7 Maggio 2009

I Gemelli Diversi: Camber e Antonione

Inizia oggi un nuovo format targato Valerio Fiandra.
Due “gemelli” si sottopongono alle domande di Valerio in stile intervista doppia

I gemelli diversi, ovvero risposte libere a domande ingenue

La Prima Coppia : Roberto Antonione e Giulio Camber

camber_antonione

– Chi la ha introdotta alla politica?
CAMBER: Trieste.
ANTONIONE: Ero ancora un bambino quando mio padre mi portò al cinema “ Fenice “ per assistere ad un comizio elettorale di Giovanni Malagodi. Quella fu la mia prima volta…

– Chi è stato decisivo agli inizi del suo percorso ?
C: nel percorso sociale, mons. Antonio Santin.
A: Un amico di allora.

– Chi le ha dato o insegnato la grammatica e la sintassi del ‘gioco politico’?
C: scuola e università a Trieste.
A: In politica ci sono tanti giochi e tanti giocatori. Come nella vita ,così in politica si impara da tutti, in particolare dai propri errori, e, comunque, non si finisce mai di imparare.

– Quanto è stata importante l’ambizione personale?
C: Un pizzico di sale.
A: L’ambizione conta, ma non mi sembra determinante.

– Quanto è contata la passione ideale?
C: Tutto.
A: Questa all’inizio è stata la vera molla che mi ha spinto ad impegnarmi, col tempo scattano poi anche altri meccanismi.

– Quanto ha contato l’appoggio personale?
C: Ben poco.
A: Non molto, non mi sembra essenziale.

– Chi deve ringraziare per averle fatto ottenere i primi successi ?
C: Ginnasio-Liceo Petrarca di Trieste.
A: Non parlerei di successi. Comunque sia, sono tante le persone e le situazioni che contribuiscono a farti raggiungere dei risultati.

– Quanto è contata, e quanto conta adesso, la Fede?
C: Molto.
A: E’ una domanda filosofica alla quale non mi sento di dare una risposta sintetica e quindi superficiale

– Quanto è contata, e quanto conta adesso, l’interesse personale?
C: Trasferito sull’affermazione, avvenuta, di una squadra di molti.
A: L’interesse personale ha senso solo se è parte dell’interesse generale.

– Quanto è contata, e quanto conta adesso, la volontà di rappresentare interessi collettivi?
C: Conta quanto si è trasferita sulla squadra: per noi, quindi, tutto.
A: Il motore è proprio il desiderio di contribuire a costruire una società migliore per tutti, e quindi anche per te stesso.

– Ha avuto la tentazione di smettere?
C: Sì.
A: Qualche momento di delusione capita a tutti, ma se sono ancora qua…

– Ha avuto mai pressioni per farlo?
C: Sì.
A:Pressioni vere e proprie no, ma c’è stato e c’è qualcuno che ha lavorato e lavora per mettermi nelle condizioni di farlo. Non sono molto amato da alcuni miei colleghi… evidentemente non sono funzionale ai loro disegni.

– Ha avuto mai pressioni per continuare?
C: Sì.
A: Finte tante, per quel che riguarda gli incoraggiamenti sinceri che vengono dagli amici, si sa che gli amici ti vogliono bene comunque…

– Quando pensa di smettere l’attività politica ?
C: Insciallah.
A: Non è una scelta che si programma a tavolino. In generale quando mi accorgerò che non ci sono più le condizioni per continuare ad impegnarmi.

– Lei è Massone ?
C: No.
A: No.

– Pensa che chi è Massone dovrebbe dichiararlo, se fa politica?
C: Perchè no?!
A: Ognuno faccia come crede, per quel che mi riguarda se lo fossi lo farei.

– Cosa pensa della Massoneria e del suo ruolo nella storia di Trieste?
C: Una presenza significativa di una realtà non comprimibile in slogans
A: La conosco troppo superficialmente per poterla giudicare.

– Ha mai subito pressioni indichiarabili?
C: No.
A: Qualcuno ci ha provato…

– Ha mai pressato lei qualcuno con richieste o imposizioni indichiarabili?
C: No.
A: Se si intende illecite, no.

– Chi è il miglior politico della città dal dopoguerra?
C: Il più impolitico: l’Arcivescovo, troppo dimenticato e troppo poco conosciuto per le sue opere ed i suoi insegnamenti: Mons. Antonio Santin.
A: Non lo so, non li ho conosciuti tutti e quindi mi è difficile dare un giudizio.
Certamente però non il sottoscritto.

– Chi invece il peggiore?
C: Ce ne sono tanti….
A: Spero valga la considerazione precedente.

