“Il leader del partito austriaco di estrema destra Bzoe e governatore della Carinzia, Joerg Haider, è morto in un incidente stradale”. Vedi la notizia su Corsera, vedi le bio su Wikipedia italiana, tedesca, inglese.
“Il leader del partito austriaco di estrema destra Bzoe e governatore della Carinzia, Joerg Haider, è morto in un incidente stradale”. Vedi la notizia su Corsera, vedi le bio su Wikipedia italiana, tedesca, inglese.
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Tranne qualche uscita bizzarra era un buon politico e faceva molto per le classi popolari e per l’ecologia. Era un convinto assertore del freno dell’immigrazione selvaggia e veniva definitito erroneamente dai mess media mondiali: “leader di estrema destra”.
Condoglianze alla famiglia.
Ecologia? Mai stato a vedere dove abitava? I boschi a valle sono stati tutti distrutti…Comunque pazienza, ce ne faremo una ragione!
Per inciso: sapete se Silvio ha la patente?
10 ottobre 1920 referendum. E’ festa del Land
A differenza di Haider, Silvio ha le televisioni!
franzot
plz rilascia una dichiarazione
Beh, ma a Haider non mancava niente…a parte la moglie, un po’ extra large, ricordo ancora con commozione un suo splendido spot pubblicitario (che deve essere rimasto in mano agli amici svizzeri con cui avevamo fatto una trasmissione televisiva) in cui correva nella neve, scalava montagne, spaccava legna.
Un grande della comunicazione. Il suo tedesco era facilmente comprensibile anche da me: soggetto complemento oggetto e verbo. Frasi brevi. Con lui c’era ‘Taszlo’- il nome che gli avevo dato io in ricordo di Morte a Venezia- ma era alla mano. Intervistarlo fu divertentissimo, non c’era nemmeno bisogno di permessi o interpreti.
Più difficile raggiungere il nido delle Aquile. Tra montagna che frana per via del disboscamento, il torrente sotto e soprattutto ghiaccio e neve non sono mai riuscita a vedere quanto fose verde veramente la sua vallata.
Era bellissimo. Sembrava un maestro di sci in pensione seduto al Posta di Cortina…E questo solo otto anni fa. Come passa il tempo.
E’ proprio vero che non sempre sono i migliori a lasciarci per primi e oggi mi sento un po’ tanto ipocondriaca
Era un politico sano, un uomo i destra che ho saputo apprezzare nonostante la mia posizione politica molto moderata… e fondamentalmente di sinistra.
Ho apprezzato il suo sforzo continuo per la realizzazione dell’Euroregione del nord-est creando alleanze sia con la destra sia con la sinistra (per esempio in Friuli, la mia regione, prima con Riccardo Illy e recentemente con Renzo Tondo). Un uomo che mancherà a molti per la schiettezza e l’apertura mentale nonostante alcune sue posizioni che hanno portato molti a considerarlo un neo-nazista , razzista fino a tacciarlo di antisemitismo… credo fossero per lo più speculazioni di una sinistra malata che non vuole innovarsi e guarda gli scheletri negli armadi degli altri e non nei propri.
Condoglianze alla famiglia.
A proposito di leaders populisti (Silvio, Georg) e non (Angela), perdonatemi se vado un filino off-post spinta dallo tsunami degli eventi.
Vorrei segnalarvi Arto che ci ricorda un pezzettino del libro fuori stampa “Paper Money” sulla Repubblica di Weimar, molto appropriato per accompagnare questo weekend.
http://bendiken.net/2008/10/08/a-timely-history-lesson
Il panico beneficia i grandi pifferai populisti. Noi il nostro pifferaio lo abbiamo sempre…la promessa della NSDAP non vi sembra stranamente familiare?
(aspetto anch’io una dichiarazione di Julius Franzot!)
introduzione di Rumiz su Haider
http://tv.repubblica.it/copertina/austria-haider-morto-in-incidente/25055?video
Direi più che condivisibile Rumiz, a parte il fatto che Haider appare quando la Lega è già da anni sulla scena o almeno appare sulle scene europee quando altri Haider ci sono già. Ottimo il finale. Adesso toccherebbe a Bossi? Personalmente mantengo la mia posizione di ‘me ne farò una ragione’.
