6 Gennaio 2009

Buon samaritano: raccolti 300 kg di alimenti in due mesi

Da novembre 300 kg di alimenti in scadenza nei supermercati non sono stati mandati al macero, ma recuperati dal progetto Buon Samaritano.
«Abbiamo cercato di dare risposta all’appello accorato del padre superiore della mensa dei padri Cappuccini, che nello spazio di 6 mesi è passata da 20 a più di 40 utenti, con picchi di 70 presenze giornaliere» dicono Federico Fanzini dal Meet Up 466 di Beppe Grillo e la consigliera comunale Donatella Gironcoli di Idv, promotori assieme dell’iniziativa.
Padre Mario Stocco aveva lanciato…

l’allarme: la Conad di via Locchi assieme all’A&O di via Cappuccini hanno risposto. Ad essi si è poi aggiunto Komauli di via Don Bosco. Da novembre stanno consegnando gli alimenti vicini alla data di scadenza e le confezioni rovinate, quindi invendibili, perché siano utilizzati nella mensa dei poveri.
”I brillanti risultati – aggiungono Fanzini e la Gironcoli- ci hanno portato a pensare di espandere il nostro progetto verso altri prodotti non ancora trattati. Stiamo parlando ad esempio delle derrate alimentari fresche, tra le quale le verdure o i surgelati. Presenteremo una proposta anche alle case editrici, alle tipografie specializzate, offrendo un servizio innovativo che ci permetta il recupero dei libri invenduti che rimangono nei magazzini e che dopo un certo periodo di tempo sono destinati al macero. Chiaramente i libri recuperati andranno ad arricchire le biblioteche pubbliche, scolastiche e di associazioni che ne faranno richiesta. Tutto ciò ci comporterà un maggiore impegno, la costituzione di un organismo che ci faccia da contenitore, che può essere un’associazione”.

2 commenti a Buon samaritano: raccolti 300 kg di alimenti in due mesi

  1. joker ha detto:

    questa e una bella notizia,credevo che l’indifferenza facesse parte dei goriziani

  2. abc ha detto:

    Certamente un’iniziativa da lodare ed appoggiare.
    Andando a comperare arance in un grosso centro di Nova Gorica, dove costano stranamente molto meno che in Italia, mi chiedo se noi Italiani, che abbiamo la Sicilia, continuiamo a mandare al macero i nostri agrumi affinché i prezzi non calino, come si faceva anni addietro.
    Da apprezzare anche l’iniziativa dei libri. Ci sono pubblicazioni molto interessanti che vengono distrutte dalle librerie ed anche dai privati.

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