12 Giugno 2009

Fedriga: «E’ il momento che anche Trieste abbia i suoi volontari per la sicurezza»

Quanto segue è il comunicato della Lega Nord sui nuovi 70 vigili urbani armati a Trieste, in cui si chiede l’istituzione anche sul territorio di ronde di volontari per garantire sicurezza.

«La polizia locale armata è un bene, ma ora ci attendiamo che venga compiuto un passo in più»: è questo, in sintesi il pensiero del segretario provinciale e deputato della Lega Nord Massimiliano Fedriga. Incassata la vittoria sull’armamento della polizia municipale, il Carroccio continua dunque la propria battaglia sul “presidio del territorio” chiedendo al Comune di Trieste di istituzionalizzare anche le cosiddette “ronde”.

«Malgrado la contrarietà degli alleati del PdL –continua il parlamentare-, in Municipio siamo riusciti ad ottenere l’armamento e l’addestramento ad hoc per la polizia municipale, con l’obiettivo di contrastare i fenomeni di microcriminalità. Ora è arrivato il momento che anche Trieste abbia i suoi volontari per la sicurezza, esattamente come avviene in altre realtà del nostro Paese come Bologna, Genova, Verona e molte altre, governate oltretutto da schieramenti politici differenti. Ciò sta a significare che le “ronde” si sono rivelate oggettivamente utili e non sono una semplice bandiera elettorale.»

«Voglio sottolineare –conclude Fedriga- che i volontari, grazie alle leggi nazionale e regionale volute dalla Lega Nord, verranno scelti sulla scorta di controlli e test meticolosi, seguiranno un corso di formazione e gireranno muniti esclusivamente di un telefono per segnalare alle forze dell’ordine possibili reati. Chi si mette a disposizione volontariamente e gratuitamente della propria comunità, del proprio vicino di casa, del proprio rione, della propria città, dimostra un elevato senso civico, caratteristica fondamentale in una società evoluta e solidale.»

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74 commenti a Fedriga: «E’ il momento che anche Trieste abbia i suoi volontari per la sicurezza»

  1. furlàn ha detto:

    Paghi ancora le tasse per avere una forza pubblica che faccia rispettare le leggi?
    Paghi ancora le tasse per stipendiare dei ‘panzoni’ seduti dietro ad una scrivania?
    Paghi ancora le tasse per avere dei tribunali e dei giudici?

    Da oggi tutto questo non servirà più! Pagherai ancora le tasse ma alla sicurezza ci penserà il frequentatore dell’osteria sotto casa che tra uno spriz aperol e un capo in b manterrà l’ordine e il decoro in città.
    E tutto senza che il governo metta le mani in tasca ai cittadini.

    PS. Perchè non cominciare dal g8? Si organizza una ronda che porti la Clinton e gli altri in giro per osmize, si evitano blocchi del traffico e scleri connessi.

  2. Pierpaolo ha detto:

    Furlan

    Instillare nel lettore l’idea che la lega nord volgia sostituire le forze dell’ordine con “il frequentatore dell’osteria sotto casa che tra uno spriz aperol e un capo in b manterrà l’ordine e il decoro in città” è di una scorrettezza più unica che rara.

    Altra cosa, invece, è quello che abbiamo chiesto e cioè che venga istituzionalizzato e controllato un fenomeno che gia esiste e che di per se è solo che sintomo di un paese civile, ove gruppi di cittadini presidiano (volontariamente) il territorio e in caso ne avvertano la necessità chiamino le forze dell’ordine.

    Ti informo, inoltre, che in città non propriamente leghiste come Bologna le “ronde” sono gia una reltà e tra i primi ad aver annunciato la loro adesione è l’associazione “Sinistra Universitaria”. Certo in quel caso sono promosse da una giunta di centro sinistra ed è completamente diverso…

  3. furlàn ha detto:

    Quello che fanno le ronde è ciò che ogni cittadino è già tenuto a fare.
    Se lo vogliono fare in gruppi con la pettorina verde lo facciano pure. Mi stupirei se davanti ad uno stupro o una rapina non chiamassero il 112 come dovrebbe fare chiunque ne fosse testimone. L’omertà della denuncia di un fatto non dovrebbe essere la cattiva usanza davanti alla quale un politico ‘istituzionalizza e controlla’ ciò che dovrebbe esser la buona usanza (chiamare il 112).
    Bisognerebbe punire chi non denuncia e si gira dall’altra parte.
    Un giorno in Austria una signora mi ha ripreso ad alta voce con “Non ha le cinture!” (in italiano) perchè ho messo in moto l’auto senza prima allacciarmi la cintura. Non aveva nessun simbolo o pettorina addosso. Si è sentita semplicemente in dovere di farlo, senza essere spinta da chicchessia ma solo da suo senso civico (un po’ eccessivo a mio parere, visto che la cintura stavo giusto per allacciarla).
    Un appunto dialettico: come fanno spesso in tanti, butti il discorso su argomentazioni inutili come quelle sulle città amministrate dalla sinistra dove le ronde ‘sono già una realtà’. Embè? Cosa vuol dire? Non si possono criticare certe iniziative solo perchè sono di sinistra? Gli elettori di sinistra dovrebbero essere talmente succubi da non poter dire ciò che pensano anche se in disaccordo con i politici di riferimento? Nei partiti di destra la critica puntuale alle stupidaggini degli amministratori non è concessa? A Roma tutti gli elettori del sindaco sono d’accordo su tutto quello che fa e dice? A Trieste idem?

  4. enrico maria milic ha detto:

    pierpaolo,

    hai ragione a sottolineare come i volontari delle ronde non saranno l’ubriacone sotto casa.

    però non hai risposto sul vero nodo politico che è:

    ->>> perchè bisogna finanziare le ronde che diventano così il quarto corpo di tutela dell’ordine pubblico, dopo polizia, carabinieri e gdf?

    ->>> che in altre parole, potrebbe diventare una domanda, del tipo: perchè la lega, che si è sempre definita come il partito anti-sprechi e della buona amministrazione, non chiede piuttosto che siano migliorate le prestazioni di uno dei già esistenti corpi di polizia e non chiede la soppressione di tutti gli altri?

  5. mamolo ha detto:

    armi ai vigili xè inutili. inutili proprio contro la microminalità perchè andeghe a domandar a tuti i carabinieri e polizioti quanti ga mai usado la pistola contro i pici delinquenti…
    a trieste po’..

    e i soldi ale ronde xè un spreco. l’idea pol anca eser bela, ma anca a mi me saria piasso più un sistema volontario, de organizaziòn de quartiere, oviamente registrado per no meter in strada esaltadi che vol far i sceriffi..

  6. cagoia ha detto:

    Bastassi che i delinquenti che finissi in galera i ghe resti.