HAIDER: TONDO, E’ MORTO COME HA VISSUTO, A 100 CHILOMETRI ALL’ORA
(ASCA) – Trieste, 11 ott – ”Joerg Haider e’ morto come e’ vissuto: a cento all’ora”. Cosi’ oggi a Trieste, in una conferenza stampa convocata dopo la notizia della morte del Governatore della Corinzia il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo. Ricordando di aver ”perso un amico”, Tondo ha aggiunto che ”la Carinzia ha perso un grande Governatore e l’Austria ha perso un leader politico in forte ascesa. I suoi collaboratori, che ho sentito stamani mi hanno detto che la settimana scorsa era al settimo cielo per la felicita’, perche’ aveva raggiunto questo obiettivo straordinario di rinascere politicamente dopo una sconfitta molto forte. Purtroppo – ha sottolineato – e’ stata l’ultima vittoria della sua carriera e della sua vita. Io sono molto affranto e invio alla moglie e alla figlia Uriche che e’ sposato con un italiano un abbraccio e le condoglianze”.
In occasione dei funerali del governatore della Carinzia, l’attivita’ della Regione Fvg si fermera’ in segno di lutto e di rispetto ”nei confronti di colui che e’ stato anche l’interlocutore piu’ attivo per la costruzione dell’Euroregione”, ha annunciato Tondo.
”Se i funerali dovessero svolgersi martedi’ (giorno in cui e’ prevista la visita del ministro degli Affari regionali, Raffaele Fitto, ndr) – ha aggiunto Tondo – anche il Consiglio regionale sospendera’ i lavori, dando cosi’ modo a chi lo desiderasse di essere presente alla funzione”.
Ribadendo l’importanza del ruolo ricoperto da Haider nello sviluppo dei rapporti transfrontalieri, Tondo ha anticipato che ”per il progetto di Euroregione gioco forza qualcosa cambiera”’.
fdm/sam/ss
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MORTE HAIDER: GALAN, HO PERSO UN AMICO MIO E DEL VENETO
(AGI) – Venezia, 11 ott. – “E’ con immenso dolore che ho appreso la tragica notizia della scomparsa del mio caro amico Joerg. Con la sua morte abbiamo perso un amico; un amico sincero dell’Italia e della nuova Europa”. Cosi’ Giancarlo Galan, presidente della Regione Veneto, in una dichiarazione.
“Sono sopraffatto dalla commozione – aggiunge Galan – e mi e’ difficile intuire quali saranno le conseguenze della scomparsa del leader austriaco che come pochi altri ha rinsaldato i vincoli di amicizia tra Austria e Italia, tra Carinzia e Veneto e tra i popoli dell’Euroregione”. (AGI)
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foto dell’incidente da La Stampa
Io non faccio finta di essere colpita e sconvolta, non l’ho mai considerato artefice di impulsi positivi per la politica dell’euroregione. Se è stato amico di Galan o se il FVG ritiene di sospendere, per lutto, i lavori regionali, mi dispiace: uno spreco ipocrita di buoni sentimenti e di inutile diplomazia.
Forse qualcuno si sentirà di proporre l’intitolazione di una via o una piazza, a questo apostolo della comunicazione solidale, inclusiva e tollerante?
La notizia mi ha colpito moltissimo: Haider era il vero creatore e l’anima dell’Euroregione. Ed erano in molti, troppi forse, a saperlo.
Era un politico geniale, in fondo pragmatico, né di destra, né di sinistra, ma non seppe comunicare le sue vere idee al popolo ed alla stampa: le scriveva in libri elucubrati, non di facile lettura e di ancora meno facile reperimento. O ne discuteva in piccola cerchia.
Ai giornalisti dava spesso delle notizie “ad effetto”, che questi poi rimodellavano a seconda dei loro gusti, costruendo una figura di fascista, che era quanto più estraneo fosse al suo modo di pensare. Dare del fascista ad uno che considera gli stati nazionali come superati e crede nelle macroregioni (come lui sempre le chiamava) è solo miopia. Aveva rotto alcuni tabù della tradizione politica tedesca, fino ad allora diversa da quella austriaca (l’ Austria fino a Haider si considerava “vittima” e non “aggressore”) e quindi era stato interpretato in Germania (80% dell’effetto mediatico di lingua tedesca) come mutante fascistoide. L’Austria deve a Haider invece la rielaborazione del passato in una chiave meno vittimistica (che quindi diventava permissiva di quasi qualunque negazionismo) e più costruttiva per il futuro.
