19 Gennaio 2009

Il ritorno di Illy, a parole. “La Lega populista sguazza nella crisi”

Riccardo Illy, con un’intervista al Piccolo di ieri, squarcia il silenzio pubblico perdurante dal giorno della sconfitta alle Regionali 2008. Questo che segue è il box del quotidiano dedicato al commento di Illy sul crescente consensodi cui godrebbe la Lega Nord.

«La Lega ha dimostrato di saper riottenere consensi che non aveva da tempo. I sondaggi la danno in crescita? Ne sono convinto. D’altronde, nel momento della crisi, le proposte più populiste e più provocatorie trovano facile accoglienza».
Il ritorno prepotente di Umberto Bossi e del suo movimento non stupisce Riccardo Illy. Anzi, dopo aver denunciato nel suo ultimo libro «Così perdiamo il Nord» il rischio di una nuova tentazione secessionista, l’ex presidente della Regione ritiene che la i consensi leghisti possano crescere ancora, proprio a fronte della crisi economica e finanziaria: «Sono convinto che, se avessimo fatto un sondaggio, la maggioranza degli italiani avrebbe detto di sì anche alla tassa sui permessi per gli immigrati».
Lui, sia chiaro, non è d’accordo: «Quella tassa è una contraddizione in termini: siamo noi ad avere bisogno degli immigrati. E, se solo andassimo a guardare le offerte di lavoro qualifica per qualifica, vedremmo che non c’è competizione tra lavoratori residenti e stranieri, perché i primi non fanno i lavori dei secondi, ma nel momento di crisi queste argomentazioni fanno presa».
Un altro esempio? Illy cita il libro di Giulio Tremonti, quello in cui il ministro caldeggia i dazi sulle importazioni cinesi, «che è tornato in cima alle classifiche»: «Nel momento della crisi quella dei dazi sembra una soluzione anche se non lo è affatto».

Tag: , , .

17 commenti a Il ritorno di Illy, a parole. “La Lega populista sguazza nella crisi”

  1. rafrad6164 ha detto:

    Dei partiti presenti in Parlamento, la Lega Nord e’ l’unica alternativa. Per quanto riguarda l’immigrazione, essa deve essere selettiva e non bisogna certo accogliere gran parte dei disperati del terzo mondo. Comunque anche nei paesi piu’ evoluti, esistono spese a carico degli immigrati e norme molto piu’ restrittive, ma nessuno si scandalizza.

  2. arlon ha detto:

    Per le la tassa per il permesso di soggiorno è semplice propaganda.
    Come se l’immigrato che lavora non pagasse già tutte le tasse relative, appunto, al suo lavoro.

  3. jacum ha detto:

    mi fa sorridere quello che dice illy: “La Lega ha dimostrato di saper riottenere consensi che non aveva da tempo. I sondaggi la danno in crescita? Ne sono convinto. D’altronde, nel momento della crisi, le proposte più populiste e più provocatorie trovano facile accoglienza”

    cosa sta facendo illy, un esame di coscienza?
    debbo dire che da quando non c’é piú come governante sono piú sereno….

    e poi perché c’é “il rischio di una nuova tentazione secessionista”? forse perché la gente non é contenta di come vanno le cose, e il staccarsi da roma sarebbe come dire di rimediare all érrore fatto nei primi del novecento?
    mah… comunque illy continua a registrare questo malcontento e per nulla é servito distrarre la gente con l’euroregione, cioé quel falso distacco da quel che trieste oramai stenta a riconoscersi, l’italia.

    quando il friuli e venezia giulia non sará piú regiona autonoma, vedi brunetta, i triestini avranno cosa fare….

  4. arlon ha detto:

    era: “per me”

  5. Julius Franzot ha detto:

    E che fa la Lega per non accogliere i “disperati” da regioni non appartenenti al territorio padano, in ossequio all’art.1. del suo statuto, che, almeno su Internet, è ancora in vigore?

  6. furlàn ha detto:

    Le immigrazioni in queste epoche sono figlie dei nostri modi e stili di vita. Anche di quelli degli elettori leghisti.

  7. jacum ha detto:

    per julius:

    mi sono andato a leggere lo statuto, ma all’articolo 1 non ne parlano, i padani, di come quando e perché accogliere i disperati.

    http://www.leganord.org/ilmovimento/lega_nord_statuto.pdf

    e neanche nel regolamento
    http://www.leganord.org/ilmovimento/lega_nord_regolamento.pdf

  8. jacum ha detto:

    un passo dell’intervista a illy: “La Slovenia, però, ostacola la Croazia. Sorpreso? No. In passato c’è stato un atteggiamento altrettanto aggressivo e arrogante da parte della Croazia che si era detta indisponibile ad affrontare il tema dei confini marittimi. Ora la Slovenia, forse esasperata, rende pan per focaccia. Come se ne esce? L’Italia sta facendo la sua parte? L’Italia, con il ministro Franco Frattini, si è giustamente proposta per un ruolo di mediazione.”

    mediazione da parte dell’italia???

    sono molto dubbioso sul fatto che verrá assegnata proprio all’italia questa mediazione… preferirei comunque gli austriaci.

