Fabio Omero, leader del Pd in consiglio comunale e aspirante candidato a Sindaco, scrive sul suo blog:
Che le Circoscrizioni siano inutili posso anche essere d’accordo con Dipiazza. Ma sono inutili solo dal momento in cui la destra a Trieste ha sistematicamente rifiutato qualsiasi confronto su quali deleghe e quale autonomia finanziaria riconoscere ai parlamentini.
Proprio nella logica della sussidiarietà il consigliere Stefan Ukmar del Pd ha presentato ancora nel 2006 un proposta di deliberazione per rendere le Circoscrizioni compartecipi nella redazione del bilancio del Comune. La proposta prevede tra l’altro un capitolo di spesa per i lavori pubblici nei quartieri – verde, parchi, impianti sportivi e strade -, l’autonomia delle Circoscrizioni nell’individuazione delle priorità e la gestione lasciata poi in capo alla Direzione d’Area. Ma questa proposta non è mai stata messa all’ordine del giorno, perché non è nella logica della destra riconoscere i cittadini come primi interlocutori di un’azione amministrativa condivisa. Non si spiega altrimenti l’istituzione solo nominale a Trieste dell’Agenda 21 locale, a cui l’Amministrazione non riconosce più spazi di partecipazione nelle scelte in materia di traffico, mobilità, consumi individuali e infrastrutture produttive, così come sarebbe previsto per le politiche volte alla riduzione dell’impatto ambientale del nostro stile di vita. Del resto non si spiega altrimenti anche l’atteggiamento sempre supponente nei confronti dei comitati di cittadini, che chiedono solo di essere ascoltati sulle scelte del Comune.
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