– Chi stima maggiormente fra i politici cittadini che non militano dalla sua parte?
C: Anche se sono stati per poco tempo “politici” in senso stretto, i 2 Claudii: de Ferra e Magris.
A: Tra quelli che non ci sono purtroppo più Fausto Monfalcon e Giorgio Canciani, tra quelli in attività Antonino Cuffaro.

– Chi maggiormente disistima, sempre fra gli avversari?
C: Qualcuno…
A: Quelli che oltre ad essre privi di ideali sono anche privi di scrupoli, per cui un giorno stanno da una parte e magari il giorno dopo stanno dall’altra.

– Chi è stato il miglior Sindaco di Trieste dal dopoguerra in poi?
C: Risposta complessa, avendo i periodi storici esigenze diverse: Bartoli nel dopoguerra, Cecovini e Staffieri nella rivoluzione popolare della Lista, Dipiazza che abbiamo tutti sotto gli occhi.
A: Riccardo Illy e Roberto Dipiazza anche perchè eletti direttamente dai cittadini e quindi con maggiori poteri.

– Chi invece il peggiore?
C: Troppo facile.
A: Nessuno in particolare.

– Chi è stato il miglior Presidente della Regione?
C: E’ sempre quello del futuro: quindi Tondo.
A: Certamente non il sottoscritto.

– Chi invece il peggiore?
C: Scontato.
A: Anche qua spero valga la risposta precedente.

– C’è, o c’è stato, secondo lei, qualcuno che sarebbe potuto essere un eccellente politico e/o amministratore ma che non ha voluto, o potuto emergere?
C: Mi hanno insegnato che la storia non si fa con i “se” o con i “ma”.
A: Tanti

– Chi?
C: –
A: Tutti quelli che nella vita hanno dimostrato di valere.

– Quale è l’errore politico più rilevante che ha commesso?
C: Dicono, l’aver fatto politica.
A: Aver creduto amici molti di quelli che si professavano tali.

– Quale quello amministrativo?
C: Non aver votato il galantuomo prof. Agnelli a Sindaco di Trieste.
A: Per fortuna non ricordo errori rilevanti.

– Di quale sua idea o proposta o legge è più orgoglioso?
C: i contingenti agevolati per Trieste.
A: L’unico orgoglio che ho è quello di essermi sempre comportato onestamente.

– Chi è il suo prossimo Sindaco ideale?
C: Ideali e tempi non sono facilmente scindibili: si vedrà.
A: Sogno un Sindaco che sia capace di rappresentare tutte le anime e le risorse della nostra città e che riesca a galvanizzarle in un grande progetto di rilancio.

– Chi il suo prossimo Presidente della Provincia?
C: Ma ci saranno ancora le Province?
A: Le Province andrebbero abolite, in particolare quella di Trieste.

– Chi sarebbe, dovesse decidere lei, il prossimo presidente dell’Ente Porto?
C: non ho potestà istituzionale e con “se e ma”…
A: Cercherei la disponibilità dei top manager delle grandi società che hanno sede a Trieste, Fincantieri, Generali, Wartila per citarne alcune.

– Ora potrebbe per favore rispondere alle stesse ultime tre domande ammettendo la possibilità che NON sia uno della sua parte ?
C:
– Sindaco non PdL : prof. Claudio Magris.
– Presidente Provincia non PdL : prof. Francesco Peroni.
– Presidente Ente Porto non area PdL : prof. Giacomo Borruso.
A:
– Sindaco non PdL : Ettore Rosato
– Presidente Provincia non PdL : nessuno, per quanto ho già detto
– Presidente Ente Porto non area PdL : Riccardo Illy

– A proposito: secondo lei l’attuale opposizione ha qualche possibilità di vincere le elezioni amministrative, a Trieste? La esprima in percentuale.
C: 49%
A: Sempre e comunque almeno il 50%.

– Cosa vuole dire di bello al suo gemello diverso?
C: Tu sei bello come sei (cfr. il coevo Mal dei Primitives).
A: Buona fortuna.

– Cosa vuol dirgli di brutto?
C: Coraggio, la storia del brutto anatroccolo finisce bene.
A: Niente di più di quello che gli dice la sua coscienza.

