17 Dicembre 2008

Buoni spesa di 25 euro dal Comune

Bonus spesa da 25 euro. La giunta comunale ha deciso di attivare un intervento straordinario per aiutare le famiglie in difficoltà. Verranno così distribuiti circa 1.600 coupon da 25 euro da utilizzare nei negozi di alimentari.
A beneficiare del sussidio saranno i nuclei familiari residenti nel territorio comunale di Gorizia composti da almeno una persona di età superiore ai 65 anni pensionata o priva di reddito. Due i livelli di accessibilità al beneficio, comunque concesso… 


ai nuclei che non presentano un Isee da più di 7.500 euro.
I buoni verranno distribuiti, fino ad esaurimento, allo lo sportello del centro sociale Polivalente di via Baiamonti. «Per rispettare la riservatezza delle persone beneficiarie dell’iniziativa, e per venire incontro anche agli anziani soli che soffrono di problemi di deambulazione – ha spiegato l’assessore comunale al Welfare Silvana Romano – sarà possibile delegare un familiare o un conoscente per il ritiro dei buoni spesa».

7 commenti a Buoni spesa di 25 euro dal Comune

  1. l'insegnante ha detto:

    Lo so è meglio di niente, ma …25 euro????Mi paiono un po’ poco, sono una tantum?

  2. virus ha detto:

    Anche una piccola somma può aiutare chi è in difficoltà. Purtroppo però nessuno prende in considerazione la categoria alla quale appartengo. I single con reddito basso con meno di 75 anni. Nessun bonus, nessuna agevolazione, anche se il single deve riscaldare la sua casa con un solo reddito, anche se guarda da solo la tv deve pagare il canone esattamente come una famiglia di 6 persone dove forse lavorano in tre, obbligato ad acquistare surgelati e prodotti alimentari in enormi confezioni per la famiglia perchè altro non esiste per poi essere anche definito dalla Coldiretti sprecone.

  3. utah72 ha detto:

    Mio nonno dice: tra verli, no verli e verli de dar… Xe meio verli. Comunque Virus sono assolutamente d`accordo con te, in particolar modo di quanta poca attenzione abbiano le aziende alimentari nei riguardi dei single`s.

  4. Lauro ha detto:

    Ho letto anche sui quotidiani la presentazione dell’iniziativa. Il resoconto della conferenza stampa. Beh.. devo dire che non ho capito (limite mio, forse..) che ci faceva l’Ascom in conferenza e quale è il suo ruolo in tutto questo.
    Se ho capito bene, si tratta di buoni spesa da 25 euro da “spendere” in negozi “convenzionati”. Ora, siccome i soldi li mette il Comune e sono proprio 25 euro a buono, stando ai conti presentati, cosa vuol dire “convenzionati”? Convenzionati con chi? Par di capire che esista una lista di negozi che si appresta a ritirare quei buoni in cambio di “merce” per un valore di 25 euro. Allora la prima domanda: qualunque tipo di merce o solo quella decisa dal negozio? Già si dice “esclusi gli alcolici” (..e potrei, forse, capirlo).. ma allora non sono 25 euro “veri”? Perchè se lo fossero, chi li riceve dovrebbe poter spenderli per qualunque cosa e dovunque…
    Qual’è il “ruolo” del negozio “convenzionato”? Mette a disposizione merce su cui applica un certo sconto (ed è per questo che è convenzionato)? E di quant’è questo sconto? Se è così perchè non è stato detto (o almeno io non l’ho visto scritto)?
    In conferenza stampa è stato detto che l’iniziativa, oltre che essere un aiuto per i più poveri, è anche una boccata d’ossigeno per il comparto del commercio.. Bene.. ma solo per quello “convenzionato”?
    Ed è davvero una “boccata d’ossigeno” per un negozio dover vendere “scontato” per incassare i buoni? lo sarebbe di più se il prezzo fosse intero..
    Ma allora perchè non si può spendere il buono ovunque e per qualsiasi prodotto, per il valore di 25 euro?
    Insomma, c’è qualcosa che, lo ammetto, non ho capito bene..

  5. l'insegnante ha detto:

    ok, meglio di niente e concordo con Virus…a casa mia questa si chiama “carità pelosa”

  6. marco ha detto:

    carità penosa…

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