20 Luglio 2009

Piazza Sant’Antonio, ritrovate antiche sepolture

Mentre i lavori proseguono a pieno ritmo, nel corso degli scavi sono stati ritrovati antichi resti umani in piazza Sant’Antonio. Si tratterebbe di sepolture risalenti presumibilmente a 600 anni fa, quando nella zona era presente il vecchio monastero.
C’è da dire che, diversamente da quanto accaduto in piazza Vittoria, sembra che il cantiere rispetterà i termini previsti per la conclusione dei lavori. E agli occhi attenti non sarà sfuggito un particolare: alla posa del porfido sta lavorando la stessa ditta impegnata a suo tempo in piazza Vittoria.

31 commenti a Piazza Sant’Antonio, ritrovate antiche sepolture

  1. Milost ha detto:

    E all’abbattimento degli alberi chi sta lavorando? Accidenti, l’unica cosa che in questa città si fa veloce è buttar giù alberi!

  2. piano inclinato ha detto:

    Al stessa ditta? Sicuri??
    Io li vedo lavoratre in 15, in Piazza Schoenhaus…

  3. andrea-68 ha detto:

    E’ vero Milost, anche io mi chiedo come mai tanti alberi vengano abbattuti, possibile che siano tutti malati?

  4. Milost ha detto:

    Andrea 68:gli alberi posizionati davanti all’ex Stella d’oro semplicemente non corrispondevano al senso estetico dell’architetto di turno.O forse più semplicemente non intonavano il colore delle cortecce a quello della pavimentazione. I motivi possono essere i più futili: come si sa, gli architetti sono in concorrenza con Madre Natura e su di lei adorano avere l’ultima parola. A me quel lato piaceva particolarmente, del resto tutta la piazza mi andava benissimo com’era. Comunque, se gli alberi davanti a Palazzo Lantieri e l’ultimo enorme platano rimasto ( gli altri due, SANI, li hanno fatti fuori da tempo) non saranno espulsi dal gran disegno estetico della piazza, se ne andranno con calma, fra un paio d’anni, visti i danni alle radici che alcuni di loro, il platano in particolare, stanno subendo: ma quando accadrà nessuno darà la colpa a chi gli ha fatto fuori l’apparato radicale.

  5. Ruggero ha detto:

    Caro andrea-68 di QUANTI e QUALI alberi parli???
    Perchè di TANTI non mi risulta. Se puoi dirmi tu il numero.

  6. Ruggero ha detto:

    Meglio far niente vero Appa!?

  7. Appa ha detto:

    Riportano la piazza all’antico splendore..
    Ma è proprio questo il punto. Chi determina qual’era il momento dello splendore? Si butta un dito alla cieca sul calendario? L’epoca romana? L’epoca della costruzione? E c’era già l’albergo con quel frontale e quelle luci bestiali? Solo chiacchere.. chiacchere a sostegno di una tesi precostituita. L’importante è fare lavori..

  8. Milost ha detto:

    Meglio valutare complessivamente. Alla piazza rifatta io avrei preferito fossero tappati i buchi delle strade tra cui faccio slalom andando in bici, nuove piantumazioni in città, aree verdi tenute a posto e frequentabili, piste ciclabili, parcheggi sotterranei, scuole con i banchi e le sedie decenti e messe in grado di non mendicare per qualsiasi iniziativa vogliano attuare…questione di punti di vista, insomma.

  9. gio ha detto:

    candidati quale nuovo sindaco di gorizia, chissà..

  10. ha detto:

    @ Milost:
    Difficile trovare qualcuno che non voglia tutte le cose che dici tu..
    questione di punti di vista ma anche di finanziamenti. L’intervento in questa piazza è finanziato con un contributo della Comunità Europea e l’oggetto dell’intervento molto probabilmente deve entrare in alcune tipologie, parametri e tempistiche per avere il contributo.
    Quindi quei soldi non posson esser chiesti per rattopar buche o altri interventi di manutenzione anche se nobili, se l’alternativa è tra rifare una piazza e perdere un contributo io scelgo avere una piazza rifatta a nuovo

  11. Appa ha detto:

    x Ruggero
    che sia meglio far niente lo dici tu..
    Non capisco perchè l’alternativa ai lavori decisi ufficialmente sia sempre e solo il non far niente. E’ piuttosto manicheo, non trovi?
    Io dico molto semplicemente che se una sistemazione della piazza andava fatta, non si sentiva proprio il bisogno di trasformarla completamente e così in profondità. A chi dava fastidio così com’era oggi?

  12. Milost ha detto:

    Appa, era la piazza così come l’avevamo sempre vista, per me pezzo rilevante del panorama culturale e sentimentale della mia vita vissuta in questa città: un paesaggio del cuore e della memoria. A me andava benissimo: ci portavo i miei bambini con le biciclettine, ci avrei portato i miei nipoti e avrebbe continuato a piacermi.La riqualificazione secondo me riguarda aree degradate o interventi che valorizzino: qua io non riesco ad immaginare nessuna valorizzazione che mi compensi dalla perdita di un “mio” paesaggio.

  13. Ruggero ha detto:

    x Appa
    La mia era una battuta sul classico “no se pol” goriziano che, in sintesi, esprimevi. Sullo splendore della piazza mi trovi d’accordo perchè splendida non lo è mai stata, nemmeno ai tempi della “defonta”, ma, a mio modesto parere,splendida la si può fare e credo lo diventerà a lavori completati. Bisogna che i goriziani incomincino ad amare la propria città e che debbano immaginarla moderna e dinamica con il pensiero al passato ma lo sguardo al futuro.

  14. Ruggero ha detto:

    x Milost
    Di questo passo, visto che tutti i goriziani, giovani e meno giovani, hanno un “loro” paesaggio, ogni angolo,via,piazza,piazzetta sarebbe intoccabile. GORIZIANI GUARDATE AVANTI!!!!

  15. Giovanni ha detto:

    Per chi ha avuto occasione di guardare da vicino, è una cosa emozionante: si vedono le antiche fondamenta della chiesetta, e le antiche sepolture che venivano allo scoperto.
    Un “bravi” agli archeologi che hanno riportato alla luce questo piccolo tesoro goriziano, sperando che ruspe e cemento non ce lo facciano dimenticare per altri 700 anni…

  16. Appa ha detto:

    Franz, lo sai cosa fanno nei paesi evoluti? I progetti, soprattutto quelli che riguardano la collettività, li pubblicano su internet..

  17. Franz ha detto:

    Il fatto di pubblicare i progetti su internet è una bella cosa, comoda soprattutto per chi, come me e te caro Appa, segue quotidianamente il web.
    Tuttavia, in Italia siamo purtroppo indietro nell’utilizzo di questo prezioso strumento, a cominciare dalla PA (purtroppo!) per arrivare al cittadino medio.
    E per chi non naviga in internet sarebbe ben difficile vedere i progetti…
    Io ho potuto vedere il progetto della piazza perchè avevo letto, su quello strumento ormai desueto di diffusione delle notizie che si chiama giornale, che il sindaco lo avrebbe presentato assieme ai progettisti in un incontro pubblico all’Hotel Entourage qualche mese fa.
    Sempre sulla carta stampata il giorno dopo la presentazione era possibile vedere una riproduzione di come sarebbe diventata piazza S.Antonio. A volte è sufficiente informarsi invece di brontolare.

  18. Appa ha detto:

    Franz concordo pienamente. Comunque il fatto che il web sia ancora poco frequentato non può essere una scusa, anche perchè se non ci metti i contenuti non avrai la frequenza. E poi il cittadino medio non rimane sempre quello. Se ne sono già accorti anche i giornali dai dati di frequentazione on line delle testate che hanno quasi superato i dati di vendita.
    In quanto al progetto pubblicato sul quotidiano l’ho visto anch’io. Ma ti ricordi com’era bella anche Piazza Vittoria nello schizzo su carta? E poi io non ne faccio solo una questione di bello o meno bello. Ci sono anche altre cose, la storia, l’utilità, l’inserimento nel contesto, l’opportunità. Tutte scelte da fare anche solo per singole parti del progetto. L’unitarietà del progetto, quando è fine a se stessa, non è quasi mai azzeccata.

  19. Ruggero ha detto:

    Ma ragazzi stiamo parlando di una “piazza” che piazza NON era. Era semplicemente un catino con un po’ d’erba e circondata da muretti in triste pietra marrone fuori da ogni contesto storico, senza alcuna utilità.
    x Appa: Continuo a non capire cosa intendi per “motivazioni preconfezionate” ,ogni progetto sia esso d’opera pubblia, privata, di vita ecc ha delle motivazioni che lo rende tale. Se non hai delle motivazioni non ti serva progettare.

  20. Appa ha detto:

    Ma allora non avete capito..
    In quella piazza imboniscono tutto, ne fanno un piazzale come diecimila altri, tutto allo stesso livello. Altro che archeologi..
    Quella piazza era bella perchè diversa, ora diventerà una qualunque piazzetta e, col tempo, forse anche un parcheggio. Almeno prima questo era impossibile.

  21. Appa ha detto:

    x Ruggero
    La sintesi del “no se pol” è una tua sintesi, vuol dire che sei predisposto. Io articolavo un po’ di più..
    Dicevo che una cosa sono i lavori che van fatti, un’altra quelli che si inventano con motivazioni preconfezionate.
    Quando citavo “l’antico splendore” mi riferivo alle motivazioni che sono state usate da chi l’ha voluta modificare con questo progetto, non era una mia opinione.
    Sul fatto di immaginare la città moderna e dinamica sfondi porte aperte.. solo che il ragionamento che porta a questo tipo di recupero della piazza è l’esatto opposto, e cioè tende a riportarla così com’era quando è stata fatta. Altro che futuro.. Perchè se il futuro è rappresentato da desertiche spianate di marmo, di porfido, o di cemento che siano.. beh, quel futuro non è il mio.

  22. Franz ha detto:

    Appa, visto che sentenzi tanto sul futuro aspetto della piazza, hai mai visto il progetto definitivo?

  23. Franz ha detto:

    Ad ogni modo, a me piace come sta venendo piazza S.Antonio 🙂

  24. Appa ha detto:

    Ecco Ruggero, proprio a proposito del “guardare avanti” etc..
    Visto che di è deciso di intervenire, per esempio quel “catino” poteva essere trasformato con molto poco in un piccolo anfiteatro, che avrebbe potuto ospitare mostre, installazioni, performance, piccoli concerti. In effetti così è stato usato un paio di volte, anche recentemente. Si prestava benissimo.. anche per la sua cornice col colonnato. Avrebbe valorizzato l’intero contesto e l’avrebbe fatto “vivere”.. Questo, sarebbe stato guardare avanti..

  25. Ruggero ha detto:

    Ed è precisamente cio’ che sta diventando se vai a guardare bene. “Con molto poco” non fai più niente di decoroso caro Appa

  26. Walter Sobchak ha detto:

    Non ho presente, ma so che le strade sono degne del rally dell’acropoli. Per quelle non ci sono soldi? Qualche lingua lunga non risponde?

  27. Milost ha detto:

    Corretta la domanda di W.S.: rendere in termini di immagine, questa la linea guida delle operazioni più recenti. Nulla che riguardi la reale vivibilità per i cittadini ed elettori: in una città che non ha granchè da offrire,se non che l’antiquariato delle sue memorie, e che non ha molte idee sul proprio sviluppo,che non riesce a coordinare nemmeno i suoi maquillage, la vivibilità, la camminabilità, la pedabilità, la respirabilità,la bambinità, queste possono essere le offerte agli abitanti.Offerte per cui uno sceglie di vivere bene e salubremente, con i servizi di una civiltà avanzata e la grazia di un contesto a misura d’uomo, in una piccola città di provincia

  28. abc ha detto:

    Mah, il giardino interno di un chiostro medioevale che viene lastricato all’inverosimile, togliendo ogni filo d’erba.
    Si poteva anche rispettare maggiormente l’ambiente, nel senso che sul nostro pianeta si riducono sempre di più le superfici che permettono il filtraggio dell’acqua piovana. Se tutti facessero così, poveri noi.
    Speriamo che a qualcuno non salti in mente di pavimentare pure i giardini pubblici.
    Ormai quel che è ,è, però la scalinata a catino si prestava a graziose manifestazioni artistiche.

  29. Walter Sobchak ha detto:

    I forzieri del comune sono talmente colmi che ci si permette di fare dei lavori inutili di ristrutturazione di una piazza già bella di per sè, quando non c’è un pezzo di strada in giro per tutta la città che non sia stato rattoppato? Spenderli per rifare i marciapiedi e sistemare le carrarecce del centro rendeva troppo poco in termini di immagine?

  30. gio ha detto:

    marciapiedi e soprattutto aiuole come quelle di via pitteri e via manzoni?

  31. abc ha detto:

    Ho visto meglio: ci sono spazi verdi. Mi scuso per quanto scritto sopra, che non corrisponde al vero.

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