22 Ottobre 2008

Chiesto lo stato di calamità per le grandinate

La Regione chiederà allo Stato il riconoscimento dello stato di calamità eccezionale per le piogge e le grandinate che hanno colpito l’Isontino tra il primo maggio e il 31 luglio scorsi. Lo ha deliberato la Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alle Risorse agricole e naturali, Claudio Violino.

10 commenti a Chiesto lo stato di calamità per le grandinate

  1. robe ha detto:

    si ma solo per i danni alle colture…alle macchine nisba 🙁

  2. etabeta ha detto:

    Come sempre la ciapemo tal cul…..go la macchina tamburada, ma chi prenderà i soldi sono sempre quelli :-((

  3. papin ha detto:

    vorrei vedere voi nei panni di QUELLI…un anno di lavoro per poi vedere quello che hanno creato, distrutto…

  4. robe ha detto:

    vorrei vedere te con 5 anni di prestito per comprarsi l’auto……

  5. etabeta ha detto:

    Bravo papin,ma QUELLI li prendono i soldi mentre io NO!!!
    Preventivo 2200€ a macchina di qui una di appena 3 mesi e come dice robe a 5 anni per pagarla, mentre QUELLI compreso gli agricoltori i contributi li prendono sempre . IO DEVO ALZARMI ALLE 6 OGNI GIORNO PER GUADAGNARMELI, ora mettiti tu nei miei panni sapientone.

  6. Lucio ha detto:

    Mi chiedo..
    Ma non esistono le assicurazioni?
    Da quello che ne so, il raccolto dovrebbe essere assicurato contro le calamità. Tanto che una volta si sparavano i razzi contro la grandine, mentre ora non più perchè conviene assicurare.
    Mi chiedo: quando interviene lo stato di calamità naturale, come si regola la faccenda tra “risarcimento pubblico” e assicurazione privata? Dubito che prendano i soldi due volte..
    Poi magari sarà che i più piccoli non sono assicurati.. Comunque vorrei saperne di più, c’è qualcuno che ne è al corrente?

  7. Giovanni ha detto:

    Le assicurazioni ti pagano, ma tirano fuori un sacco di scuse per calarti l’indennizzo. Io ho avuto 4500 euro di danno, l’assicurazione (una famosa telefonica, con simbolo un telefono su ruote, ma non ti dico qual’è), mi ha prima tolto la franchigia di 258 € (e a questo mi ero già preparato), poi mi ha tolto il 47% del valore dei ricambi (parabrezza da 700 eurini e cofano da 400).
    Sicuramente ho preferito pagare quasi 800 euro di tasca mia piuttosto che tenermi una macchina di 4 anni stile gruviera, ma penso che queste assicurazioni quando ti propongono il preventivo dovrebbero dirti TUTTO quello che non ti pagano, non solo quello che PROMETTONO di rimborsarti…

  8. Lucio ha detto:

    @Giovanni
    Hai (quasi) tutte le ragioni, nel senso che si dovrebbero sempre leggere attentamente tutte le clausole dei contratti. Le differenze di costo del premio sono dovute sì a concorrenza, ma quando son differenze sostanziose di solito c’è la fregatura.
    In più, la logica delle assicurazioni dice che hai assicurato l’automobile, cioè il valore dell’automobile, non il valore dei ricambi. E loro appunto ti rimborsano sul valore dell’auto, non di quello che ci spendi sopra. A questo punto però la rata di premio dovrebbe scendere col deprezzamento del mezzo, ed invece ciò non accade.

  9. Giovanni ha detto:

    @ Lucio:
    è esattamente come dici tu, purtroppo le clausole contrattuali ti vengono inviate dopo che hai effettuato il pagamento e quindi dopo la decorrenza del contratto.
    Mai provato a leggerle? Burocratese puro, trabocchetti, interpretazioni…
    Io non sono un perito assicuratico, allora perché dovrei studiarmi il Testo Unico delle Asicurazioni (se esiste)???
    Poi, se vuoi recedere dal contratto, ti metti in casini impressionanti: primo, la cifra versata non ti viene restituita tutta, secondo, avrai sicuramente un buco temporale in cui non si sa chi ti assicura, quindi circolare sarà problematico…
    Le assicurazioni per me sono, erano e rimangono truffe legalizzate.

  10. etabeta ha detto:

    Quoto pienamente il pensiero di Giovanni

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