  9. Ivan Curzolo ha detto:

    Infatti Lubiana ha gia’ detto “no grazie”.

  10. Julius Franzot ha detto:

    @jacum

    Certo che lo statuto della Lega non parla dei “disperati”, ma l’entità politica che dice di voler formare considererebbe un calabrese alla stessa stregua di un ugandese, EU a parte.
    Nel mio intervento precedente volevo dire che la Lega con le sue battaglie xenofobe viene meno allo scopo per cui è sorta: formare uno Stato sovrano della Padania, dai confini tracciati indirettamente nell’ Art. 2.
    Non entro nel merito se sia utile o meno formare una “Padania” indipendente, però constato, come del resto hai sottolineato tu stesso, che il compito della Lega non è quello di difendere gli italiani dagli stranieri. Pertanto la Lega a mio avviso sta occupando le posizioni tradizionali di AN, che, per calcolo elettorale, si sta ergendo a difensore degli immigrati, per spingere la Lega nell’angolo dell’estrema destra, da cui, e questo l’erede del MSI lo sa anche troppo bene, è difficile uscire.

  11. jacum ha detto:

    caro julius,
    io credo che la lega nord vada oltre il tuo concetto espresso prima, ossia non si ferma nell’osservare che il calabrese e l’ugandese siano non padani, ma va oltre.
    le battaglie xenofobe, ossia le battaglie causate dalla paura del diverso, non devono preoccupare anzi rendono consapevoli le persone che la propria identitá non é stata cancellata, spazzata via, annullata.
    “i confini” come dici tu sono delineati su una lastra di ghiaccio esposto al sole equatoriale…. quello che invece si inizia a vedere é una migrazione di comuni da una parte o dall’altra, e questo secondo me sará accentuato con il federalismo fiscale (vedi “confini” veneto-trentino).

    non é un mio pensiero, ma secondo il parere comune, c’é differenza tra un marocchino o albanese o napoletano o piemontese, o tra un siciliano e un triestino, o tra un goriziano e un sloveno, o tra un montenigrino e un serbo eccetera, ma per questo io non indurrei nessuno ad imbbracciare un fucile e marciare contro questo e quell’altro per sterminarlo. io disapprovo la guerra tra gli isrealiani contro i palestinesi o viceversa…

    ci dovrebbe essere maggiore autonomia per i singoli gruppi di persone che formino una comunitá. una comunitá magari piccolissima, di tre case, ma consapevole del proprio destino e ruolo all’interno di una comunitá piú grande, l’europa.

    la lega nord non difende gli italiani, ma i padani, vedi art. 2 dello statuto, solo questo fatto ti dovrebbe far correggere la tua idea che la lega nord occupi le “posizioni tradizionali di an”. an é erede dell’msi che é erede del pnf. queste sono le tradizioni di an!
    la mia visione dei partiti italiani non é lineare ossia non li posiziono su di una linea, sinistra centro destra, ma é una visione quadrimensionale.
    quindi lo spingere a destra la lega nord per far passare an a fianco del pdl che é di centro destra mi sembra una sciocchezza. non é una guerra di posizione, ma di ruolo.

  12. furlàn ha detto:

    “le battaglie xenofobe, ossia le battaglie causate dalla paura del diverso, non devono preoccupare anzi rendono consapevoli le persone che la propria identitá non é stata cancellata, spazzata via, annullata.”
    Scritto nel giorno del giuramento di Obama. Complimenti.

  13. jacum ha detto:

    grazie dei complimenti, ma non ho capito cosa intendi…

  14. Julius Franzot ha detto:

    “la lega nord non difende gli italiani, ma i padani”.
    Allora che ritorni alle origini e la smetta di attizzare chi ha un passaporto della rep.it.contro chi non lo ha. La battaglia (solo legale!) per gli insegnanti autoctoni io la trovo giusta, la caccia all’immigrato invece no, perchè, a parte che ogni caccia è violenza, vedi Israele, non è in linea con lo scopo, sensato o meno, che dichiara di voler perseguire con l’Art.1.

    “lo spingere a destra la lega nord per far passare an a fianco del pdl che é di centro destra mi sembra una sciocchezza. non é una guerra di posizione, ma di ruolo.”

    Se vista dalla Lega, è chiaramente una sciocchezza, ma se vista da AN è una grande furbata: relegare la Lega in quel ghetto che AN (e i suoi antenati) conosce benissimo in prima persona. Mi meraviglio che la Laga cada così nel tranello.

  15. furlàn ha detto:

    Scusa ma io non ringrazio il Ku Klux Klan per essermi reso consapevole che la mia identità o quella dei neri d’America non é stata cancellata, spazzata via, annullata. Ho capito male?

  16. jacum ha detto:

    julius sono d’accordo con te, ora ho capito la tua riflessione.

    infatti io non mi identifico con le politiche e le idee della lega nord.

    furlan gli americani io non li avevo neanche presi in considerazione, mi ero costruito il mio ragionamento nell’ambito locale.

    sono comunque in sintonia con te per la non violenza. il kkk mi pare che invece ne facesse abuso, se così si può dire.

  17. frank ha detto:

    stiamo semplicemente assistendo al rilancio di illy per le elezioni europee.Bisogna pure trovargli una occupazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *