deportai.

    StripedCat

    Ps

    thank you Milic for picking the Treni-taglia for the headline!
    😀

  32. Bruno Mora ha detto:

    Buongiorno, c’ero anche io su quel treno giovedì, perfortuna io non dovevo ripartire in giornata come persone che ho conosciuto durante il viaggio o che dovevano proseguire per la svizzera però ha scombussolato tutti i piani comunque. Arrivato a Milano Centrale sono andato all’ufficio reclami e prima mi hanno detto di andare in biglietteria dopo il 21esimo giorno, alla mia richiesta se era così anche per cisalpino mi hanno detto che dovevo compilare un modulo di richiesta bonus, stavo per compilarlo quando mi sento dire che per le tratte interne italiane Cisalpino non da più bonus e bisogna fare reclamo. A quel punto con santa pazienza mi metto a descrivere tutta la situazione venuta a crearsi durante la giornata. Finito mi rilasciano un tagliandino di prova del mio reclamo e mi dicono che in teoria mi dovrebbero rispondere entro 30 giorni. Vedremo se lo faranno e come. Intanto non mi resta che sperare che il Cisalpino Milano-Monfalcone che devo prendere questo pomeriggio alle 17:05 arrivi a Monfalcone tutto intero.

    Bruno Mora

    X ulteriori chiarimenti o comunicazioni può tranquillamente contattarmi tramite la mail che ho lasciato qui nel commento.

  33. Macchinista ha detto:

    Tranquilli… che le cose cambia.

    La Cisalpino (che verrà sciolta) usa sulla tratta per Trieste, gli ETR480, che non sono il massimo dell’affidabilità (uno di Trenitalia ha perso un albero in direttissima).

    I prezzi delle ferrovie italiane sono molto inferiori a quelle di altri operatori europei, sopratutto sui regionali. Questi prezzi non li decide Trenitalia, ma li subisce e basta, però con quei soldi deve pagare la manutenzione, le traccie, il personale ecc.

    I Minuetti finiti in Emilia-Romagna sono tornati in FVG da anni.

    In molti stati abbiamo già più operatori che forniscono il servizio regionale (come in Italia) e in alcuni (Germania) quello a lunga percorrenza. Per le lunghe percorrenza, le OBB hanno intenzione di stabilire dei collegamenti veloci (RailJet) su Verona, Bologna e Milano (via Brennero) e su Venezia (via Tarvisio). Questi treni però non faranno servizio passeggeri (non ci potrai salire) in territorio italiano. Questo grazie a una leggina fatta da Tremonti, che vieta a operatori la vendita di biglietti passeggeri per le tratte interne allo Stato.

    Per i regionali, la situazione è diversa. Altri operatori (in tante regioni già ci sono, vedi l’Umbria, il Veneto, la Puglia ecc) offrono il servizio regionale. Per poter operare è necessario che la IF:
    1) vinca la gara d’appalto
    2) possegga il materiale rotabile adatto
    Visto che il materiale rotabile adatto alla rete italiana (RS, SCMT) c’è l’ha solo Trenitalia…

    Saluti ferroviari

    (PS Sono tra quelli che fischiano prima di entrare in Stazione Centrale)

  34. adriana janezic ha detto:

    No me par niente de novo!!! mi che go girà per lavor o per torziolon “in treno” per el NORD, visto che go superà i …anta, gò vù tempo de scriver su tuti i libri de reclami co me tocava star ferma per ore in te le stazioni de Mestre, de Verona, de Trento e de Milan! ssai speso go scrito che a noi (TS) i ne podeva lassar co la Defonta (Austria) visto che per andar par el “ponte” da TN a TS una volta (2 ritardi e 2 treni persi a VR e a Mestre) ghe go messo 6 ore!!! Adriana

  35. RIAVINI MASSIMO ha detto:

    Oggi mi è arrivata la lettera di TRENITALIA in risposta alla mia richiesta di risacimento in seguito al viaggio da me effetuato il 25 settembre 2009 con il treno CIS 52 (Cisalpino partito da Trieste alle 6.35 e arrivato a Milano alle 15 circa). Indovinate cosa mi ha scritto il Dirigente Responsabile ROBERTO MANTA…..il treno in questione non è di Trenitalia, ma della Società Cisalpino avente sede in Zurigo e a noi esterna,a cui invieremo copia della Sua segnalazione !!!!!! Mi astengo di ogni commento, ma mi domando chi era dietro lo sportello a Trieste quando ho fatto i biglietti e di chi era quella voce tanto gentile che ci ha offerto una bibita per tre ore di salotto in mezzo alla campagna, e ancora le parole rassicuranti degli addetti al treno che andavano avanti e indietro per le carrozze di chi erano ?? UFO ? Da quello che ho potuto leggere su internet il treno Cisalpino costruito e progettato in Italia, dove avviene anche la manutenzione è gestito da una società Italo-svizzera, quindi metà Trenitalia e metà Ferrovie Federali. Perchè il Sig.MANTA non si assume il suo 50% di responsabilità e mi scarica con i distinti saluti contando di avere fornito “esaustiva” spiegazione?
    Grazie dello spazio concesso, saluti

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