3 Marzo 2009

Centro immigrati a Gradisca: la Caritas non ce la fa a gestire l’emergenza

Racconta l’Ansa che la Caritas ha lanciato ieri un appello ai deputati e ai senatori eletti in Friuli Venezia Giulia per chiedere una soluzione all’emergenza che Gorizia sta vivendo da mesi per farsi carico degli stranieri dimessi dal Centro di Accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Gradisca d’Isonzo (Gorizia).

I quattro direttori delle Caritas regionale – don Paolo Zuttion, don Luigi Gloazzo, Mario Ravalico e Paolo Zanet – denunciano che tra settembre 2008 e marzo 2009 la Caritas di Gorizia ha accolto quasi 600 immigrati dimessi dal Cara di Gradisca. Tuttora sarebbero ospiti delle strutture di accoglienza del capoluogo isontino oltre un centinaio di extracomunitari a fronte di una capienza massima non superiore a 42 posti.
“Le Caritas – hanno detto i direttori dei sodalizi diocesani – sono pronte a continuare a mettere a disposizione le risorse umane, operatori e volontari, e finanziarie ma ci vuole la volontà delle Prefetture del Friuli Venezia Giulia di aprire un dialogo permanente e di non scaricare tutta l’emergenza sulle Diocesi”. Alla conferenza stampa di presentazione dell’appello erano presenti il consigliere regionale Giorgio Brandolin, gli assessori comunale e provinciale di Gorizia Silvana Romano e Licia Morsolin e un assistente parlamentare del deputato Carlo Monai dell’Italia dei Valori, che ha assicurato l’impegno formale dell’esponente parlamentare a presentare una interrogazione sul problema immigrati.

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7 commenti a Centro immigrati a Gradisca: la Caritas non ce la fa a gestire l’emergenza

  1. Giancarlo ha detto:

    Due successivi lanci, dell’Ansa e dell’Agi, hanno ripreso una nota diramata dal deputato del PD Ettore Rosato, gia’ sottosegretario all’Interno, in risposta all’appello delle Caritas. Secondo Rosato “i costi delle politiche dell’immigrazione non possono pesare solo sulle esangui casse degli enti locali o sulla generosita’ del volontariato”.
    “Le associazioni di volontariato, per continuare a svolgere il loro lavoro, non devono essere lasciate sole – aggiunge Rosato – al contrario devono sapere di poter contare con certezza, in termini temporali e quantitativi, sull’intervento finanziario del ministero dell’Interno”. “Non dimentichiamo – sottolinea Rosato – che le Caritas regionali svolgono un’opera anche funzionale alla sicurezza dei cittadini, nella gestione delle emergenze, nell’integrazione degli stranieri e nel mantenimento di un accettabile livello di coesione sociale”. “Il ministero dell’Interno – conclude – metta dunque le Prefetture del Friuli Venezia Giulia in condizione di assicurare le risorse necessarie per le strutture e i servizi di cui le Caritas hanno bisogno”.

  2. Radimiro Dragovic ha detto:

    L’immigrazione e’ un’emergenza epocale e va gestita con politiche lungimiranti. In certi grandi paesi europei ci sono piu’ immigrati che da noi, pero’ li’ le cose vanno meglio. E’l’occasione buona per la Lega per fare delle cose concrete, che a mio avviso il precedente governo non ha saputo o voluto fare.

  3. bulow ha detto:

