21 Settembre 2009

Allarme Generali: l’a.d. Perissinotto chiede migliori collegamenti di trasporto per mantenere la sede a Trieste

Articolo aggiornato alle 19.20 di lunedì 21.

Perissinotto

Giovanni Perissinotto, amministratore delegato di Generali, mette in evidenza le carenze infrastrutturali del capoluogo giuliano. Per mantenere la sede centrale della sua società a Trieste, afferma Perissinotto, è necessario lavorare per un miglioramento della rete dei trasporti, aerei e su rotaia in particolare. Mantenere la sede centrale nel capoluogo, ha proseguito l’amministratore delegato, presenta dei vantaggi notevoli, soprattutto per quanto riguarda le relazioni con l’Europa centro-orientale. Tuttavia, le carenze infrastrutturali rischiano di vanificare tali punti forti: andare a Milano, per esempio, richiede tempi decisamente eccessivi.

Perissinotto ha speso parole sul legame di Generali con Trieste: «Noi siamo molto legati a Trieste, non vogliamo nemmeno pensarci in questo momento ma è certo che fare business e fare attività in un territorio difficile da raggiungere non è il massimo».

L’amministratore di Generali ha poi sottolineato che il Leone assicurativo vorrebbe dalle “autorità centrali” un “collegamento aereo con Milano, che non abbiamo in questo momento”. Perissinotto ha poi aggiunto che i collegamenti col treno da Trieste «richiedono più tempo rispetto a 20 anni fa per arrivare a Venezia».

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17 commenti a Allarme Generali: l’a.d. Perissinotto chiede migliori collegamenti di trasporto per mantenere la sede a Trieste

  1. ferroviario ha detto:

    Dice bene. Senza nemmeno costruire nulla, basterebbe prolungare fino a Trieste la corsa di qualche treno Milano-Mestre facendolo fermare solo a Cervignano o Monfalcone. Con poco più di tre ore di viaggio, senza cambi e un livello di comfort decente nessuno rimpiangerebbe l’aereo e si toglierebbero dall’autostrada anche un po’ di automobili.

  2. Luca ha detto:

    Mi auguro che l’assessore Riccardi ascolti Perissinotto e si impegni ad ammodernare la linea mestre-latisana-trieste. Con circa 100 milioni di euro, aggiornando i sistemi di sicurezza, si potrebbe fare trieste-mestre no stop in 1h03min, 1h11 min facendo le stesse fermate dell’es* trieste-roma (monfalcone e portogruaro), risparmiando 30 minuti. Tra mestre e milano gli es* più veloci ci mettono 2h09 fermando solo a padova. Considerando gli investimenti in corso sulla linea e qualche fermata in più un ipotetico es* trieste-milano potrebbe impiegare 3h 30 min/3h 40 min, impiegando meno tempo di un eventuale spostamento via aerea (considerando i tempi di spostamento e le attese all’aeroporto) che oggi non c’è. Cosa attendono le autorità locali ad esigere queste opere, realizzabili in 2 anni al massimo, mentre la linea AV/AC richiederebbe almeno 6 anni.

  3. arlon ha detto:

    ga ragion! E la metropolitana leggera, un progeto strepitoso de colegamento tra teritorio e aeroporti, naufragado nel silenzio più totale???

    http://www.arcipelagoadriatico.it/sommario.php?id=02808&sel=NOTIZIE&mese=04&anno=2009

    opera fondamentale, per mi.

  4. Luca ha detto:

    La metropolitana leggera (anche se sarebbe meglio chiamarlo servizio ferroviario suburbano o regionale) temo rimmarrà sempre sulla carta… troppi costi e pochi passeggeri. Per il trasporto urbano sarebbe meglio ripensare al tram, per il resto basterebbe costruire una stazione a ronchi aeroporto (magari chiudendo le stazioni desertiche di ronchi nord e sud, per la gioia di RFI-FS). Ma sarebbe tutto logico e conveniente, quindi non se ne farà mai niente.

  5. Marisa ha detto:

    Complimenti! Fate un direttissimo Milano-Trieste senza alcuna fermata e così i pochissimi viaggiatori che devono scendere a Trieste arriveranno ancora prima! Ma quanti sono i viaggiatori della linea Mestre-Trieste? Mi risulta siano quattro gatti. E l’amministratore delegato della società in questione viene a Trieste in aereo (magari privato!) e non certo in treno! Per me è solo una scusa per sloggiare da Trieste. Mica ve lo possono dire chiaro e tondo che vogliono spostare la sede magari a Milano. E allora si inventano una boiata credibile…..

  6. enrico maria milic ha detto:

    temo che Marisa abbia ragione.

    Sembra tanto una boutade strutturata per avere una buona scusa per levare le tende.

    Mi spiace solo segnalare a Marisa che lo spostamento di Generali a Milano tirerà via molto gettito fiscale a tutta la Regione Friuli Venezia Giulia, non solo a quella parte chiamata ‘Venezia Giulia’.

