L’articolo è di Davide Lessi
Scruta il golfo cinereo dal balcone del Palazzo del Municipio. Rilascia un’intervista guardando i passanti di piazza Unità. Ma, in Comune, il Rettore Francesco Peroni non si sente a casa. Alla faccia di chi lo vorrebbe candidato del PD per le elezioni comunali del 2011. “Mi hanno riconfermato il mandato (scade il 31 ottobre 2012, ndr) all’Università” afferma deciso, e aggiunge: “non intendo trattare temi fuori agenda per alimentare dibattiti facilmente strumentalizzabili”. Trattiamo d’altro. “Mi interessano i problemi dell’Ateneo e gli eventi a cui partecipa, come appunto la notte dei ricercatori”.
E’ la ricerca, appunto, a far sedere allo stesso tavolo il sindaco Di Piazza e il Magnifico. Nessun confronto politico, per ora. Si presenta “La Notte dei Ricercatori”, l’evento che, venerdì 25 settembre (dalle 16.30 alle 23), riempirà le vie cittadine di gazebo, mostre, spettacoli e giochi per conoscere da vicino il mondo della scienza. L’appuntamento, promosso dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Researchers in Europe, sbarca per la prima volta a Trieste e si svolge contemporaneamente in altri 39 siti europei, sei dei quali in Italia. Coinvolti tutti i protagonisti della ricerca triestina.
Tra questi l’OGS (istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale), il cui presidente, prof. Iginio Marson, si dichiara entusiasta: “E’ un’ottima iniziativa per avvicinare il mondo della ricerca alla città e ai più giovani attraverso dei progetti divulgativi”. E sono infatti 12 le iniziative tematiche che si susseguiranno. Laboratori ludo-didattici per bambini, esibizioni musicali e sportive (tra cui il calcio balilla umano), esperimenti da toccare con mano, mostre e addirittura quattro uscite nel golfo, due alla scoperta della biodiversità e due notturne a rimirar le stelle.
L’agenda affollatissima – consultabile su www.prosit.trieste.it – si divincola tra Piazza Unità, l’Hotel Excelsior e la Camera di Commercio, e tenta di promuovere tra i comuni mortali, più adepti allo stereo che allo stereomicroscopio, il “sistema Trieste città della scienza”. Quella rete di istituzioni di ricerca e di alta formazione – si pensi al Conservatorio Tartini, alla SISSA (scuola internazionale di studi avanzati), all’AREA Science Park, all’ICTP (Centro internazionale di Fisica teorica), all’ICGEB (centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologia), all’osservatorio astronomico di Trieste, alla sezione triestina delle INFN (istituto nazionale di fisica nucleare), al Sincrotrone, allo stesso OGS, all’Università e al Collegio del mondo unito di Duino – che fanno del capoluogo giuliano una delle aree a più alta mobilità internazionale di ricercatori in Europa.
Per una notte, i ricercatori conquistano la città. I rettori possono attendere.
Pecà che la region preferissi sponsorizar una sagra paesana come FriuliDoc piutosto che FEST.
Che tristeza.
a dirla tutta la regione ci mette il patrocinio. come quello “alto” che, per la manifestazione, arriva dalla Presidenza della Repubblica. insomma il nome e l’appoggio organizzativo, non penso schei (bori).per quelli c’è l’Europa.