28 Luglio 2009

Iris: “La svendita passa sotto silenzio”

Pubblichiamo l'intervento inviato da Diego Kuzmin sulla cessione del ramo energia di Iris.
Colpisce assai l’assenza di dibattito politico, circa la cessione del ramo energetico di Iris (quello che ci si guadagna poi!), che chissà perché mai e a tutti i costi, deve essere (s)venduto a un’altra ex municipalizzata di fuori, più grande della nostra.
E’ evidente -dal raffronto delle bollette- che non è convenuta allora la privatizzazione delle storiche Aziende Municipalizzate di Gorizia, di felice ed unica proprietà del Comune e dei suoi Cittadini, ancora da quando si era leali sudditi austriaci, sventuratamente praticata dalla seconda amministrazione di Gaetano Valenti.
La nuova Amg Spa privata, stante sindaco Vittorio Brancati si è presto triplicata, coi relativi costi fisiologici…

di nuovi dirigenti ed amministratori (ancorché mantenendo, fortunosamente, l’efficienza asburgica degli operatori, connotati sempre da grande dedizione e professionalità), con l’errore di diluire in provincia quel 100% ancora di proprietà del Comune, per arrivare al 30% attuale, minoritario ancorché di maggioranza azionaria, non tale però più da consentire il controllo assoluto di una Società, fornitrice di servizi ed energia, che per la natura del mercato al quale si rivolge, non può che starsene sempre in attivo.
Adesso ci (s)vendiamo anche questo gioiello, impolverato ma ancora brillante, come abbiamo già fatto con la Cassa di Risparmio, che non è più nostra e che invece era meglio tenersi stretta, conservando però l’asporto dei rifiuti, che nessuno vuole e del quale rimarrà la disagevole e diseconomica gestione, fin’ora bilanciata dal ramo attivo dell’energia.
Che pagheremo poi a più caro prezzo, come inevitabilmente anche le scovazze.
Incredibile questo silenzio pneumatico, accompagnato sonoramente da alti e inconcludenti lai sulla responsabilità dell’Amministrazione nei riguardi dei lavori di via Garibaldi, che però non è questione amministrativa, ma attiene piuttosto al Diritto privato, governato da canoni magistratuali, avulsi quindi al dibattito politico.
Forse che a furia di cercare il pelo nell’uovo, si è perso di vista l’uovo?
O forse che, bipartizan, come per la (s)vendita della Cassa di Risparmio, si sta tutti zitti apposta?

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7 commenti a Iris: “La svendita passa sotto silenzio”

  1. gio ha detto:

    è la qualità della dirigenza mangeriale di questa incomprensibile situazione. ma come in questo in quasi tutti i campi e società economiche. w il 68 che ha prodotto tale qualità!!

  2. gio ha detto:

    … e dimenticavo… “il favoritismo”
    …quasi quasi fonderei il partito del favoritismo… P.D.F.

  3. garibaldi ha detto:

    Beh.. che ci sia silenzio sulla privatizzazione mi pare davvero enorme.
    Forse è meglio dire che i più, compreso l’estensore dell’intervento, hanno mantenuto l’attenzione altrove.. Un po’ come nei tempi più volte citati dove ognuno si faceva diligentemente i fatti propri.
    Vorrei poi conoscere, se possibile, qualche Comune (italiano o europeo) che abbia mantenuto in proprio i servizi citati a fronte degli sconvolgimenti avvenuti, non solo in questi settori, negli ultimi 15 anni.
    Forse che nel tentativo di riportare Gorizia agli antici fasti, qualcuno non si è ancora accorto che l’impero Asburgico non esiste più? In subordine, sembra quasi che l’intervento sia costruito per dire qualcosa sulle questioni attinenti il Diritto privato.
    Dimenticando però di chiarire come e perchè si è finiti alle questioni governate da “canoni magistratuali”. Mica l’ha ordinato il medico! Di solito ci si arriva in conseguenza alle scelte praticate dagli attori in campo. Sia politici che tecnici, gli attori.

  4. alex ha detto:

    rimango piuttosto indifferente alla vendita, della quale se ne è parlato sin troppo da almeno un anno a questa parte; che la vendita materiale non abbia prestato il fianco a fanfare, gonfaloni e regate poco male. non sussisteva alcun motivo per chiacchierarne ancora sopra.
    trovo assolutamente sconcertante, tragicomico, muffoso, triste, degradante nonchè d’una ottusità e d’una pochezza intellettuale totale che ancora a Gorizia intere classi sociali ( quelle politiche più che altre ) buttino lì il discorsetto della gorizia asburgica o della gorizia come nizza dell’impero. siamo nel 2009 e credo sia meglio ragionare sul futuro di gorizia nell’epoca contemporanea (hanno inventato il computer, non si va più in giro con il prototipo della Ford T ) piuttosto che dei fasti di una cittadina -peasotto- che anche nei tempi che furono altro non era che la campagna, mica il centro nevralgico della vita culturale-sociale-politica-economica dell’ impero;
    ora è un paesetto senza futuro, dominato da un pensiero anziano e coprifuochista che sta lentamente “bobbitizzando” alche il più piccolo ed insignificate barlume di energia giovanile.
    i romantici dell’imperatore che se ne vadano a Vienna o si ritirino in cima ai Tauri monte assieme a caprette e stambecchi.

  5. Nella ha detto:

    Per me il problema non è la vendita agli “estranei” che non mangiano i krauti (come dicevano Ric e Gian), sono le bollette!! :-0

  6. Obi ha detto:

    Infatti uno degli obbiettivi dichiarati della vendita è proprio quello di rendere il servizio meno “pesante” di quello che diventerebbe nella gestione in proprio. Almeno per la parte “gestionale” appunto.
    Ma dire che c’è silenzio sulla faccenda.. mah.. non si capisce proprio cosa si intenda.

  7. elia ha detto:

    Insomma le bollette sarebbero aumentate solo perchè da Aziende Municipalizzate di Gorizia Asburgica si è passati alla multiutility provinciale.. lapalissiano.
    Kuzmin dimentica che Iris, ne tantomeno le ex Aziende Municipalizzate, producono. Sono solo distributori. Perciò il prezzo non lo fanno loro. Sulle bollette ci possono caricare solo il costo gestionale e l’ammortamento degli investimenti di distribuzione. Allora probabilmente, così come non ha seguito il grosso dibattito sulla vendita del ramo energetico, non ha nemmeno avuto notizia dei rincari del petrolio e del gas dal periodo del secondo mandato di Valenti. Stando al paragone che fa sul costo delle bollette..

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