Cerani fa causa alle banche slovene. «Vogliono la nazionalizzazione»

L’imprenditore di lingua italiana Pierpaolo Cerani vuole impugnare in tribunale la contromossa delle banche che stanno cercando di bloccare la sua scalata al controllo di alcune delle più importanti aziende di Slovenia.

Pierpaolo Cerani aveva acquistato il 30% della capogruppo slovena Kolonel. Oggi, martedì, lo stesso Cerani ha spiegato in una nota che gli Istituti di credito hanno messo in vendita azioni della Pivovarna Lasko e della Mercator di proprieta’ della Infond holding, al valore del loro credito, alla chiusura delle operazioni borsistiche (ore 12.00) e le hanno riacquistate alla riapertura (ore 8.30) del giorno successivo.

Dice Cerani alle agenzie: «L’operazione promossa recentemente dalle banche slovene, la maggior parte di proprietà statale (Nova Ljubljanska Banka, Abanka Vipa, Banka Koper, Maribor Banka, Banka Celje, Gorenjska Banka, Probanka) ha causato un danno di circa 200 milioni di euro alla Infond holding (indirettamente controllata al 70 per cento dalla Kolonel) e rappresenta, in concreto, un tentativo di nazionalizzazione delle società. A tutela delle aziende, dei loro dipendenti e anche dei 30.000 piccoli azionisti ho avviato una causa contro questi istituti bancari per contrastare un’operazione al limite della legalità. Un’operazione che può essere letta come un’ulteriore azione atta ad impedire un investimento italiano, portato avanti rispettando tutte le regole del mercato. Un atteggiamento che, oltre ad ostacolare un’iniziativa imprenditoriale trasparente, va contro lo spirito di liberalizzazione dell’economia e della concorrenza voluta proprio dall’Unione Europea di cui la Slovenia è componente a tutti gli effetti. Consapevole del valore strategico e delle possibilità di crescita delle aziende del Gruppo Kolonel intendo proseguire nell’azione tesa a rafforzare queste attività, con la volontà di dare massima indipendenza alle singole società che hanno gia’ grande prestigio e opportunita’ di sviluppo».