Ecube sorgerà nella zona dell'autoporto. L'annuncio è stato dato ieri, in occasione della presentazione del progetto che si è tenuta in Comune. Lì sorgerà un parco tecnologico, composto da un impianto in grado di integrare l'utilizzo delle diverse energie rinnovabili per produrre energia “pulita”, laboratori per l'analisi, la divulgazione, la certificazione e la didattica.
Il progetto, come annunciato, consiste infatti nella realizzazione di un impianto industriale di produzione di energia rinnovabile…
che integri l'utilizzo di biomasse, il fotovoltaico, l'eolico, il geotermico, la produzione di energia attraverso l'idrogeno e con celle a combustibile ad alta temperatura: dimensionato per risultare idoneo a fornire energia a una parte del sistema industriale locale o in alternativa a un comprensorio abitativo, evidenzierà la concreta utilità derivante dall'impiego delle energie rinnovabili.
speriamo si faccia.
sarebbe un bel punto d’orgoglio per la città, per chi guarda avanti e non solo indietro!
Caro Utah72, io lavoro in un’azienda che senza tanto bla bla progetta, vende e installa impianti ad energie rinnovabili da diversi anni.
Non so che cosa si farà di preciso, a Gorizia di solito si parla tanto ma si realizza poco. Pensa che sto ancora aspettando le piste ciclabili e le zone pedonali che sembravano imminenti quando, 5 anni fa, mi sono trasferita qui! Comunque non capisco la tua frase… O magari credi pure tu, come mi ha detto una signora di una certa età un po’ di tempo fa, che probabilmente i “panei solari” emettono qualcosa che fa venire il cancro? Con l’aria che tira non mi stupirei di sentirla pure al TG questa! Una bella centrale nucleare e risolviamo tutto, dai!
Figata… e manda anche in tilt gli autovelox sul raccordo?
Dopodomani convoco una conferenza stampa insieme a degli amici per presentare il Parco della Via Lattea, comprensivo di Cosmodromo ed Osservatorio Celeste.
Ho scelto Gorizia come luogo per questo insediamento perchè centrale in Europa ed equidistante tra Trieste ed Udine.
Le ricadute sul territorio saranno molte ed efficaci, prima fra tutte l’allungamento della vita dei settantenni con la barba.
La spesa complessiva sarà di 100 milioni di euro, che per il momento non li abbiamo, però confidiamo nel buon cuore delle banche e dei goriziani tutti.
Un grazie anticipato alla città.
Cara Cristina, questa frase te la dedico: “Se la gente avesse più senso dell’umorismo, il mondo andrebbe decisamente meglio” (Woody Allen) Quindi rilassati, prendi un po` di pause nella tua ditta senza bla bla bla e fai delle sane passeggiate ai giardini. Vedrai che il mondo ti sorridera`.
Credo di capire cosa voglion fare.
Siccome i capannoni del terzo lotto della Sdag già prevedono il tetto a pannelli solari e fotovoltaici, a qualcuno è venuto in mente che se si aggiungono un paio di mulini a vento e magari anche una centralina a biomasse, allora tutto questo si può chiamare Parco Energetico. Poi si vendono i Certificati e si fanno anche due euro. L’idea non è male, c’è praticamente tutto, dai terreni a chi mette una parte di soldi. Ora il punto è chi mette quello che manca e come poi si spartiscono. Non vorrei assistere alla solita storia dei soldi pubblici e dei ricavi privati.
Piuttosto c’è da sottolineare la “robetta” che il Governo ha introdotto col “decreto anticrisi”.
Il decreto, pubblicato domenica mattina sulla Gazzetta ufficiale e quindi in operativo dal 30 novembre, rende molto più complesso il percorso per ottenere le detrazioni fiscali del 55% delle spese sostenute per installare un pannello solare, sostituire un impianto di climatizzazione o cambiare gli infissi alle finestre. Il decreto prevede infatti che per le spese sostenute dopo il 31 dicembre 2007, i contribuenti debbano inviare all’Agenzia delle entrate, solo per via telematica, «un’apposita istanza per consentire il monitoraggio della spesa e la verifica del rispetto dei limiti di spesa complessivi». L’Agenzia delle entrate esamina le domande secondo l’ordine cronologico di invio e comunica entro 30 giorni l’esito della verifica agli interessati. Decorsi i 30 giorni senza esplicita comunicazione di accoglimento «l’assenso si intende NON fornito» e il cittadino non potrà usufruire della detrazione. Per le spese sostenute nel 2008, in caso di mancato invio della domanda o di diniego da parte dell’Agenzia delle entrate, l’interessato potrà comunque usufruire di una detrazione dall’imposta lorda pari al 36% delle spese sostenute fino a un massimo di 48 mila euro da ripartire in dieci rate annuali.