  7. Luca ha detto:

    L’eterno problema delle ferrovie:
    “questo treno ci mette dieci minuti in più rispetto a 20 anni fa per fare trieste-venezia, è uno scandalo”, poi provano a togliere la fermata a Latisana agli Intercity (d’estate scendono 2 persone nei periodi di maggiore affollamento) e subito a piangere il morto. Ho già scritto sopra che mantentedo le fermate che fa l’es* (monfalcone e portogruaro) con qualche investimento si arriva ad un tempo di percorrenza attorno all’ora e 10 minuti. Ti posso assicurare che non viaggia vuoto (sono appena tornato da roma) e in ogni caso il treno si riempirebbe all’inverosimile nel tratto mestre-milano, dove l’offerta ferroviaria non è assolutamente sufficiente. Non vedo perché sparare addosso alle Generali che osano ricordare alla classe politica la nostra arretratezza infrastrutturale, magari possono pure organizzare jet per ad e presidente, ma manager e dirigenti che lavorano negli uffici di Milano o atterrano al Marco Polo a Trieste dovranno pur arrivarci in un modo decente.

  8. Marisa ha detto:

    Luca, nessun dubbio che il treno Mestre-Milano è molto frequentato. Ma lo stesso si può dire per il tratto Mestre-Milano? Tieni presente che le ferrovie stanno togliendo corse sia verso Udine che verso Trieste. Andare a Vienna è da piangere, visto che ora hanno sostituito il treno con la corriera. Arrivi a Tarvisio in corriera e poi, in Austria, riprendi il treno per Vienna. E il numero di passeggeri del tratto Mestre-Trieste escludo valga la spesa di 100 milioni di euro….

  9. Marisa ha detto:

    Ma lo stesso può dirsi per il tratto Mestre-Trieste?

  10. arlon ha detto:

    Oh, basta sforzarsi di guardare qualche km ad est, ed improvvisamente il tratto VE-TS diventa piuttosto importante, ed allettante come numero di passeggeri.

    Certo, finchè il bacino delle lungimiranti ferrovie italiane rimarrà quello di arrivare a Trieste, e da lì il nulla.. ben poco cambierà.
    (da qui la mia insistenza sulle ferrovie locali, come la metropolitana leggera)

  11. Marisa ha detto:

    Arlon, nei paese dell’est come Ungheria, Polonia, ecc., puoi andarci anche via Vienna!
    Ma, pensa tu, stanno togliendo tutte le fermate da Mestre a Tarvisio dei treni internazionali Roma-Vienna. E la ferrovia Udine-Tarvisio….è a alta velocità! Ossia le infrastrutture ci sono già. Il porto di Trieste solo dopo 30 anni ha, solo ora, timidamente iniziato ad utilizzare l’alta velocità della linea ferroviaria Udine – Tarvisio per il trasporto delle merci oltre il confine: direzione Austria, Germania, Polonia, Ungheria. Come vedi il problema non è un problema di infrastrutture. Che ci sono. E comunque non puoi considerare il Friuli sempre un territorio con servitù di passaggio, dove i treni non possono fermare perchè devono arrivare “velocemente” a Trieste! Purtroppo…..ci siamo anche noi!

  12. Ivan ha detto:

    Se vogliamo spostare il traffico da gomma a ferro, i treni devono essere competitivi in termini di tempo e costo. Non ha senso dire “non investiamo perche’ i passeggeri sono quattro gatti”. Magari sono quattro gatti perche’ non si investe…

  13. Roberta ha detto:

    Qualcuno mi spiega perchè dal 13 Dicembre non ci sono più treni per tarvisio? Il sito di trenitalia non da alcuna soluzione disponibile tra udine ed il confine. Ed i pendolari che devono fare, andare a piedi (visto che anche i pulLman paiono sparire….)….l’unica soluzione sembra prendere il treno per Vienna e scendere a Villach e sperare che qualcuno ti riporti in italia! Ma è possibile????

  14. effebi ha detto:

    ma un assicurazion… ? ga bisogno de treni, macchine e aerei per el suo bizniz ?

    no i ne conta che se fa tuto par internet ? mah …

    comunque si, “xe mejo una cità ben colegada (navi, treni aerei e bus) piutosto che isolada dal resto del mondo”
    (jacques de la palice)

  15. cagoia ha detto:

    Poco de far.
    No i ne ga pel cul… quando xe de investir.
    Ameno che no sia per rigassificatori e cancri vari.

  16. DaVeTheWaVe ha detto:

    @effebi: guardati l’ultimo bilancio di sostenibilità di Assicurazioni Generali http://www.generali.com/generalicom/sezione.do?idItem=163462&idSezione=163461
    alla pagina 154-155.
    in italia sono stati percorsi qualcosa come 58MILIONI di km in auto, fatti 20MILA viaggi in treno e quasi altrettanti in aereo.
    Non so dirti quanti di questi siano partiti/arrivati da Trieste, ma giusto per farti capire quanto contano i trasporti anche per “el bizniz” de un’assicurazione (tra l’altro primo gruppo italiano, terzo in europa, quinto al mondo).
    ciao

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