3 Settembre 2009

In vendita i valichi confinari goriziani. Ed è polemica

logo confineIl Comune di Gorizia mette in vendita i valichi confinari del Rafut e di San Pietro. Le casermette, dalle quali spuntavano Polizia e Guardia di finanza per i controlli di rito, finiranno in mano ai privati.
C’è già chi si oppone e propone che le strutture si trasformino in museo. La messa all’asta è però ormai cosa fatta, tanto che la giunta Romoli ha già approvato una delibera di giunta che definisce i criteri per la vendita dei due immobili.
“Se tale privatizzazione andrà in porto, il Comune incasserà 70mila euro. Ben poca cosa, a mio parere – sottolinea la coordinatrice goriziana di Legambiente -, se confrontata con la perdita di due punti chiave da cui la storia del Novecento non solo è passata ma è rimasta bloccata per sessant’anni. Si perderebbe, inoltre, l’opportunità di completare la rete museale in chiave contemporanea. Certo nè il Rafut né San Pietro rivestono valore artistico o valore architettonico ma la valenza storica è indiscutibile, da qualsiasi parte la si valuti. Prioritario sarebbe farli rimanere nel patrimonio del Comune come beni di interesse storico collettivo non solo per i Goriziani ma in particolar modo per quanti, non del luogo, aspirano a comprendere anche le problematiche sociali, economiche e antropologiche che generò il confine creatosi tra Italia e Yugoslavia dopo il 1947.
Spiega ancora Kucler, a sostegno dell’idea di un Museo del Novecento in città: “Per consolidare la memoria storica recente servono idee nuove, una struttura museale snella, quasi itinerante in cui i due ex valichi potrebbero fare da baricentro. Dal valico del Rafut, posto nella conca che distanzia il colle del Castello da quello della Castagnavizza, si possono osservare infatti ed in modo esemplare le trasformazioni di un territorio variegato sia dal punto di vista geografico che da quello storico e urbanistico”.
valico rafut

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5 commenti a In vendita i valichi confinari goriziani. Ed è polemica

  1. lanfùr ha detto:

    Non si svende la storia per quattro soldi!

  2. Redazione Gorizia ha detto:

    Però se invece di due casermette chiuse ci ritrovassimo con due locali carini, magari che puntano proprio sulla conservazione e la promozione della storia di quegli edifici, l’idea non sarebbe cattiva…

  3. Fabio ha detto:

    Possiamo sognare? Drive-in slot machines! Accosti un attimo, inserisci la monetina e tiri la leva.

  4. Redazione Gorizia ha detto:

    Non ci avevo pensato. In effetti, visto il precedente del casinò nel cimitero ebraico…

  5. lanfùr ha detto:

    A sto punto perchè non dei coffi sciop?

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