Con Jörgl la Carinzia perde la sua guida, rispettata anche da chi votava l’opposizione, ma non poteva chiudere gli occhi davanti ai progressi sociali, economici ed ecologici che aveva reso possibili.
L’Austria perde un politico scomodo, a cui sarebbe stempre stato negato di accedere a posizioni importanti a livello federale, ma con le cui critiche dovevano confrontarsi tutti i politici, la coscienza critica del Paese.
L’ Euregio Alpe-Adria, quella che va da Klagenfurt a Fiume e da Verona a Lubiana, perde la sua forza motrice, la roccia che ne aveva finora impedito la deturpazione e l’annaquamento. Come Panto, anche Haider non sarebbe stato disposto a cedere a lusinghe o ricatti dei potenti.
Ein stiller Gruss
Julius
@La Mula: mi sembra per lo meno ingeneroso quell’accenno a Tadzio.
Lascia perdere l’ingeneroso…e soprattutto non coinvolgere i suoi oppositori che si sentono in gran parte liberati da un bel peso. Quanto all’uso della parola fascista la trovo veramente fuori luogo. Era nazista (o almeno la sua famiglia lo era di sicuro, senza aver mai rinnegato nulla).
Io non chiedo a nessuno di rinnegare, perchè lo trovo inutile. Ma la oggi novantenne mamma era nazista dichiarata. E lui ha avuto delle grandi capacità dialettiche per ‘inzinganare’ quelli che oggi sospettano l’attentato (anche a Trieste).
Vediamo di non riderci addosso. Io l’ho conosciuto direttamente e credo che di gente simile trasuda anche il mio condominio. Anima di che? Di qualcosa che non esiste? O che si vorrebbe far esistere a forza ben sapendo che il progetto sta andando avanti da anni tra flussi e reflussi?
Basta! Haider era uno con tanti soldi che ha scalato la politica della Carinzia (non Corinzia…)e s’è trovato a Vienna. Dopo di lui, per fortuna, nessuno.Deve essersi stupefatto da solo. Ha fatto danni enormi nel suo paese- che è comunque molto meglio del residuo di nostalgia asburgica con cui lo si vende-, ha fatto danni enormi in Carinzia e non lo rimpiangerà alla fine nessuno. Era sicuramente un protagonista, ma quando l’attore esce di scena si chiude il sipario.
Illy gli era amico. Non me ne frega nulla. Affari suoi. L’Austria non è una Maldobria, lui non ha reso possibile nulla, se non costruirsi la sua icona. Alle spalle di altri. Trovo quanto meno sconcertante che la nostra regione dichiari lutto per uno che s’è schiantato in macchina perchè correva (vedi foto con cartello, inutile, limite dei 50 all’ora). A 50 all’ora non riduci quella macchina in quelli stati…al limite sbandi nel fosso. Guarda, non abbiamo proprio perso niente. Forse un simpatico – perchè simpatico questo sì lo era- cialtrone. Ce ne sono molti e spero campino tutti perchè ci vivacizzano la vita. Ma tutto si ferma qui. E’ morto Haider? Sai quanti come me se ne faranno una ragione?
Ps: alla stampa diceva cazzate di portata planetaria…
@ La Mula
Io non tento di usare effetti speciali per presentare la mia visione come frutto dell’unica verità, quindi tento di rispondere in maniera obiettiva alla tue impressioni:
1. De mortuis nihil nisi bonum, ET CERTUM.
2. La parola “fascista” in tedesco raggruppa tutte le ideologie nazionaliste, razziste e guerrafondaie, mentre in Italia resiste una mancata rielaborazione del passato, che consente anche a chi si trova alla guida del paese di dichiarare pubblicamente che Mussolini era un dittatore bonario, e simili amenità, che altrove, nella stessa Carinzia, sarebbero impensabili.
3. Io ho anche conosciuto personalmente Haider, e non solo nel corso di un’intervista.
4. Il progetto di Euroregione si basa su degli accordi scritti, che a loro volta si basano sulla bona fide dei contraenti. Se tu auspichi un nuovo 24.05.1915 o un nuovo 08.09.1943, io, per il poco che possa contare, non condivido. Non mi risulta che il progetto si insabbi per la mancata volontà del popolo, ma piuttosto per la discutibile qualità dei giochi politici e per l’ancor più discutibile qualità di chi si è fatto eleggere per fare il politico.
5. Mi sfugge quali danni abbia fatto Haider alla Carinzia. Mi puoi illuminare, per favore? Dico con conoscenza di causa, che la Carinzia prima di lui era il Land più povero dell’Austria ed oggi è il quarto, su nove, per ricchezza. Se intendi l’aumento del passivo del bilancio, tieni presente che altrove non si ragiona sulle trimestrali, come negli USA, dove questo ragionamento è stato dimostrato essere all’origine dell’affossamento dell’economia di mercato. Inoltre mi sfugge il nesso tra Haider, repubblicano, e la “nostalgia asburgica”. Se con questo termine cripticamente intendi che l’ Euroregione sarebbe multietnica e multiculturale come la Monarchia, allora puoi anche aver ragione nell’accomunare Haider all’Impero, ma ti consiglio di essere più esplicita e meno cripticamente satirica “ad usum propium” nelle tue esternazioni.
6. Non discuto che le sue dichiarazioni alla stampa, e non solo quelle, spesso fossero populiste e non sempre ben pensate.
Punto primo.Ok
Puto secondo: “La parola “fascista” in tedesco raggruppa tutte le ideologie nazionaliste, razziste e guerrafondaie, mentre in Italia resiste una mancata rielaborazione del passato, che consente anche a chi si trova alla guida del paese di dichiarare pubblicamente che Mussolini era un dittatore bonario, e simili amenità, che altrove, nella stessa Carinzia, sarebbero impensabili.”
Scusa, ma non capisco perchè in Austria non si debba usare la parola ‘nazista’ . Sai com’è, a ognuno la sua merda.
Punto terzo: anch’io per sfiga ne ho conosciuti tutti e tanti anche fuori dalle interviste. Non ne vado fiera.
Punto quattro: il progetto non esiste o, se esiste qualcosa, è un progetto quanto meno risibile. Nel caso non lo fosse potremmo tirar fuori altri progetti già testati ( e a oggi falliti) che hanno seminato anche alcuni morti (caso Waldner).
Punto cinque: culturalmente non era il più povero. E i miei amici della Kunstlerhaus te lo potrebbero confermare. Alcuni però ormai sono emigrati a Vienna da dopo l’avvento di Haider…Va bene così, meglio per loro. In fondo la cultura per montanari e contadini è quanto meno compatibile nell’Euroregione.
Per ‘non era il più povero’ intendo la Carinzia. Almeno non culturalmente. Che poi Haider si sia applicato per renderlo tale questo è un altro discorso. Ma se vuoi possiamo anche discutere sull’andirivieni tra Villach, ecc. verso viale Tricesimo (Udine)e altro. Nascondersi dietro un dito non serve a nessuno. Haider (e con lui Illy, Galan e oggi Tondo o Antonione) stanno raccontando roba che non frega a nessuno, baccalà buono da ammollare per le prossime elezioni. E a me, francamente, a me cittadina del mondo, manca solo un nuovo bollino sulla carta d’identità per scappotare.
Kiss, peace and love
Scappottare… e errori vari di battitura. Comunque è morto un uomo che correva oltre i limiti consentiti. Pace all’anima sua. Ma da qui a sentirne la mancanza ce ne corre… (e il lutto regionale è indecente).
Insisto soprattutto su 4. e 5., dato che su 3. ci si arenerebbe sul filosofico.
4. Questa è un’opinione strettamente personale, mentre la mia si fonda su accordi concreti. Quindi prendo atto del tuo punto di vista badogliano, in spregio della massima romana “pacta sunt servanda”
5. Mi sembra che sia un qualcosa di positivo anche l’ aver fatto qualcosa di incontrovertibilmente buono per l’economia della propria regione.
