9 Luglio 2009

Ma Chi Custodirà i Custodi di Gorizia?

rodo-articolo-polizia

L’articolo è di Rodolfo “Braccio di ferro” Toè (rodozero@yahoo.it)

Il carabiniere all’ingresso farfuglia scuse per un minuto, poi mi passa il comandante all’interfono. Vorrei sapere quanti siete, gli chiedo. “Perché?”. La risposta ideale sarebbe: perché saperlo è diritto di ogni cittadino libero, in democrazia (e poi, tra le altre cose, sia detto solo en passant, ma io vi mantengo). Gli dico invece che sto scrivendo una tesi. E indovinate un po’, questa è bella: non posso sapere quanti carabinieri ci siano a Gorizia. E’ una questione di Sicurezza Nazionale. In effetti mi sono fatto un bel paio di spalle e ho i capelli lunghi. Sono decisamente pericoloso. “Va bene, allora potete dirmi per cortesia se avete delle statistiche sui reati commessi in città negli ultimi anni?”. Anche questo è un punto importante. Prima di dire che a Gorizia ci sono troppe forze dell’ordine, vediamo quanto lavorano. E se servono davvero. E’ una questione di correttezza, no? E invece, niente. La risposta del mio interlocutore è categorica: “non divulghiamo dati sulla nostra attività. Certo, potrebbe fare domanda scritta, ma credo proprio che non la terremmo in considerazione”. Meno male che la sincerità esiste ancora, in questo mondo malato.

Ringrazio, esco, rinuncio definitivamente a sapere quanti sono “i piedipiatti” in questa città. Siccome tale dato non si trova nel sito del Ministro degli Interni, né in quello dell’Istat, né all’ufficio statistiche di Gorizia, e le varie caserme si rifiutano di comunicarlo, alzo bandiera bianca. Certo, potrei farla breve, e inventarlo di sana pianta. Ma forse è più importante dire che non so quanti siano, questi nostri controllori e custodi. Ma tanto non lo sapete nemmeno voi. Perché la verità è che un cittadino, in un paese democratico come l’Italia, non ha il diritto di sapere quanti siano gli impiegati nelle forze dell’ordine, né tantomeno perché siano lì (sia detto per inciso, la cosa più incredibile, comunque, è che questo non interessa a nessuno: l’impiegato dell’ufficio statistica del comune mi ha detto che fino ad oggi non si era mai sentito rivolgere questa domanda).

A Gorizia, in primissima approssimazione, dopo una rapida indagine con l’unico informatore che non tradisce (Google) ci sono: due caserme dell’esercito; un posto di polizia al valico di casa rossa ed uno al valico di Sant’Andrea; quattro caserme di carabinieri e quattro della finanza; una questura della polizia di stato; la polizia penitenziaria, quella municipale e, volendo contare anche i centesimi spiccioli, ausiliari del traffico (!) e compagnie di sicurezza private ad libitum. E tenete presente che il computo è arrotondato sì, ma per difetto.
Diciamo le cose come stanno. Anche se la Sicurezza Nazionale impedisce di sapere in quanti stazionino in codesti lochi, converrete con me che forse sono un pochino troppi.

Certo, una volta al di là del confine c’era la diabolica Yugoslavia, sia mai che qualche orco passasse di qui (grazie, bastano già quelli nostrani). La storia poi ripete questa scusa ad intervalli regolari, e la cosa fantastica è che riescono ancora a farcela bere.
Se oggi c’è così tanta polizia a Gorizia questo è dovuto a due motivazioni principali. La prima è un’economia asfittica che deve pur vivere in qualche modo. Pur di avere una qualche fonte di entrate, ben vengano militari e poliziotti, a quintalate. La seconda è una popolazione anziana, quindi debole e impaurita, quindi malata di sicurezza.

Gorizia è una città blindata, dopo le nove di sera le uniche macchine che si vedono passare sono quelle delle volanti ed in giro non c’è un’anima in borghese. E’ un coprifuoco, de facto e de jure (complici le ordinanze della giunta Romoli). E’ una città con decine e decine di videocamere pronte a smascherare malintenzionati e criminali. E gli anziani (perché Gorizia è una città anziana) hanno paura, come sempre è stato e come sempre sarà. Passi per lo “spiegamento di forze ufficiali”, ma che bisogno c’è di compagnie di sicurezza private? E di tutte queste telecamere? Se nessuno ha mai chiesto quanti poliziotti vi sono a Gorizia, è perché comunque sono troppo pochi. Il paradosso è che a Gorizia non succede nulla. Non c’è quindi da stupirsi se poi un poliziotto, esasperato da criminali che non si trovano, decide di dimostrare la sua indispensabile presenza multando i pedoni che non attraversano sulle strisce.