– Affianchi un aggettivo a questi politici
C:
– Di Piazza è…. immaginifico.
– Lippi è … pirotecnico.
– Bandelli è… fattuale.
– Rovis è… artigianale.
– Dressi è … determinato.
– Bucci è … un Amico.
– Paoletti è… fantasioso.
– Menia è… coraggioso
– Rosato è … furbacchione.
– Bassa Poropat è… una Signora.
– Cosolini è… un compagno. Di scuola, al Petrarca, come Valerio Fiandra.
– Zvech è … professorale.
– Illy è… Riccardo, figlio di Anna ed Ernesto, fratello di Anna, Francesco, Andrea….
A:
– Di Piazza è….il Sindaco di Trieste.
– Lippi è …il vice Sindaco di Trieste.
– Bandelli è…un assessore comunale.
– Rovis è…non lo conosco.
– Dressi è …un assessore della mia giunta.
– Bucci è …preferisco non rispondere.
– Paoletti è…mi ricorda Bucci.
– Menia è…il miglior politico del PDL.
– Dressi è ….se insisti… una perona seria e capace.
– Rosato è …un parlamentare preparato e scrupoloso.
– Bassa Poropat è…la Presidente della Provincia.
– Cosolini è…un ex compagno di scuola.
– Zvech è …un ex collega del Consiglio Regionale.
– Illy è…il miglior politico del centro sinistra.

– Come vede Trieste tra cinque e fra vent’anni?
C: Con più fiducia in sé stessa.
A: La sogno rinascere ed assumere un ruolo consono alle sue enormi potenzialità.

– Una passeggiata nella Trieste del passato: 1910, 1930, 1950. Quale anno sceglie e perché?
C: 1910: il futuro non era ancora grigio.
A: No il 1950 periodo in cui erano ancora vive le tragedie della seconda guerra mondiale. No il 1930 perchè amo la libertà. Per esclusione, anche se il periodo non mi entusiasma, sceglierei il 1910.

– Rigassificatori e corridoio 5: tutto bene o c’è qualcosa che non va nelle attuali progettazioni?
C: Tanti, “qualcosa”.
A: Sono da sempre profondamente contrario ai rigassificatotori nel golfo di Trieste. Sono stra favorevole al corridoio 5 ma non do giudizi tecnici sul tracciato.

– La scuola media Rismondo ha inserito lo sloveno come seconda lingua straniera dopo l’inglese: un esempio da seguire?
C: Ho frequentato il classico, rispondo con un latinorum: videant consules.
A: Si.

– Scala Granbassi a Trieste, via Tito a Lubiana: condivide?
C: Si condivide la storia?
A: No, ma sono temi che non mi appassionano ai quali do poca importanza.

– Croazia e Serbia nell’Ue: meglio subito o aspettare?
C: Deciderà l’UE.
A: Sarebbe lungo spiegare le motivazioni, ma la sintesi è che prima entrano meglio è. Questo vale anche per tutti gli altri Paesi dei Balcani occidentali Turchia compresa.

– L’Euroregione: scatola vuota da riempire con cosa?
C: Con cosa?
A: Anche qua sarebbe lungo spiegare il progetto, ma la sostanza è che accordandoci con le regioni vicine possiamo dare risposte migliori alle esigenze dei nostri cittadini, in svariati campi, dalla tutela dell’ambiente, al trasporto locale, al turismo, alla sanità, alla protezione civile, solo per citare quelli che mi vengono in mente subito.

– A un amico per la prima volta a Trieste fa assaggiare la jota o gli scampi alla busara?
C: Scelga lui: un primo e un secondo (jota e scampi o scampi e jota).
A: Scampi in busara!

– Sentiero Rilke, Napoleonica o Val Rosandra?
C: Val Rosandra.
A: Tutti e tre, ma se non c’è tempo, il Rilke.

– Bavisela o Barcolana?
C: Secondo i gusti.
A: Barcolana.

– Bomboniera o Buffet da Pepi?
C: Due x 2.
A: Bomboniera.

– Alle prossime Elezioni Comunali per la pdl si candida il suo gemello diverso: lei lo vota, vota l’avversario o si astiene?
C: Voterò, come sempre.
A: In quel caso voterei per l’avversario: il sottoscritto!

– Quante volte ha pensato più di 5 secondi prima di rispondere a una delle domande?
C: il tempo di scrivere.
A: Sempre.

– Quante volte ha trascritto il suo primo pensiero?
C: Una volta per domanda.
A: Molte.

– Quante volte ha mentito?
C: Non ho avuto il tempo di pensarci.
A: Mai. Ma siccome non siamo in tribunale, qualche volta si può non dire proprio tutto quello che si pensa.

– Cosa vorrebbe sentirsi dire dal suo gemello diverso?
C: quello che lui certamente direbbe al mio posto: ti voglio tanto bene, ti voglio tanto bene, ti voglio tanto bene, ti voglio … (cfr. Roberto Soffici).
A: Questa è la domanda più bella…

GRAZIE

Nota di Valerio Fiandra:

Ma perché non rispondono chiaro e tondo ?
Non so voi, ma io sta domanda ho smesso di farmela da un bel pezzo.
E il peggio è che noi, i cittadini, abbiamo in gran parte rinunciato ad aspettarci – dalle risposte pubbliche di un personaggio politico, o di un ristoratore, di un commerciante, per non dire di un calciatore o di una frequentatrice di reality ) – non dico la verità, ma almeno qualcosa che non ci sembri una colossale balla, o peggio ancora una risposta che non tiene conto della domanda…
Già, le domande.
Nel corto circuito ormai ci stanno tutti o quasi, ivi compresi coloro che – così era il patto, una volta… – rappresentano il pubblico dei lettori, o dei telespettatori: i giornalisti.
Qui a Bora.la, però, non abbiamo le giustificazioni di colleghi più esperti e seri. Noi non abbiamo padroni: siamo troppo piccoli, per il momento…
E allora qualche domanda ce la siamo fatta, e l’abbiamo anche fatta.
Spesso il silenzio o le divagazioni che abbiamo avuto per risposta sono state eloquentissime.
A me, per gioco e per indignazione, è venuta la voglia di copiare un’idea – quella dell’intervista doppia – e di portarla qui: ma senza il video-distrattore e, soprattutto, concentrata sui temi e personaggi locali.
Nasce così, dichiaratamente per plagio, “ Gemelli Diversi : risposte libere a domande ingenue “

La prima coppia che ha accettato di rispondere è quella formata da Roberto Antonione, Deputato della Pdl e Giulio Camber, Senatore della Pdl.
Li ringrazio molto ( come sono grato a Matteo Apuzzo, Patrick Karlsen, Enrico Maria Milic e Enrico Marchetto per la disponibilità e il concreto aiuto professionale ) per aver dato il via a questa irregolare ma riemergente rubrichetta. Le prossime coppie non saranno meno gustose della prima, promesso.
Un ultima cosa: questo spazio è davvero libero. Commentare non è un dovere, ma un diritto e un piacere. E le battute, l’ironia, il sarcasmo sono graditi. Insulti o peggio no. E tanto più se sono anonimi o coperti. Ci siamo capiti.

Tag: , , , .

7 commenti a I Gemelli Diversi: Camber e Antonione

  1. Julius Franzot ha detto:

    Vedo che c’è una forte ritrosia a commentare uno dei pezzi più interessanti della Bora!
    Comincio io:

    1. E’ deludente come domande chiare vengano eluse, per esempio quella sull’Euroregione

    2. La asserita mancanza di strutture “portanti”, soprattutto sottolineata da Camber, è un tipico esempio di come i politici locali considerino l’elettore un po’scemo. E’ sì vero che IL PADRE di Camber era un fedelissimo di Santin, ma mi sfugge, anche per ragioni anagrafiche, come Santin buonanima avesse potuto influenzare l’allora ragazzino Giulio Camber.

    3. Siamo in un sistema dominato da una casta trasversale, altrimenti sarebbe difficile spiegarsi come Cosolini, pur essendo nell’opposizione, abbia avuto la grazia di conoscere i “gemelli” al Petrarca e poi… di aver fatto la carriera che sappiamo.

    4. Le esternazioni sul prossimo candidato sindaco non potrebbero essere più vaghe: io percepisco da entrambe le parti l’opinione che Dipiazza sia il massimo e che qualsiasi successore ne sarebbe solo una pallida ombra.

  2. cagoia ha detto:

    Te pol far Lost VS Tokiohotel?

  3. enrico maria milic ha detto:

    da questi testi ne esce un camber poco credibile, perchè sempre molto, troppo attento a trovare risposte diplomaticissime o evasive… un esempio? quello per cui, secondo lui, claudio magris è uno dei politici di centrosinistra migliori…

    un po’ meglio, mi pare, antonione…

    che dite?

    e poi:
    bravo valerio,
    ottima idea, ottima esecuzione! bravo.

  4. livio ha detto:

    bella idea, marmotta!

    e se il risultato non è entusiasmante non dipende certo dalle domande. ma che ci vuoi fare, ognuno ha i politici che si merita, e non solo a livello locale.

    per la prossima intervista potresti chiedere a boniciolli e a qualche suo predecessore o predec… ma come si scrive al femminile? beh, hai capito lo stesso, no?

  5. Julius Franzot ha detto:

    @ Enrico

    Condivido il tuo giudizio. Pur non votando PdL, mi sembra che Antonione sia ancora moralmente superiore a Camber. Ho qualche riserva sui passati politici di Antonione, ma mi sembra una persona integerrima, cosa che non potrei dire di ALTRI.

  6. Fabio ha detto:

    Non c’è gara, per conto mio – Antonione suona mille volte più autentico. Magari sono ingenuo e me la faccio raccontare, ma l’impressione è quella.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *