«E-cube park» (Economy, energy, environment) è il nome del progetto concepito dalla Facoltà di Architettura dell'ateneo giuliano che verrà presentato domani alle ore 16 nella Sala bianca del Comune di Gorizia. È infatti Gorizia la città scelta per ospitare il piano che consiste nella realizzazione di un parco delle energie rinnovabili: un impianto di dimensioni industriali e integrato di quattro energie sostenibili ricavate dall'impiego congiunto di biomasse, impianto fotovoltaico, eolico e geotermico.
Il progetto nasce dalla volontà della Talento consulting srl, organismo di ispezione e controllo collegato a Sincert, di impegnarsi nel campo della certificazione energetica. È proprio in quest'ottica che è nato l'accordo tra Talento e i dipartimenti…
di Ingegneria meccanica e Ingegneria chimica, dell'ambiente e delle materie prime dell'Università di Trieste, finalizzato a valutare le rese energetiche di alcuni particolari tipi di biomassa. La scelta è ricaduta su Gorizia, sia perché adatta a ospitare un impianto-pilota da assumere come riferimento per un'azione di promozione dell'impiego di energie alternative, sia perché rappresenta la sede ideale per avviare e consolidare rapporti di collaborazione con imprenditori e ricercatori sloveni.
«E-cube» come luogo di produzione energetica quindi. Ma non si esaurisce qui la funzione del parco. Tra le attività previste infatti, ci sono anche la sperimentazione e la dimostrazione tecnologica che saranno ottenute attraverso la realizzazione di laboratori ad hoc destinati alla ricerca. Il progetto coinvolgerà anche studenti e neolaureati interessati al settore. In programma c'è un'attività formativa mirata che sarà organizzata a vari livelli, a partire dalla formazione di livello superiore che sarà destinata a laureati di varie aree disciplinari. Le funzioni più pratiche saranno invece dirette alla gestione di impianti destinati alla produzione di energie alternative.
Interessante..
Ma poco chiaro, forse bisogna attendere la presentazione per capirci qualcosa.
La Talento ed il Sincert sono organismi di certificazione, non certo società che fanno qualcosa di “materiale”. E non riesco a capire allora chi materialmente farà questo impianto, sempre che di un impianto si tratti, e non invece solo di alcuni laboratori dell’università.
Ma se è così, ecco che usare termini come “parco delle energie etc..” sà tanto di fumo negli occhi. Mi pare il linguaggio del nostro amato assessore alla cultura.
Beh.. ci potrebbe in effetti essere l’interesse di qualcuno ad investire. Se non altro perchè anche con un piccolo impianto si ottengono i “certificati verdi” che poi possono essere commecializzati. Sta diventando in affare per molti..
Va aggiunto però che c’è da capire cosa rimane al territorio, perchè un impatto comunque c’è..
condivido sia il cauto scetticismo di Rieccolo sia il possibilismo di Lauro.
Lauro, puoi spiegarmi come funziona la produzione di certificati verdi? Ho sentito che possono diventare una sorta di “denaro” del futuro prossimo.
Sarebbe poi interessante capire dove e’ che viene sfruttato il geotermico a Gorizia (a Campagnuzza se non sbaglio), Annalisa ne aveva accennato in un post un po’ di mesi fa, ma non si e’ saputo piu’ nulla da allora…any update?
@Cristiano
La spiegazione in poche righe si presta a fare confusione. Ma in sostanza se tu produci energia da fonti rinnovabili ottieni una quantità di Certificati (veri e propri documenti) che attestano la tua quantità prodotta. Siccome chi produce energia è obbligato a produrne per ogni anno almeno un 2% da fonti rinnovabili (un 2% aggiuntivo ogni anno), può scegliere di comprare la stessa quantità in Certificati Verdi. Il combinato di queste azioni, incentiva la produzione da fonti rinnovabili e riduce la produzione da fonti classiche.
Se vuoi approfondire quì puoi trovare un primo materiale, ma c’è molto in rete:
http://it.wikipedia.org/wiki/Certificato_verde
http://www.gsel.it/Pagine/default.aspx