24 Settembre 2009

Mercato del lavoro in crisi: persi 1200 posti in tre mesi

Mercato del lavoro in caduta libera nell’Isontino. In soli tre mesi sono stati persi 1.232 posti di lavoro.
La crisi è grave, più di quanto faccia presagire la scelta del gruppo Carraro di lasciare a casa 80 dipendenti sui 120 impiegati nello stabilimento di Gorizia.
Il dato allarmante emerge dal Report trimestrale economia e lavoro – relativo al secondo trimestre del 2009 – presentato dall’assessore provinciale al Lavoro, Alfredo Pascolin.
I dati indicano una situazione di crisi a livello degli avviamenti in continua diminuzione in questo secondo periodo – 1232 posti di lavoro in meno – soprattutto per la componente maschile. Una crescita consistente anche per le liste di mobilità che contano 583 unità rispetto alle 387 registrate nel 2008. Anche le ore di cassa integrazione hanno conosciuto un incremento elevato. Tutto questo mente le ore di straordinari sono calate fino a tre volte meno rispetto all’anno scorso, arrivando a circa 140mila ore.

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3 commenti a Mercato del lavoro in crisi: persi 1200 posti in tre mesi

  1. Mulo ha detto:

    Tremonti dice in tv che và tutto bene,Silvio dice che la crisi è alle spalle … io non ci capisco piu niente!

  2. Morgan ha detto:

    Io faccio 90 km al giorno di autostrada per lavorare…a Gorizia non ho mai trovato un posto di lavoro, bisogna rimboccarsi le maniche e cercare. Nel nord est generalmente l’ondata della crisi arriva sempre più tardi che nel resto di Italia…nel 2006 è stato lo stesso!!!

  3. lucano ha detto:

    Dati che dimostrano chiaramente nel nostro ambito di come la crisi sia tutt’altro che superata diversamente dai proclami del governo. Bisogna darsi da fare e rimboccarsi le maniche, il problema è che a livello locale si può fare assai poco è in Regione e ancora di più a Roma che devono darsi da fare riformando il sistema bancario che si rifiuta di fornire credito alle imprese, semplificando la burocrazia, e attuando riforme che riducano sprechi e sperperi al fine di ridurre la tassazione, oltre che attuando strategie per favorire le imprese e il comparto energetico e delle risorse.

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