Mi accanisco su questa piccola città solo a titolo di esempio. Perché Gorizia la vecchia è l’Italia a venire. E non mi piace per niente. Sono molto legato ad un’idea forte di libertà e di dignità individuali e spero lo siano anche molti dei frequentatori di questo sito. La libertà di non essere ripreso continuamente da videocamere di sicurezza, tanto per dirne una. La libertà di camminare senza documenti (cos’è, occorre il salvacondotto per passeggiare in strada?). Uno stato di polizia nega una delle mie libertà fondamentali. La libertà di non essere trattato da delinquente.
Non è vero che la polizia esiste solo per la nostra sicurezza. E non è vero che è “al nostro servizio”: un corpo che non dà informazioni (di nessun tipo) al cittadino che deve servire, recide ogni tipo di interazione e di comunicazione, e così facendo lo rende suddito. La polizia, oggi come sempre, non è altro che uno dei veicoli più diretti con cui un governo impone la propria volontà.

Non credo che la situazione possa migliorare. La sicurezza non ci basta mai, siamo francamente terrorizzati e continuiamo a volerne ancora. Le squadre di picchiatori che un decreto statale ha legalizzato (“ronde” è un eufemismo ad uso e consumo della pubblica opinione, basterà che qualcuno faccia una cazzata e in un attimo dappertutto si chiederà di armarle), questi gruppi di “onorabili cittadini” sono spesso composti in gran numero da fuorusciti dell’Arma, ed è un fatto che si commenta da sé. Qualsiasi forza, se richiesta di imporre “ordine, serietà e disciplina”, lo fa con la violenza. Ed i lividi, in futuro, saranno tanti. La domanda è se saremo tutti così deboli e impauriti da non riuscire ad accorgercene.

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38 commenti a Ma Chi Custodirà i Custodi di Gorizia?

  1. effebi ha detto:

    credo che il prefetto sappia quante forze dell’ordine ci sono a gorizia, per avere città meno anziane poi basta fare figli, tu quanti ne hai ?

  2. rodolfo toè ha detto:

    a dire il vero, due.

  3. rodolfo toè ha detto:

    in ogni caso, la separazione dei poteri si basa anche sul controllo reciproco, oltre che alla divisione delle funzioni sovrane. una polizia di nicchia, dipendente solo dall’esecutivo – leggasi, ministro degli interni – non è assolutamente garanzia di tutela. E’ come se, invece di controllare e limitare l’azione della maggioranza (di destra come di sinistra) le si desse un bastone dicendole: prego, fai pure.
    ps
    e i suoi figli invece, cosa ne pensano?
    Cordialmente.

  4. arlon ha detto:

    “Perché la verità è che un cittadino, in un paese democratico come l’Italia, non ha il diritto di sapere quanti siano gli impiegati nelle forze dell’ordine”

    E’ l’undicesima parola di questa frase a non convincermi molto.

  5. brancovig ha detto:

    I agree con molti spunti dell’articolo

    una cosa che mi piacerebbe sapere è quanto investiamo del pil in sicurezza, sapendo che abbiamo il più elevato numero di forze dell’ordine d’europa e chiediamo ancora di più sicurezza

    Mi piacerebbe leggere un articolo dove fatto 100 del pil tolto quello che mettiamo per gli interessi sul debito quanto investiamo in:
    sicurezza
    difesa
    ricerca-università
    istruzione
    pensioni
    sanità
    ecc

    e vedere poi i nostri dati rispetto quelli degli altri stati europei

    è chiedere troppo?

  6. furlàn ha detto:

    Forse non ti ha risposto perchè di reati non ce ne sono.

  7. furlàn ha detto:

    brancovig: ricerca-università è la metà degli altri paesi europei (sentito ieri sera da quel comunista di Piero Angela)

  8. Jack ha detto:

    Io credo invece che hanno bisogni di sicurezza i politici. Hanno la coscenza sporca quindi paura dei cittadini che potrebbero “svegliarsi”…
    Il politico onesto e lavoratore invece non ha bisogno di essere protetto!!

  9. effebi ha detto:

    ma secondo voi da quando c’è berlusconi le forze dell’ordine si sono rinforzate numericamente ? o strutturalmente ? da quanto ne so anche in questo settore c’è aria di crisi e gli organici son bloccati da tempo.
    ma credo che , ancora una volta, in questa discussione ci sarà contrapposizione tra chi sostiene che c’è “quakuno” che alimenta (con la paura !!!!) il bisogno di sicurezza e chi sostiene, viceversa, che c’è chi sostiene che c’è qualcuno che alimenta (con supposizioni infondate) che viviamo in un regime totalitario.

    credo che ad un certo livello chi abbia la voglia di togliersi lo sfizio di sapere quanti “militi antidemocratici” si stiano armando nalle Kaserme di stato lo possa fare, certo non io, ometto della strada che passando davanti ad una garritta pongo delle domande alla sentinella.

    credo che anche nei più democratici e civili paesi del mondo esista una giustificata riservatezza su questi argomenti.

    ma tantè, l’italia è così, se da una parte c’è chi chiede le ronde anche nei condomini dall’altra ci deve essere per forza chi vorrebbe che le “inutili” caserme dei carabinieri ospitassero tutti gli onesti clandestini del mondo. così facciamo pari, con buon dispendio di energie da una parte e dall’altra e rottura di balotes del cittadino che alla fine ha capito il giochino sia dell’uno che dell’altro (e quando c’è da votare se ne sta a casa….)

  10. effebi ha detto:

    DA UN BLOG DI “CENTRODESTRA” (E SENZA NEMMENO TROPPO CERCARE…)
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    Record di poliziotti. Ma stanno in ufficio.

    Siamo il Paese europeo con più agenti e più spesa per la sicurezza.
    Però 35mila uomini restano seduti alla scrivania.
    In Europa, almeno dal punto di vista della quantità, come noi non c’è nessuno. Tra Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato e Polizia penitenziaria, l’Italia ha il più alto numero di agenti delle Forze dell’ordine in rapporto agli abitanti: 571 ogni 100mila. Anche per quanto riguarda la spesa destinata alla sicurezza, non siamo poi messi tanto male. Solo la Gran Bretagna, infatti, in relazione al Pil investe di più: il 2,5% contro il 2,1% dell’Italia.
    C’è pure l’altra faccia della medaglia, però. E raffigura un’Italia con la più alta aliquota di personale in servizio negli uffici: circa 35mila uomini solo tra Polizia e Carabinieri. Un dato, si difendono i sindacati di categoria, dovuto soprattutto al progressivo aumento dell’età media degli appartenenti alle Forze dell’ordine, penalizzati dall’interruzione del tradizionale serbatoio rappresentato dalla leva obbligatoria.
    A PIENO ORGANICO I dati Eurostat elaborati dall’istituto di studi politici e sociali Eurispes non lasciano spazio a dubbi. Non è la quantità di appartenenti alle Forze dell’ordine a fare difetto all’Italia. Con i suoi 328.368 uomini tra poliziotti, carabinieri, finanzieri, guardie forestali e rappresentanti della Polizia penitenziaria, lo Stivale è il Paese dell’Unione europea che ha più addetti alla sicurezza in rapporto agli abitanti. Staccatissimi gli altri partner europei: la Germania, con 321 agenti ogni 100mila abitanti, è seconda; la Gran Bretagna, con 268, è terza; la Francia, con 227, è quarta; la Spagna, con 210, è quinta. L’Italia svetta anche per le risorse destinate al settore. Sempre Eurispes fa notare come, ad eccezione della Gran Bretagna, il nostro sia il Paese che spende di più: il 2,1% del Pil. Ovvero circa 500 euro pro-capite. Più di Spagna (1,85% del Pil), Germania (1,7%) e Francia (1,2%). Nel 2008 la voce “difesa e sicurezza del territorio”, del resto, con il 5% delle risorse dedicate ha rappresentato l’ottava spesa primaria all’interno del bilancio statale diviso per missioni, come risulta dai dati della Ragioneria generale dello Stato. Nel 2007, invece, la stessa voce assorbiva il 4,85% degli stanziamenti statali.
    Da qui la conclusione: a mancare non sono gli uomini, visto che Paesi con minore personale a disposizione vantano numeri migliori in tema di lotta alla criminalità, ma probabilmente la loro distribuzione sul territorio.
    TROPPI IMPIEGATI «Invece delle ronde, che il governo sta pensando di introdurre, perché non vengono adoperati i 20mila poliziotti che hanno studiato per fare servizio in strada e che invece sono relegati negli uffici?», si è chiesto due giorni fa Roberto Di Giovan Paolo, senatore del Partito democratico. A questi, poi, bisognerebbe aggiungere almeno 15mila carabinieri che per l’Arma svolgono le medesime funzioni di ufficio. Totale: circa 35mila uomini che siedono dietro una scrivania. Un numero destinato fatalmente ad aumentare se si prendono in considerazione anche gli organici di Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria e Corpo forestale dello Stato. Le cause, spiegano i sindacati di Polizia, vanno ricercate soprattutto nella crescita dell’età media degli operatori delle Forze dell’ordine: 45 anni, il dato più alto tra i Paesi dell’Ue. Secondo il Sindacato autonomo di Polizia (Sap) molto è dipeso dall’abolizione della leva obbligatoria, grazie alla quale in passato ogni sei mesi un’aliquota di militari transitava automaticamente nei corpi di Polizia assicurando un costante ricambio generazionale.
    Dati che fanno rilfettere. Da un lato mi rendo conto di avere sbagliato quando protestavo contro i mancati aumenti ai finanziamenti alle FdO. Dall’altro, siamo alle solite: cosa abbiamo fatto, noi al governo, per migliorare le cose? Abbiamo smaltito la burocrazia, diminuito i lavori di ufficio, incentivato (come in Spagna) chi arresta i delinquenti? No.
    Anche in questo caso ci limitiamo a riportare dei dati, come per gli sprechi delle provincie, degli euro-stipendi scandalosi dei parlamentari italiani, dell’evasione al sud, per poi proseguire tranquillamente senza interventi immediati e risolutivi.
    Se vogliamo rialzare questa Italia dobbiamo essere MOLTO più incisivi.
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    IL NUMERO DELLE FORZE DELL’ORDINE E’ UN PROBLEMA DI “COSRTUZIONE DI UN REGIME E DI UN CLIMA TOTALITARIO ? O SEMPLICEMENTE UN PROBLEMA DI SPESA PUBBLICA ? IL CENTRODESTRA STA COSTRUENDO -SULLE FORZE DELL’ORDINE- UN NUOVO CLIMA DI TERRORE O STA CERCANDO DI RISOLVERE UNO DEI TANTI PROBLEMI CHE CI STIAMO PORTANDO DIETRO DA ANNI ?
    VOGLIAMO RISOLVERLO ANDANDO AD INTERVISTARE I CARABINIERI DI SENTINELLA A GORIZIA ?…
    VOLGIAMO RISOLVERLO AGGIUNGENDOCI -PER SOPRA- LE RONDE ?….