Sul discorso culturale: già dai tempi di Zernatto la Carinzia è un ambiente culturale chiuso e provinciale (letteratura, non arti figurative!), a meno che uno non si dedichi a fare da ponte tra l’Europa centrale ed i Balcani. Gli editori Wieser e Drava ci sono riusciti, proprio cominciando con la letteratura slovena, e non pensano per nulla ad emigrare. Gli altri carinziani si trovano nella posizione dei triestini “senza santi in Paradiso” e senza il sostegno localissimo della miriade di microassociazioni culturali sovvenzionate ad personam che abbiamo qui. Per la letteratura di lingua tedesca la Carinzia è da vari decenni provincia profonda, è quasi impossibile organizzare letture pubbliche, men che meno dibattiti, e non mi meraviglia che gli autori validi si siano trasferiti, per ragioni indipendenti da Haider, a Vienna, o anche a Parigi, come Peter Handke. Se si fosse trattato di quelle persecuzioni che sembri additare, gli sloveni, come Ferk, sarebbero stati i primi ad andarsene, assieme ai cartelli, non ti pare? Invece, se dai una scorsa agli autori carinziani tuttora residenti in loco, trovi che oltre la metà sono sloveni e dei rimanenti, almeno il 40% di estrema sinistra.
Mah…io ero amicissima di Eisendle e di H.C.Hartmann, che in Carinzia ruotavano attorno all’atelier della Paier (‘ramo’ arti figurative)…mai pensato fossero di estrema sinistra. Ho conosciuto meno bene altri loro amici in loco e anche quelli, sebbene meno famosi,non mi parevano dei rivoluzionari. Il tutto sempre limitato alla Kunstlerhaus, dove non ho trovato questa estrema sinistra di cui stai parlando, solo artisti, alcuni anche molto interessanti.
Burgis ha lasciato Klagenfurt per l’impossibilità di lavorare grazie all’avvento di Haider. Gli altri, come sai, non ci sono più da tempo.
Haider ha sublimato il provincialismo carinziano, distrutto anche quel poco che c’era (vedi teatro). Quelli della Kunstlerhaus sono stati tenuti sotto controllo per anni (non so negli ultimi, visto che la Paier se n’è andata a Vienna). Quanto agli sloveni una giornata nella scuola di Klagenfurt e molte interviste a intellettuali sloveni anche a Villach mi hanno convinto delle loro ottime ragioni per temerlo.
Certo, sembra una situazione molto ‘triestina’, con reazioni molto ‘triestine’ e una piccola differenza: prima di Haider la Carinzia non era così ‘triestina’ (evito di entrare nel merito delle letture e conferenze perchè si tratta di una allergia completamente personale a questo tipo d’eventi).
Quanto all’Euroregione mi sono già espressa in passato e sicuramente hai ragione.Ma non è che perchè uno ha aderito a dei patti che la cosa è positiva in sè e per sè…
Io non mi riferivo alle arti figurative, su cui so troppo poco, ed anche quello solo indirettamente per poter giudicare. Posso solo ammettere che molti artisti favoriti da Haider non rispecchiano soggettivamente il mio gusto.
Mi riferivo esclusivamente all’ambiente letterario.
Non per rigirare il dito su certe piaghe “triestine”, ma se non hai l’occasione per presentare in pubblico quello che scrivi in patria, davanti ad un pubblico qualificato, che possa fare da moltiplicatore, con recensioni sui quotidiani locali, è ovvio che devi rivolgerti altrove. Vale sia per Klagenfurt che per Trieste.
Mi sembra che quella sia stata anche la tua decisione 😉
Thomas Bernhard (scrittore austriaco 1931-1989) fu erede di un grande patrimonio familiare, proveniente da beni requisiti agli ebrei, grazie all’adesione del padre al nazionalsocialismo e alla protezione delle gerarchie cattoliche. Alla morte dei genitori, avvenuta per un incidente stradale, donò in modo incondizionato tutto il patrimonio alla Comunità Israelitica attraverso il Rabbino di Vienna, Eisenberg.
Cito dal suo ultimo testo “Estinzione”: “Il solo pensare a quest’Austria mutilata e decaduta e ormai finita…fa venire la nausea…da decenni governi ottusi, meschini e decaduti e un popolo mutilato a morte fino a renderlo irriconoscibile…Prima quel meschino e ignobile nazionalsocialismo e poi quel meschino e ignobile e criminale pseudosocialismo…in collaborazione con il cattolicesimo austriaco, che per quest’Austria non è mai stato se non fonte di sventura. Oggi l’Austria è un paese governato da affaristi senza scrupoli, da partiti senza coscienza…questo popolo austriaco defraudato di tutto, cui cattolicesimo, nazionalsocialismo e pseudosocialismo hanno estirpato dalla testa l’intelletto….Meschinità è la parola d’ordine, bassezza il motore, menzogna la chiave di quest’Austria di oggi…Senza sosta torno a dirmi che amiamo questo paese, ma odiamo questo Stato…”
Potrei continuare, ma non voglio insistere, per non essere eccessiva. Nessuno però può negare il dato di fatto: ognuno proviene da un passato. Se poi gli va di fare il saltimbanco per esorcizzare il proprio passato…affari suoi e della sua coscienza.
Ma non venitemi a dire che Heider era un politico geniale.
Anche perchè tutti avremmo più bisogno di uomini (e donne) veri, che di politici creativi e comunicativi.
@Caro Julius, non è una mia decisione. Nel mio caso le decisioni le prende l’ufficio stampa della casa editrice (o delle due case editrici a cui sono legata) e di volta in volta propone. Ovvio che collaboro. Sempre. Fa parte del gioco e non puoi sottrarti. Certo è che credo tu non mi abbia mai vista in giro se non in veste di giornalista (il che comunque, non posso negarlo, mi vale quanto meno la solidarietà della categoria). Tradotto: non presenzio quasi a nulla e capisco chi non presenzia quando non deve presenziare per lavoro.
Per inciso nessuno di noi sa quali sono i canali migliori per la diffusione, dipende sempre dall’editore, dai suoi rapporti con la distribuzione e dal suo ufficio stampa. Non credo proprio che il mio ultimo libro sia al quarto posto nella classifica delle vendite in Calabria subito dopo la Fallaci e ‘I numeri primi…’ perchè è uscita la pagina su Il Piccolo…
@Carissima, splendida Maria, non sei proprio una persona qualunque! Qualunque sono i politici creativi e comunicativi di cui in molti ne abbiamo abbastanza. Uno non c’è più. Ce ne faremo una ragione.
Cito da Maria:
“Il solo pensare a quest’Austria mutilata e decaduta e ormai finita…fa venire la nausea…da decenni governi ottusi, meschini e decaduti e un popolo mutilato a morte fino a renderlo irriconoscibile…Prima quel meschino e ignobile nazionalsocialismo e poi quel meschino e ignobile e criminale pseudosocialismo…in collaborazione con il cattolicesimo austriaco, che per quest’Austria non è mai stato se non fonte di sventura. Oggi l’Austria è un paese governato da affaristi senza scrupoli, da partiti senza coscienza…questo popolo austriaco defraudato di tutto, cui cattolicesimo, nazionalsocialismo e pseudosocialismo hanno estirpato dalla testa l’intelletto….Meschinità è la parola d’ordine, bassezza il motore, menzogna la chiave di quest’Austria di oggi…Senza sosta torno a dirmi che amiamo questo paese, ma odiamo questo Stato…”
Guardati attorno in Austria, Germania e Italia e poi sappimi dire se quei governi meschini e decaduti non sono stati migliori delle infinite alchemie e dolorose auto-mutilazioni tedesche o delle mille falsità sacrificate sull’altare delle raccomandazioni dello stivale.
L’ Austria ha avuto un breve periodo di crisi dei valori, soprattutto tra il 1975 ed il 1990, ma si è abbondantemente recuperata, soprattutto da quando è finito il dogma della grande coalizione come ineluttabilità storica. omunque, oggi l’ Austria non offre culturalmente un panorama uniforme: ci sono Vienna e Graz come centri culturali di eccelenza mondiale, Linz in ascesa, Salisburgo sempre illuminata solo dalla luce riflessa del Festival… ed il resto profonda provincia, buona solo per farci bellissime vacanze.
Il lutto regionale e le bandiere a mezzasta a Tarvisio sincermente sono una baggianata che ci potevano risparmiare.
Senza entrare in quello che ha fatto/detto Haider per la Carinzia, basterebbe ricordare che correva come un disgraziato in auto. Se avesse centrato un’altra auto a 140 km/h con bambini a bordo? In auto si va piano! Sti austriaci col mito della law & order mi sembra che non siano doversi dagli italiani che sfrecciano in auto blu per le nostre città interpretando ad-minchiam il codice della strada.
a me sembrano un pò tutti dei commenti davvero ridicoli.
è morto un uomo politico, amato dal suo popolo, sempre ai vertici della politica carinziana e austriaca non per caso, perchè evidentemente ha sempre avuto consenso tra gli elettori.
forse bisognerebbe avere un pò più di rispetto.
anche davanti alla morte gli antifascisti dichiarati si comportano come i nazisti più feroci.
E’ morto un pazzo al volante. Di professione politico. Due categorie che non godono del massimo della mia stima.
Per quanto su Haider si possa discutere – e anche legittimamente – ritengo che il lutto regionale per la sua morte sia pienamente giustificato: in fin dei conti si trattava di un uomo politico col quale la nostra regione aveva intensi rapporti. In Italia fu dichiarato il lutto nazionale per la morte di re Baldovino del Belgio…
Nel nostro paese muoiono ogni anno più persone sulle strade che per “overdose”, probabilmente anche in Austria. Rispetto per tutte le morti, ma sinceramente il “lutto regionale” per una persona che, violando il codice della strada, si schianta a 140 km/h mi sembra troppo.
A me Haider ricordava la risiera ed i nazisti e non l’euroregione, ma sarà perchè non avevo con lui “intensi rapporti” come li aveva l’ente Regione.
“anche davanti alla morte gli antifascisti dichiarati si comportano come i nazisti più feroci”: quanto è vero!
Sta discussion me par in perfetto stile italico. O se xe completamente a favor o completamente contro. Manca solo Biscardi.
No ghe xe vie de mezo. No ghe xe la capacità de distinguer.
1 – Corer a 140 KM/h col limite a 70 xe da idioti e criminali.
2 – Certe uscite in tempi passati iera quanto meno discutibili e da censurar.
3 – Ma ga da l’impression de esser un valido amministrator e ben voludo da gran parte dei suoi corregionmali.
4 – Xe sta molto importante per portar avanti l’idea de euroregion.
5 – Certi atteggiamenti contro la minoranza slovena della Carinzia però non andava incontro all’idea de una pacifica convivenza nell’euroregion.
Come tuti noi ga fato robe bone e altre meno.
Penso che nessuno di questi interventi (forse neanche il mio riuscirà a delianera completamente il personaggio… Al di là delle idee portate avanti dall’uomo (spesso criticabili e criticate e che uno può condividere o meno), Haider è stato un personaggio di grande carisma… Un catalizzatore di consensi. Si voglia o non lo si voglia, lascerà un certo vuoto nella nostra zona e – chiaramente – soprattutto in Carinzia.
Credo che qui in Italia sia difficile capire il suo personaggio, specie perchè siamo abituati a ragionare in un’ottica destra-sinistra… il punto è che lui univa elementi di destra (anche estrema) ad aperture anche all’opposizione (non per niente aveva impostato un governo di coalizione che comprendeva anche Schaunig). Molto criticabile può essere stato il suo puntare sulla paura del “diverso”…
Fortunatamente è stata esclusa la possibilità di un attentato. Temevo strumentalizzazioni.
In quanto alle buttate regionali, Tondo mi pare suoni un pò la fanfara, ma le bandiere a mezz’asta a Tarvisio non sonopoi forse così illogiche… Una volta anche quella era Carinzia e molti abitanti sono nati carinziani.
Ben bon, mi domani non sono a lutto
Julius…
Un politico che alla base della sua politica metta l’odio per la minoranza etnica presente nella regione cui governa, non e’ credibile, quando parla di euroregione in cui dovrebbero confluire la regione cui governa e la “regione” in cui e’ maggioranza la gente che egli odia come minoranza nella propria regione. Questo e’ populismo poco serio, anzi ridicolo!
