26 Gennaio 2009

Ikea a Villesse, parte la selezione del personale

Sul sito Ikea graduates ha preso il via la selezione del personale per il nuovo punto vendita di Villesse, indicato come "Trieste". Sul sito è infatti prevista la possibilità di candidarsi inviando il proprio curriculum e scegliendo il punto vendita a cui si è interessati. Parte così l'atteso processo di creazione di nuovi posti di lavoro che, si spera, contribuirà a ridurre la profonda crisi che l'Isontino sta attraversando nel settore dell'occupazione.

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19 commenti a Ikea a Villesse, parte la selezione del personale

  1. Gorizia al VERDE ha detto:

    speriamo che me ciapi …

  2. Mario Merola ha detto:

    entra solo paraculadi

  3. ilCaio ha detto:

    sono giorni che proviamo ad inviare la domanda,ma è sempre inchiodato.
    sondaggio:
    problema mio o problema comune?

  4. Daniela ha detto:

    io ho provato a compilare il CV, ma subito il primo intoppo: la data di nascita! Il menù a tendina parte con il 1971 e, sfiga, io sono del 1970… non ci vogliono noi trentanovenni? Troppo vecchi?

  5. xyz ha detto:

    Brava Daniela. Io farei due righe, intanto, all’assessore provinciale al lavoro.

  6. Alessio ha detto:

    Vero, accettano le domande online solo per i nati dal 1971 in poi. Tra l’altro Villesse viene riferito come sede di Trieste.

  7. malù ha detto:

    Ma del 1963 ne vogliamo parlare???
    Posso essere cliente ma non dipendente???

  8. eva ha detto:

    chiedo scusa,ma se non si mette laurea,non va avanti per inserire il curriculum?

  9. Lorena ha detto:

    Già, se non hai la laurea, non va avanti… io ho messo dei caratteri fittizi e poi alla fine ho allegato il cv…. spero lo leggano…

  10. Marco ha detto:

    Essendo Ikeagraduates (graduate= laurea) è chiaro che è la sezione dedicata ai laureati.

  11. Anna ha detto:

    La multinazionale svedese IKEA si contraddistingue dalle altre per non essere discriminatoria,nel proprio sito dichiara di assumere persone di qualunque età e sesso,mentre ora paradossalmente,vuole assumere personale nato dal 1971 in avanti.
    Inoltre,dichiara di essere un’azienda ecologista (grande falsità),tutto ciò che produce sarebbe a basso impatto ambientale,sempre paradossalmente ha avuto denunce qualche anno fa per sfruttamento minorile nei paesi poveri,ha utilizzato bambini per lavorare.Che amarezza!Infine,non è giusto che una multinazionale svedese stia dilagando a dismisura in tutto il mondo a scapito delle nostre povere e misere industrie italiane (che a causa dell’IKEA hanno chiuso e chiuderanno le loro attività)e stia entrando sempre più prepotentemente in Italia e all’estero.I posti di lavoro saranno talmente esigui che non ha proprio senso tenerci l’IKEA in Italia,inoltre sono state devastate ettari ed ettari di terra per costruire i negozi IKEA, a scapito dell’ambiente ovviamente,sempre più centri commerciali,più aree cementificate e sempre meno aree boschive.COMPLIMENTI IKEA, sei davvero ecologista!BOICOTTATE L’IKEA,non presentate domande di assunzione,nè frequentate il negozio,una volta ultimato,gente di Villesse e dintorni.

  12. piano inclinato ha detto:

    … scusa, Anna, credi forse che le nostre “povere e misere industrie italiane”, come tu le definisci, non abbiano delocalizzato certe lavorazioni o non sfruttino il lavoro minorile? Lo sfruttano eccome, pure in certe zone del nostro paese cosiddetto civile…
    A me IKEA piace, come idea…
    Anche se il proprietario è un semi NAZI (qualche anno fa uscirono alcune sue imbarazzanti dichiarazioni, poi subito smentite…).
    I posti di lavoro, inoltre, non sono tanto quelli degli addetti alle vendite, ma quelli delal logistica a monte… e qui, purtroppo casca l’asino.
    Devi purtroppo sapere che le aziende del distretto della sedia di Manzano (controlla sul Messaggero, credo di ricordare verso novembre 2008) sono state scartate, dalla dirigenza IKEA, come possibili fornitrici perchè di “scarsa qualità”…

  13. piano inclinato ha detto:

    Ecco l’articolo, per certi versi sconcertante, sulle aziende piccole e medie del distretto di casa nostra…
    (citasi dal Messaggero Veneto — 03 ottobre 2008 pagina 07 sezione: GORIZIA)
    http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2008/10/03/GO_07_ISOA5.html
    VILLESSE. Se per le nuove assunzioni Ikea ha manifestato la propria disponibilità ad attuare anche un discorso di carattere sociale, per quanto riguarda l’assegnazione di commesse ad aziende locali operanti nel legno la risposta è stata diversa e sotto certi aspetti sorprendente. I rappresentanti del gruppo svedese, allargando il discorso a tutta la regione, hanno infatti evidenziato che «in Friuli Venezia Giulia i nostri ordini sono diminuiti, negli ultimi anni, dal 33 al 19% a favore del Veneto. Questo – hanno spiegato – per il fatto che è diminuita la qualità dei prodotti forniti». In sostanza, da quanto è stato riferito all’assessore Visintin e al consigliere Mezzorana «non tutte le ditte del legno si aggiornano per ciò che concerne la lavorazione e le tecnologie e questo incide, alla fine, sulla validità del prodotto offerto. Il nostro gruppo punta molto sull’aggiornamento dei prodotti e, di conseguenze, cerca imprese che siano in grado di offrire modelli e tecnologie all’avanguardia, solo che in Friuli Venezia Giulia è sempre più difficile riuscire a trovare aziende che sappiano essere al passo con queste esigenze». Inoltre, è stato sottolineato che Ikea preferisce ditte «che sappiano stare sul mercato anche da sole e che non dipendano esclusivamente, per la loro sopravvivenza, da Ikea. In sostanza che il loro lavoro per il nostro gruppo non superi il 50% del loro fatturato». Dopo aver fatto questo ragionamento, i rappresentanti di Ikea hanno chiesto ai rappresentanti della Provincia di farsi portavoce di questa situazione anche in Regione, per cercare di avviare una politica di ammodernamento del tessuto aziendale del Friuli Venezia Giulia anche in settori, come quello del legno, dove ci sono spazi per una competizione ad alti livelli. ( p.a.)

  14. Anna ha detto:

    A p.inclinato
    Ciò che dici è verissimo,purtroppo molte grandi aziende hanno chiuso in Italia per delocalizzare altrove,verso i paesi asiatici,africani,est europeo,e questo è un segno tipico di un paese che si sta sfasciando (anzi è già allo sfascio),che non ha più nulla da offrire agli italiani.Anzi,potremmo dire che gli industriali italiani diventeranno sempre più ricchi,offriranno lavoro agli asiatici ma gli italiani diventeranno sempre più poveri,con questo sistema.Questa strategia di mercato,porterà ricchezza agli industriali,non al popolo italiano,semplicemente perchè le fabbriche non esisteranno più.Vedi il caso della Caffaro,Safilo,….qui nella mia città (Trieste),quasi tutte le industrie hanno chiuso (a parte Illy,Pastificio Zara peraltro veneto,…).In Italia, non avremo più industrie,in compenso però avremo i colossi svedesi a farci compagnia (H & M, Ikea,…),grande,no?
    Finisco qui,il discorso sarebbe talmente lungo………..

  15. giammarco ha detto:

    vorrei fare una domanda di assunzione per villesse.se cortesemente mi mandate le giuste indicazioni per sapere come potermi muovere

  16. roberto ha detto:

    a giammarco vai sul sito di ikea nella sezione i nostri servizi clicca su selezioni IKEA Villesse. Segli un profilo clicca compila qui compila le varie voci e poi fai il test. La data di nascita arriva fino al 1950. questo il link
    http://82.187.13.190:9003/Asp/IROListaOfferte.asp

  17. rb ha detto:

    le selezioni per Villesse non sono ancora cominciate! IKEA graduates è il sito dedicato agli studenti ed è valido per tutto il territorio nazionale attivo tutto l’anno. Come per ogni nuovo negozio che IKEA ha aperto le selezioni per Villesse cominceranno con un minisito dedicato solo per le candidature e aperto a TUTTI.

  18. Alessia ha detto:

    A me hanno accettato il curriculum ma poi non riesco a fare il test, la finestra si blocca alla prima domanda. Che fare?

  19. kondor ha detto:

    Dato che solo quelli nti dal 1971 in poi possono lavorare all’IKEA quelli nati prima non vadano a spendere soldi all’IKEA. Vediamo poi se ci accetteranno i curriculum!

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