8 Giugno 2009

Elezioni europee: i candidati più votati in Friuli Venezia Giulia

Sezioni rilevate: 1.378 su 1.379

IL POPOLO DELLA LIBERTA’ 31,85% (numero voti: 207.221)
BERLUSCONI Silvio 64286
COLLINO Giovanni 43242
GARDINI Elisabetta 7059
CANCIAN Antonio 5109
SARTORI Amalia 2656

PARTITO DEMOCRATICO 25,60% (numero voti: 166.514)
SERRACCHIANI Debora 73910
BERLINGUER Luigi 11244
PRODI Vittorio 6252
FRIGATO Gabriele 2559
CARONNA Salvatore 2243

LEGA NORD 17,45% (numero voti: 113.539)
BOSSI Umberto 16013
BORTOLOTTI Enzo 15877
SPAGNOLO Maddalena 6995
MARONI Luciano 2670
FONTANA Lorenzo 1037

ITALIA DEI VALORI 7,29% (numero voti: 47.445)
de MAGISTRIS Luigi 8960
DI PIETRO Antonio 8114
PRESSBURGER Giorgio 5706
ALFANO Sonia 3152
ZANONI Andrea 656

UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI 6,32% (numero voti: 41.143)
GIGLI Gian Luigi 8981
MOTTI Tiziano 1900
CAROLLO Giorgio 1125
DEROSSI Giuseppina 923
NOE’ Silvia 789

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30 commenti a Elezioni europee: i candidati più votati in Friuli Venezia Giulia

  1. Anonimo Multiforme ha detto:

    Grande exploit di Debora Serracchiani.
    Ha preso più voti di Berlusconi.
    E con tutti questi voti, potrebbe essere eletta…

  2. BaoTzeBao ha detto:

    9624 volte meglio, ma…

    ( continua @ A Vanvera )

  3. effebi ha detto:

    dato il grande consenso della debora non era allora meglio, per il pd, investire questa risorsa in campo nazionale ? perchè mandarla nel “confino dorato” europeo ?

    e poi, se qui il berlusca avesse ricevuto 70000 consensi e il secondo pdl solo 10000 di cosa staremmo a parlare ? …di regime ?
    vabbè, auguri alla “corregionale” debora.

  4. enrico maria milic ha detto:

    —> effebi

    proviamo a buttar giù uno scenario ipotetico:

    venerdì sera prima delle elezioni, ore 20.

    apro il tg1 e il tg5 e NON mi ritrovo la grottesca apertura dei più importanti mezzi d’informazione in italia in cui non si fa cenno della notizia del giorno: le foto pubblicate on-line dal giornale el pais, dei festini di berlusconi in sardegna con donne e uomini nudi; facciamo finta che NON mi ritrovo 6-7 minuti di comizio televisivo di berlusconi, con giornalisti zerbino, e con tanto di sfondo di decine di simboli del pdl dietro la faccia di berlusconi “intervistato” sul tg5.

    facciamo finta, invece, che i più importanti e seguiti mezzi d’informazione in italia aprano con la notizia del giorno e un approfondimento sulle beghe e i limiti di pdl e berlusconi (ma anche di pd e gli altri ovviamente).

    non credo che avremmo avuto lo stesso risultato elettorale. ma magari mi sbaglio, eh.

  5. effebi ha detto:

    facciamo finta che saputo del grande talento e potenzialità della serracchiani i grandi del pd la proponevano nuovo segretario invece di mandarla a pettinare le bambole a Bruxelles….
    (forse ci saremmo tolti prima dalle scatole il berlusca e invece aspetteremo che la “madonna” ritorni appena tra quattro anni)

  6. bulow ha detto:

    immaginiamo questo scenario: nel 1984 craxi NON firma un decreto urgente per permettere a berlusconi di trasmettere in network contro la legge allora vigente… il pci NON da’ il suo avvallo in cambio della direzione di rai3… il parlamento italiano vota una legge europea sull’ assetto radiotelevisivo, che garantisca il pluralismo nel settore privato ed elimini la lottizzazione partitica dal settore pubblico… immaginiamo che berlusconi NON ottenga la mondadori grazie ai “servigi” di previti e soci… immaginiamo quindi che berlusconi NON disponga degli strumenti per modellare l’ immaginario, le aspirazioni e i sogni degli italiani nei vent’ anni successivi… immaginiamo…

  7. effebi ha detto:

    immaginiamo che in europa (dove berlusconi non cè e nemmeno noemi)abbia vinto il centrosinistra…

  8. pierpaolo ha detto:

    e che zapatero non abbia perso e nemmeno i laburisti inglesi

  9. effebi ha detto:

    oppure, immaginamo che in italia esista un centrosinistra,
    guidato (ancora) da Prodi, un centrosinistra che invece di aver fatto decine di autogol e essersi frammentato in mille formazioni anti-berlusconi avesse continuato a costruire e costruirsi invece che autodistruggersi. immaginiamo un centrosinistra che invece di parlar male del berlusca e noemi pensi a governare e a proporre cose nuove…
    immaginiamo un giovane del centro sinistra capace di formulare una critica costruttiva… e immaginiamo di non mandarlo al parlamento europeo ma di valorizzarlo in funzione nazionale….

    immaginiamo che forse non sè capito di aver fatto ancora una volta un favore al berlusca.

  10. bulow ha detto:

    l’ alternanza tra destra e sinistra e’ fisiologica. il problema italiano, che riguarda tutta la classe politica, ha degli aspetti specifici che sono legati molto strettamente alla mancanza di pluralismo nei media e piu’ in generale nell’ industria culturale. avrei scritto le stesse cose anche se avesse vinto il centrosinistra.

  11. enrico maria milic ha detto:

    concordo nuovamente con bulow!!!!
    : D

  12. effebi ha detto:

    se l’alternanza è fisologica basta sedersi ed aspettare allora…
    magari si fa un pò di settimana enigmmistica ! il pluralismo nei media si poteva sistemare con una buoa e veloce leggina all’epoca del governo prodi, forse qualcuno era impegnato in bagno a far parole crociate…

  13. bulow ha detto:

    effebi

    non capisco il senso della tua replica.

    che in democrazia l’ alternanza sia fisiologica e’ un’ ovvieta’. chi perde fa opposizione e prepara la “rivincita”.

    pluralismo nei media: il governo prodi I non ha toccato l’ assetto dei media perche’ quel furbacchione di d’ alema non voleva. c’ era la bicamerale… il governo prodi II era troppo debole per occuparsi seriamente di questi temi. ma le responsabilita’ della sinistra sono molto piu’ antiche, come ho detto, e risalgono addirittura al 1984.

    venendo all’ oggi. ormai non si puo’ pensare di risolvere l’ anomalia italiana con una semplice legge. sarebbe come cercare di rimettere il dentifricio nel tubetto. cio’ di cui c’e’ bisogno e’ un lavoro di lungo periodo, e non solo sul piano strettamente politico. ma questa e’ una questione complessa, che non si puo’ liquidare con due battute.

  14. effebi ha detto:

    credo che di più su un blog non riusciamo a fare, in ogni caso ribadisco che quando fu il turno di prodi il berlusca non fece nemmeno la fatica di preparare la rivincita se la trovò lì, anzi dovette improvvisare in fretta e furia pure un discorso da un predellino.

  15. bulow ha detto:

    effebi

    tutto vero, ma io stavo parlando di un’ altra cosa.

  16. effebi ha detto:

    mi sembrava che tu stessi “immaginando” qualcosa addirittura del 1984 per giustificare le vittorie del berlusca, mentre ho provato evidenziarti che era sufficente riferirsi anche a qualcosa di più recente.
    in ogni caso, a me il fatto che il berlusca abbia preso poche preferenze in fvg lo considero un fatto positivo per gli elettori del c-destra che qualche volta fanno pure fatica ad averlo tra i piedi…..
    direi che il centro-destra ha tenuto, nonostante berlusconi, e scusate se è poco.

  17. bulow ha detto:

    che berlusconi abbia vinto quasi sempre, a partire dal 1994, dipende certamente anche da quel che accadde in quel lontano 1984.

    questo non significa che se nel 1984 le cose fossero andate diversamente, avremmo avuto vent’ anni di governi di sinistra. forse avremmo avuto lo stesso vent’ anni di governi di destra. ma non di berlusconi.

    sicuramente l’ italia oggi sarebbe diversa, probabilmente migliore. la cultura non si sarebbe rattrappita in questo modo, e le elezioni non si sarebbero ridotte a dei derby calcistici con annesso tifo da stadio e dibattito da bar sport.

  18. bulow ha detto:

    quando berlusconi “scese in campo”, nel dicembre del ’93, io avevo 23 anni. adesso ne ho 39. ho fatto in tempo a laurearmi, a fare un dottorato, a emigrare in germania e a rientrare in italia, a sposarmi e a fare due figli. in mezzo c’ e’ stata la guerra nei balcani, l’ 11 settembre, l’ afganistan e l’ iraq. sono passati clinton e bush jr. ed ora e’ arrivato obama. ma in italia il tempo si e’ fermato, le immagini di ieri si confondono con quelle di quindici anni fa. come si fa a dire che in tutto questo il controllo sui media non gioca nessun ruolo?

  19. bulow ha detto:

    quasi quasi anch’ io… 😀

  20. effebi ha detto:

    In effetti non l’ho detto, son convinto anch’io che le passate della Serracchiani in tv abbiano avuto una certa importanza…
    a parte le battute, dico, anzi ripeto che da quel lontano ’93 il c-sinistra ha avuto diverse possibilità di sistemare l’argomento, se non è stato fatto significa che o non è tanto importante o se è talmente importante non cè stata la capacità.
    riferirsi sempre al controllo dei media per giustificare i successi del c-destra mi sembra sia limitativo, ma ognuno può ritrovare le cause delle proprie sconfitte dove meglio crede, ma forse, una sbirciatina in casa propria… (serracchiani docet…)

  21. bulow ha detto:

    effebi

    probabilmente tu credi che io sia un militante del pd, ma non e’ cosi’. le insufficienze, gli errori, le meschinita’ del centrosinistra le ho tutte ben presenti, come del resto le hanno ben presenti gran parte degli elettori di centrosinistra. credo anche che il ceto politico del centrosinistra abbia campato di rendita in questi quindici anni, facendo intrallazzi sottobanco con berlusconi & co, salvo poi, al momento del voto, chiamare a raccolta gli elettori a difesa della democrazia. forse e’ anche per questo motivo che non hanno mai voluto affrontare la questione dei media.

  22. enrico maria milic ha detto:

    da repubblica:

    Secondo un’indagine del Censis, durante la campagna elettorale il 69,3% degli elettori ha formato la sua scelta attraverso le notizie e i commenti trasmessi dai telegiornali. I Tg restano il principale mezzo per orientare il voto soprattutto tra i meno istruiti (il dato sale, in questo caso, al 76%), i pensionati (78,7%) e le casalinghe (74,1%).

    Al secondo posto si piazzano i programmi televisivi di approfondimento giornalistico a cui si e’ affidato il 30,6% degli elettori. Si tratta soprattutto delle persone piu’ istruite (il dato sale, in questo caso, al 37%) e residenti nelle grandi citta’, con piu’ di 100.000 abitanti (con quote che oscillano tra il 36% e il 40%), mentre i giovani risultano meno coinvolti da questo format televisivo (il 22,3% nella classe d’eta’ 18-29 anni).

    Al terzo posto si colloca la carta stampata: i giornali sono stati determinanti per il 25,4% degli elettori (il 34% tra i piu’ istruiti, e il dato sale ad oltre un terzo degli elettori al Nordest e nelle grandi citta’, e raggiunge il 35% tra i lavoratori autonomi e i liberi professionisti).

    I canali Tv ”all news” sono stati seguiti dal 6,6% degli italiani prossimi al voto (soprattutto maschi, 9,3%, e piu’ istruiti, 10,2%). Solo il 5,5% si informa attraverso i programmi della radio, il cui ascolto e’ apprezzato soprattutto da artigiani e commercianti, liberi professionisti e lavoratori autonomi (12,1%).

    Il confronto con familiari e amici, resta fondamentale per il 19% degli elettori, in particolare per i piu’ giovani (18-29 anni: 26%), residenti nel Mezzogiorno (22,2%) e nei centri urbani minori (citta’ con 10.000-30.000 abitanti: 22,5%).

    Il materiale di propaganda dei partiti (volantini, manifesti, ecc.) e’ stato utilizzato dal 10,9% degli elettori, con una punta di attenzione al Nordest (17,4%). La partecipazione diretta alle manifestazioni pubbliche dei partiti rappresenta invece un canale preferenziale per una quota residuale di elettori (il 2,2%), che diminuisce ulteriormente tra i piu’ giovani (18-29 anni: 0,7%).

    Internet non sfonda nella comunicazione politica. Durante la campagna elettorale, per formarsi un’opinione solo il 2,3% degli italiani maggiorenni si e’ collegato ai siti web dei partiti per acquisire informazioni, e solo il 2,1% ha visitato blog, forum di discussione. Il dato aumenta solo tra gli studenti: il 7,5% si e’ collegato ai siti Internet dei partiti e il 5,9% ha navigato su altri siti web in cui si parla di politica.

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