Per il rsto: de mortuis nihil nisi bene. Non diro’ nulla…
@borut
Non ti posso dare torto: quello degli sloveni è stato il suo sbaglio più grosso, glielo ho detto più volte, ma non era possibile toglierglielo dalla mente. La sua risposta era in genere: “Io non ho nulla contro gli sloveni, ma non voglio che i cartelli in sloveno possano servire da cavallo di Troia per introdurre cose non commisurate alla reale consistenza di tale minoranza”
Continuava coll’elencare tutto quello che lui aveva fatto (scuole, asili…) di importante per gli sloveni e, da quello che ho potuto vedere, i rapporti con gli sloveni di Slovenia erano, diciamo, decorosi. Ricordo ad una sua festa un gruppo folkloristico numeroso che veniva da Skofija Loka, con il sindaco in testa.
Julius Franzot, sono d’accordo. Ci sono due modi di vedere le minoranze, simili ma distanti. Il problema è culturale.
Il fatto è che in Slovenia si vede le minoranze in modo diverso e si predente che anche le minoranze slovene oltre confine siano “trattate” allo stesso modo come le due minoranze “autoctone”: la minoranza ungherese e quella italiana in Slovenia.
E questo è difficile da conciliare.
Quella della minoranza slovena in Carinzia è un’altra storia… Pure io, che ho soggiornato per un certo lasso di tempo in Carinzia, all’inizio pensavo che fosse quasi un capriccio di Haider… Ed alla fine mi sono dovuto ricredere, perchè ho avuto la vaga sensazione che i carinziani “non siano ancora pronti”… Purtroppo, nonostante sia stato evidente che Haider, che a volte amava le boutade, abbia contribuito ad esacerbare il clima, penso che le sue scelte rispecchiassero la volontà di molti tra quelli che lo avevano votato. Per attuare certi provvedimenti, a volte è – che lo si voglia o meno e a prescindere dalla loro legittimità – necessario far maturare i tempi… E gli italiani, con i loro circa 60 anni, hanno poco da recriminare.
Beh insomma, sono profondamente turbata dalla morte di uno che guidava ubriaco (notizia odierna) a 140 all’ora dopo una serata al night.Ma in Austria hanno la patente a punti?
Sì
Per inciso, la notizia è la dimostrazione che l’Austria è repubblica democratica. In Italia non ce l’avrebbero mai lascita dare…
In questo caso, vorrei ricordare la sua campagna contro l’alcool tra i giovani e quella contro la velocità (ho bene impressi nella memoria i lugubri manifesti lungo le strade)..
Beh, ma 58 anni non sei più giovane e certe cose te le puoi permettere…
Riprendo l’impietoso giudizio di T. Bernhard, che mi viene rivoltato contro da J.Franzot.
Non è che io non mi renda conto che il giudizio è datato, frutto di una situazione personale…ma le opinioni vanno prese in considerazione, tutte, e poi se si pensa- si valuta- si giudica- senza fare propaganda, è meglio sospendere sia le sviolinate che le demonizzazioni.
A me hanno sempre fatto impressione i pensionati austriaci che spazzano la neve dal portico delle loro linde casette tutte uguali (visione continua sulla linea ferroviaria), mi hanno sempre fatto impressione perchè sembrano appagati di un benessere senza discussioni…però purtroppo hanno la stessa faccia e le stesse posture di Priebke…non per questo li ammazzerei, ma mi fido poco della loro lungimiranza come elettori.
Priebke, per inciso, è stato invitato come ospite di riguardo ad un concorso di miss, in Lazio -miss Ciociara- (il nuovo corso?).
Il poveretto non ha potuto andare, perchè agli arresti domiciliari.
Ma la cosa peggiore è che le candidate al concorso non sapevano neppure chi fosse: “ah! sì, carino, un simpatico vecchietto”.
Quante sono le cose che non sappiamo!
Asem
Che stai dicendo? In altre parole le minoranze italiane all’estero sono qualche cosa di piu’ di quelle slovene all’estero?
Siamo nella situazione della Fattoria degli animali, dove i porci sono un po’ piu’ uguali degli altri animali!!!