3 Giugno 2009

Zvech: “Serracchiani è l’unica corregionale con chance di elezione”

Bruno Zvech, segretario Pd del Friuli Venezia Giulia, ha mandato un comunicato stampa sulle elezioni europee di questo week-end per cui:

“Debora Serracchiani è l’unica ad avere reali chance di essere eletta tra tutte le candidature regionali. Il Pd del Friuli Venezia Giulia si è impegnato a fondo sui temi europei, proprio perché la storia ci riconsegna oggi una posizione geopolitica di rinnovata centralità e l’Europa è la dimensione del nostro sviluppo sociale ed economico. Per questo riteniamo importante avere, nell’ambito dei rappresentanti della nostra Circoscrizione un esponente del Pd del Friuli Venezia Giulia”.

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27 commenti a Zvech: “Serracchiani è l’unica corregionale con chance di elezione”

  1. Fabio Turel ha detto:

    trovo irresistibile il nobile obiettivo di convertire il PSE ai temi vincenti del XXI secolo, almeno stando a quanto si dice su Repubblica.it [http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/politica/verso-le-elezioni-europee/pd-europeo/pd-europeo.html]

  2. cagoia ha detto:

    Corregionale? Ma no la xe romana de roma?

  3. brancovig ha detto:

    Credo che non sia cruciale il luogo di nascita ma la volontà di impegnarsi per un territorio e per un paese. Il lavoro di parlamentare europeo deve essere preso con serietà, impegno e dedizione continua. Visto il recente passato non c’è molto da stare allegri. Pochi sono i nostri rappresentanti che si sono distinti in Europa ed hanno acquisto rispetto dai rappresentati delle altre nazioni. In molto casi è uno stipendio da percepire con il minimo sforzo (Brunetta docet).

    Mi piacerbbe sapere ad esempio quanti dei nostri candidati riescono a sostenere un colloquio in inglese, fondamentale per l’azione politica quotidiana di coinvolgimento degli altri parlamentari.

    Altra cosa che mi piaccerebbe sapere perchè Costa, che a detta di tutti (in particolare dei non-italiani) ha fatto un buon lavoro ed è molto rispettato in ambito europeo non sia stato ricandidato.

    Infine ritengo la Debora una speranza. Diamo una possibilità ad una outsider di arrivare a Bruxelles. Poi dipenderà da lei, dal suo talento e dalla sua voglia di fare. Se sono rose fioriranno

  4. Julius Franzot ha detto:

    Debora si ritiene nella propaganda elettorale “semplicemente europea”. Per me è un titolo di merito non cercare di profilarsi preferendo l’una o l’altra etnia, ma, come credo, andando a Bruxelles con gli occhi aperti ed il cervello disposto ad imparare. Non mi interessa, in questa fase, se sia nata a Roma o a Meran, importa la sua apertura a nuove esperienye, che si puö avere a 38 anni e senza una carriera si attaccamanifesti, ma difficilmente a 60 e con condizionamenti politici pesanti alle spalle.
    Pensiamo inoltre alla situazione al parlamento europeo: i Popolari (dove c’è anche Berluska) sono in schiacciante maggioranza. Cos’hanno fatto di buono finora i Popolari? Hanno radicalizzato l’economia di mercato, idealizzato gli “imprenditori” (su alcuni dei quali sarebbe meglio stendere un velo pietoso), combattuto l’applicazione del salario minimo europeo e dello stato sociale obligatorio. In risultato? Interi “popoli della pertita IVA”, che fanno gioire solo commercialisti ed Esatto & Co., fingendosi per necessità imprenditori, pur essendo nella realtà poveri diavoli espulsi da un mercato del lavoro, che, non solo a Trieste, è in mano di mafie ed altre strutture parassitarie e clientelari.
    Secondo me sarebbe ora di dare un chiaro segnale all’Europa, rafforzando chi ha capito che il capitalismo è un’ideologia fallita e condannata dalla storia, al pari del comunismo e del fascismo.
    Per una volta almeno pensiamo europeo, non nazionale o campanilista: ogni voto per i popolari europei è un voto contro lo stato sociale, contro l’occupazione, contro il giusto salario, contro la classe media. Unico neo: loro vogliono la Turchia in Europa. Io lo considero aberrante, ma confido nella Costituzione Europea che prevede l’unanimità per decisioni del genere: finchè l’Austria sarà in Europa non abbiamo nulla da temere, i Tirchi saranno sicuramente fermati dal referendum austriaco, obbligatorio per Costituzione.

  5. Julius Franzot ha detto:

    Mi scuso per gli errori di battitura, specialmente per i “Tirchi”, ma il sistema non prevede possibilità di correzione.

  6. Andrea Luchetta ha detto:

    Julius, cosa trovi aberrante della Turchia in Europa?

  7. Radimiro Dragovic ha detto:

    Non e’ vero che la Serracchini e’ l’unica conregionale che puo’ essere eletta al Parlamento Europeo. Anche l’amico Enzo Bortolotti della Lega Nord di Azzano Decimo ha buone possibilita’ ed e’ sostenuto dalla Ln locale.

  8. Pierpaolo ha detto:

    Ma vi siete fatti un conto di quante preferenze dovrebbe presumibilmente prendere la vostra debora per essere eletta e chi sono gli altri candidati?

    Tanto per capirci, pensate che riuscirà a prendere più preferenze di Berlinguer o del segretario regionale del pd emiliano o del Prodino o del consigliere regionale veneto o dell’eurodeputato uscente???

  9. Fabio Turel ha detto:

    @Pierpaolo: “la vostra debora”?!?. In ogni caso, quello della corregionalità è uno dei tanti fattori nella scelta del candidato, scelta che può comunque precedere o seguire quella del partito… nel caso della Serracchiani, per chi prende in considerazione la possibilità di votare PD, c’è un motivo in più (che va ben al di là di quello dato da Zvech) – ovvero dare un segnale alla direzione riguardo la scelta delle candidature. Che poi questo sia un buon motivo o meno, e che il messaggio possa andare a segno o meno è un’altra faccenda, ma è un fatto piuttosto interessante, strettamente legato al disagio di chi si dovrebbe sentire rappresentato dal PD e non è pienamente soddisfatto – e non vedo infatti dinamiche simili in altre liste.

  10. Julius Franzot ha detto:

    @ Andrea Luchetta

    Un lungo elenco:

    1. L’ Europa ha certi limiti geografici e culturali definiti e la Turchia, almeno i suoi 9/10 non rientra tra questi. Se entra la Turchia, chi fermerà più Israele, il Libano, il Marocco…? Non bisogna confondere l’ UE con l’ ONU!

    2. La Turchia sarebbe al momento dell’ingresso il paese “europeo” più popoloso, quindi avrebbe più voce in capitolo che stati veramente europei da lunga data. Vedasi in Polonia come le nuove democrazie abbiano bisogno di un rodaggio.

    3. La Turchia è un vassallo degli USA: qualunque iniziativa l’EU volesse prendere per distanziarsi da questi, avrà sempre TR e UK contrari.

    4. La Turchia non è solo il centro di Istanbul e le spiagge dell’Egeo: nell’interno, nella stessa Ankara, si osservano usi, costumi e modi di vita che non hanno nessun riscontro in Europa, è Medio Oriente puro. Proprio da quelle zone vengono milioni di migranti soprattutto in Germania e Austria. Questa gente non riesce ad integrarsi ad Istanbul, a Vienna e Monaco (altrove un po’meno) si chiude in ghetti ermetici, impenetrabili, che prima o poi sfoceranno in tensioni violente.

