22 Giugno 2009

Rovis: «120 milioni di investimento per il nuovo Silos, che sta per partire»

Silos piazza Libertà Trieste

Il pidiellino Assessore Paolo Rovis scrive sul suo blog:

Partono a giorni i lavori preliminari per la riqualificazione del Silos, l’enorme edificio degradato a fianco della stazione ferroviaria di Trieste Centrale. […]

Centoventi milioni di investimento […] Ho seguito personalmente il progetto […] fin dal 2006 […]

Non si tratta di un banale centro commerciale. Il Silos sarà innanzitutto un’infrastruttura indispensabile per sviluppare il turismo congressuale a Trieste. Su quasi 6mila metri quadrati si svilupperà il Centro Congressi dotato di una sala da quasi 1000 posti, una da 200, due da 100, un’area espositiva e due grandi terrazze. Il Centro sarà perfettamente inserito nella struttura complessiva che comprenderà un albergo da 150 stanze, un centro wellness gestito dal gruppo Virgin di oltre 5000 mq., il più grande del Triveneto. E ancora ristoranti, botteghe, lavorazioni artigianali di prodotti tipici triestini che avranno così un’eccellente vetrina per farsi conoscere ai visitatori. Il marchio “Slow Food” ne garantirà la qualità.

Verrà realizzata la nuova stazione autocorriere, collegata a quella ferroviaria ed ai parcheggi capaci complessivamente di 2100 posti auto. Piazza Libertà diventerà così, anche a seguito dei sinergici lavori di riqualificazione e di ridistribuzione della viabilità, un moderno snodo intermodale.

Fine lavori e consegna previsti per il 2012. Non spenderemo nemmeno un euro di soldi pubblici. In base agli accordi con i privati, diventerà di proprietà comunale il Centro congressi – valore 12,5 milioni di euro – e la stazione delle autocorriere. Oltre 350 i nuovi posti di lavoro a regime, più l’indotto. Ma già in questa fase ho sensibilizzato i proprietari affinché vengano utilizzate ditte e manodopera locale, nella misura massima possibile, nell’ambito degli imponenti lavori di ristrutturazione.

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3 commenti a Rovis: «120 milioni di investimento per il nuovo Silos, che sta per partire»

  1. Bibliotopa ha detto:

    Ricapitoliamo l’intervento: solo 3 anni di lavori ( ci risentiamo nel 2012), un Centro Congressi ( e la Stazione Marittima e quello a Palazzo Carciotti.. o hanno cambiato idea.. mi confondo?), un albergo di cui da un paio di anni si fanno nomi e stelle, ma per ora si sa solo che avrà 150 stanze, e… non ci doveva stare anche un teatro? o in genere una sala per spettacoli? e soprattutto nessuna spesa pubblica. Pagano tutto i privati. In cambio di che?

  2. luca ha detto:

    Il comune cede gratis il silos, di sua proprietà ( http://biblioteche.comune.trieste.it/Document.htm&numrec=031612068989480 ), che attualmente cade a pezzi per avere (quasi) a costo zero quattro sale congressi (una da 1000 e tre da 100 posti -> http://www.silostrieste.it/brochure-planimetrie.pdf). Mi sembra chiaro che in questo modo ci guadagnano sia comune che privati.
    La sala maggiore dovrebbe venire utilizzata anche come teatro. Riguardo la marittima è tutto un affare tra Autorità portuale e promotrieste, e se dovesse funzionare come terminal crociere. A Palazzo Carciotti alla fine non dovevano farci un museo? Boh..

  3. brancovig ha detto:

    A me sembra una buona/ottima soluzione, visto anche lo stato della struttura e della zona attorno. L’eventuale supermercato mi lascia un po’ perplesso visto l’altro numero già esistente nei dintorni.

    La stazione marittima oltre ai problemi di gestione non ha degli spazi idonei: La sala principale non mi sembra degna di una vero centro congressi. E’stata una soluzione di compromesso che per certi versi un po’ ha funzionato.

    Palazzo Carciotti come posizione e come qualità architettonica dell’edificio poteva essere la soluzione migliore. Non ho chiari però i costi di ristrutturazione e se effettivamente gli spazi disponibili siano adeguati per sviluppare un centro congressi. Un vero centro congressi necessita di piu sale edi ampi spazi aperti interni ed esterni.

    Secondo me il vero problema per sviluppare la potenzialità congressistica riguarda la logistica: i collegamenti, lì siamo deficitari.

    Uno che arriva in aereo a Ronchi dispone di un sistema rapido di trasporto verso Trieste (taxi a parte) e le ferrovie dove le mettiamo.

    Infine ci sono solo tre treni seri per arrivare a Trieste. Le ferrovie italiane finiscono a Mestre

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