23 Settembre 2009

Il 7 novembre Trieste sarà tappa della marcia mondiale per la pace

Margherita Hack

Margherita Hack

Mahatma Gandhi non avrebbe preferito regalo migliore. Il 2 ottobre in occasione dell’anniversario della sua nascita (1869), il mondo si mette in cammino. Sulle orme dei pellegrinaggi della Grande Anima, l’associazione internazionale Mondo senza Guerre organizza la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Un moto di riflessione che attraverserà 6 continenti e 100 paesi, per coprire la distanza di circa 160 mila km. Da Wellington, in Nuova Zelanda, a Punta de Vacas, in Argentina. “Un problema globale richiede una risposta globale” ha scritto Giorgio Schultze, argomentando: “con il 10% di quanto si spende ogni anno nel mondo in armamenti si potrebbe risolvere il problema della fame nel mondo”.

Schultze, il portavoce europeo della marcia, sarà uno dei 50 membri della delegazione internazionale in arrivo il 7 novembre a Trieste, la prima tappa italiana del tragitto di pace. A dargli il benvenuto, tra gli altri, ci sarà Margherita Hack che, in occasione della presentazione dell’evento, all’Excelsior Palace di riva Mandracchio, ha lanciato parole di speranza. “E’ un’iniziativa straordinaria che vedrà coinvolte migliaia di persone”. Premi nobel, capi di stato e personaggi dello spettacolo, dello sport e della cultura. Tra questi la ribatezzata Margherita delle stelle che non ha mancato di criticare la politica estera americana. “Il fine non giustifica i mezzi: non si può esportare la democrazia con la guerra. Così facendo abbiamo ridotto intere popolazioni a vivere in uno stato di conflitto permanente. La democrazia è un bene che va conquistato con le proprie forze”.

Stesso tenore nell’intervento dell’assessore provinciale, Denis Visioli: “Si sente tanto parlare di guerre per la pace ma dobbiamo disarmare l’idea che la violenza serve”. Senza perdersi in un pacifismo di facciata. “E’ la connotazione della nonviolenza che ha fatto sì che la Provincia di Trieste aderisse al progetto, contribuendo per la buona riuscita dello stesso”.

Tanti gli eventi promossi in città dalla rete dei volontari mobilitata dalla sezione locale dell’organizzazione Mondo senza Guerre. E’ già attivo un concorso in tutti gli istituti scolastici triestini per la preparazione di elaborati sul tema della pace e della nonviolenza. Mentre sono attese per il 2 ottobre le prime attività volte a celebrare la partenza della marcia da Wellington: alle ore 19 il tune the world, sintonizzerà sulla nota del Do tutte le città aderenti, poi i festeggiamenti continueranno con le letture poetiche della scrittice argentina Maria Sanchez Puyade e con un concerto jazz, il tutto concentrato tra il parco e il teatrino di San Giovanni.

Per sabato 7 novembre, data dell’ingresso della marcia in città, due gli appuntamenti da segnarsi in agenda. Alle 15 si proverà a formare il simbolo della pace più grande d’Europa, attese 10 mila persona in Piazza Unità. Alle 20 e 30 ci si sposta al teatro Miela, per il concerto del chitarrista acustico, . L’evento musicale si svolgerà nella cornice della 4° edizione dell’Adriatic Festival, promosso dall’associazione “Musica Senza Frontiere” con la collaborazione Stefano Baronedei consolati della Croazia e della Repubblica Slovena. “Da sempre si considera la musica come uno strumento di coesione di culture diverse, perché il messaggio universale dell’arte valica i confini tra i popoli – ha evidenziato il presidente di Musica Senza Frontiere, Ettore Michelazzi, sottolineando la particolarità dell’edizione di quest’anno – c’è la volontà di creare una continuità ideale con la Marcia”.

“E’ un discorso di coscienza” ha affermato lo scrittore Pino Roveredo, altro illustre testimonial locale presente alla conferenza stampa all’Excelsior. “Tutti sono obbligati a fare qualcosa” ha aggiunto, concludendo con una speranza. “Spero che queste iniziative non diventino abitudinarie a livello di cronaca, una delle tante pagine che si gira leggendo il giornale”.

2 commenti a Il 7 novembre Trieste sarà tappa della marcia mondiale per la pace

  1. giuseppina ha detto:

    La guerra è la forma più antidemocratica esistente. Poi per esportare la democrazia, questa dovrebbe esistere già nei paesi esportatori,e questo ad non mi risulta!!!!!!!!!!!!

  2. Chi sapete voi ha detto:

    Gandhi non era pacifistaaaaa!!!!!

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