  7. effebi ha detto:

    introdurre le ronde a trieste è una assoluta forzature, chi fa il paragone con Bologna o altre città spero si renda conto della diversità te la nostra e altri centri del nord, dove uscire la sera o cammminare da soli in certe zone non è quasi possibile.
    Ma in generale sono contrario alle ronde, carabinieri, polizia, finanza, polizia municipale… abbondiamo di forze dell’ordine, il problema non è creare un nuovo corpo ma far funzionare (o sennò sopprimere) quelli che abbiamo. Non sono disponibile a pagare altro per ulteriori servizi. Mi sembra di poca fantasia per la lega locale proporre in loco simili baggianate.

  8. Bibliotopa ha detto:

    a me sembra che ci sia chi sta facendo una precisa campagna mediatica per creare uno stato d’animo di paura e di insicurezza

  9. giorgio ha detto:

    Bon, mi voio far una ronda de quei che segnala i pericoli per la gente: zà esisti, savèmo, i giornai de scrivi de questo o de quel che imbròia le vecete dixendoghe che xe l’acega e inveze ghe bèca la pension.
    O quei che fa finta de eser ladri, i ghe sona ale vecete, e inveze i ghe consegna la boleta del’acega e ghe porta via la pension.
    Ma mi voio denunciar anche quei che ne gà cavà l’ici e dopo, ziti, ziti, i ne gà aumentà le scovaze de 4 volte. O quei che porta in giro i sui amici con l’aeroplan dela reonautica (che sarìa de noi tuti) che tanto xe zà pagà el viagio.
    Alora doman andèmo tuti in stazion e ghe dimandemo al sofèr dela 19 se el parti ale 8 e 20 anche se no xe nisun drento: se el dixi de si, montèmo su senza pagar el bilieto: tanto xe zà pagà.
    Per la sicureza, alzeremo le “mani in alto” ogni volta che paserà un vigile con la pistola in scarsèla: fidarsi è bene, no fidarsi è pezo. Perchè se sa che, come in america, più pistole xe in giro, più la gente se còpa: se pò el ladro sa che la guardia gà la pistole el se porta drìo el fuxil. E che per tignirghe testa, i ghe darà el mitra ale guardie e, cò vien a savèr el furfante, el se ciol la bomba a man…

  10. Pierpaolo ha detto:

    Per quanto riguarda i vigili sembra che tutti ignorino il fatto che esiste un corpo della polizia municipale che si chiama polizia giudiziaria.

    Trieste non è come Bologna? La mossa giusta è lasciare che lo diventi per poi cercare delle soluzioni o forse agire in modo che non lo diventi mai?

    Furlan

    vero, è un dovere civico, ma non sarebbe meglio se il cittadino potesse organizzarsi tramite il mondo dell’associazionismo in modo da essere più efficace?

  11. arlon ha detto:

    Se costa ulteriori soldi, oltre ai multipli corpi de polizia che se ritrovemo? No.

  12. Pierpaolo ha detto:

    arlon

    continuiamo a sfuggire al punto della questione. quello dei multipli corpi è effettivamente un problema e sono il primo a dire (e guai se mi sente un finanziere, un poliziotto o un carabiniere) che andrebbero accorpati.
    ma questo che c’entra? i volontari per la sicurezza sono dei cittadini che casomai dovesse servire chiamano il 113, un ausilio, non l’ennesimo doppione.
    detto questo è chiaro che la divisa (che potrebbe essere anche solo il cappellino, tanto per capirsi) serve per farsi notare, per fare prevenzione vera. e a chi lo dai il cappellino? a un perfetto sconosciuto che beve birrette tutta la sera e poi va a fare la ronda o a chi è iscritto all’albo, formato ed incensurato?

  13. Bibliotopa ha detto:

    io resto dell’idea che le ronde le ha da fare, se e dove servono, chi è già preposto all’ordine pubblico.
    E.. il famoso poliziotto di quartiere, di cui si parlava qualche anno fa, che fine ha fatto?

  14. arlon ha detto:

    Concordo con Bibliotopa.

    Se lo scopo è avere persone che poi chiamino la polizia (in caso contrario passerebbero dalla parte del torto), non vedo perchè qualunque cittadino che assiste a qualunque reato non possa fare altrettanto. Senza cappellini, simboli, e propaganda varia. (vedi: http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/politica/divise-guardia/1.html )

    Oppure, c’è connivenza con i criminali?
    (cosa che – a Trieste poi! – non mi sembra esista)

    O, forse, non essendoci praticamente criminali, si cercano nuove categorie da criminalizzare? (come i giovani alla sera, per esempio)

  15. bulow ha detto:

    come la mettiamo con questi?

    da “la repubblica”, 13 giugno 2009

    All’Msi di Milano presentazione dei “volontari” della Guardia Nazionale Italiana “In azione appena in vigore il ddl sicurezza”. Minniti: “Colpo al cuore della democrazia”

    MILANO – Dicono di essere più di 2.000 in tutta Italia, pronti ad indossare una divisa per “collaborare con le autorità contro la delinquenza”. Sono le “ronde nere”: camicia kaki, basco con aquila imperiale romana, una fascia nera al braccio con impressa la “ruota solare” e pantaloni grigi. Sono i volontari della Guardia nazionale italiana, pronti a pattugliare le strade 24 ore su 24, affiancando le ronde padane, non appena sarà approvato dal Senato il disegno di legge sulla sicurezza.

    Sponsor l’Msi. L’iniziativa è stata presentata oggi a Milano, durante il primo convegno nazionale del Movimento sociale italiano-Destra italiana, che fornisce supporto logistico e finanziario e mette a disposizione le risorse per il progetto.

    Saya: “Volontari, ex agenti”. Ispiratore politico della GNI, Gaetano Saya, rinviato a giudizio nel 2004 per aver diffuso “idee fondate sulla superiorità e l’odio razziale”, lo stesso che qualche anno fa parlò degli immigrati come “un pericolo per la nostra razza”. “Abbiamo superato ampiamente le duemila adesioni. Ogni giorno – spiega orgoglioso – ne arriva una valanga di nuove, soprattutto ex appartenenti alle forze dell’ordine”.

    Comandante, ex ufficiale dei carabinieri. Il comandante della Guardia Nazionale Italiana è un colonnello dei carabinieri in riserva. Augusto Calzetta, 67 anni, carriera fra Genova e la Versilia, che vanta l’arresto di Ovidio Bompressi e le indagini sul mostro di Barbagli a Genova e sul sequestro dell’Achille Lauro. Un anno fa è stato arrestato dagli ex colleghi perché sospettato di essere coinvolto in una storiaccia di lucro sulle cremazioni: “Frottole: non c’entro niente”.

