Non sarà dei più facili il mandato di Enrico Sbriglia, neo assessore alla sicurezza. Nell’intervista rilasciata oggi al Piccolo, compie una sorta di miracolo di equilibrismo politico, riuscendo a ribadire la sua opposizione alle ronde senza chiudere la porta in faccia alla Lega.
Di fatto, la proposta del direttore del carcere triestino è di istituire dei servizi di vigilanza tali da non creare una sovrapposizione con le forze dell’ordine. Possibile? Dice Sbriglia: “Se il volontariato viene usato all’interno di contesti di tutela dei minori, ad esempio nei parchi, rappresenta un’estensione dei doveri del cittadino […] Se invece significa mettersi in concorrenza con le forze dell’ordine diventa assurdo”. Poi aggiunge, auspicando una soluzione “alla triestina”: “Chissà se anche su questi temi non esca una novità, più rispettosa del senso dello stato che pervade i triestini, pronti a riconoscere nelle forze dell’ordine i garanti dell’autorità”.
Sbriglia cerca una sintesi, “un atteggiamento quasi laico”, capace di immaginare una soluzione che esca dagli schemi fin qui proposti. Essendo la situazione attuale votata allo stallo, il neo assessore di ritorno cerca di immaginarne una completamente nuova. Sicuramente una mossa acuta, forse l’unica praticabile.
Non fosse che nemmeno la soluzione proposta da Sbriglia pare troppo laica: per quanto il neo assessore tenti di depotenziarla, sottolineandone il carattere apolitico, la sua proposta rappresenta un rifiuto dell’essenza delle ronde leghiste. Enfatizzarne il carattere sociale per poi svuotarle del valore per l’ordine pubblico, significa eliminare l’aspetto più interessante delle ronde per la propaganda leghista, che vuole il cittadino schierato in prima linea a difendere i propri interessi.
Dice Maurizio Ferrara, consigliere comunale passato al partito di Bossi, forte dell’accresciuta influenza della Lega dopo l’addio di Bandelli: “E’ venuto il momento di dimostrare se esiste veramente la volontà di passare alla cura […]. Sui temi della sicurezza la Lega non è disposta a transigere”. Rincara Fedriga, sempre su Piccolo: “Se Sbriglia teme la sovrapposizione tra volontari della sicurezza e forze dell’ordine, dimostra di non aver capito una cosa importante: noi siamo dell’idea di aiutare le forze dell’ordine a controllare della città”.
Non sembra, nonostante gli sforzi ammirevoli dell’assessore, che ci sia troppo spazio per una mediazione, visto l’approccio della Lega: o la ronda dà l’illusione di contribuire a combattere direttamente il crimine, andando a colmare le lacune delle istituzioni, o non è.
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