    5. Non so fino a che punto si sappia in Italia che turchi di 2a o 3a generazione, anche discretamente integrati, si fanno venire come mogli loro compaesane di 16 anni, che non hanno mai lasciato il villaggio nella profonda Anatolia. Queste arrivano, vengono chiuse in casa, non imparano la lingua e fanno figli a raffica. Dato che il padre lavora, questi figli sono educati dalla madre, che non sa un accidente del paese ospite, nemmeno la lingua. Quindi questi ragazzini vanno a scuola col coltello per estorcere denaro ai compagni, abbassano il livello delle scuole pubbliche e presentano comportamenti anomali. Quando l’insegnante chiama i genitori per cercare una soluzione, si trova davanti madri intabarrate e mute. La Merkel è riuscita ad ottenere che il visto per matrimonio si conceda solo dopo un esame in cui si dimostri di conoscere almeno 300 parole di tedesco. Il risultato? Gli esami si comperano e le ragazzine da clausura continuano ad arrivare. La Merkel è stata rappresentata su di un giornale turco con baffetti e riga nei capelli.
    Bene, se la Turchia entra nell’ EU, non ci sarà nulla che possa frenare i milioni di turchi senza professione e senza conoscenza delle lingue che stanno seduti da decenni sulle valige chiuse.
    Dove emigreremmo noi??

  11. furlàn ha detto:

    Julius:
    1) I confini geografici dell’Europa sono un’entità con un livello altissimo di astrattezza. Geograficamente parlando l’Europa è solo una propaggine dell’Asia. Prendiamo il caso della Danimarca: fino al 2008 il 90% del territorio era la contea groenlandese.
    Mi pare di aver sentito o letto da qualche parte che per gli antichi europei l’Europa comprendeva anche la Tripolitania.
    2) Le differenze culturali non credo che siano tanto più marcate rispetto a quelle tra Nord Europa e Sud Italia o la Spagna o la Grecia. Ma poi ha senso fare un discorso simile? Cosa consideri più culturalmente ‘europeo’? Non mi piace pensare che esistano ‘costumi e modi di vita che non hanno nessun riscontro in Europa’. Scusa ma secondo te il maso chiuso ha qualche altro riscontro in Europa a parte il Tirolo?
    Come stabilisci ciò che è un costume o modo di vita europeo?
    Nel tuo intervento ignori tra l’altro le migliaia di emigrati turchi che si sono integrati nelle società europee.
    3) Sul piano politico la Turchia è una democrazia, allineata o meno con gli USA tanto quanto può esserlo la filo-padana Italia dei giorni nostri (o passati). Sinceramente io non ci vedo niente di male nell’ingresso della Turchia perchè è uno stato a maggioranza islamica con una cultura laica molto sedimentata nella popolazione (che manifesta in massa quando vede che le autorità religiose inferiscono negli affari interni dello stato). Secondo me la sua presenza compenserebbe tante situazioni che rendono l’Europa attuale pericolosamente spostata verso gli interessi delle burocrazie bancarie lussemburghesi e dei fanatici propugnatori delle ‘radici cristiane’ (in realtà cattoliche).

  12. carlo ha detto:

    bè, la Turchia è anche un paese dove nn si può parlare il kurdo e dove si contano spesso i morti alle manifestazioni di protesta….non è proprio una democrazia….posto che per me i confini nn hanno senso e la ue è sempre di più una congrega di lobbisti/burocrati, è verissimo e sottoscrivo quello che dice furlan sulla cultura ecc, cioè le culture nascono sempre e solo dal loro incontro/scontro, dal meticiaggio.
    chi pensa di poter “conservare” una cultura presunta originaria o è un babbeo o è un nazista…(vedi i leghisti, spesso ricadono in entrambe le categorie..) (altro è evidentemente la tutela delle minoranze, ma quando sento parlare di radici cristiane inorridisco-alla stessa maniera gli usi e costumi di qualsiasi altra religione/cultura che insultino la dignità umana e limitino la libertà delle persone mi fa schifo e in questo gli estremisti e i fanatici son tutti uguali…)

  13. bulow ha detto:

    mah…

    non entrero’ nel merito della questione “turchia in europa si-no”. e’ un argomento complesso che non si puo’ affrontare con due battute su un blog.

    quello che mi sconcerta invece e’ la sfilza di luoghi comuni contro i turchi in quanto tali. in germania ci sono 2,5 milioni di turchi. sono persone normali, che vivono e lavorano come tutti gli altri. tra di loro ci sono persone oneste e persone disoneste, persone pacifiche e persone violente. c’e’ chi si vuole integrare e chi vuole coltivare ad oltranza la propria identita’. in germania (a differenza dell’ italia) gli stranieri residenti possono votare alle elezioni amministrative. i turchi sono tendenzialmente conservatori, ma poi votano in maggioranza per la spd, a causa dell’ atteggiamento ostile della cdu. recentemente pero’ i politici della cdu si sono posti il problema della conquista del voto turco, e nelle ultime amministrative hanno candidato anche dei turchi.

    quanto al tenere le donne recluse in casa: se non sbaglio lo fanno anche alcuni austriaci doc in quel di vienna…

    una nota personale. l’ anno scorso sono stato relatore di tesi di una ragazza turca che ha studiato in italia grazie a un programma internazionale tipo erasmus. trovo veramente offensivo il ritratto delle donne turche che ha fatto franzot.

  14. pierpaolo ha detto:

    Fabio

    Appunto, la regione di appartenenza conta, e mi sa che il pd emiliano sia messo un pò meglio del pd nostrano. Se ci facciamo un conto con la situazione del 2004 per passare alla debora dovrebbero servire circa 95.000 preferenze.

    carlo

    babbei e nazisti… per fortuna la gente come te sta scomparendo in fretta…

  15. Fabio Turel ha detto:

    Pierpaolo, ho l’impressione che non ci siamo capiti: conta, ma non è l’unica, ed è proprio qui il punto. La domanda interessante per me è: basterà il fattore “scontentezza-riguardo-le-candidature-vecchio-stile” a colmare uno svantaggio che tu, correttamente, indichi?

  16. Julius Franzot ha detto:

    Tanto per concludere questo tema off-topic: non ho mai scritto che nessun turco sia integrato in Germania: il presidente dei Verdi si chiama Oezdemir e la ex-caporedattrice della Trankfurter Rundschau è di origini turche. Un mio ex collega, ingegnere, era turco ed una bravissima persona. Il problema è chi proviene da un qualsiasi paese, in cui è radicato negli strati più bassi della popolazione, chi ha studiato in genere si integra ed arricchisce la società in cui si trova. Purtroppo è un dato incontrovertibile che i Turchi di classe più bassa sono la massa che vuole emigrare, a differenza di Serbi (operai specializzati), Croati (tutti con almeno la maturità), Cechi, Slovacchi, Ungheresi…, che in genere arrivano già con una certa preparazione professionale e con conoscenze discrete della lingua.
    Quanto poi alle allusioni all’Austria (masi chiusi e mostro di Amstetten) si tratta di facile e piatta ironia. Quelli dei masi chiusi preferirebbero farsi murare vivi piuttosto che emigrare e il “mostro” è un caso isolato. Non tutti gli italiani sono come Benito Loggia. I pochi austriaci che emigrano non hanno mai fatto parlare male di sè e si trovano spesso in posizioni direttive o con responsabilità scientifica.
    Lungi da me stigmatizzare un popolo al completo, ognuno ha gente più e gente meno istruita e/o onesta. Ma mi sia concesso di dire che su 90 Mio è più facile trovare emigranti poco adattabili che su per esempio 5 della Croazia.

  17. arlon ha detto:

    Beh, babbeo e nazista sembra esagerato anche a me :-S
    Se la Turchia fosse solo Istambul, la costa del Mar Nero e occidentale, sarei favorevole alla loro entrata.
    Non è così.
    Sono un ex impero, tutt’altro che laico (almeno nella larghissima maggioranza del territorio), e con modi di vivere – concordo con Julius – spesso non-europei.
    Se i loro modi di vivere per l’Europa non fossero un problema, potremmo arrivare tranquillamente a Vladivostok, Gaza, Marrakech, etc.

    A me sembra che chi sia a favore dell’entrata del paese nella UE non abbia avuto a che fare con la cultura turca.
    Che, lo ripeto, è fatta da tantissime persone iper-europee di mentalità, laiche esattamente come noi, etc.
    Rimane il fatto che nel paese siano una netta minoranza!

  18. arlon ha detto:

    era: “Istanbul”, “è a favore”.

  19. bulow ha detto:

    julius franzot

    la battuta sul mostro di amstetten era volutamente volgare, e serviva a mostrare come sia facile offendere le persone estrapolando alcuni comportamenti patologici di alcuni elementi di una comunita’ e facendone un paradigma.

    ti faccio anche notare che nei laender orientali della germania molti giovani tedeschi disoccupati e poco istruiti ingrossano le fila della npd e si rendono protagonisti di azioni violente. ho vissuto un paio di anni a rostock e so quello che dico. ma non mi sognerei mai e poi mai di attribuire questi comportamenti all’ appartenenza etnica (quella tedesca) degli individui che se ne rendono responsabili. il ricordo piu’ bello che conservo di quegli anni trascorsi a rostock e’ la mobilitazione antifascista di massa, che ha coinvolto l’ universita’, i sindacati, le istituzioni e migliaia di privati cittadini.

  20. carlo ha detto:

    per chi ha promosso le nuove leggi razziali è il minimo che venga chiamato così.

    pierpi: la gente come me chi sarebbero? sappi che per nessun partito ho simpatia, ho solo simpatia per chi non accetta di essere sfruttato e magari di essere nelle mire di un Borghezio o un Gentilini.
    e ho molta simpatia per chi crede nello slogan “paroni a casa nostra-Maroni a casa vostra”.

    due esempi di quanto siete nazisti…

    http://www.youtube.com/watch?v=lk8vpuajKGc

    http://www.youtube.com/watch?v=FQlLK0aAG-A

  21. pierpaolo ha detto:

    Arlon

    No, no, lascia stare, ha ragione, peccato solo che di tipi svegli e democratici come carlo ce ne siano sempre di meno in giro e che ora scopariranno anche dal parlamento europeo.. 🙂

    Fabio

    Fabio comunque riassumendo: bisogna che 95000 persone vadano a votare. Che votino PD. che si prendano la briga di dare anche delle preferenze. che decidano di votare una candidata di un’altra regione. che azzecchino tutte le doppie.
    E comunque l’analisi sul malcontento mi sembra un pò forzata.

  22. carlo ha detto:

    aòòò a pierpippi! già te lo dissi che non sto al parlamento! e manco amici miei ci stanno, preferisco la strada, si incontra gente più interessante e meno corrotta!

    *Non vivendo più i tempi della rivoluzione possiamo almeno imparare a vivere il tempo della rivolta (…) perchè quando saremo tutti colpevoli allora sarà davvero la democrazia* :::Albert Camus:::

  23. arlon ha detto:

    @carlo: qual’è il collegamento tra Turchia fuori dall’UE e nazismo? Giuro, non lo vedo.

    @ carlo & pierpaolo: Mi stupisce sempre come sia facile etichettare (razzisti, babbei e desaparecidos) intere fasce della popolazione grazie a un semplice post su internet 😀 boh?

  24. Julius Franzot ha detto:

    Forse a carlo sfugge da che parte stava la Turchia nella II GM e quale sia ancor’oggi il rispetto per le altre etnie che vi si incontra. Senza parlare del cordiale benvenuto dato a preti cristiani sul Mar Nero.

  25. Fabio ha detto:

    Pierpaolo, vedremo presto se è una forzatura o meno. Può darsi, e mi rendo conto che da un punto di vista di destra il tema del dissenso interno sia poco rilevante in questa fase, ma ti faccio notare che è un gioco che la Lega – su un piano diverso, cioè quello dei rapporti tra componenti di una coalizione – ha sempre saputo giocare molto bene.

  26. carlo ha detto:

    julius, a me non sfugge proprio nulla, lo so benissimo da che parte stava la turchia (c’è anche il genocidio deli armeni ad esempio…) e infatti non ho scritto che vedrei bene la turchia nella ue; sopratutto per la questione kurda, che non è proprio una bazzecola.

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