  11. furlàn ha detto:

    Un giorno qualcuno ha cominciato a parlare di ‘problema sicurezza’. Quello che una volta era ‘lotta alla criminalità’ è diventato altro. D’altronde ‘sicurezza’ è più generico e abbassa la soglia di ciò che non è sicuro. Il criminale è ben altro. Definireste un losco figuro dalla pelle olivastra un ‘criminale’? Meglio sbraitare al problema ‘sicurezza’ anche se poi il termine ha ben altra semantica.
    Così un barbone diventa un problema per la sicurezza da risolvere con un’ordinanza, la vita notturna in città è un problema di sicurezza, una pisciata su un portone è un problema al limite della sicurezza, un graffittaro sicuramente rientra tra i soggetti da ‘mettere in sicurezza’. ‘Ladro’, ‘stupratore’, ‘assassino’ sono termini vecchi, presto diventeranno solo dei problemi di semplice ‘sicurezza’ magari legati ai nuovi conii tipo ‘rom’, ‘rumeno’ o ‘maghrebino’.

  12. effebi ha detto:

    e non mi soffermo su frasi -succulente- come “….Certo, una volta al di là del confine c’era la diabolica Yugoslavia, sia mai che qualche orco passasse di qui (grazie, bastano già quelli nostrani). La storia poi ripete questa scusa ad intervalli regolari, e la cosa fantastica è che riescono ancora a farcela bere.”

  13. rodolfo toè ha detto:

    effebi,
    solo un paio di precisazioni. Io non ho mai avanzato supposizioni su Berlusconi, per me destra e sinistra si equivalgono (tant’è che, se non sbaglio, all’epoca dei fatti di Genova si parlò molto del fatto che le regole di ingaggio della polizia erano ancora quelle del precedente governo Prodi). La mia è semplicemente un’analisi della normale dinamica delle forze che, anche in una democrazia, costituiscono dei nuclei di resistenza al controllo popolare e alla pubblica opinione, rendendola con ciò più o meno imperfetta.
    In una certa misura questo è necessario, non mi sognerei mai per esempio di affermare che i servizi debbano rendere conto agli elettori di ciò che fanno. Però ci sono dei limiti, ed io volevo sostenere, al di là della polemica, il fatto che secondo me la maggior parte della cittadinanza è terrorizzata di un terrore che in buona misura è artificiale, indotto dalla generalizzata insicurezza della nostra società (di precariato economico, sociale ed affettivo, se vogliamo pure – ma qui sconfiniamo – metafisico ed ideologico). Questo stato di cose, pian piano, erode le nostre libertà individuali e soprattutto, fatto che trovo più significativo, la nostra volontà di difenderle (le misure prese da Bush nel consenso generale dopo il 11/9 sono abbastanza indicative).
    Lungi da me parlare di totalitarismo, ma se nessuno evidenziasse queste possibilità (sono solo possibilità) l’atrofia generale potrebbe avere un giorno sviluppi imprevisti e, magari, nefasti.

  14. rodolfo toè ha detto:

    Mah. Io ho provato a chiederlo ai poliziotti a gorizia, ma probabilmente sono troppo pericoloso.

  15. effebi ha detto:

    @furlan

    ma si sa che non si può più chiamare una cosa col suo nome, da tempo i scovazini sono operatori ecologici figurati se si può dare del “criminale” a qualcuno.