Così chi ha realizzato l’intervento sulla sua casa nel 2008, potrà rimetterci fino a 15 mila euro.
Alla faccia delle energie rinnovabili.
@Lolla
Non sono un settantenne con la barba, ma la cosa mi interessa in prospettiva.. 🙂
Di passeggiate ne faccio già parecchie, anzi, corro, ma non ai giardini, non ho mica voglia di rovinarmi i polmoni!
Dimenticavo: verissimo e scandaloso quello che riporta Biocell. Non so se chi non è del settore ne sa qualcosa, visto che praticamente non se ne parla: non è mica Sky!
Il tutto sta prendendo una tal piega… mi sa che questo è uno dei tanti motivi per cui il senso dell’umorismo mi è andato sotto i tacchi, utah72.
Cara Cristina, le iniziative biologiche e le piste ciclabili di Gorizia purtroppo sono il nulla rispetto ai disastri ecologici che giorno dopo giorno si compiono nel mondo. Vivendo al Cairo ti posso garantire che quando leggo un articolo come questo qua sopra altro non posso fare che riderci sopra. Immondizia riversata nel Nilo a quintali, pneumatici bruciati, plastica, smog a livelli impensabili, inquinamento acustico, sbando totale. E viviamo nello stesso mondo. I goriziani possono guardare il proprio orticello e pensare di essere in una giungla, ma cosi` non e`. E non serve essere degli scienziati per capire quando si riesce a respirare e quando no. Ecco perche` mi permetto di riderci sopra.
Ma proprio la tua esperienza diretta dovrebbe farti capire che c’è poco da riderci sopra, non credi? Mi rendo conto che la tua prospettiva non ti aiuta. Già qualche decennio fa Moravia, se non sbaglio, scriveva che quando partendo da Il Cairo atterrava a Roma, quest’ultima al confronto gli sembrava Londra; quando invece ci arrivava da Londra, Roma gli pareva il Cairo. Ecco: io sono reduce da quasi una decade passata in Germania. I miei parametri sono un po’ diversi dai tuoi, tutto qui!
grazie al cielo Utah72 adesso che tu me lo hai detto, vado a farmi un sonnellino e spero di sognare le piramidi del cairo e non le gomme bruciate!
sperando ovviamente che qualcun altro lo capisca e la finisca di essere sempre a criticare!
…ecco. E sognati le piramidi di Dashur, perche` quelle di Cheope, Chefren e Micerino sono ormai circondate da palazzi abusivi, mentre a 100 metri dalla Sfinge si trova un McDonald. Intanto hanno tappato un canale d`irrigazione per costruire un`altro passante sopra elevato che passa direttamente tra le case a poche centinaia di metri dal sito dove ci sono le piramidi.
In effetti nel nostro linguaggio usiamo dei termini che, riflettendoci, fanno capire bene la situazione. Primo mondo, secondo mondo, terzo mondo, quarto mondo..
E’ una classifica che diamo noi, mica gli abitanti del Cairo.. Se fosse per loro probabilmente sarebbero il primo mondo.
Il problema è che i sacchetti, i pneumatici, le auto non euro4, è tutta roba nostra.. loro avevano i cammelli e ci andavano da secoli. E invece no, noi rottamiamo e dobbiamo convincerli a comprare la nostra rottamazione. Perchè così funziona, li vogliamo uguali a noi nei consumi, ma siammai nella tecnologia. Sennò che terzo mondo sarebbe.. eh..
Perciò la tecnologia è nostra (fuori da ogni dubbio), a loro diamo quella che noi rottamiamo (non sia mai che imparino), e poi li accusiamo di inquinare il pianeta.
E volete pure che non si incazzino?
Parametri o no, credo che Gorizia possa permettersi sonni tranquilli.
In parte condivido quello che dici Lauro. Ma non dimenticare che pero` il petrolio che serve ad alimentarci arriva da alcuni di loro che non hanno alcuna intenzione di divedere i ricavati con il popolo e di fornire un` adeguata istruzione. Non per niente la Repubblica egiziana ha il Presidente Mou Barak in carica dal 1981. (poi ci si lamenta di Berlusconi…) Loro giravano con i cammelli (e lo fanno ancora), ma anche in Italia nel`800 si girava con la carrozza. Le esigenze delle persone nell`aumentare la qualita` e la durata della vita hanno portato uno sviluppo economico e sociale. E gli egiziani, per quanto inversi, sempre uomini sono. Per quanto riguarda l`importazione di macchine “rottamate” ti ricordo che pagano delle tasse spropositate e fan prima a comprarne nuove in loco. Una Mercedes scassata del 1980, ad esempio, puo` costare fino a 5000 euro. E cosi` funziona con computer`s, cellulari, paraboliche e quant`altro.
Inoltre sono loro stessi che si definiscono terzo mondo. Tirar fuori le mani dalle tasche e mettersi a pulire le scale del proprio palazzo non credo inoltre sia causa degli occidentali. Come il non far passare le ambulanze quando c`e` traffico “perche` tanto e` dio che decide”. Purtroppo molto spesso i sensi di colpa degli occidentali creano degli alibi ed offuscano la realta`.
…e pensare che nel mio primo intervento facevo una battuta sugli autovelox…
Ok, stop con il Cairo, daghine de Gorizia.
Cmq grazie per i vostri interventi.
Infatti intendevo dire che non si può innestare il nostro 2000 in una società feudale e rimanere poi sconvolti da ciò che succede. Noi per arrivare qui siamo passati attraverso secoli di scontri, un paio di rivoluzioni e due guerre mondiali. Abbiamo inventato le Nazioni e lo Stato. Per noi “diritto” è un concetto acquisito e, bene o male, fa parte del nostro DNA.
Loro si sono semplicemente visti catapultare materialmente in un’altra era, ma non socialmente e culturalmente. Le contraddizioni son tutte li a dimostrarlo.
Se parliamo di secoli di storia mi pare che l`Egitto ne abbia un` pochina alle spalle… Ad incominciare dal primo trattato di pace mai stipulato al mondo che fu fatto tra egiziani ed ittiti. Anche loro inoltre sono una nazione, uno Stato e fanno parte della lega araba. Sono loro assieme a greci e romani che hanno spinto l`umanita` verso il progresso. Poi da una parte c`e` stata l`evoluzione, dall`altra l`involuzione. Quindi nessuno e` stato catapultato in un`altra era.
Se uno non ci vive, non puo` immaginare.
Tutto vero utah72, x l’Egitto secoli di civiltà e di storia. Ma poi bloccata già dagli antichi romani e poi ripiombati nell’oscurità. Fin da piccolo mi ha sempre impressionato vedere sugli atlanti geografici i confini di quella nazione. Dritti, tirati con il righello.. e non da loro. E i musei egizi? I più importanti stanno in Europa, e se avessimo potuto avremmo spostato anche le piramidi. E la storia del canale?
vabbè.. siamo fuori dal tema del post..
Salaam a lekum 🙂
Lo sviluppo sostenibile si costruisce prima che sia troppo tardi. Una città come Gorizia è certamente ancora in tempo per progettare un futuro di vivibilità, respirabilità, corretta gestione del territorio, qualità urbana e così via. Se però stiamo a consolarci pensando che c’è chi sta peggio, molto peggio,e fra questi ahinoi proprio i detentori di saperi che sono la base, palese e occulta, della nostra cultura, non ci vorrà molto e faremo parte del gruppo.
Il museo egizio piu` importante al mondo si trova al Cairo. Per la cronaca.
Se vi dicessi quello che ho visto solo oggi in pochi mi crederebbero… Beata Gorizia.
Bye bye
A questo punto diccelo, mica ci farai stare in ansia tutta la notte 😉
Ho visto una signora anziana appena investita in mezzo alla superstrada che porta al 6th october a modi gatto stecchito. Tutto normale. Qualche velo preso qua e la per coprirla e l`ambulanza arrivera` prima o poi…
Cosi` non hai avuto gli incubi Miko… 🙂
Invece da noi ce li fanno vedere alla TV ogni lunedì a pranzo. Quelli in autostrada anche con tutta la sequenza ripresa dalle telecamere.. Vuoi mettere?
E poi abbiamo il/la giornalista che va dal familiare e fa la domanda intelligente: “Ora che suo figlio è morto schiantato, che cosa prova signora?..”; “Riuscirà mai a perdonare quel camionista extracomunitario?..”
Ehh.. cultura è cultura, mica bruscolini…
Basta spegnere la tv. Io non posso spegnere quello che vedo per strada.