    “Siamo apolitici”. Della GNI ci tiene a dire che è “apolitica: né neri, né verdi, né gialli. E’ una Onlus che vuole fare del bene ai cittadini. Vogliamo vigilare su determinate aeree, ma niente manganelli, elmetti e svastiche”. Eppure gli elmetti fanno parte della divisa ufficiale. Chi mette i soldi? “Per ora ne abbiamo pochissimi. Speriamo nel governo”. Cosa farete in concreto? “Andremo in giro nei posti malfamati, controlleremo e riferiremo a chi di dovere”.

    Minniti: “Fermate questo delirio”. “E’ un colpo al cuore ai principi di ogni democrazia liberale”, tuona il Pd. “Dopo le camicie verdi – afferma il responsabile sicurezza Marco Minniti – arrivano le camicie grigie promosse dall’Msi. Esatta la previsione di una cattiva “partitizzazione” della sicurezza nel nostro paese. Ora si faccia qualcosa per fermare questo sconcertante delirio”.

  16. bulow ha detto:

    questo e’ piu’ vecchio, ma ci riguarda direttamente

    da “l’ unita'” del 23 febbraio 2009

    A Trieste ronde intitolate allo squadrista Muti
    di ro.ro.

    La speranza è che sia frutto di un malinteso o di un errore giornalistico. Visti i tempi che corrono, invece, è più probabile che si tratti della cruda verità. Si parla di ronde. Quelle che il governo pochi giorni fa, con l’approvazione di un decreto sulla sicurezza, ha reso legali. A Trieste il Movimento Fiamma Tricolore ha deciso di mettere a disposizione dell’intero territorio provinciale un corpo di 100 volontari. “Tutti cittadini italiani”, beninteso, “molti dei quali esperti di arti marziali o ex appartenenti alle forze armate o a corpi di polizia per i servizi di sicurezza del territorio”, si legge in una nota. “I volontari saranno dotati unicamente di telefono cellulare, torce per la vigilanza notturna e spray anti aggressione, il cui utilizzo è divenuto ormai legale”. E avranno anche un nome. Un po’ particolare. Si chiameranno “Squadre Ettore Muti”.

    Chi era Ettore Muti? Secondo Stefano Salmé, segretario regionale della Fiamma Tricolore, è “un eroe della militare della prima, come della seconda guerra mondiale”. Definizione che non risponde a verità. Non del tutto quanto meno. Ettore Muti era uno squadrista, un fascista della prima ora. E’ stato gerarca fascista fin dagli esordi, segretario del Partito Nazionale Fascista, e nel suo curriculum può vantare diversi assalti squadristi, e per l’occupazione della prefettura di Ravenna durante le operazioni della marcia su Roma. Muti è stato ucciso a Fregene durante il suo arresto da parte dei carabinieri il 24 agosto del 1943.

    Chissà cosa ne penseranno i triestini di questa simpatica iniziativa e soprattutto se si sentiranno più sicuri se nella città gireranno civili armati di spray con nostalgie per il Ventennio che fu. E chissà, poi, che cosa ne penserà il ministro dell’Interno Roberto Maroni, fautore della norma e che ha sempre detto che le ronde non dovevano essere politicizzate.

    «L’ipotesi di istituire le ronde è profondamente sbagliata – ha detto Sergio Cofferati sindaco di Bologna – perché introduce nell’ordinamento il principio che lo Stato delega ad altri l’esercizio di funzioni importanti e delicate come sono quelle rivolte a garantire la sicurezza dei cittadini». Secondo Cofferati, inoltre, «ad un’idea sbagliata poi si aggiunge l’aggravante di un’interpretazione che prefigura addirittura un ruolo dei partiti nella costituzione e nell’ attività delle ronde stesse».

    Insomma, per il sindaco sceriffo, il ruolo svolto dalle ronde «dovrebbe essere svolto dalle polizie di Stato», mentre «sono altra cosa le esperienze degli assistenti civici, che hanno funzioni non sostitutive delle polizie». La loro, ha concluso Cofferati, «è un’attività sussidiaria e nulla più: ben diverso da quello che si propone per le ronde». Specie a Trieste.
    23 febbraio 2009

  17. Pierpaolo ha detto:

    bibliotopa

    Hai ragione, mettiamone 100 di poliziotti di quartiere, anzi 1000 o se preferisci 10000. comunque non capisco perchè dei cittadini non possono presidiare il territorio in aiuto a quei 10000 poliziotti..

    bulow

    domanda: prima del ddl avrebbero potuto organizzarsi in ronde per presidiare il territorio? la risposta te la do io: SI la differenza è che ora quei 2000 (ma quando mai!!) devono essere incensurati, e visto i personaggi mi sa che non saranno riconosciuti in molti…

  18. Pierpaolo ha detto:

    bulow

    chiaro, capisco la tua obbiezione volontari per la sicurezza brutti e cattivi e son tutti fascisti. assistenti civici bravi e buoni perchè sono sinistri..

  19. bulow ha detto:

    no pierpaolo, non hai capito niente.

    1) questi vecchi rottami potrebbero riciclarsi proprio grazie a questo ddl.

    2) non mi piacciono nemmeno i difensori civici di cofferati.

    3) con questo ddl c’e’ il rischio molto concreto che ogni partito organizzi le sue ronde e che si arrivi a una “militarizzazione” della politica che spero nessuno realmente auspichi.

  20. Pierpaolo ha detto:

    Bulow

    mi sai che sei tu che non hai capito niente:

    TGCOM: “Iniziative come le ronde nere di Milano saranno impossibili una volta approvato il disegno di legge sulla sicurezza che regolamentera’ il fenomeno” spiega Mantovano, che critica “gli esponenti della sinistra che si stanno stracciando le vesti”.
    ”L’approvazione definitiva del ddl sicurezza da parte del Senato ed il varo del decreto di attuazione sulle ronde da parte del ministro dell’Interno – rileva Mantovano – produrranno una grossa delusione sia a questi volontari della Guardia nazionale italiana che ai rappresentanti dell’opposizione”. Il decreto attuativo, infatti, sottolinea, ”indichera’ che le associazioni di volontari, non armati, non potranno essere espressione ne’ di forze politiche, ne’ di organizzazioni sindacali, ne’ di tifoserie organizzate. Si prevede inoltre – aggiunge – che eventuali divise e marchi dovranno essere conformi allo spirito della disposizione, che intende promuovere il contributo volontario di cittadini alla sicurezza e non richiamare realta’ paramilitari”.

    non serviva mantovano per chiarire l’ovvio comunque..

  21. bulow ha detto:

    ma va la’. se un partito vuole farsi la ronda, basta che alcuni suoi militanti o simpatizzanti creino un’ associazione “apolitica” e il gioco e’ fatto. sembri alice nel paese delle meraviglie.

    credo che l’ italia sia il paese occidentale con il maggior numero di poliziotti pro capite. e’ compito del ministro dell’ interno coordinarli e farli lavorare bene, come hanno detto piu’ o meno tutti i commentatori di questo post.
    dove ci sono problemi di sicurezza, si intervenga.
    dove non ci sono, come a trieste, ci si goda la tranquillita’ e si pensi a problemi piu’ urgenti.

  22. Pierpaolo ha detto:

    Bulow

    non credo di essere Alice e mi sa proprio che non ci troviamo nel paese delle meraviglie..

    Non capisco che si discute a fare se non si vuole leggere cio che non fa comodo: volontari e polizia NON SONO LA STESSA COSA. più polizia, meno polizia “uguale polizia” non cambia il punto che non vedo che fastidio ti dia che io mi organizza con 3 miei amici, utti rispettabili cittadini e ci facciamo un giro per la periferia e se vediamo uno che entra ,in un appartamento dalla finestra chiamiamo il 113.

    lo farebbe anche un comune cittadino? si, ma il comune cittadino non sarebbe li a quell’ora a presidiare il territorio se non si organizza..

    trieste è tranquilla? non credo sia più un isola felice, ma comunque, di nuovo, che problemi ci sono se dei liberi cittadini presidiano il territorio e per notti intere non segnalano nulla? ti sembra un problema?

    piuttosto ditemi che il problema è l’eccessivo consenso che anche questo provvedimento potrebbe portare alla lega, lo capirei di più…

  23. bulow ha detto:

    per me e’ un problema perche’:

    1) costa.

    2) se in un quartiere la situazione e’ effettivamente pericolosa, i rondaioli rischiano di mettersi nei guai e di aggiungere problemi invece che risolverli.

    3) le ronde rischiano di intralciare l’ operato della polizia. mettiamo ad esempio che uno spacciatore sia in realta’ un agente sotto copertura.

    4) resta sempre il rischio, soprattutto al sud, che le ronde vengano infiltrate da elementi malavitosi. a trieste il rischio invece e’ che vecchi rottami degli anni settanta cerchino di riciclarsi come rondaioli.

    5) non mi piace per niente l’ idea che ogni partito formi la propria ronda.

  24. bulow ha detto:

    pierpaolo

    comunque una cosa vera l’ hai detta, e cioe’ che questo provvedimento serve a raccattare consensi. e’ una specie di spot elettorale a spese del contribuente.

  25. Bibliotopa ha detto:

    è che poi a me, queste ronde di privati cittadini che vanno in giro pronti a chiamare la polizia ( se non a far giustizia sommaria, in futuro) ricordano un po’ le guardie rosse di Mao, un po’ le squadre islamiche afghane e iraniane che controllano se le donne sono vestite come si deve.. una confusione di ruoli istituzionali e di iniziativa privata..
    non mi fido, non vorrei che un giorno, invece di passeggiare per strada a cercar ladri non venissero autorizzati a presentarsi a casa della gente , senza che ci si possa opporre, per vedere cosa tengono nella libreria, sul pc… ovviamente per la sicurezza di tutti!!! mentre d’altra parte si mettono paletti alle intercettazioni da parte istituzionale.
    E’ il concetto di giustizia fai-da-te che non mi piace e l’implicita insinuazione che gli organi statali a ciò preposti non siano sufficienti o adeguati. Insomma, una specie di privatizzazione della sicurezza, appaltata a singoli gruppi politici. e stiamo vedendo chi si sta organizzando a tale scopo.

  26. Pierpaolo ha detto:

    bulow, bibliotopa

    volete rispondere al qualche mia osservazione oppure tirate dritto facendo finta che questa non sia una discussione?

    Immaginiamo che non ci sia il ddl e non si sia mai parlato di ronde, oggi potrei farmi una ronda, di partito e con i simboli di partito?

    I city angels sono un associazione che fa ronde e riceve soldi pubblici e sono presenti in numerose città dal 1994 anno della loro fondazione. Maroni vi sta così tanto sulle balle perchè vuole regolarizzare un fenomeno gia esistente per renderlo più efficacie?

    sui consensi: virode, oh se vi rode… 😉

  27. bulow ha detto:

    guarda che sei tu che non rispondi alle obiezioni. ma nemmeno di striscio. e’ sempre la stessa storia. sono i politici che dovrebbero rispondere alle obiezioni dei cittadini, non viceversa.

    quanto ai consensi, non e’ che mi roda. direi piuttosto che mi preoccupa il consenso che ricevono iniziative di questo tipo. per il momento comunque c’ e’ solo l’ effetto annuncio. bisognera’ vedere cosa succedera’ quando si passera’ dagli annunci ai fatti.

  28. Pierpaolo ha detto:

    bulow

    prendo atto del fatto che non vuoi ammettere che le ronde esistono ed esistevano gia, del tutto deregolamentate e che il ministro degli interni altro non ha fatto che riconoscerle per meglio utilizzarle e meglio controllarle.

    Buona serata

  29. furlàn ha detto:

    Se uno o più individui vestiti come dei pagliacci pseudo-nazisti o pseudo-padani mi si avvicinassero chiedendomi un documento d’identità, io so solo che reagirei. Poi se la cosa dovesse degenerare e dovessi anche prendermi calci e sputi, perchè io i documenti li esibisco solo a dei pubblici ufficiali e non a dei pagliacci, allora riterrei di trovarmi ancor più nel giusto. Non c’è molto da aggiungere e mi stupisco come mai la procura di Milano non abbia aperto un fascicolo per costituzione di banda armata invece che per ricostituzione del partito fascista, un reato per il quale non vengono più indagati nemmeno i fascisti conclamati.

  30. bulow ha detto:

    bah, la tua interpretazione minimalista cozza con l’ enfasi che maroni stesso sta dando al provvedimento. mettetevi almeno d’ accordo tra di voi. buona giornata.

  31. bulow ha detto:

    il messaggio precedente era per pierpaolo ovviamente.

  32. pierpaolo ha detto:

    bulow

    vale il commento di prima

    furlan

    dove hai sentito dire che possono richiedere i documenti?
    reincollo un pezzo di quanto scritto poco più su:
    TGCOM: “Iniziative come le ronde nere di Milano saranno impossibili una volta approvato il disegno di legge sulla sicurezza che regolamentera’ il fenomeno” spiega Mantovano, che critica “gli esponenti della sinistra che si stanno stracciando le vesti”.
    ”L’approvazione definitiva del ddl sicurezza da parte del Senato ed il varo del decreto di attuazione sulle ronde da parte del ministro dell’Interno – rileva Mantovano – produrranno una grossa delusione sia a questi volontari della Guardia nazionale italiana che ai rappresentanti dell’opposizione”. Il decreto attuativo, infatti, sottolinea, ”indichera’ che le associazioni di volontari, non armati, non potranno essere espressione ne’ di forze politiche, ne’ di organizzazioni sindacali, ne’ di tifoserie organizzate. Si prevede inoltre – aggiunge – che eventuali divise e marchi dovranno essere conformi allo spirito della disposizione, che intende promuovere il contributo volontario di cittadini alla sicurezza e non richiamare realta’ paramilitari”.