  16. furlàn ha detto:

    No, quello che intendevo è la diluzione del significato delle parole in categorie mentali più vaste. Ad esempio, se dicessi che in Italia esiste un ‘problema obesità’ non direi niente di sconvolgente. Si preoccuperebbero al massimo quelli che hanno un serio problema di peso.
    Se dicessi che esiste un ‘problema alimentazione’ abbasserei la soglia di allarme sociale. Inevitabilmente si comicerebbe a parlare di ‘fritti che vanno tolti dalla dieta’, ‘di insaccati che fanno venire chissà cosa’, ‘di allarme pesticidi’, etc.

  17. effebi ha detto:

    quindi secondo te se uno volesse incutere terrore userebbe il termine mite di sicurezza o quello forte di criminalità ?

  18. bulow ha detto:

    effebi

    in realta’ e’ proprio cosi’. la paura e’ maggiore se la minaccia e’ vaga e non definita. non so perche’ ma e’ cosi’. bisognerebbe chiedere a uno psicologo. pensa a come si fa per spaventare i bambini. si dice: conto fino a tre. il bambino non ha idea di cosa succede dopo il tre, ed e’ per questo che il trucco funziona.

  19. arlon ha detto:

    “sicurezza” è un termine vago, applicabile a tutto e al nulla, a seconda del vento che tira tra i media.

    “criminalità” presuppone almeno delle statistiche facilmente confermabili o meno. E qui si torna all’articolo: perchè mai queste statistiche non dovrebbero essere date??

  20. effebi ha detto:

    mah, poi ci sono bambini che vogliono che i genitori li sgridino perchè hanno bisogno d’affetto e le combinano apposta…
    se devo riferirmi a questo post vedo alquanto esagerata ad esempio la foto rispetto al tema contenuto, quello degli anziani che chiedono di vivere la loro serena tranquillità.

    non mi sembra cha a gorizia si vedano agli angoli delle strade uomini dell’ordine bardati a quel modo, così anche questo modo di presentare un’ immagine forse andrebbe, se non psicanalizzato, almeno analizzato e capito.

    oltretutto, e anche pasolini insegna, bisognerebbe avere un diverso rispetto per i lavoratori, anche quelli delle forze dell’ordine che, se non diciamo più da tempo scovazin, potremmo anche non definire ironicamente “piedipiatti”.

    poi ripeto il governo di c-ds sta tentando di capire l’esubero delle forze dell’ordine, ma credo ci sia un esubero anche di forestali (cronico), di dipendenti pubblici in generale…. ma tutti questi non sono marziani o soggetti da criminalizzare, sono nostri concittadini, siamo noi (qualche volta ce lo dimentichiamo a ds come a sn a seconda del mestiere che fanno o che facciamo)

  21. furlàn ha detto:

    Terrore no, ma ‘senso di insicurezza’ si. Basta quello a far girare le cose in un certo senso. Penso che il terrore non faccia comodo a nessuno, tanto meno a chi ha tra le redini il governo del paese. Ricordo che prima della campagna elettorale si viveva in un clima di ‘terrore’ perchè i fatti criminali accaduti (stupri di Roma) venivano giustamente percepiti come tali.
    Adesso la situazione non è cambiata, gli stupri ci sono ancora, forse sono più di prima (se ce lo facessero almeno sapere!).
    Per tornare al parallelo di prima, è come se qualcuno avesse gridato che l’obesità era dietro l’angolo. Dopo le elezioni gli obesi sono spariti, ma sappiamo tutti non è così. Semplicemente non fa più comodo gridare all’obeso, la dieta somministrata in un anno di governo potrebbe rivelarsi inefficace. Meglio parlare di alimentazione scorretta perchè in quel caso è più probabile che la dieta dia l’impressione di essere efficace. Si chiama abbassamento delle aspettative. Vai dal medico perchè hai un’ulcera, quello ti dice che le infiammazioni dell’esofago sono il male del secolo, ti dà un potente antidolorifico, tu noti dei miglioramenti rispetto al senso di bruciore, ma l’ulcera te la tieni.

  22. effebi ha detto:

    @arlon -che statistiche ti mancano a cena ?

  23. effebi ha detto:

    @furlan – stiamo dando del deficente a noi stessi

    e, comunque, ripeto, se esiste un certo tipo di condizionamento (e assumiamo di si, e diciamo che funziona con il popolo bue) significa ammettere anche il contrario e cioè che è vero pure che se facciamo vedere immagini di poliziotti in assetto di guerra e bombardiamo il popolo bue con articoli e notizie in cui si afferma che cè “troppa” sicurezza e il clima è di dittatura il popolo bue alla fine ci crederà.

    abbiamo almeno l’onestà di ammettere che in giro ci sono entrambi i “furbetti”

    ma onestà richiederebbe di affrontare il problema dei costi e del numero delle forze dell’ordine con un altro approccio rispetto a quello “terroristico” del post (“La polizia, oggi come sempre, non è altro che uno dei veicoli più diretti con cui un governo impone la propria volontà”)

    il governo, in un regime democratico è la nostra espressione (ci piaccia o non ci piaccia chi vince) la polizia è al nostro sevizio. poi, tutto, ovviamente è migliorabile. ma da cittadino democratico e italiano mi rifuto di riconoscermi in frasi come quella più adatte a certe “piazze calde” piuttosto che ad un blog civile.

    chi dimostra di avere così tanto poco rispetto per quei nostri concittadini e connazionali che vestendo una divisa compiono un loro dovere democratico e me li definisce “piedipiatti”… chi esprime tanto livore per le forze dell’ordine non partecipa certo costruttivamente alla vita civile e democratica di un qualsivoglia gruppo ma probabilmente sta operando per la sua demolizione.

  24. furlàn ha detto:

    ”La polizia, oggi come sempre, non è altro che uno dei veicoli più diretti con cui un governo impone la propria volontà” non la vedo come una frase di stampo “terroristico”. E’ una realtà. Possiamo accettarla o meno. Lo stato è un organizzazione che si basa anche sul monopolio della forza pubblica.
    Da questo punto di vista l’auto-organizzazione dei cittadini al di fuori delle strutture statali per il controllo della forza pubblica potrebbe apparire come un qualcosa di rivoluzionario se non eversivo (per chi governa). Mi stupisce che nessuno nella maggioranza di un governo di destra se ne preoccupi. Evidentemente sanno che le ronde andranno in mano a persone fidate che non potrebbero attuare alcun atto contrario all’ordine costituito.

  25. bulow ha detto:

    eh, ricordiamoci pero’ che esiste l’ “habeas corpus”, che detto in soldoni significa che la polizia non puo’ privare della liberta’ nessun cittadino, se non c’e’ il mandato di un giudice. infatti gli arresti devono essere sempre convalidati da un giudice. se pero’ si diffonde il senso di “insicurezza”, i cittadini sono disposti ad accettare dei provvedimenti che limitino questa garanzia, pur di sentirsi “protetti”. quindi il governo, tramite la polizia, alla fine puo’ avere un maggiore controllo di tutta la vita sociale. questo e’ uno schema tipico, ad esempio e’ quel che e’ successo in USA dopo l’ 11 settembre.

  26. effebi ha detto:

    e in effetti adesso c’è obama

  27. bulow ha detto:

    si vede che alla fine gli americani si sono rotti le palle del clima di paura e soprattutto si sono accorti di come ne aveva approfittato bush jr.
    per certi versi gli americani sono piu’ reattivi degli europei. anche negli anni trenta la crisi in europa ha prodotto hitler, mentre in america ha prodotto roosvelt.

  28. furlàn ha detto:

    bulow mi hai fatto venire in mente la discussione di qualche tempo fa quando il Nostro andò neglio USA e se ne tornò a casa trionfante. Aveva ottenuto un sorriso da Obama e qualche detenuto di Guantanamo da ospitare nel nostro Paese. Mi domando di quale status godranno questi tre personaggi in Italia. A dir la verità tutta la storia mi sfugge fin dal suo inizio. Chiudono Guantanamo? Bene, ma allora quelli che sono dentro o sono innocenti e allora li si rilascia con equo risarcimento in danaro per i danni subiti oppure sono colpevoli e vanno incarcerati come tutti i colpevoli. Qui più che Habeas Corpus mi sembra che manchi l’Habeas Veritas.

  29. bulow ha detto:

    furlan

    questa storia di guantanamo e’ un gran casino. non so come pensano di uscirne. quel che e’ certo e’ che obama deve stare molto attento a non pestare i piedi a qualche eminenza grigia della cia, senno’ fara’ la fine di kennedi. i primi movimenti si sono gia’ visti in honduras, dove sembra che ci sia la manina di negroponte.

  30. gio ha detto:

    incredibile! come se io ti chiedessi perchè non ti tagli i capelli!
    lo Stato a queste domande fa bene a non prenderti neppure in considerazione. lo Stato (con la S maiuscola) deve pensare a difenderti. ti ha attaccato? non mi sembra proprio! sei prolisso nelle tue richieste. fatti i fatti tuoi e non immischiarti nelle cose che non ti riguardano.
    io invece ringrazio lo Stato di vivere in una città quasi sicura!!

  31. Sandro ha detto:

    caro rodolfò toè,
    non ti smentisci. Seguendoti sulle pagine di Sconfinare e ora leggendoti qua, ci vuole poco a capire che ti sei costruito addosso la figura del rompipalle, polemico e complottista. Poi sinceramente a vederti per strada non mi sembra che tu faccia così tanta paura: quelle spalle tanto grosse non le vedo, al massimo qualche capello scompligliato.
    C’ hai ragione a dire che a Gorizia c’ è troppa polizia ma, per favore, smettila di fare il bastian-contrario, l’ altrenativo ad ogni costo.
    Posso essere d’ accordo su tanti punti del tuo pezzo. Mi spiace però dirti che Gorizia non la giri molto, o almeno non la vedi proprio bene: io abito in centro e di gente dopo le nove ce n’è, tanto che a volte mi da perfino fastidio sentirla passare sotto casa a tarda ora.
    Ci sono si tanti poliziotti, carabinieri, finanzieri, ausiliari del traffico ma credo che non terrorizzino nessuno (qualche volta hanno esagerato certo, come sgomberare piazza vittoria alle 11 di sera) e che ci siano i margini per divertirsi (se fai una festa, con musica moderatamente alta, non vengono mica alle 11 a intimare di chiudere) e fare tutto quello che si vuole in tranquillità. Io sinceramente sono contento che la mia ragazza possa tornare a casa tranquilla a tarda notte o mattina presto.
    A proposito delle ordinanze (per quanto reputo la giunta Romoli un insuccesso): la solita discordanza tra norma e realtà. Ti sembra che il numero di accattoni sia diminuito? No, è aumentato.
    Su su, ci vuole un po’ di ragionevolezza nelle cose, non le solite sterili polemiche.

  32. Ezio di Gorizia ha detto:

    ………..io chiederei alle decine di ragazze violentate a Roma dal maniaco seriale se le forze di polizia sono troppe. Lo stesso maniaco fù arrestato già 12 anni fà per un identico reato. E’ stato rimesso subito in libertà da Giudici credo vicini ai Vostri ideali di giustizia. E lui (il maniaco – n.d.r.) ha continuato alla faccia di tutti a fare le sue bravate, sinchè è stato nuovamente arrestato dagli INUTILI poliziotti. Forse qualche altro Giudice rimetterà in libertà il povero ragazzo laureando in Legge (forse la sua stessa facoltà ?? – n.d.r.) in attesa che dopo qualche altra decina di stupri qualche INUTILE poliziotto lo arresti per l’ennesima volta. Troppo comodo “amici” miei prendersela con le forze di polizia. Se gorizia è una città blindata per le ordinanze del sindaco le colpe sono politiche, non delle forze di polizia !!! se il governo autorizza le ronde le colpe sono politiche, non delle forze di polizia !!! se a lei al citofono non le dicono quanti carabinieri ci sono a Gorizia, forse perchè queste notizie non si danno al citofono (nemmeno al mercato, neanche in parrocchia, ecc. ecc.) ma bisogna seguire l’iter previsto per ottenere questi dati. Ed infine, non si offenda pensando che a lei (chissà perchè….) non si può negare nulla !!!
    Come dicevano anni fà persone più saggie di noi, Numquam periclum sine periclo vincitur !!!
    Cordialmente, ma non troppo………………..Ezio da Gorizia

  33. MANZELLA FRANCESCO ha detto:

    Non riesco a comprendere, perchè ci lamentiamo della presenza di notevoli quantità di forze dell’ordine, e, del fatto che in città non succeda niente.
    Questo è un fattore positivo, dare sicurezza.
    Sulla questione delle ronde anch’io sono molto scettico, non solo per le strumentalizzazioni politiche che possono sorgere, ma anche per una contraddizione di fondo che vi è nell’istituzione di tali ronde.
    Infatti, se si vuol dare maggiore sicurezza ai cittadini, bisogna dotare le forze preposte di tutti gli strumenti adatti e necessari per il loro operato. Non si può in Finanziaria tagliare i costi alle forze dell’ordine, e successivamente nel pacchetto sicurezza istituire le ronde.
    Forse, un aspetto, che deve essere posto all’attenzione dell’opinione pubblica, è quello dell’abuso di potere che viene perpetrato dalle forze di polizia,fortunatamente sono una minoranza, che comunque va combattuta e denunciata.
    Infine, credo che per una maggiore sicurezza, siamo ,credo, tutti favorevoli.

  34. Marisa ha detto:

    C’è comunque un problema a monte che da decenni non possono o non vogliono risolvere: la macchina della giustizia lentissima e non efficiente. E quando dopo 10 anni il processo non è concluso, forse c’è qualcosa che non va. Oddio se “rubi” una stecca di cioccolata e vieni colto in flagrante….allora si che hai il processo per direttissima e magari finisci anche sui giornali e in galera.

    Mia madre 80 anni era stata truffata. Fatta la denuncia ai carabinieri e identificato dai carabinieri il truffatore. Lo stesso era stato riconosciute da altre due signore dell’età di mia madre: la denuncia era sempre per truffa. Questo circa tre anni fà. Questo “signore” è ancora a piede libero……

    Altro che ronde o telecamere….
    Il signore identificato e indagato, di cui sopra, è italiano…..

  35. rodolfo toè ha detto:

    capisco benissimo le vostre critiche e mi fanno piacere,

    specificamente a Sandro. Non mi sono costruito addosso la fama del rompiballe. Io SONO un rompiballe, ma non un ipocrita. Se poi tu non sei d’accordo con quello che dico, ben venga, preferisco il dialogo. In questo caso, poi, mi fa piacere vedere che anche tu non mi consideri pericoloso (ero chiaramente ironico, nell’articolo, non faccio paura a nessuno figuriamoci) (tra parentesi, anche l’espressione ‘piedipiatti’ che mi è stata rinfacciata era ironica). Ora poi mi sono pure rotto un braccio, ne vogliamo parlare? Sono praticamente innocuo.

    a Ezio. Allora. Io non ho fatto la mia domanda al citofono. Io mi sono presentato ed ho fatto tutta la trafila degli uffici, ho perso un paio di mattinate nelle caserme e solo per ottenere un’informazione che credo possa interessare. Magari non a lei, ma a qualcun’altro. E ‘le vie ufficiali’ che lei mi indica, se avesse letto con attenzione, è stato lo stesso comandante a dirmi che non servono a nulla.

    per il resto, avete tutti ragione. E’ vero che se c’è poco crimine a Gorizia è anche in virtù delle forze dell’ordine. Ci mancherebbe poi, anche io sono contento che le persone a cui voglio bene siano protette e che episodi come quello di Roma non si debbano mai più ripetere. E di questo dico grazie alle forze dell’ordine, com’è doveroso. Però non possiamo pensare che la REPRESSIONE sia il nostro unico modo di affrontare i problemi. Prima o poi, con le difficoltà, bisogna farci i conti. E capire quali sono gli errori. I nostri errori, intendo.

    Cordialmente (per davvero, da parte mia)

    Rodolfo

  36. effebi ha detto:

    “REPRESSIONE”… (scritto in maiuscolo): chi reprime cosa e chi a Gorizia ?

    Forse, cordialmente, sarebbe meglio parlare di “prevenzione” (in minuscolo)

    Per risolvere i problemi (tutti assieme) sarebbe il caso di non affrontarli pensando che ci sia SOLO repressione dove in effetti poi così non è.

  37. DAKER ha detto:

    La repressione esiste nel momento in cui si obbliga un locale a chiudere la musica alle 9 di sera perchè al vicino da fastidio, nel momento in cui un libero cittadino viene fermato per accertamenti mentre passeggia in centro, quando si perquisisce un ragazzo solo per un sospetto infondato, quando si firma un’ ordinanza anti clochard e vengono inserite sanzioni aggiuntive ai writers che “imbrattano” o a chi deve urinare in un angolo!
    Sono solo degli esempi vissuti in prima persona da un ragazzo di 30 anni che questa città la vive attivamente dovendo fare slalom tra le troppe pattuglie che non sanno che fare!
    E’ forse utopico avere degli spazi dove i giovani possano divertirsi?
    E’ forse utopico stroncare il giro dell’ eroina che da anni a GO uccide i giovani?
    E’ forse utopico avere dei muri legali dove un ragazzo possa espimere se stesso?
    E’ forse utopico avere dei bagni pubblici come tutte le altre città?
    Semplicemente a mio modesto parere è più facile reprimere che trovare soluzioni adatte!
    Il problema non sono le forze dell’ ordine (anche se la loro arroganza a volte sfiora l’ abuso!), ma i politici che non hanno il minino contatto con la realtà!!!
    E vi ricordo che la maggior parte dei giovani cresciuti qui non vede l’ora di andarsene…vorrà dire qualcosa???

  38. luigi ha detto:

    Non c’è speranza, questa città, anzi questa Nazione è moribonda, ragazzi andatevene all’estero fin che siete in tempo.
    A chi osanna la presenza quasi asfissiante di forze dell’ordine in città voglio solo augurare di non doversene pentire.
    Sulla giustizia come al solito qualcuno se la prende con i giudici che sicuramente non sono dei santi (…) ma che applicano le leggi fatte da qualcuno appositamente per stare loro (la classe politica dominante) fuori dai guai ed avere le mani libere e poi non fatemi parlare di psicologi e psichiatri, potrei pure insultarli…
    Con poche ma mirate modifiche al codice penale e di procedura penale si risolverebbero gran parte dei problemi di lentezza della giustizia. Qualcuno aveva fatto delle proposte di legge (Di Pietro per essere precisi) molto puntuali in merito ma sia DX che SX le hanno ignorate ed i mezzi di (dis)informazione pure.
    Di che ci lamentiamo? Abbiamo quello che ci meritiamo.
    Scappate gente, scappate!
    Saluti goriziani,
    Luigi

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