6 Giugno 2009

Il 2009 all’insegna dell’insalata elettorale

Come cittadino europeo italiano residente all’estero, nel giro di un mese ho avuto modo di sperimentare tutta la possibile gamma di modalità di voto all’insegna dello spreco e della complicazione più assoluti.

Per me si è trattato di cinque voti distinti con altrettante modalità di voto: voto per le elezioni europee, voto per il referendum, voto per l’elezione del consiglio comunale e provinciale del mio comune tedesco e voto per l’elezione del presidente della provincia tedesco. Inoltre se avessi avuto la fortuna di appartenere ad una provincia italiana dove avvengono al momento le amministrative (ad esempio a Bologna) avrei ancora potuto votare per la Provincia e per il Comune italiano di provenienza. Inoltre con la doppia cittadinanza, potrei decidere di partecipare alle elezioni politiche qui in Germania a Settembre. Con ciò portando a 8 le possibilità di voto a mia disposizione nel solo 2009!!!

ELEZIONI EUROPEE: l’elezione avviene con il sistema proporzionale e soglia di sbarramento al 4% con quoziente intero e resti più alti e un massimo di tre preferenze. I candidati provengono dalla circoscrizione di origine (II – nord-est). Il consolato di Stoccarda mi ha recapitato puntualmente una busta raccomandata con cedola di voto per presentarmi presso una sala messa a disposizione dal mio comune tedesco di appartenenza. Ad aspettarmi nella sala di voto tre gentilissimi scrutatori italiani.

VOTO REFERENDARIO: il metodo d’indicazione del voto referendario avviene come al solito con il sistema di scelta tra si / no, scheda bianca; il quorum è fissato al 50%+1 degli aventi diritto al voto; altrimenti sono solo soldi buttati via. Il consolato di Stoccarda in questo caso mi ha recapitato a casa un mega-bustone con istruzioni per il voto, schede, buste e superbusta affrancata. Si deve effettuare il voto sulle tre schede a disposizione, inserire le schede nell’apposita busta anonima fornita; tale busta va inserita nella superbusta affrancata assieme al certificato elettorale; la busta affrancata va infine spedita indietro in modo tale che giunga al Consolato entro in 18 giugno.

VOTO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA TEDESCO: l’elezione dell’ Oberbürgermeister della mia “provincia” (più precisamente Landeskreis) avviene con sistema maggioritario e doppio turno, nel caso in cui il non ci sia il 50%+1 di preferenze per un candidato; tutti i candidati possono partecipare anche al secondo turno, anche alleandosi con altri candidati perdenti. Il Landeskreis di appartenenza mi ha spedito una cartolina; il voto avviene in una scuola o in un locale pubblico nelle vicinanze. Il voto avviene apponendo una croce accanto al nome. Accanto ai nomi non ci sono simboli di partito; il voto non è ufficialmente partitico. Tre scrutatori, anche qui molto gentili.

VOTO CONSIGLIO COMUNALE E PROVINCIALE TEDESCO: l’elezione del Gemeinderat del mio comune (Gemeinde) e del Kreistag della mia provincia (Landeskreis) avviene con il sistema di elezione diretta del candidato per apposizione della preferenza sulla scheda. La scheda si compone di un plico di 8 fogli 40×15 cm e 7 fogli 30x15cm rispettivamente per il Gemeiderat e per il Kreistag. Ogni foglio corrisponde ad un partito. Nel comune in cui vivo ci soni 16 consiglieri provinciali e 40 comunali, pertanto ogni elettore può esprimere rispettivamente 16 e 40 voti per ciascun organo di amministrazione. Il bello è che si possono combinare i voti, indipendentemente dai partiti, premiando la persona e non necessariamente il partito. Inoltre le schede vengono recapitate direttamente a casa, circa una settimana prima delle elezioni, per effettuare il voto in tutta calma, e consegnate in seggio. Chi lo desidera può effettuare il voto direttamente in seggio, dove attendono tre scrutatori.

VOTO PROVINCIA E COMUNE ITALIANO: non essendoci elezioni a Trieste, non ho votato. Il Sindaco Dipiazza mi ha comunque spedito una cartolina nella quale mi avvertiva che non si votava per le amministrative a Trieste e che in caso si fosse votato avrei avuto delle riduzioni per rientrare in Italia, dato che il voto si può effettuare solo nella circoscrizione italiana. A dire il vero non mi è stato chiaro il senso della cartolina; mi è sembrato piuttosto uno spreco; se qualcuno mi spiega, magari mi fa pure un piacere. Se fossi nato a Bologna avrei dovuto prendere il treno, in parte a mie spese, e andare a votare nella mia circoscrizione.

Il 2009 mi sembra una grossissima insalata elettorale, in qualche modo destinata a disorientare l’elettore; la quantità di quesiti elettorali richiede che l’elettore abbia una notevole preparazione:
1. tecnica: come devo apporre il mio voto correttamente sulla scheda elettorale? Quanti voti posso esprimere?
2. legislativa: come viene letto e tradotto il mio voto? Ossia che peso e conseguenze ha un voto per un partito maggiore o un voto di protesta?
3. contenuti: che cosa propone ogni partito?
4. culturale: che cosa propone ogni candidato, anche all’interno del suo schieramento?
5. biografica: cosa hanno fatto, chi sono i singoli candidati? In particolare in Italia: i candidati sono percaso pregiudicati?

Inoltre alla faccia della semplificazione, solo per il voto italiano sarei obbligato a scomodarmi in tre maniere diverse: voto per posta, voto nel seggio tedesco, viaggio+voto nel seggio italiano.
Inoltre alla faccia del risparmio (nel 2009) per il mio voto di italiano residente all’estero i seggi sono aperti almeno quattro volte e per il voto tedesco almeno altrettante.

Il cittadino alla fine dell’estenuante giornata ha tutto il diritto di chiedersi chi fa servizio a chi, se la politica al cittadino o il cittadino a questo mostruoso, complicato e affamatissimo apparato chiamato politica.

Tag: , , .

1 commenti a Il 2009 all’insegna dell’insalata elettorale

  1. Margherita ha detto:

    considerazioni sagge…ma che fortuna poter votare!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *