18 Maggio 2009

Piemonte d’Istria, un ricordo (o più di uno?)

Una foto di Piemonte d’Istria, finestra del Castello (già dei Contarini), inviataci da Piero Vis’Ciada della Comunità degli Esuli di Piemonte:

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73 commenti a Piemonte d’Istria, un ricordo (o più di uno?)

  1. Nazario ha detto:

    L’eccidio di Piemonte d’Istria avvenne la notte del 20 Febbraio 1949. Le vittime erano tutti giovani di età compresa fra 20 e 30 anni e provenivano, dieci su dodici, da Cerreto, piccolo paesino nell’interno dell’Istria nei dintorni di Pisino.
    Probabilmente vennero traditi da una delle guide alle quali si erano rivolti per la fuga in Italia. I militari dell’UDBA li aspettavano infatti al varco e, dopo aver lanciato una serie di razzi luminosi che rischiararono la notte, li mitragliarono, uccidendoli tutti. Le salme vennero poi seppellite in una fossa comune del cimitero di S.Andrea di Piemonte. Solo da pochi anni una lapide ricorda i nomi di questi sventurati.

  2. effebi ha detto:

    Per la precisione era appunto il 1949 – 4 anni dopo la fne della guerra – 2 anni dopo la firma dei trattati – quando questi dodici (istriani di etnia croata) cercarono di superare (per intanto) il confine tra la Jugoslavia e la Zona B (in ongi caso controllata dalla stessa federativa)

    E per la precisione negli anni precedenti, dal ’43 al ’48 era stato “il turno” di altri istriani, abitanti del piccolo paese di origine italiana a scomparire nelle foibe del circondario o ad essere eliminati sullo stesso confine dalle guardie popolari.

    A Piemonte d’Istria la “liberazione del 25 aprile” ebbe un sapore amaro. Ancora oggi, in paese e nei dintorni, non si ha “molta voglia” di parlare dei fatti del lungo dopoguerra.

    Ma Piemonte d’Istria è niente di più che un piccolo esempio.

  3. Marisa ha detto:

    Nazario, erano comunque momenti di vendetta e di ritorsione. Anni tremendi. Il padre di mio cognato era uno squadrista. Fu prelevato e ucciso dai partigiani dopo un processo sommario. Aveva due figli. Uno ha ancor oggi in casa la fotografia di Mussolini, l’altro (il figlio maggiore) una volta a occhi bassi mi ha detto sottovoce: <>.

  4. Marisa ha detto:

    ….mi ha detto sottovoce: “mio padre è stato un gran bastardo”.

  5. matia ha detto:

    e sempre la stessa storia.il prezzo piu alto semprelo paga povero popolo.e loro politici in sembrano impazziti o incoscienti.
    qualche tempo fa ho visto sulla televisione serba documentario “la caduta della krajna(serba)”.
    nel ultimo cosiglio dei ministri della krajina serba si doveva decidere se accetare di negoziare sul piano internazionale di reintegrazione della krajina nella croazia.la situazione era chiarissima.se non si aceta la reinegrazione pacifica sarebbe stato iminente atacco del esercito croato.e serbi di krajina erano nella posizione persa poiche esercito era piccolo .e per di piu esercito croato ? entrato e occupato parte della bosnia serba cosi che krajina era quasi accerchiata.
    in quela posizione milan babic,un ultranazionalista serbo,primo presidente della krajina serba,che e stato destituito dal milosevich,ma poi in qualche modo ? riusicto ad entrare nel governo ha detto queste sagge parole ;”visto la situazione,noi dobbiamo accetare questo piano!noi 20-30% dei serbi che non potremo mai vivere sotto il governo croato dobbiamo andarci ma dobbiamo lasciare vivere il nostro popolo qui nei suoi teritori.
    ma altri hanno detto;no,noi serbi non vivremo mai in croazia,se croazia ci attaca tutti ce ne andiamo.cosi milosevich dovra mandare esercito serbo per difenderci e la comunita inernazionale ci dovra riconosciere.cosi in soli uno,due giorni hanno fatto evacuare cca 250-300.000 persone, ma come si sa nessuno ha mosso un dito.

  6. asem ha detto:

    effebi , purtroppo oltre alla guerra in jugoslavia si è svolta anche la “rivoluzione” comunista sfociata in guerra civile. Tito e compagni (minoranza estremamente motivata)feccero ben altro che questo per arrivare al potere e tutto (moltissimo) è nascosto ancora oggi, purtroppo.

  7. effebi ha detto:

    vendetta e ritorsione ? credo che si confondano tempi, protagonisti, eventi e modalità.

  8. Marisa ha detto:

    Asem, Tito ha liberato la Jugoslavia dall’occupazione italiana e dal nazismo. Ti dice niente la data “1941”? E di dice niente “Lubiana circondata dal filo spinato e trasformata in un grande campo di concentramento”? O ce l’hai con Tito perchè non ha permesso all’Italia FASCISTA di restare con il suo confine orientale fino alle porte di Belgrado e con centinaia di migliaia di non italiani strappati alla loro nazione?

  9. Luigi ha detto:

    La condotta dell’Italia fascista in Jugoslavia fu un crimine. Nessuna scusante o minimizzazione su ciò.

    Tito ha liberato la Jugoslavia dall’occupazione italiana, e poi ha “liberato” l’Istria da 250/300.000 italiani, ma anche sloveni e croati che dopo essersi cuccati una bella dittatura si sarebbero beccati un’altra bella dittatura.

    Ci sarebbe poi da ragionare sulle metodiche dell’imposizione del regime comunista in Jugoslavia, con decine di migliaia di morti (decine-di-migliaia) nelle vendette post-belliche, con l’ammasso obbligatorio, la “socializzazione” delle terre, le campagne per il “lavoro d’assalto”, la polizia segreta dappertutto, e poi la rottura Tito-Stalin, con la caccia al cominformista, l’esodo anche dei comunisti italiani eccetera eccetera.

    E perché non ricordare l’espulsione di massa di qualche centinaio di migliaia di tedeschi etnici e la colonizzazione forzata della Vojvodina mistilingue ungaro-serba?

    Certo: governare la Jugoslavia ai tempi di Tito era un’impresa titanica, ma la soluzione fu per i primi anni quella “classica”: tanto, tanto, tanto, tanto, tanto bastone.

    Non è tanto sorprendente vedere come questo dittatore abbia lasciato buona memoria di sé in parte della popolazione. Ho visitato la Russia e la Cina, ed ho notato come Stalin e Mao trovino ancora un grande seguito. Il secondo poi in Cina è ancora un moloch.

    Nota di colore: quando mi fanno notare che ai funerali di Tito hanno partecipato centinaia di capi di stato e che il popolo jugoslavo era sinceramente contrito, ho sempre risposto che Tito era un dilettante, rispetto per esempio a questo tipo qui:

    http://www.youtube.com/watch?v=KbM8Iu-547k

    Luigi

    Luigi

  10. effebi ha detto:

    divertente che si riesca sempre a parlare di italia, di fascismo anche dove centrano come i cavoli a merenda.
    mi sembra che in questo post si parli di Piemonte d’Istria e di alcuni episodi ivi (cioè là) accaduti (non a Lubiana nel ’41)
    quindi:
    1949 – 4 anni (QUATTROANNI) dopo (DOPO) la fine della guerra.
    La Guardia Popolare (non singoli partigiani in cerca di vendetta o ritorsione) usava sparacchiare lungo i confini tra Jugoslavia e zona B (entrambi controllati dall’amministrazione Jugoslava) contro chi cercava di superare quel confine per andarsene dal paradiso della sloboda narodu (non per invadere il sacro suolo della madrepatria)

    Se qualcuno vuole -provocatoriamente- parlare qui di fascismo e crimini italiani ha sbagliato post e offende la memoria di quelle vittime che null’altro cercavano che un minimo di (vera) libertà.

    Ci sono due precise fasi:
    la prima- guerra e immediato dopoguerra
    la seconda- crimini a bocce ferme del regime comunista titino

    qui (piemonte d’istria) potremmo anche solo occuparci di questa seconda fase, che con la prima a poco a che fare (chi mescola le carte lo fa in mala fede con lo scopo di alzare nebbia)

    libri consigliati: nemico del popolo (antonio budicin)
    (a.budicin ricordo non era una camicia nera che occupò lubiana ma un importante comunista istriano costretto -pure lui- all’esilio)

  11. Marisa ha detto:

    Effebi…..ma perchè cominciate la STORIA sempre dal 1945?
    E comun

  12. Marisa ha detto:

    E comunque a invadere la Jugoslavia nel 1941 è stato il REGIO ESERCITO ITALIANO, non il fascismo!
    Non è ora di smetterla con questo vizio di estrapolare dalla storia moderna solo alcuni episodi, decontestualizzarli e poi strumentalizzarli? Tanto per far capire quanto cattivi erano gli “altri” e quanto “brava gente” eravamo noi italiani…..anime candide che non hanno mai ucciso nessuno, mai incendiato nessun villaggio o paese, mai fatto il lavoro sporco per i nazisti…..

  13. asem ha detto:

    Marisa, alcune nozioni elementari è non ideologiche, dato che interi gruppi hanno per decenni appoggiato il “comunismo” est-europeo in quanto anti-fascista (giustamente) e movimento democratico (sbagliato). Non tutti gli anti-fascisti (ed anti-comunisti) sono democratici, non è che appoggiando il comunismo si è fatto un favore a chi combatte il nazi-fascismo (leggiti un po’ Churchill).
    Cmq la seconda guerra mondiale incomincia quando Hitler e Stalin decidono di unire le forze e pararsi la schiena a vicenda (ovviamente furbescamente pensando ad altro).
    Nel momento in cui Hitler occupava certi territori Stalin occupava altri (Polonia, Lituania, l’Estonia e la Lettonia, poi anche Finlandia).
    Fino a fine giugno 1941 poi Tito allora agli ordini di Stalin non fece nulla contro l’occupazione della Jugoslavia (conclusa nel aprile 1941). Solo dopo Tito si unì alla guerriglia, dando il suo appoggio importante. Ma già nel 1943 era chiaro che il peggio era passato è le notizie provenienti dall’Unione Sovietica erano sempre più ottimistiche il che diede a Tito l’opportunità oltre che combattere contro l’aggressore anche contro i “nemici del popolo”(e ti assicuro che erano tanti, se guardati attraverso lo spettro ideologico, anche tutti coloro che già combattevano contro l Asse). Perciò Tito prese il comando (violentemente) della resistenza. Nel 1944 il suo potere aumento a dismisura ma era ancora dalla parte degli alleati come pure Stalin. Dal 1945 era diventato il dittatore buono se vuoi (ha ammazzato in fin dei conti solo qualche centinaio di migliaia di persone, nemiche del popolo), ma sempre un dittatore…………….
    Secondo me due cose sbagliate non fanno una cosa buona………

  14. Bibliotopa ha detto:

    è da ricordare poi che nel 1941 la decisione da parte tedesca (con la collaborazione dell’Italia) di occupare la Jugoslavia fu conseguente al colpo di stato interno al Regno di Jugoslavia che cacciò il reggente principe Paolo con la presa di potere di re Pietro.. di questo la versione ufficiale storica titoista non parla mai.. e nessuno di solito ricorda il terzo occupante, l’Ungheria.

  15. effebi ha detto:

    hei ! che imponente giro d’aria storico da una finestra verta….

  16. asem ha detto:

    Marisa cmq sono d’accordo con Luigi:”La condotta dell’Italia fascista in Jugoslavia fu un crimine. Nessuna scusante o minimizzazione su ciò”.
    Però osannare Tito nel 2009 non è un bel verdere……

  17. effebi ha detto:

    per marisa
    potrei domandarti la stessa cosa: “perchè la tua Storia inizia il 1941 con loccupazione italiana, fascista, regnicola di Lubiana ?”
    come ha scritto bene Bibliotopa anche prima ci furono degli importanti avvenimenti, ma ancora prima, rispetto a questi ce ne furono deli altri che li condizionarono…etc…etc…
    quindi dove ci fermiamo ? basta caino e abele ?
    Dunque volendo esaminare alcuni fatti specifici come quelli di Piemonte non è molto importante decidere se è giusto condannare Caino, come non ha senso parlare dell’occupazione italiana di Lubiana.
    almeno secondo me

    lungo quella linea di quel confine furono falciati uomini e donne (italiani e croati in diverse situazoni) che non avevano pendenze penali, non erano criminali di guerra, erano uomini che cercavano la libertà, gli fu tolta anche la vita da altri uomini che non agivano per vendetta o ritorsione. Erano uomini in divisa, istruiti da un governo riconosciuto che si professava “democratico”.

    Qui non si tratta di noi italini buoni e loro slavi cattivi, qui non si tratta di non voler riconoscer i torti italiani, qui mi sembra (da parte tua) che non si voglia riconoscere che di “democratico” nella jugoslavia di Tito non c’era propio nulla.
    Certo c’era chi stava bene, chi ancora rimpiang. Erano e sono molti (un regime sta in piedi con il pù largo consenso, lo sapeva persino Benito). Erano e sono quelli che condividevano quel regime, quei (QUEI) metodi.
    Altri se ne andarono (FASCISTI, COMUNISTI, POVERI CRISTI…ITALIANI, CROATI, SLOVENI….tanto per capire la portata della pressione….)
    Altri rimasero perchè costretti (ancora poco democraticamente) a farlo, con ricatti e minacce.

    L’occupazione di Lubiana da parte dei cattivi italiani, cara Marisa, è proprio un altra storia.

  18. Bibliotopa ha detto:

    Sempre per Marisa: altri se ne andarono.. sottoterra, e non erano solo italiani: erano anche tedeschi, sloveni domobranci, croati anticomunisti di cui si stanno trovando solo ora ( come mai?) le fosse comuni. Mai sentito parlare di Viktring? o del massacro di Bleiburg? è vero, era nel 1945, a ridosso della guerra.. ma le mani insanguinate le avevano tanti.

  19. asem ha detto:

    Bibliotopa, questa è l’ultima scoperta (molto ben nascosta per decenni), persone mumificate in quanto murate più volte all’interno di un miniera…. – a si, per il presidente sloveno Turk, argomento di secondo piano e insignificante…….

    http://www.slovid.com/huda+jama+barbara+rov/21254/video

    e poi c’è qualcuno che vuole nell’UE nel 2009 intitolare una via a Tito……

  20. Marisa ha detto:

    ….la data del 1941 l’ho citata solo per mettere l’accento su qualcosa di molto grave successo prima del 1945. “Qualcosa” a seguito del quale la Jugoslavia ha poi richiesto di poter processare per presunti crimini di guerra molti italiani. Non è stata accontenta. Ma se volete possiamo parlare del ventennio fascita. Oppure far incominciare la storia dal 1918. Fate voi….

    Comunque volevo solo dire che non si possono estrapolare singoli episodi, decontestualizzarli e poi strumentalizzarli….

    Tutto qua!

  21. I fatti vengono decontestualizzati quando li si vuole strumentalizzare.
    La storia dei nazionalismi contrapposti non comincia, tuttavia, nel XX secolo col fascismo, ma alla fine del XVII secolo, con la Rivoluzione Francese.
    Il nazionalismo non deriva che dal giacobinismo.
    Da quel momento in poi sono state gettate le basi delle numerose “Guerre civili europee”.
    Oggi come guardiamo a quei fatti? Chi cerca di dire “i tuoi hanno ucciso i miei, i miei i tuoi, ma i miei hanno ucciso meno dei tuoi” è ancora in piena guerra civile.
    Finché non si capirà che la bandiera italiana sta sullo stesso piano di quelle slovena e croata (e, per carità, VICEVERSA); finché non si capirà che i crimini li hanno/abbiamo commessi tutti; finché non si capirà che cambiare nome e cognome ad una persona, vietare l’uso della lingua madre, ecc. ecc. equivale ad uccidere quella persona, non si andrà da nessuna parte.
    Finché non si capirà che Tito era un dittatore e, come tutti i dittaroi, va condannato senza se e senza ma, non cambierà nulla.
    Finché non si capirà che i fascisti e i repubblichini hanno compiuto direttamente o indirettamente crimini pari a quelli dei nazisti e dei comunisti, e che d’altro canto le frange deviate della Resistenza si sono comportate come il nazi-fascismo, non costruiremo mai una “memoria condivisa”.
    Del resto, le strumentalizzazioni, le manipolazioni, le decontestualizzazioni non hanno a che fare nulla con la “memoria”, ma solo con la politica e lo scontro etnico.

  22. asem ha detto:

    Marisa
    mag 19th, 2009 a 18:17

    ….la data del 1941 l’ho citata solo per mettere l’accento su qualcosa di molto grave successo prima del 1945…..

    Ti capisco ed hai ragione infatti ho citato l’evento molto importante (spesso sottacciuto) dell’inizio della seconda guerra mondiale nel 1939.
    Non si può più guardare alla seconda guerra mondiale soltanto attraverso il filtro ideologico (la guerra era molto peggio);
    come l’accordo Hitler -Stalin e della suddivisione delle sfered’influenza (nascoste nel paragrafi segreti)… ecc.ecc.

    http://en.wikisource.org/wiki/Molotov-Ribbentrop_Pact
    http://www.ns-archiv.de/krieg/1939/22-08-1939.php
    http://it.wikipedia.org/wiki/File:Ribbentrop-Molotov.svg

  23. effebi ha detto:

    @marisa

    Si, è vero, non si può estrapolare un singolo episodio per decotestualizzarlo e strumentalizzarlo, ma solo se in effetti questo è inserito in un suo logico contesto con altri avvenimenti. In questo caso non è così e in ogni caso non è nemmeno giusto compiere un azione di valore inverso cioè quella di prendere un singolo episodio e -allo scopo di confonderne il significato- inserirlo in un contesto non congruente.
    Una cosa sono gli eventi bellici, le azioni criminali, la lotta di liberazione, le repressioni, le conseguenti (e purtoppo inevitabili) vendette e ritorsioni incrociate altro sono le azioni di repressione di un governo totalitario in tempo di pace volte a reprimere ogni opposizione (anche quelle dei più vicini collaboratori) e a sopprimere ogni desiderio di libertà (che non sia quella imposta) fino a giungere ad impedire -uccidendo- la fuga di chi dopo la tragedia della guerra sognava qualcosa di diverso che una nuova dittatura.

    @redazione
    Mi piacerebbe capire il motivo della pubblicazione di questa particolare immagine in un momento così (lontano dagli ufficiali momenti del ricordo) e il motivo di questo titolo che certamente avrebbe portato la discussione sui soliti temi. Il titolo proposto dall’autore che lo ha pubblicato sul sito di Flickr in occasione del 25 aprile (festa della liberazione) era “LIBERTA’ FREEDOM LIBERTE’ LIBERTAD FREIHEIT ??????? SLOBODA” con sottotitolo “Istria 25.04.45: An empty dish – Un piatto vuoto”

    Il tema e il conteso (dunque) della foto era sostanzialmente questo, quello che portava a riflettere sul fatto che per l’Istria il 25 aprile 45 non fu un giorno di liberazione, ma un passaggio da un regime totalitario all’altro, ma un passaggio da una snazionalizzazione ad un altra (questa molto peggiore e i cui effetti sono oggi, dopo 60 anni, molto evidenti).

  24. enrico maria milic ha detto:

    @effebi

    ‘libertà’ vuol dire così tanti concetti e sentimenti diversi, credo. temo che il titolo “LIBERTA'”, nella enorme vaghezza di questa parola, avrebbe aperto ancora di più le porte al solito dibattito che comunque anche stavolta si è materializzato. (tra parentesi il solito dibattito di cui sopra non mi pare male rispetto a tanti violenti e triestini scambi di accuse reciproche)

    così ho scelto un titolo che evidenziasse come una singola foto, come quella in questione, può suscitare tante interpretazioni, sentimenti ovvero ricordi diversi.
    mentre ‘libertà’ sembra un concetto unico (e dopo ci si sarebbe scontrati sul significato della parola stessa), il titolo di bora.la enfatizza e magari sdogana l’idea che ci siano tante interpretazioni del passato, l’una accanto all’altra.

    perchè pubblicarlo ora?
    e perchè no?

  25. effebi ha detto:

    e perchè no ! allora… proseguiamo con il tema principale, la libertà
    “la libertà vuol dire così tanti concetti e sentimenti diversi” e prorpio per questo il titolo dell’immagine è stato proposto in più lingue ma la libertà (in particolare quando non c’è) viene percepita e ricercata allo stesso modo e con la stessa tenacia dalle persone che parlano lingue diverse.
    l’italiano
    http://www.flickr.com/photos/pierovis-ciada/3273258491
    e il croato
    http://www.flickr.com/photos/pierovis-ciada/3274073594

    Fatti tragici che lo diventano ancor di più se seguenti ad una guerra che doveva essere di “liberazione” !

  26. matia ha detto:

    tutti siamo daccordo che istra ? stata occupata/ liberata.solo non siamo daccordo sulle date.per italiani ? liberata 1918 e occupata 1945.per noi croati viceversa.
    cmq.nessuno in italia vuole dire la verita. perche la verita ? troppo crudele.cio ? che l esodo della popolazione italiana d istria e stata organizata dai politici italiani.perche esodo non ? avenuto nell 45 quando si poteva parlare di foibe,vendeta… ma ? avenuto nel 47 e per zona b adiritura nel 54.
    si dice che da pola se ne sono andate 30.000 persone.probabilmente ? vero,ma nessuno dice che piu di 50% di quelli non erano istriani,ma persone che sono venute come impiegati statali,soldati,carabinieri,finanzi…

  27. effebi ha detto:

    forse non hai letto i nomi sulle foto delle tombe e nemmeno i post precendenti.
    in ogni caso, non stavo parladno di chi (italia o croazia) ha liberato chi (italiani o croati) ma di libertà in generale.
    sul resto che hai scritto non voglio contestartelo qui su questo post, ce ne sono molti in giro su foibe, massacri, esodi, magari lo cerco e te lo scrivo lì, qui sarei fuori tema.

    dico solo, ancora, che i “liberatori” avevano l’obbligo morale di portare la libertà (quella che andavano scrivendo sui muri di tutta l’istria). Diciamo in generale che “molti” istriani, italiani, croati e sloveni invece non hanno avuto modo di apprezzare forse il metodo.

    ma non capisco se per te, Matia, quel metodo, quello delle uccisoni del 1949 (4 anni dopo la fine della guerra) uccisioni di istriani italiani e croati a Piemonte d’Istria (solo per esempio) era il metodo giusto, da “liberatori”.
    (1949 – il muro di berlino non era nemmeno ancora stato pensato)

  28. asem ha detto:

    Spero che il 1989 per comunisti sia la stessa cosa che il 1945 per nazi-fascisti.
    Anche se a distanza di 20 anni il risultato è in certi casi veramente penoso.

  29. Marisa ha detto:

    …..Effebi, perchè continui a strumentalizzare un episodio decontestualizzandolo?

    Mi risulta che nel 1949 anche le guardie di confine italiane pattugliavano armate il confine Italia-Jugoslavia…..
    E negli anni 60/70 del secolo scorso non era consigliabile, da entrami i lati del confine, organizzare un’escursione in montagna in prossimità della linea di confine. Meglio tenersi alla larga da certi sentieri di montagna….

    Erano i tempi in cui le cose andavano così….

  30. Bibliotopa ha detto:

    Marisa, ci elenchi un po’ di gente uccisa al confine dalle guardie di confine italiane fra il 1949 e il 1970 perchè tentavano di scappare in Jugoslavia? visto che per te era la stessa cosa su tutti i confini. 🙂

  31. effebi ha detto:

    Già, già, e poi qui, questi episodi non sono nemmeno accaduti sul confine tra Italia e Jugoslavia ma sul confine tra Jugoslavia (zona B) e Jugoslavia (repubblica federativa).
    Certo che invece di continuare a parlare di decontestualizzazioni sarebbe il caso capire megli i (reali) contesti.
    Ma anche a marisa pongo la stessa domanda che ho rivolto a Matia.

  32. Marisa ha detto:

    Dall’Italia in tanti durante il ventennio fascista hanno tentato di scappare in Svizzera e Francia. E non sempre gli è andata bene….

    Corsi e ricorsi della storia…..

  33. effebi ha detto:

    ah ecco, allora anche riferendomi alla tua frase precedente “Erano i tempi in cui le cose andavano così…” potremmo finalmente trovare una giustificazione anche all’occupazione di Lubiana:
    da che mondo e mondo nella storia c’è stato qualcuno che ha occupato qualcosa, quindi….
    certo che, marisa,…. mi lasci senza parole…

  34. Marisa ha detto:

    “erano tempi in cui le cose andavano cosi…”: si riferisce al dato oggettivo che eravamo in piena guerra fredda ed i confini erano “caldissimi”. Perchè trasformi la mia frase in qualcosa che non ho mai detto? La mia è solo una presa d’atto del clima che si stava vivendo in quel momento. Nulla di più. Nessuna GIIUSTIFICAZIONE.

    L’occupazione di Lubiana è senza giustificazione e fu fatta in violazione del diritto internazionale.

    Chi scappa e cerca di attraversare il confine senza essere visto, lo sa che se viene preso non sarà una passeggiata. Questo non giustifica atti di violenza, ma non puoi non tener conto che nel 1949 la situazione dei confini tra le due zone A e B del TLT, era molto difficile e complessa…..

  35. matia ha detto:

    questa storia di dodici giovani ucizi la so per motivi quasi futili.molto tempo fa, dopo che abiamo mangiato tartuffi in una osteria,abbiamo fatto una paseggiata e mio papa mi ha detto che li sono stati ucisi quei giovanotti.
    non lo so perche,fose si sono trovati sul posto sbagliato in tempo sbagliato.in quel tempo ? scapato pure il fartello piu anziano di mio padre perche non voleva fare il servizio in marina militare per tre ani, e meno di dieci ani dopo mio padre,con i documenti regolari, ha potuto liberamente andare a vivere ia parigi.

    cmq.come la storia un po la mastico posso dire che il anno 49 non era ano di pace nel ex jugoslavia,anzi.il problema minore era che ancora operavano varie bande formate dai resti dei sconfiti eserciti nazionalistici o fascisti.
    ma dopo la sciscione con staljin nel 48 sembrava iminente atacco del armata rosa e i paesi sateliti di ussr.sui confini ogni giorno venivano ucisi molti “granicari” e entravano sabotatori. probabilmente ordine era prima spara e poi chiedi chi ?.
    in quei tempi staljin aveva molti seguaci e la stessa sopravivenza del regime di tito era in questione.molti generali,alti funzionari erano piu devoti a lui piutosto che a tito.e in quella clima di una guerra che sembrava inevitabe molti facevano cose insensate.
    proprio quell anno nel confine con la ungaria venivano liqiuidati una decina dei geneerali del esercito jugoslavo che volevano scapare in ussr.

  36. effebi ha detto:

    ecco, questi non erano gerarchi e nemmeno i tre italiani del ’48 e il confine (devo ancora ripeterlo non era quello tra stati satelliti e jugoslavia ma jugo-jugo.
    comunque mi fa piacere che finalmente siamo riusciti ad entrare nel giusto contesto.
    almeno questo… poi magari se qualcuno risponde anche alle domande il clima sarà perfetto.

  37. asem ha detto:

    matia, insomma se uno voleva scappare dal perfetto regime di Tito era giusto o al massimo insensato se veniva ammazzato?

  38. Marisa ha detto:

    ASEM, stai cercando di inventare degli eroi in funzione anti-comunista. MATIA ti ha già spiegato e testimoniato che l’episodio è avvenuto in una situazione generale di grande tensione (e confusione) interna e confinaria. Vedi la sua riposta del 20 maggio 2009 ore 16:14.

    Ogni episodio va contestualizzato, se lo decontestualizzi fai strumentalizzazione. Ed è ciò, secondo me, che stai cercando di fare.

  39. effebi ha detto:

    Matia lo ha ben contestualizzato (situazione interna Jugoslava e non certo i contesti cui Marisa faceva riferimento).
    Mi mancano sempre due chiare risposte (da marisa e matia) e questo mi preoccupa.

  40. Marisa ha detto:

    EFFEBI,….spiacente ma non ti aiuto a strumentalizzare in funzione anti-qualcosa l’episodio che hai estrapolato.

    E’ un episodio successo in una situazione di fortissima tensione politica, in un clima di presenza di bande nazionaliste e fasciste (lo ha scritto Matia) e in un momento in cui Tito stava smarcandosi da Stalin con il rischio che la ex-jugoslavia venisse invasa dalle armate di Stalin. E l’episodio si può esaminare solo contestualizzandolo in questa realtà politica di grandissima tensione ai confini. Del resto c’era anche chi scappava per non fare il servizio militare (vedi sempre la testimonianza di Mattia). E sempre dalla testimonianza di Mattia, nel 1959, dalla ex-Jugoslavia, si poteva uscire regolarmente e legalmente.

  41. Bibliotopa ha detto:

    sii sii, lo sappiamo, Marisa, che secondo te ( ma non solo te..) tutto quello che è successo di male , nel 1949 e forse anche dopo, fuori dall’Italia, è sempre colpa dei cattivi fascisti… chissà, forse anche le armate di Stalin riesci a farle passare come fasciste… (ovviamente, con sempre suggerita l’equazione fascista = italiano)

  42. effebi ha detto:

    prendo atto, almeno so con chi sto colloquiando.
    In ogni caso, in Jugoslavia c’era una situazione di fortissima tensione perchè c’erano le bande nazionaliste, fasciste ma anche semplici non comunisti, non titoisti, o comunisti non allineati con tito, insomma quella che in tutti i paesi democratici c’era quell’area che va sotto il nome di opposizione.
    Credo che anche in Italia c’erano i fascisti, i monarchici, i democristiani, i socialisti, i comunisti, ma tutti poterono esprimere da subito la loro opinione andando a votare.
    In Jugoslavia mi sembra che fino alla morte di tito (ben oltre il ’59 non c’erano molti partiti da votare.
    Ma sicuramente si potrà obiettare che in jugoslavia c’era una situazione particolare, certo, quella di matenere al comando un solo partito e un solo dittatore.
    Questa fu la “libertà” e quelli furono i mezzi per raggiungerla.
    Questo è il contesto in cui si inserisce la vicenda di Piemonte, come quella di tanti altri paesi e cittadine dell’Istria, non quella di riandare all’occupazione italiana di Lubiana.

    (…e fascisti furono considerati anche i comunisti non allineati alla linea di tito dopo lo strappo con stalin, fascisti furono considerati anche i membri del cln non inquadrati nelle brigate titine, fascisti erano i preti, i proprietari, i sassi e le buche sulle sulla strada dell’affermazione del regime titino, vogliamo continuare a farlo ?)

    L’antifascismo in Istria ancora oggi è “blindato” dai soliti noti per cui chi non è con loro è fascista, per cui si arriva ad escludere il rappresentante della Comunità Nazionale Italiana nell’istria croata (Radin) alla celebrazione della fondazione della brigata partigiana Pino Budicin perchè reo di aver “bisbigliato” in altra occasione che le foibe non erano (solo) una discarica per rifiuti.

    … ancora oggi in Istria quel piatto -per alcuni- non è che si sia riempito di molto.

  43. enrico maria milic ha detto:

    non interverrò realmente in questo dibattito

    dico solo che mi pare strano come

    1) marisa passi per essere “di sinistra” quando è una nazionalista friulanista, che lotta contro la propaganda del cattivo potere romano… eheh

    2) strano che persone ragionevoli come bibliotopa e effebi non riconoscano con tranquillità che le foibe e l’esodo sono ANCHE (ma non solo) una conseguenza del ventennio di repressione fascista

    3) strano che tutte le parti di oggi, non riconoscano pacatamente i tanti torti delle parti di allora e i contesti complessi e violenti che si vivevano

    mah

  44. effebi ha detto:

    2) strano che una persona tanto attenta come enrico maria milic si soffermi (anche lui e ancora una volta) su un aspetto (il ventennio fascista) che (ancora una volta) sottolineo come assolutamente ininfluente e non riconducibile alla vicenda dei dodici istriani croati massacrati come quella dei tre italiani che subirono la stessa sorte.
    ma capisco che leggere tutti i post può essere un impegno.

    mi secca fare copia incolla ma più su credevo di aver spiegato come ci sono due fasi distinte (che qualcuno chiaramente non vuole distinguere..)
    -ventennio, occupazione, guerra, vendette, infoibamenti di fascisti, etc….
    -dopoguerra (45, 48 ETC….) quando un buon numero di istriani erano ancora nelle loro case e cercarono (eroi) di convivere con il nuovo status ma non fu possibile

    l’esodo del 48 fu così imponente e imbarazzante per il nuovo regime dittatoriale titino che (dopo aver ammazzato per allontanare) si dovette ammazzare per trattenere.

    mi sembra di essere un disco rotto….
    (aventi con il prossimo che vuole che riconosca che le foibe sono una conseguenza del ventennio…)
    qui la faccenda è un altra e non se ne vuole parlare da 60 anni…

  45. effebi ha detto:

    1) forse marisa essendo (lo dice enrico) una nazionalista-friulanista (esiste anche questa categoria ?) ha tutto un suo particolare interesse di base che comunque lo stato centralista italiano ci faccia una brutta figura, anche se non è questa la situazione, ma tantè quando si parla di Istria sembra strano che non si debba parlare delgi orrori del ventennio come unica origine di tutti i mali
    3)mi sembra di essere pacato e di riconoscere quello che cè da riconoscere (colpe dell’italia fascista) ma quello che ha determinato il grosso edodo dall’istria (di italiani, sloveni, croati) trova una sua ragione da ben altra parte.

  46. Bibliotopa ha detto:

    Enrico, io non ho parlato nè di foibe nè di esodo, mi riferisco a morti ben dopo la guerra , di cui gli italiani furono la minoranza , di cui sono venuta a conoscenza anche leggendo il libro Serbi, Croati, Sloveni di Pirjevec ( che non è un esule istriano) le cui fosse comuni stanno venendo fuori sempre più recentemente, e di cui sembra che prima fosse proibito parlare.
    Non ho nemmeno parlato di sinistra o di destra, che ormai almeno in Italia mi si stanno confondendo.

    Ho appena letto un passo di una storia mondiale (dello svedese Carl Grimberg) che a proposito dell’ uccisione di circa 1500 Ateniesi da parte dei Trenta Tiranni scrive:

    Crizia era l’anima dannata di questo regime(..) Quando gli riferivano i delitti commessi in suo nome si limitava ad alzare le spalle e a commentare freddamente :”Accade sempre così in tempo di rivoluzione”.

  47. miha ha detto:

    devo dire che mi trovo un’ attimo spaesato: dunque qual’e’ la faccenda?qual’e’ il punto?

    Scoprire che Tito s’e’ appropriato della resistenza per poi istaurare il suo regime a suon di crimini?E’ scoprire che il “socialismo autogestito” era un REGIME AUTOCRATICO, con tutto cio’ che ne consegue? abbiamo scoperto l’acqua calda , dunque mi trovo abbastanza d’accordo con furlan.

  48. asem ha detto:

    Marisa, la storia delle bande nazionalistiche di Mattia è pura demagogia e falsità (Non è assolutamente vero, gia nel 1946 Tito aveva il totale controllo su tutto ed infatti Mattia dice : “…..sono stati ucisi quei giovanotti. non lo so perche,fose si sono trovati sul posto sbagliato in tempo sbagliato” – poi aggiunge così come da prassi chi difende Tito (oggi definiti nazionalisti , una volta nemici del popolo, che voleva dire tutti coloro che non appoggiavano il regime, infatti Mattia scrive: “il problema minore era che ancora operavano varie bande formate dai resti dei sconfiti eserciti nazionalistici o fascisti” (totalmente falso) ma soprattutto nel 1949 il nuovo nemico interno erano i “kominformisti” di Stalin (e Tito aveva una paura impressionante dei sicari di Stalin, metodo che aveva appreso a Mosca durante l’indottrinamento negli anni ’30 – lo sai che non si sà ancora neppure quand’è nato Tito (il giorno vero), non si sa perchè ma era uno dei tanti segreti di stato) infatti Mattia dice: “in quei tempi staljin aveva molti seguaci e la stessa sopravivenza del regime di tito era in questione” ecc. ecc , senza rispondere perchè sono stati uccisi (la verità è che non si saprà mai, purtroppo…, ma almeno la pietà..)
    Marisa, Tito ha liberato la Jugoslavia dai nazi-fascisti, ma l’ha anche liberata dai non comunisti (colpendo non solo italiani- ovviamente catalogati come fascisti ma anche tutti coloro (croati, serbi, sloveni…) liberali, cattolici, stalinisti, ortodossi, nazionalisti che potevano evventualmente nutrire qualche dubbio sulla leggitimità e democraticità di quel sistema violento.
    Insisto che cmq triste non accettare il fatto che Tito un dittatire, magari “buono”, ma pur sempre un dittatore.

  49. effebi ha detto:

    quindi non è il caso di parlarne ?

  50. effebi ha detto:

    la mia domanda era per miha (ovviamente)

  51. miha ha detto:

    effebi,

    parlatene pure…anzi ti dico che pure quel rintronato di Stanovnik ora “lo sa”(eccidi postWWII), oramai solo il sindaco di Lubiana e gli old boys da cui proviene “non lo sanno”.

  52. miha ha detto:

    asem,

    a te proprio non puo essere chiaro, se non e’ bianco o nero, eh?

  53. Marisa ha detto:

    Spiacente Enrico Maria Milic, ma non sono mai stata nazionalista nè italiana, nè friulana, nè altro.

    Sono “nazionalitaria”, questo si, ma come ben dovresti sapere i “nazionalitari”, a differenza dei nazionalisti, rispettano gli altri gruppi etnici e non si considerano di “cultura superiore”…. ma alla PARI! Una bella differenza. non ti pare!

  54. effebi ha detto:

    Quindi riconosci le Nazioni, e a quale Nazione fai tu riferimento ?

  55. maja ha detto:

    A quella friulana, mi sembra ovvio.

  56. asem ha detto:

    miha, parlatene pure…anzi ti dico che pure quel rintronato di Stanovnik ora “lo sa”(eccidi postWWII), oramai solo il sindaco di Lubiana e gli old boys da cui proviene “non lo sanno”.

    concordo – però sono veramente i tanti…………

  57. miha ha detto:

    asem,

    comincia a scindere il “furore ideologico” dall’banale tentativo di mantenere vecchi assetti di potere funzionali soltanto alla solita cosa: LA GRANA, e vedrai che ti si offrira automaticamente un’altra chiave di lettura. Cosi’ capirai che non sono affatto tanti.

  58. asem ha detto:

    miha, questo lo potresti dire ad uno che non capisce lo sloveno (magari ti crederebbe)……….

  59. miha ha detto:

    asem,

    comincio additittura a credere che sei fermamente convinto di cio’ che scrivi, mi dispiace per te….

  60. effebi ha detto:

    chiedo a marisa e mi risponde maja…
    miha e asem parlano di grana…

    magari se metemo comodi
    http://www.flickr.com/photos/pierovis-ciada/3377917271/

  61. Marisa ha detto:

    ….forse perchè è ora di chiuedere questa discussione!

  62. Luigi ha detto:

    @Matia

    In tutta l’Istria non è stata registrata UNA attività di bande ustascia o fasciste negli anni 1946, 1947, 1948 e 1949.

    E’ vero che dopo la fine della guerra ci furono per qualche mese delle sporadiche azioni di ustascia, cetnici, crisari e compagnia, ma solo nelle zone interne.

    Tutti quanti vennero messi a tacere quasi completamente nel 1945.

    A questo punto iniziò però lo sfruttamento propagandistico del regime di Tito, che agitò per qualche anno la storia dei nemici interni per poter giustificare di fronte all’opinione pubblica alcune atrocità evidenti.

    Il motivo degli omicidi di quei ragazzi invece fu ed è tuttora chiarissimo: si voleva evitare qualsiasi sconfinamento verso l’Italia. Esistono vari casi: dai lussignani che fuggirono in barca e vennero ammazzati in alto mare, fino ai genitori della famosa cuoca polesana (oggi americana) Lidia Bastianich: madre e figli riuscirono ad esodare legalmente, ma il padre dovette passare il confine di notte mentre le guardie confinarie gli spararono dietro.

    Questa è la realtà, ma noto con molto dispiacere che in Croazia tuttora non si conoscono adeguatamente episodi come questi, e si prende per buona la propaganda di Tito di sessant’anni fa.

    Luigi

  63. Luigi ha detto:

    Per chiarire: per “zone interne” intendevo “zone interne della Jugoslavia”.

    L.

  64. effebi ha detto:

    ciao luigi ! (se posso usar el post per usi personali…)
    un saludo da “gens julia”

  65. Luigi ha detto:

    Ma ‘varda ti chi che se trova in giro… ciao!

    Luigi

  66. matia ha detto:

    Come dicono i fratelli serbi(gli amiamo come voi amate i vostri fratelli rumeni)ariva tardi il principe marko alla bataglia di kosovo.
    in ogni modo,
    Se a qualcuno interesa, penso di sapere perche quei giovani hanno perso la vita.
    se mi ? consentito l umor nero,sono stati ucisi per colpa di burocrazia,o per colpa perche italiani,come sempre,erano raccomandati qui da noi in istria.
    insoma,con le clausole del trattato di pace del 48 tra italia e yu a optare per la citadinanza italiana e usire liberamente dal paradiso socialista da istria erano sono italiani!
    croati,e anche quelli che si sentivano italiani ma avevano cogniome croato non potevano lasciare istria.
    e l unica via per loro se volevano andarsene e di scapare,con i rischi che questo a quei tempi comportava.

  67. effebi ha detto:

    direi che per dodici persone che vengono uccise da elementi regolari dell’esercito o della polizia ci dovrebbe essere almeno un rapporto ufficiale (con motivazioni vere o almeno presunte).

    sembra che invece nessuno sappia nulla, o meglio ci sono tanti che hanno tante versioni diverse. già questo potrebbe bastare per inquadrare una certa situazione di “scarsa legalità” (rimanendo nell’humor nero)

    per quanto riguarda le tue supposizioni, le prendo per tali e le aggiungo al lungo elenco.