  33. effebi ha detto:

    mi sembra di aver letto qualcosa di (stranamente) interessante sul Piccolo di sabato a firma di Roberto Morelli, sulla secessione strisciante (che non sarebbe poi nemmeno tanto strisciante).
    Ecco le ronde servono solo a questo, ad andare verso una secessione anche nella gestione ed il controllo dell’ordine pubblico.
    Non servono a nulla le ronde, ma verranno introdotte così avremo le ronde del nord e quelle del sud.
    Quindi la discussione è “vogliamo la secessione o no ?” Chi è per la secessione sostenga le ronde gli altri provino ad impegnarsi perchè le cose a livello nazionale funzionino meglio. L’ipotesi -che ho letto- di un PD del nord non va nella direzione di un lavoro a respiro nazionale, è quindi un ipotesi che, anche se non da sostegno diretto, avvalla le tesi di chi reclama le ronde condominiali (anche dove, come a Trieste, non servono a nulla)

  34. furlàn ha detto:

    effebi in un certo senso hai centrato il pugno. Secondo me quelli della Lega vogliono formare una milizia territoriale simile a quella che c’era in jugoslavia. Ricordate? http://www.youtube.com/watch?v=9Q2YiY3S8cY

  35. furlàn ha detto:

    il punto, non pugno

  36. pierpaolo ha detto:

    ok, qua entriamo nella sfera del ridicolo

    alla prossima discussione!

  37. effebi ha detto:

    @pierpaolo
    “…….Trieste non è come Bologna? La mossa giusta è lasciare che lo diventi per poi cercare delle soluzioni o forse agire in modo che non lo diventi mai?”

    la mossa giusta è capire perchè Trieste non è come Bologna e applicare a Bologna quello che li non si fa e a Trieste (evidentemente)si.

    la mossa sbagliata è introddurre ronde sia qui che li

  38. arlon ha detto:

    quoto.

    E’ come la questione delle pistole ai vigili.

    Così alzi il tiro, e non appena ci sarà un criminale (prima o poi uno ne capiterà anche nella città più tranquilla), questo si sarà ben che premunito con la sua pistola, pronto ad usarla.

    Prima o poi, uno di tutti sti criminali la userà.
    Alzando il tiro.

    Non so fino a dove una spirale del genere potrebbe arrivare, ma di sicuro qualcuno dirà “noi lo avevamo detto”.

    E la gente gli darà ragione, non potendo / volendo distinguere causa ed effetto.
    Fino a che questa spirale si chiuderà, si spera in maniera migliore delle “spirali” del secolo scorso.

  39. apu ha detto:

    Se lo dice anche lui…

    Da Il PICCOLO di SABATO 13 GIUGNO 2009, pagina 15 di TRIESTE:

    Dipiazza: la pistola ai vigili non serve

    «Personalmente ho sempre nutrito seri dubbi sull’opportunità di armare la polizia municipale. Non vedo nella nostra città scenari tali da richiedere e motivare un’ulteriore presenza di forze dell’ordine armate oltre a quelle già presenti sul territorio…”

  40. bulow ha detto:

    a me alla fine tutta ‘sta storia delle ronde mi fa tornare in mente la mia infanzia, negli anni ’70… in ogni campagnetta c’ era qualcuno che aveva un fratello maggiore o un cugino carabiniere… e si esaltava con film tipo “torino calibro 9”, o roba del genere…

    forse qualcuno ha nostalgia di maurizio merli e dei fratelli de angelis…

    http://www.youtube.com/watch?v=eT0P6Mu1bS0

  41. pierpaolo ha detto:

    corriere della sera

    Da Padova all’Emilia Romagna:
    dove la sinistra dice sì alle ronde
    Penati stanziò fondi. E ad Albenga i controlli li fa la giunta Pd
    NOTIZIE CORRELATE
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    (Tam Tam)
    ROMA — Anche il centrosinistra ha un’anima «rondista». Prima an­cora dell’approvazione del ddl sul­la sicurezza voluto dal centrodestra e in particolare dalla Lega, diverse amministrazioni guidate dal Pd hanno dato il via libera alle squa­dre di volontari per la sicurezza, per il presidio del territorio o per il decoro urbano. Appunto le ronde, anche se preferiscono chiamarle «associazioni civiche».

    Il laboratorio delle «ronde dolci» di centrosinistra è l’Emilia Roma­gna. Qui una legge regionale voluta dal governatore Vasco Errani nel 2003 ha spianato la strada alle asso­ciazioni civiche che mandano i vo­lontari davanti alle scuole, nei par­chi, addirittura nei cimiteri. «Ma so­no contrario alle ronde per la sicu­rezza », ha ribadito Errani quando il ddl del governo è arrivato al Senato per l’approvazione definitiva. E Giorgio Pighi, sindaco riconfermato di Modena, esponente del Pd e fra i fondatori dell’Ulivo, ha spiegato: «Le nostre non sono le ronde che piacciono alla Lega, non c’entrano nulla. In comune abbiamo solo il fat­to che i cittadini prestano la propria opera volontariamente. Ma il no­stro è un approccio culturale: le no­stre squadre lavorano per il ripristi­no del decoro urbano, cancellando le scritte o aggiustando la panchina divelta nel parco, e per portare coe­sione sociale. Le ronde che vuole la Lega non puntano alla coesione e al­la solidarietà sociale. E’ un presidio del territorio con finalità quasi inti­midatorie ». In realtà, però, anche in Emilia Romagna c’è chi nel Pd ave­va intravisto nelle ronde un aiuto al­la sicurezza: Sergio Cofferati, quan­do era sindaco di Bologna, nello scorso febbraio aveva affermato che i cittadini «possono dare un contri­buto al presidio del territorio», pur­ché le iniziative non assumano «co­lore o valenza politica».

    E anche nella Lombardia domi­nata dal verde della Lega e dall’az­zurro del Pdl, ci sono stati ammini­­stratori di spicco del Pd che hanno aperto più di uno spiraglio alle ron­de: Filippo Penati, prima di perde­re la presidenza della Provincia di Milano, aveva stanziato 250 mila euro a favore dei Comuni del terri­torio per finanziare le associazioni di volontari. Una mossa, quella di Penati, che è andata oltre a quanto stabilito il governo, secondo il qua­le le ronde non devono gravare sul­le casse pubbliche.

    E ancora in Liguria c’è il caso Al­benga: il sindaco Antonello Tabbò, centrosinistra, aspettando di poter installare decine di telecamere per la videosorveglianza ha lanciato una sorta di «ronde istituzionali». Lui stesso, insieme agli assessori della sua giunta e ai consiglieri di maggioranza, è sceso in strada di notte accompagnando nei pattuglia­menti polizia municipale e forze del­l’ordine, anche se con una valenza simbolica più che reale: «Per far sen­tire ai vigili e alla cittadinanza che siamo loro vicini nella lotta per la si­curezza ».

    E nella vicina Massa, invece, il sindaco del Pd, Roberto Pucci, si è schierato contro le ronde, che però sono lo stesso scese in strada, orga­nizzate dai consiglieri locali de La Destra, sotto lo slogan «Soccorso so­ciale e sicurezza», con i volontari ar­mati di cellulare, torce metalliche e spray al peperoncino. Quando la leg­ge approvata giovedì entrerà in vi­gore, però, bombolette urticanti e torce metalliche dovranno essere ri­posti nell’armadio, perché i volonta­ri non potranno portare «alcun og­getto atto a offendere».

    La patria delle ronde è comun­que il Veneto. Qui il Carroccio ha or­ganizzato le squadre di volontari in piccoli e grandi centri. Ma anche il Pd si è mosso. Achille Variati, sinda­co di Vicenza, ha annunciato l’istitu­zione di una scuola per volontari della sicurezza. Flavio Zanonato, confermato alle ultime amministra­tive alla guida di Padova, già in pas­sato ha schierato i «nonni-vigili» davanti alle scuole e nei parchi: «Di­ciamo che sono delle ronde anche queste, e io sono favorevole a utiliz­zare la collaborazione dei cittadini per il presidio del territorio. Perché la presenza di una squadra di volon­tari in un parco può scoraggiare gli spacciatori. Un’altra cosa è quando sento parlare di ronde come quelle che vogliono i leghisti, che rischia­no di diventare una polizia politica al servizio di un’ideologia. Con il termine ronda, poi, viene indicato anche un altro fenomeno: quello delle manifestazioni spontanee in piazza di comitati di cittadini che re­clamano sicurezza. Queste non so­no ronde vere e proprie. Sono inizia­tive legittime ma non procurano si­curezza. Anzi paradossalmente as­sorbono energie delle forze dell’or­dine che per tutelare la sicurezza dei partecipanti sono costrette a tra­lasciare altri incarichi».

    Al Sud almeno due sindaci di centrosinistra si sono detti favore­voli alle ronde: Michele Emiliano (Bari) e Vincenzo De Luca (Saler­no). Purché però siano «intese co­me squadre di cittadini che volon­tariamente collaborano al control­lo del territorio, ma senza connota­zione politica».

  42. arlon ha detto:

    Una cosa è riparare le panchine e aiutare i bambini ad attraversare, un’altra puntare alla “sicurezza”, magari quando questa c’è già (come a Trieste).

  43. pierpaolo ha detto:

    arlon, se non hai capito bene il senso dell’articolo ti riporto alcuni passi su cui dovresti fare attenzione:

    “nella vicina Massa, invece, il sindaco del Pd, Roberto Pucci, si è schierato contro le ronde, che però sono lo stesso scese in strada, orga­nizzate dai consiglieri locali de La Destra, sotto lo slogan «Soccorso so­ciale e sicurezza», con i volontari ar­mati di cellulare, torce metalliche e spray al peperoncino. Quando la leg­ge approvata giovedì entrerà in vi­gore, però, bombolette urticanti e torce metalliche dovranno essere ri­posti nell’armadio, perché i volonta­ri non potranno portare «alcun og­getto atto a offendere».”

    ovvero senza legge posso farmi la ronda con lo spray e simboli di partito, dopo la legge non potrò più farlo

    “E ancora in Liguria c’è il caso Al­benga: il sindaco Antonello Tabbò, centrosinistra, aspettando di poter installare decine di telecamere per la videosorveglianza…”

    ma non erano soldi buttati?

    “Filippo Penati, prima di perde­re la presidenza della Provincia di Milano, aveva stanziato 250 mila euro a favore dei Comuni del terri­torio per finanziare le associazioni di volontari. Una mossa, quella di Penati, che è andata oltre a quanto stabilito il governo, secondo il qua­le le ronde non devono gravare sul­le casse pubbliche.”

    ire contro la seganti che sperpera denaro pubblico mentre penati era un eroe che doveva fermare l’avanzata del centrodestra?

  44. furlàn ha detto:

    La legge regionale fa talmente schifo che anche il governo l’ha impugnata. Alla faccia del ‘padroni a casa nostra’.

  45. arlon ha detto:

    @ pierpaolo:

    Al momento non vedo bande di gente armate di torcie metalliche pronte a darmele in testa.
    Dove ci sono (mi sembrano realtà marginali), vanno tenute d’occhio. Così come andranno tenute d’occhio determinate ronde? Esatto.

    Poi: non mi interessa che il PD faccia o non faccia una cosa? Cosa c’entro io con il PD, poi? 😀
    Avendo vissuto in provincia di Milano fino a pochi mesi fa, poi, posso confermare l’inutilità di Penati in molti aspetti, specialmente in quello di scimmiottare la destra per conquistare l’elettorato (non riuscendoci, peraltro).

    E, personalmente, sono convinto che nel 80% dei casi la videosorveglianza non sia soldi ben spesi.

    Non che avessi di che giustificarmi, ma mi andava di farlo cmq.

    Detto questo, sarei decisamente favorevole a volontari (anche pagati, eh) che provvedano MATERIALMENTE al decoro delle disastrate periferie, piuttosto che a ronde di simpatici passeggiatori che – specialmente a Trieste – non servirebbero a nulla.

  46. pierpaolo ha detto:

    furlan

    complimentoni per l’attenta analisi che hai fatto, quando sei a porta a porta?

  47. pierpaolo ha detto:

    arlon

    fare la cosa giusta diventa scimmiottare se copi dal “nemico” politico..

    volontari pagati per pitturare panchine decisamente si
    ronde di simpatici passeggiatori non pagati che camminano “inutilmente” no?

    non dovrei risponderti che per le panchine dovrebbero esserci gli operai del comune a pensarci? o che è demagogia, perchè in confronto ad altre periferie la nostra è rose e fiori?

    difficile capirvi..

  48. arlon ha detto:

    Il mio non era un giudizio giusto/sbagliato, semplicemente quando i votanti devono scegliere tra lo scimmiottatore e l’originale, hanno ben pochi dubbi.
    Quando poi ci si riduce a scimmiottare pur di non perdere consensi, è evidente che ci si prepara ad un tracollo.

    Per le periferie, dipende se ci si confronta con Vienna o con Napoli. Questione di punti di vista. (ma siamo OT)
    Non credere che la periferia di Trieste sia rose e fiori.
    Esiste una periferia “visibile” tenuta discretamente, e una “secondaria”, in condizioni pietose (almeno per gli standard mitteleuropei).

  49. effebi ha detto:

    la sicurezza non funziona ? dire cosa, analizzare, e migliorare l’azione delle forze dell’orinde che già esistono e che paghiamo.
    delle due l’una: o carabinieri e polizia o ronde

    io contribuente (che sia di ds o sn) NON voglio spendere altri soldi per la sicurezza
    io contribuente pretendo che i miei soldi siano spesi meglio.

    le forze politiche che vogliono farmi spendere di più non mi piacciono, anzi.
    la storia dei volontari non me la bevo, raccontatela ai bambini.
    la storia delle ronde è un pretesto per istituire silenziosamente una milizia territoriale. la rifiuto.

  50. pierpaolo ha detto:

    arlon

    i votanti non scelgono tra originale e scimmiottatore, scelgono chi dice cose sensate e chi pur di essere contro rinnega anche le scelte più logiche. e le elezioni qualcosa l’hanno detto.

    ok, sarà in condizioni pietose, ma non ci sono gia i dipendenti del comune? perchè vorresti dei volontari?

  51. arlon ha detto:

    Perchè i vecchietti me li vedrei bene a prendersi cura dei dintorni di casa, in cambio di qualche euro al mese.
    E i risultati sarebbero reali.

  52. pierpaolo ha detto:

    arlon

    qual’è il limite di sicurezza oltre a cui non serve far più niente?
    mi spiego, quanti reati consideri fisiologici? fatti 100 a trieste i primi 99 sono fisiologici e quindi le ronde non servono mentre col 100esimo si?
    mi puoi spiegare per bene quanto meno sicura deve diventare una città prima di porvi rimedio?

  53. arlon ha detto:

    In posti poco sicuri ci ho vissuto. Anche in quartieri poco sicuri di posti poco sicuri.
    Diciamo che una vaga idea di cosa Trieste sia (e cosa non sia) credo di poterla avere.

    Ci sono due approcci:
    – la deterrenza, giusta se non in dosi esagerate (sintomi di mancanza di libertà individuale); nel nord Europa la polizia la pratica regolarmente, con ottimi risultati. Da noi si tende a preferire
    – la repressione, che alla lunga causa dei peggioramenti nelle condizioni di vita di tutti. Di quelli che vengono “repressi” e di quelli che se ne stanno tranquilli.
    Quelli che sono/devono essere delinquenti si adattano alla repressione, che evidentemente non è rivolta a loro (arriva infatti – per definizione – dopo un reato, non prima).
    Si adattano alle pistole dei vigili, come (ovviamente!) alle ronde.

    E non mi si venga a dire che le ronde fanno parte della deterrenza al crimine. Sono inerti, facilmente individuabili (cappellino, etc), e – com’è sacrosanto – non possono agire per conto loro.

    Quindi, o siamo tutti attivi nel mantenere un quartiere/città/regione/stato onesto, ogni giorno, senza divise o segni di alcun tipo, oppure tanto vale lasciare tutto in mano a chi lo fa di mestiere, e lavarcene la coscienza.

    In tutto questo non vedo un uso, che sia uno, logico e sensato di un gruppo di passeggiatori organizzati.

  54. pierpaolo ha detto:

    arlon

    vedo che fai il vago..

    “Quindi, o siamo tutti attivi nel mantenere un quartiere/città/regione/stato onesto, ogni giorno, senza divise o segni di alcun tipo, oppure tanto vale lasciare tutto in mano a chi lo fa di mestiere, e lavarcene la coscienza.”

    questo vale per tutti i tipi di volontariato allora? o siamo tutti attivi nel ridipingere la panchina o perchè dovrebbe esserci un volontario a farlo? lasciamolo fare agli operai del comune.

    faccio fatica a capire la tua distinzione tra deterrenza e repressione.

    arlon, non è necessario arrampicarsi sugli specchi, non è così terribile ammettere che le ronde non sono poi una stupidaggine.. 😉

  55. pierpaolo ha detto:

    arlon

    sarebbe più interessante la discussione se invece di buttare delle frasi a casaccio cercassi di argomentare in modo più convincente. daresti meno l’impressione di condannare le ronde solo perchè figlie di questo governo. 🙂

  56. arlon ha detto:

    sì, forse.
    Non ne ho il tempo, però, e credo che il discorso sia ben chiaro, a sto punto.

  57. Pierpaolo ha detto:

    permettimi solo l’ultima considerazione, sempre riportanto una tua riflessione:

    “Quelli che sono/devono essere delinquenti si adattano alla repressione, che evidentemente non è rivolta a loro (arriva infatti – per definizione – dopo un reato, non prima).”

    “E non mi si venga a dire che le ronde fanno parte della deterrenza al crimine. Sono inerti, facilmente individuabili (cappellino, etc), e – com’è sacrosanto – non possono agire per conto loro.”

    forse non sai quel che vuoi dire: preferisci la deterrenza o la repressione? come tu dici il volontario in divisa è facilmente riconoscibile, quindi dovrebbe essere un deterrente.

    hai ragione, il discorso è ben chiaro, non per tutti però.. 🙂

  58. arlon ha detto:

    credo di averlo spiegato per bene nel resto del messaggio/i.

  59. furlàn ha detto:

    Insomma le ronde sono un toccasana. Ma perchè negli altri paesi non ci hanno pensato prima? Ah se non ci fossimo noi italiani sai che giungla di delinquenti e mafiosi sarebbe il continente europeo!

  60. pierpaolo ha detto:

    furlan

    lascio che ti risponda il ministro Maroni, non che mi permetta di pensare che ne sappia più di te..

    “Alla vigilia del voto di fiducia sul “pacchetto Sicurezza” del governo, ormai scorporato in tre maxiemendamenti, il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, torna a parlare del grande valore sociale delle ronde cittadine.

    “Le ronde civiche – ha infatti affermato l’esponente del Carroccio – sono il pilastro del modello di sicurezza integrata contenuto nel disegno di legge sulla sicurezza che viene approvato questa settimana dalla Camera. È un sistema che funziona bene in altri Paesi europei. Chi si oppone e chi grida alla privatizzazione della sicurezza – continua – non sa bene di cosa parla”.

    Inghiltarra, for example..

  61. pierpaolo ha detto:

    furlan

    per farti capire meglio quanto poco ne sappia di un argomento che ti affretti a giudicare così negativamente ti riporto anche un pezzetto sulle ronde inglesi.

    buona lettura!

    “I britannici le chiamano Neighbourhood & Home Watch ed oltre a svolgere il servizio di vedetta si propongono anche di:

    +Incoraggiare la vigilanza tra membri partecipanti e incoraggiare attivamente la denuncia di comportamenti sospetti nella zona designata;
    +Distribuzione di messaggi e di informazione nel vicinato, per allertare su casi di cirminalita’ recenti o su nuovi atteggiamenti criminali in zona;
    +Incoraggiare accortezze relative all’essere consci e mettere in atto strategie anti crimine nella propria proprieta’, come dispositivi di sicurezza e segnalazioni esplicite di vigilanza delle “ronde”;
    +Controllo attivo e periodico del territorio;
    +Occhio di riguardo a proprieta’ vulnerabili;
    +Informazione attiva per gli anziani locali, newsletter e lettere circolanti tra il vicinato;
    +Inviti ai nuovi residenti a partecipare attivamente allo schema;
    +Distribuzione di volantini, libri, etc…
    +Riunioni con la polizia locale, che resta l’unica autorizzata ad intervenire nei casi di allarme.

    La gestione e’ decentralizzata. C’e’ un responsabile di zona (paese), coordinatore, in gerarchia con altri coordinatori di zone piu’ piccole (quartieri).Tutta l’organizzazione è basata sul volontariato e non ci sono nomine che arrivano da autorità locali o nazionali.
    Il buon successo delle iniziative ed il fatto che il numero dei volontari sia elevato permette una grande alternanza dei neighbourhood watch in modo da diventare un impegno sostenibile da molti. Non sempre questi cittadini sono dotati di pettorina o sono riconoscibili e la dotazione base è costituita da una radio. Anche in Inghilterra sono previsti contributi statali ma non ho idea di come vengano calcolati e distribuiti.”

    ps. se non lo sapessi, in Inghilterra non c’è la Lega.

  62. furlàn ha detto:

    Fino all’ottocento. Poi hanno inventato la polizia di stato (chissà perchè).

  63. pierpaolo ha detto:

    furlan

    te prego, basta figuracce, cosa stai dicendo?????

  64. dieffe ha detto:

    dal sito ufficiale del governo britannico, tanto per tagliare la testa al toro….

    What is Neighbourhood Watch?

    Neighbourhood Watch (in some areas known as Home Watch), is one of the biggest and most successful crime prevention schemes ever. It is based on simple ideas and values that are shared by many people around the country:

    ‘Getting together with your neighbours to reduce local crime and disorder in the bid to make your neighbourhood a safe and better place to live, work and play’.

    Neighbourhood Watch is not just about reducing crime – it is about building community spirit and good relations. It brings local people closer together with common goals; to tackle crime and disorder and to keep an eye on each other’s property.

    There are also other benefits of joining a Neighbourhood Watch scheme. For example, you can learn more about crime prevention and home security which will help keep your home and belongings safe. You might also get a discount on your home insurance.

    The aims of Neighbourhood Watch schemes are:

    *

    • To reduce the opportunities for crime and anti-social behaviour to occur in your neighbourhood by deterring would-be burglars and vandals.
    *

    • To build a community spirit so that all residents can contribute towards the protection of their property through co-operation and communication.

    Members of Watch schemes are not vigilantes. Patrolling the streets is a job for the police; they will act upon the information supplied by residents. Watch schemes are not police-run groups. However, in order to be effective in tackling crime, Watch schemes have to work in partnership with the police (and other agencies).

    By letting the police know of anything suspicious that you see or hear, you are helping to reduce the opportunities for crime to occur. The more difficult it can be made for the criminal, the more likely it is that crime can be reduced.

  65. mamolo ha detto:

    e ‘deso che go visto el video de Salvini me par che i farà le ronde anche contro i napoletani.. e perchè no anca i romani? umbri, abruzzesi, marchigiani… pensa che orde ‘sai pericolose..
    magari se i passa el Po no i paserà el Timavo…

  66. arlon ha detto:

    Faccio notare che le città inglesi e scozzesi sono tra le più violente e pericolose dell’Europa occidentale.

  67. Pierpaolo ha detto:

    arlon

    ma l’inghilterra la consideri nord europa? la fanno repressione o deterrenza? e quale delle due preferivi?

  68. furlàn ha detto:

    Ma come si fa a paragonare le ronde (parole del ministro: “Chiamiamole ronde”) con queste iniziative inglesi? Questi dei Neighbourhood Watch non c’entrano un’acca con le ronde di volontari che gironzolano. La disinformazione che fai è devastante e a me non piace “prostitusione inteletuale”, perchè il tuo ministro ha chiarito benissimo cosa saranno. I Neighbourhood Watch sono la trasposizione di quello che si chiama solidarietà tra vicini di casa. Io guardo casa tua e tu dai un’occhio a casa mia quando non ci sono. Si appiccicano sulle case degli adesivi che indicano che quella casa è tenuta d’occhio da qualcuno e se quel qualcuno vede qualcosa di strano avvisa la polizia, non sono previste squadre di volontari che girano. Al mio paesello questo già succede perchè quasi tutti si conoscono. Immagino che tra coinquilini di un condominio certe cose accadano già.
    Qui il discorso è: chi viene a controllare casa mia? Io mi fido del mio vicino. Di uno sconosciuto che abita dall’altra parte della città no.

  69. arlon ha detto:

    L’Inghilterra (specialmente settentrionale) e la Scozia (nelle città) sono zone molto più disastrate – in termini di violenza per le strade e disagio generale – di quanto i media facciano credere, mostrandoci i lustrini di Londra.
    Per capirci: sicuramente e visibilmente peggio di come il nord Italia stia al momento.

    Come politiche sociali sono molto poco “nord Europa”, a parte le scuole primarie, che sono gestite bene, e in generale la sanità.
    Se loro fossero un esempio, a riguardo, sarebbero proprio un esempio da NON seguire.

  70. bulow ha detto:

    arlon, furlan

    se non lo avete capito, pierpaolo e’ molto deluso di voi, e di tutti quelli che come voi si ostinano a non apprezzare l’ operato di sua eccellenza il ministro dell’ interno. come diceva brecht, quando il governo e’ deluso dal popolo, non gli resta che scioglierlo ed eleggerne un altro.

  71. Pierpaolo ha detto:

    furlan

    si, tra radio agli inglesi e cellulari da noi, ce ne corre..

    arlon

    grazie, adesso da te sappiamo – ma solo dopo la clamorosa scoperta che le ronde esistono gia in altri paesi – che anche l’inghilterra è un paese del cavolo.

    Inutile dialogare così.

    buona serata

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