    negli ultimi otto anni la lega e’ stata al governo per piu’ di sei anni. il centrosinistra ha governato per circa 20 mesi. la legge bossi-fini, varata nella legislatura 2001-06, non e’ stata modificata dal governo prodi ed e’ tuttora in vigore.
    quali che siano i problemi legati all’ immigrazione, la lega e il centrodestra ne portano la responsabilita’ maggiore.
    la legge bossi-fini e’ una legge che genera immigrazione illegale. infatti uno straniero che vuole venire a lavorare onestamente e legalmente in italia, deve prima entrare illegalmente, poi farsi assumere in nero, e solo allora, se trova un datore di lavoro onesto, puo’ fare domanda per rientrare in un flusso, tornare nel suo paese, farsi chiamare nominalmente dal datore di lavoro e finalmente entrare in italia in modo legale. questo e’ cio’ che succede nel mondo reale, e lo sanno bene tutti quelli che hanno dovuto assumere una badante. chi e’ quel pazzo che affiderebbe i suoi parenti malati a una persona sconosciuta? ma lo stesso discorso vale anche per i tornitori, i panificatori, i carpentieri ecc… e’ una procedura demenziale, che trasuda ipocrisia. viene da pensare che chi l’ha ideata abbia tutto l’ interesse a che gli immigrati entrino in modo illegale, cosi’ possono essere ricattati dai padroncini e costretti a lavorare senza diritti e con paghe da fame. tra l’ altro in questo modo tutti i salari, anche quelli dei lavoratori italiani, vengono trascinati verso il basso.
    e tra i tanti onesti, che entrano illegalmente perche’ non hanno altra scelta, e’ facile per i criminali veri infiltrarsi e nascondersi.
    c’e’ un solo modo per ridurre l’ immigrazione illegale: rendere piu’ agevole quella legale.

  4. Radimiro Dragovic ha detto:

    Che la legge Bossi – Fini sia di gran lunga migliorabile e’ fuori discussione. Comunque secondo me, essa e’ di gran lunga meglio rispetto alla legge Martelli. Il centro sinistra ha governato anche dal 1996 al 2001 e neanche allora non mi risulta abbia fatto qualcosa di concreto per migliorare la coesione sociale degli immigrati, per rendere le citta’ piu’ sicure ecc… Bisognerebbe copiare paesi come il Canada’, l’Australia ecc…, che sanno gestire in modo adeguato i flussi migratori. La Caritas da sola non puo’ fare molto e nemmeno la Cgil ha modelli alternativi su come trattare un fenomeno cosi’ difficile da gestire. Ci vuole pazienza e bisogna rispettare le leggi e soprattutto appliccarle. Un certo numero di immigrati qualificati sono necessari allo sviluppo del paese, ma l’importante come gia’ ampiamente ribadito, e’ sapere come trattare il fenomeno e finora in Italia, purtroppo nessuno e’ riuscito a trovare la magica soluzione. La Lega Nord, essendo presente al governo, ha questa straordinaria opportunita’ di trovare una soluzione sostenibile e duratura, in linea con la nostra Costituzione e con le disposizioni europee. E’ interesse anche degli altri paesi comunitari che ci sia una regolamentazione di una materia cosi’ difficile.

  5. bulow ha detto:

    in italia nessuno e’ riuscito a trovare delle soluzioni decenti perche’ siamo un popolo di trogloditi provinciali e perche’ e’ molto piu’ comodo lasciare incancrenire le situazioni per lucrarci sopra politicamente o economicamente. la destra ha tutto l’ interesse a mantenere l’ immigrazione a un livello illegale, per poi fare le sue sparate xenofobe e prendere voti. il centrosinistra ha un comportamento schizofrenico, perche’ oscilla tra sottovalutazione dei problemi e improvvisi attacchi di panico che lo portano a scimmiottare malamente la destra.
    il risultato e’ che lega, pdl e pd, tutti insieme, hanno ratificato in parlamento un trattato militare con la libia che prevede l’ invio di reparti dell’ esercito italiano a presidiare la frontiera con il ciad. in passato l’ esercito libico aveva gia’ fatto il lavoro sporco per gli italiani, deportando nel deserto gruppi di clandestini pronti a salpare e abbandonandoli senza cibo ne’ acqua. adesso berlusconi e gheddafi sono diventati amiconi, la maglietta di calderoli non se la ricorda piu’ nessuno, e noi pagheremo un sacco di soldi alla libia perche’ continui a fare i suoi sporchi affari sulla pelle degli immigrati.

  6. Euroscettico ha detto:

    ma mi chiedo deve essere solo un problema italiano? Parlano tanto di Europa, allora coinvolgiamo anche gli altri Paesi. Per esempio perché la tanto ricca e dinamica Slovenia (decantanta da molti in questo blog), potrebbe fare qualcosa nell’accoglienza di questi immigrati. Non si possono mica avere solo benefici economici da questo “carrozzone” di Europa…..

  7. bulow ha detto:

    bah, a dire la verita’ e’ l’ italia che si e’ messa in testa di fare da sola, andando a trattare con gheddafi senza consultarsi prima con gli altri paesi europei e con gli stati uniti.

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