    (bello quel “uscire liberamente” ! questi infatti sono usciti liberamente…)

  68. matia ha detto:

    e naturale che non si trova niente nei archivi perche questo era una iniziativa dei pazzi.presumo che dovevano essere solo arestati nelle circostanze normali.
    cmq.caro efi,visto che tu non sai che cosa e o era istria lasci che ti spiegi uno che ha qualche anno piu di te.:)
    te lo spiego,per esempio,parlando delle due generazioni della mia famiglia.
    mio padre e nato 39.allora istria era piu povera di qualche regione di africa.mio padre era piu affamato che sazio.nel 54 era siccita cosi grosa che andavano a lubiana con il treno per cambiare il vino per il grano per sopravivere.meno male che era svelto e si ha procurato un stipendio di fare le scuole medie a pola e poi a studiare a zagabria.dopo e andato a parigi,dove piu che lavorare faceva una vita come bonvivan.
    io sono nato nel 66,a e fino a miei trent ani non ho lavorato neanche un giorno(ho concluso i studi un po piu tardi).cosi anche mia sorella.e se qualcuno mi proponese di fare per esempio durante la staggione estiva un lavoro stagionale nella recepsion di un albergo li sputavo in facia.
    cio e ,noi in istria eravamo come un piccolo veneto.al di la di perdita di valori morali.,penso che qui si nasconde il vero problema dei esuli!
    quando loro hanno lasciato istria le loro case non valevano una lira,e adesso quando vedono che inglesi,irlandesi,tedeschi o rusi per queste case pagano le cifre folli pensano chepotrebero guadagniare qualcosa.

  69. effebi ha detto:

    ti lascio alle tue convinzioni che, a partire da quella di chi di noi due è più anziano, mi sembrano tutte da “aggiustare”.

    I miei sono nati in campagna: la casa, i campi e i loro averi erano una “piccola miniera” che consentiva loro di vivere bene, dignitosamente.

    L’Istria se la cavava molto meglio di altre regioni se è vero che i friulani-carnici venivano in istria e non il contrario. Chi aveva la terra, sapeva lavorarla (e aveva voglia di farlo) se la cavava.
    Poi è arrivata la collettivizzazione, l’ammasso, l’bbligo di cedere tutto e di risuddividere …poco, coltivando quello che il regime ordinava. Sono stati creati i centri di raccolta (vatti a vedere lo “scheletro” di quello di Piemonte). O fatti un giro in istria a vedere quanti sono i pastini ancora abbandonati e quelli da poco ripristinati.
    La gente se nè andata -anche- perchè non voleva farsi sfruttare da ignoranti incapaci (e violenti).
    Ed ora poi quanto vale un ettaro di terra in emila ? o in friuli ? quanto hanno invece ricevuto gli esuli ? e chi si gode oggi le terre degli esuli in istria ? chi sono i nuovi proprietari e che giochini si fanno sui libri tavolari e ai catasti… lasciamo perdere và.

    agli ignoranti e incapaci di allora è rimasta l’istria, adesso la “svendono” agli stranieri: la prossima generazione che farà ? quando l’istria non sarà più degli istriani ? ma dei zagabresi, tedeschi, inglesi, russi, veneti…

    l’importante -sembra- è che non ci tornino gli esuli, per qualcuno, evidentemente, sarebbe troppo imbarazzante.

  70. Lenodis ha detto:

    è dura da accettare, e da raccontare!!! nazisti, fascisti, comunisti, gap, uais…. e chi più ne ha più ne metta!!!
    gli italiani d’ISTRIA hanno sofferto l’immenso dramma di dovere abbandonare ogni cosa fatta, costruita, e mantenuta con le proprie mani!…
    gli esuli attualmente rivendicano il loro passato, ed i tormenti subiti! ed è più che giusto!… e sacrosanto! che gridino il loro disappunto!!

    stà di fatto comunque che i problemi sono stati causati dai fascisti prima (però non da tutti quelli che aderivano al movimento, bensì da quelli più sfegatati!)
    e dopo dai comunisti-titoisti + comunisti-cominformisti + comunisti-italiani, che poi alla fine sono andati in discordia anche trà di loro per varie ragioni!
    addirittura si sono “venduti” come i probabili liberatori della dittatura nazi-fascista….
    e io chiedo: “ma quale o quali liberatori di dittatura???”
    se poi hanno imposto la loro e quindi un’altra dittatura alla quale non piaceva il colore NERO, bensì il colore ROSSO!!….

    alla fine dico che sono fratelli gemelli entrambi!
    entrambi hanno praticato torture, e morte a tutti quelli che non volevano sotto stare alle loro ideologie!…
    nessuno di questi movimenti ha liberato niente da niente!!!…

    poi chiaramente, io sono un “ragazzino!” forse impertinente che vuole intromettersi in discussioni più grandi di lui…

    è brutto comunque discutere di certi argomenti!
    io spero vivamente, che non si ritorni mai a situazioni simili…

    vorrei in cuore mio che venisse riconosciuto qualcosa, di quello che è stato perduto, agli esuli giuliani-istriani-fiumani-dalmati

    e vorrei tanto, che trà italiani (giuliani-istriani e non solo….), sloveni, e croati, (ed anche altri….) non ci sia più ne odio ne rancore, ma voglia di fratellanza….
    forse è una parolona grossa…. d’altronde, mi sembra ci sia stata già abbastanza sofferenza…

    scusate!….

  71. effebi ha detto:

    mah, lo sbaglio più grosso è sempre quello di cercare di trovare una colpa e di mettere tutto assieme nello steso pentolone. Come se per risolvere un shangai si volessero sollevare tutte le bacchette assieme.

    una alla volta forse se ne verrebbe a capo, chissà ! in ogni caso il tempo arriverà dove gli uomini dimostrano di non essere capaci.

  72. Lenodis ha detto:

    francamente, non so proprio cosa dire…
    una cosa è vera: che sul dramma dell’esodo istriano-dalmata, e sul dramma delle foibe, per decenni non si è parlato molto, anzi forse niente!
    le cose stanno venendo a galla in questi ultimi anni!…e più si indaga, più si prova indignazione!….
    comunque, credo proprio che il tempo sia l’unica soluzione..

    per quanto riguarda l’eccidio di Piemonte d’Istria, questo è il primo sito o blog dove si discute, io questo avvenimento l’ho letto nel libro di Guido Rumici: Fratelli d’Istria – 1945-2000 Italiani divisi;
    ed è spiegato proprio come lo scrive Nazario,
    questo fatto mi ha molto sconcertato,
    fino ad ora, in nessun sito, e da nessuna parte ho trovato informazioni a riguardo di tale argomento;

    Grisignana e Piemonte le ho visitate proprio ieri(06/08) le ho trovate molto belle, sebbene quasi tutto l’abitato di Piemonte è diruto, a me è piaciuto molto, la gente parla il dialetto veneto,
    volevo anche chiedere informazioni a riguardo di quell’avvenimento…però ho preferito lasciare perdere… meglio un’altra volta… o forse meglio ancora non chiedere niente a riguardo…

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