Come cittadino europeo italiano residente all’estero, nel giro di un mese ho avuto modo di sperimentare tutta la possibile gamma di modalità di voto all’insegna dello spreco e della complicazione più assoluti.
Per me si è trattato di cinque voti distinti con altrettante modalità di voto: voto per le elezioni europee, voto per il referendum, voto per l’elezione del consiglio comunale e provinciale del mio comune tedesco e voto per l’elezione del presidente della provincia tedesco. Inoltre se avessi avuto la fortuna di appartenere ad una provincia italiana dove avvengono al momento le amministrative (ad esempio a Bologna) avrei ancora potuto votare per la Provincia e per il Comune italiano di provenienza. Inoltre con la doppia cittadinanza, potrei decidere di partecipare alle elezioni politiche qui in Germania a Settembre. Con ciò portando a 8 le possibilità di voto a mia disposizione nel solo 2009!!!
ELEZIONI EUROPEE: l’elezione avviene con il sistema proporzionale e soglia di sbarramento al 4% con quoziente intero e resti più alti e un massimo di tre preferenze. I candidati provengono dalla circoscrizione di origine (II – nord-est). Il consolato di Stoccarda mi ha recapitato puntualmente una busta raccomandata con cedola di voto per presentarmi presso una sala messa a disposizione dal mio comune tedesco di appartenenza. Ad aspettarmi nella sala di voto tre gentilissimi scrutatori italiani.
VOTO REFERENDARIO: il metodo d’indicazione del voto referendario avviene come al solito con il sistema di scelta tra si / no, scheda bianca; il quorum è fissato al 50%+1 degli aventi diritto al voto; altrimenti sono solo soldi buttati via. Il consolato di Stoccarda in questo caso mi ha recapitato a casa un mega-bustone con istruzioni per il voto, schede, buste e superbusta affrancata. Si deve effettuare il voto sulle tre schede a disposizione, inserire le schede nell’apposita busta anonima fornita; tale busta va inserita nella superbusta affrancata assieme al certificato elettorale; la busta affrancata va infine spedita indietro in modo tale che giunga al Consolato entro in 18 giugno.
VOTO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA TEDESCO: l’elezione dell’ Oberbürgermeister della mia “provincia” (più precisamente Landeskreis) avviene con sistema maggioritario e doppio turno, nel caso in cui il non ci sia il 50%+1 di preferenze per un candidato; tutti i candidati possono partecipare anche al secondo turno, anche alleandosi con altri candidati perdenti. Il Landeskreis di appartenenza mi ha spedito una cartolina; il voto avviene in una scuola o in un locale pubblico nelle vicinanze. Il voto avviene apponendo una croce accanto al nome. Accanto ai nomi non ci sono simboli di partito; il voto non è ufficialmente partitico. Tre scrutatori, anche qui molto gentili.
VOTO CONSIGLIO COMUNALE E PROVINCIALE TEDESCO: l’elezione del Gemeinderat del mio comune (Gemeinde) e del Kreistag della mia provincia (Landeskreis) avviene con il sistema di elezione diretta del candidato per apposizione della preferenza sulla scheda. La scheda si compone di un plico di 8 fogli 40×15 cm e 7 fogli 30x15cm rispettivamente per il Gemeiderat e per il Kreistag. Ogni foglio corrisponde ad un partito. Nel comune in cui vivo ci soni 16 consiglieri provinciali e 40 comunali, pertanto ogni elettore può esprimere rispettivamente 16 e 40 voti per ciascun organo di amministrazione. Il bello è che si possono combinare i voti, indipendentemente dai partiti, premiando la persona e non necessariamente il partito. Inoltre le schede vengono recapitate direttamente a casa, circa una settimana prima delle elezioni, per effettuare il voto in tutta calma, e consegnate in seggio. Chi lo desidera può effettuare il voto direttamente in seggio, dove attendono tre scrutatori.
VOTO PROVINCIA E COMUNE ITALIANO: non essendoci elezioni a Trieste, non ho votato. Il Sindaco Dipiazza mi ha comunque spedito una cartolina nella quale mi avvertiva che non si votava per le amministrative a Trieste e che in caso si fosse votato avrei avuto delle riduzioni per rientrare in Italia, dato che il voto si può effettuare solo nella circoscrizione italiana. A dire il vero non mi è stato chiaro il senso della cartolina; mi è sembrato piuttosto uno spreco; se qualcuno mi spiega, magari mi fa pure un piacere. Se fossi nato a Bologna avrei dovuto prendere il treno, in parte a mie spese, e andare a votare nella mia circoscrizione.
Il 2009 mi sembra una grossissima insalata elettorale, in qualche modo destinata a disorientare l’elettore; la quantità di quesiti elettorali richiede che l’elettore abbia una notevole preparazione:
1. tecnica: come devo apporre il mio voto correttamente sulla scheda elettorale? Quanti voti posso esprimere?
2. legislativa: come viene letto e tradotto il mio voto? Ossia che peso e conseguenze ha un voto per un partito maggiore o un voto di protesta?
3. contenuti: che cosa propone ogni partito?
4. culturale: che cosa propone ogni candidato, anche all’interno del suo schieramento?
5. biografica: cosa hanno fatto, chi sono i singoli candidati? In particolare in Italia: i candidati sono percaso pregiudicati?
Inoltre alla faccia della semplificazione, solo per il voto italiano sarei obbligato a scomodarmi in tre maniere diverse: voto per posta, voto nel seggio tedesco, viaggio+voto nel seggio italiano.
Inoltre alla faccia del risparmio (nel 2009) per il mio voto di italiano residente all’estero i seggi sono aperti almeno quattro volte e per il voto tedesco almeno altrettante.
Il cittadino alla fine dell’estenuante giornata ha tutto il diritto di chiedersi chi fa servizio a chi, se la politica al cittadino o il cittadino a questo mostruoso, complicato e affamatissimo apparato chiamato politica.
considerazioni sagge…ma che fortuna poter votare!