24 Aprile 2009

I ‘lettiani’ del Pd e il problema dei ‘moderati’: il dibattito in rete

Ieri pomeriggio a Trieste, a Scuola per Interpreti, un’aula magna gremita ha assistito al dibattito centrato sul libro ‘Costruire una cattedrale’ del leader cattolico del Pd, Enrico Letta (Mondadori, Strade Blu , 16,50 €) e ci sono già on-line dei commenti all’evento.

Nel corso dell’incontro, organizzato da Francesco Russo del Pd di Trieste, Letta ha dichiarato (secondo l’Ansa) che il Pd «non deve rinchiudersi a fare la rappresentanza di una nicchia. Il vero punto è giocare la partita del convincere i moderati. Se questa partita non la giochiamo nemmeno, e abbandoniamo questo terreno, il Pd ha già esaurito la propria funzione. La rivincita non saranno le Europee, ma il 2013».

Aureo Muzzi, un blogger vicino al centrosinistra, racconta il suo punto di vista:

Ero all’incontro di presentazione del libro di Letta (tanti applausi a Tabacci, giusto per capire l’aria che tirava), organizzato da Francesco Russo. Insomma la situazione sarebbe questa: i moderati stanno male a sinistra, il PD o cambia o li perde e resta solo con i laici-laici e gli ex DS, cioè non governerà mai (mai dire mai, ma insomma…). Perché? Una parte del PD (indovinate chi?) non parla con e per i moderati, col territorio e si sente superiore, il che infastidisce più di qualcuno. Poi c’è scarsa democrazia interna.
Per fortuna non ho sentito parlare di laicità e di radici cristiane.
La soluzione ci sarebbe: imparare dagli errori, come ha fatto Berlusconi. Ma quella parte del PD con ci sente. Non ho sentito (sono arrivato un po’ tardi) parlare del progetto che doveva tenere uniti Ds e Margherita, laici con cattolici e che potrà consentire nuove alleanze una volta divisi. Letta così e fatti i conti (PD laico-laico 20%, nuovo centro 10%, IdV 8%, SA e rossi vari 5%= 50%+ 1) si dovrebbe arrivare alla maggioranza. Fatti i conti sbagliati e senza l’oste? Nessuno è perfetto. Evidentemente ci sarebbe un altro tipo di alleanza. Evidentemente a quella parte del PD va bene così.

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4 commenti a I ‘lettiani’ del Pd e il problema dei ‘moderati’: il dibattito in rete

  1. Andrea ha detto:

    E dunque Aureo Muzzi ha nostalgia della grande alleanza del governo Prodi di venerata memoria? Alè!
    Ma poi: ‘sto “nuovo centro” potrà esistere ancora in quelle condizioni? Nel PD già si sta squagliando, col piffero che ‘sto fantomatico 10% rivota un’armata Brancaleone come quella! (Perché “nuovo” poi?).
    C’è della gente che gode sadisticamente a stare all’opposizione – è una forma patologica di egotismo – da volerlo fare anche quando, metti caso, sta al governo: l’abbiamo visto.

  2. Giorgio ha detto:

    Il PD, a mio modesto parere, è destinato a scomparire nei prossimi anni, ad estinguersi naturalmente per mancanza di elettori e di militanti. Del resto non possono convivere due ideologie completamente opposte: da un lato quella degli ex Democristiani e dall’altro quella degli ex Comunisti. Per quanto la sinistra sia stata abilmente annacquata in questi ultimi anni l’elettorato è rimasto – giustamente – ancorato a dei valori laici, i quali sono stati messi a dura prova con la legge riguardante la fecondazione assistita e quelle afferente al testamento biologico. E’ inaccettabile l’intrusione della Chiesa nelle vicende dello Stato. E’ costituzionalmente fuori luogo ogni ingerenza da parte del Papa e di tutti quei politici che lo ossequiano anche quando fa politica.

  3. furlàn ha detto:

    Conosco persone che hanno votato Letta alle primarie del PD e negli ultimi tempi grazie alle sue uscite se ne sono pentiti. C’è da ringraziare il cielo che ha vinto Veltroni (per quel poco che è valso).

  4. Aureo Muzzi ha detto:

    Non ho nostalgie per esperienze come quella dell’Ulivo, che vorrei vedere superata con una grande forza progressista che non sia solo riformista (qualunque partito può far arrivare i treni in orario e far funzionare la Pubblica Amministrazione), ma che metta in pratica valori come solidarietà e uguaglianza. Se ciò non fosse possibile, abbiamo poche altre soluzioni per vincere e soprattutto governare bene: 1) si sfalda il PD e si fa un’altra formazione 2) si torna alla grande ammucchiata di centro (Mastella e simili dove li mettiamo?), centro sinistra e sinistra 3) va come va e sicuramente vince il centro destra. Non vedo altre soluzioni, ma sono pronto ad accettarne nuove, se praticabili.

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