Era il 10 ottobre del 2000 quando un tremendo incidente troncò la vita di Giò Schilirò, un bambino di nove anni che usciva di scuola.
I suoi familiari, la mamma Biagia Meli, insegnante di scuola media ora in pensione, la nonna, le sorelle Nandra e Samuela, hanno coltivato in questi anni un progetto: mantenere viva la memoria del loro caro con gesti concreti, con l’impegno in prima persona nel volontariato, nella convinzione che Giò sia presente in tanti bambini e ragazzi, specialmente in quelli che non possono vivere con gioia…
e spensieratezza la vita, e che con difficoltà riescono ad affermare il diritto a crescere e a formarsi.
E’ nata così l’Associazione di promozione sociale e di volontariato chiamata “Casa di Giò”, che si propone di aiutare con un sostegno scolastico ed educativo ragazzi in difficoltà, di indire concorsi e borse di studio destinati a ragazzi meritevoli o bisognosi.
La prima riunione dei soci, degli amici, di tutti coloro che vorranno essere informati e portare il proprio contributo , concordare un programma di iniziative e attività ed eleggere le cariche sociali, si terrà il 6 maggio, alle 17, all’auditorium della scuola media Ascoli.
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