10 Ottobre 2008

Devetag nuovo presidente di Mittelfest

Antonio Devetag è il nuovo presidente di Mittelfest. L’assessore comunale alla Cultura è stato designato ieri dalla giunta regionale in quanto “uomo di cultura e amministratore pubblico regionale con ampia esperienza nel settore della promozione delle attività culturali”.
La nomina di Devetag arriva dopo le dimissioni di Furio Honsell, eletto primo cittadino di Udine.

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15 commenti a Devetag nuovo presidente di Mittelfest

  1. Luca ha detto:

    Furio Honsell non si è dimesso perchè è diventato Sindaco di Udine. Furio Honsell si è dimesso perchè gli proponevano di rimanere presidente di una cosa che però non sarebbe stata più come quella diretta da Moni Ovadia.
    La presidenza a Devetag.. mmhhh.. “uomo di cultura e amministratore pubblico regionale con ampia esperienza nel settore della promozione delle attività culturali”.. Mah… Se intendono dire che ha lunga esperienza nello scegliere dai cataloghi, allora non ci piove.

  2. Lauro ha detto:

    Se ci hanno messo Devetag vuol dire che hanno intenzione di non metterci più i soldi che la regione ci metteva prima… Daltronde coi tempi che corrono le prime cose che si tagliano son quelle sulla cultura. Basta vedere la scuola…

  3. Leo ha detto:

    Io invece spero che Devetag faccia qualcosa per Gorizia, coinvolgendola come sede per gli spettacoli. Basta che non ossessioni anche lì con il CASTELLO! Comunque in bocca al lupo assessore.

  4. Milost ha detto:

    Vabbè, ma almeno lui sarà felice, sono anni e anni che si spende a scegliere cataloghi e a controllare l’installazione di gazebi nelle strade…..un momento di gloria, seppur fittizia, fa bene a tutti

  5. Franz ha detto:

    Come sempre, commenti disfattisti, “goriziani” al 100%, a parte Leo.
    Sono sorpreso che tale nomina vada ad un esponente di Gorizia visto che finora la Giunta regionale non ci ha calcolato granchè ma lo ritengo comunque un fatto positivo. Spero che questa sia un’opportunità che Devetag, cui faccio gli auguri, non si faccia sfuggire per portare in città un evento di sicuro spessore culturale come il Mittelfest.

  6. Walter Sobchak ha detto:

    Quelli che usano la parola “disfattismo” per una semplice critica mi ricordano troppo da vicino i tempi bui del ventennio o degli intellettuali russi imprigionati per “parassitismo” da Stalin.
    Buona fortuna a Devetag, ci si augura che il MittelFest mantenga il livello delle ultime edizioni e non sia una riedizione pseudo-colta della festa dei ballerini di capriva (con tutto il rispetto per i ballerini di capriva).

  7. marco ha detto:

    sempre gli stessi negli stessi posti…

  8. Franz ha detto:

    Caro Walter, è un fatto che ogni cosa fatta a Gorizia trovi una marea di critiche.
    Non serve che tu scomodi ventennio e Stalin, le critiche -sacrosante!- dovrebebro essere costruttive cosa che, salvo alcune eccezioni, non mi pare di leggere nei commenti di questo blog.
    Mai contenti a Gorizia…

  9. Walter Sobchak ha detto:

    Caro Franz, non serve scomodare termini come “disfattismo”. Le parole sono importanti. Bastava dire “critiche ingiuste”, “pregiudiziali” o “ideologiche” al limite.

  10. Mittel ha detto:

    Ho letto sulla stampa la notizia ed i commenti.
    In primo luogo si parla di “rilancio” di Mittelfest. E’ una stupidata. Il Mittelfest non ha mai raggiunto livelli così alti come negli ultimi anni. Non lo dico io, lo dicono le cifre, anche quelle culturali.
    Si dice di Honsell che ha abbandonato perchè divenuto Sindaco di Udine. Lo ha già detto qui sopra Luca. E’ una baggianata.
    Honsell, al quale era stato chiesto di continuare, in un primo momento aveva accettato; poi, quando si è reso conto delle nuove “linee guida” che la Regione avrebbe emanato, ha rassegnato le dimissioni.. perchè non daccordo con le nuove intenzioni contenute nell’indirizzo regionale.
    Quali?
    Lo si dice oggi chiaro sui giornali. In poche parole, fare di Mittelfest il “contenitore” di una serie di iniziative che riguarderebbero l’intero territorio regionale. Tradotto, significa spendere i soldi della Regione un po’ dappertutto per accontentare tutti.
    Ovviamente, inutile dirlo, ciò raccoglie il plauso di chi al Mittelfest non è mai andato a vedere niente.
    Va da se che i soldi saranno spesi per organizzare, invece che per la qualità e la proposta culturale.
    Perché organizzare vuol dire spendere per l’hardware ed i soldi vanno perciò a chi lo fornisce e gestisce , e soprattutto a livello locale.
    La cultura invece è software, (ed è quello, si sa, che fa la differenza) ma la spesa non va direttamente in tasca alla gente del posto..
    E siccome l’obbiettivo è dare soldi a chi vota, la scelta è fatta.
    Non poteva che ricadere su Devetag questa scelta.
    Infatti è ciò che è accaduto a Gorizia con Gusti di Frontiera. Da una fiera gastronomica rivolta all’esterno, veicolo di interesse e con scopo attrattivo, è stata trasformata in un sagra rivolta ai goriziani. Perchè devono essere loro quelli contenti ed appagati. Ovvio che è solo una coincidenza il fatto che sono anche quelli che votano in questa città. Ininfluente se poi la ricaduta vera non c’è.
    “Panem et circenses”, dicevano una volta… alla prova dei fatti altro che mitteleuropa.
    L’investimento a medio corso, l’unico che può davvero trasformare le cose, cambiarle, aprire nuove prospettive, non è ritenuto spendibile coi tempi che corrono. Per quello meglio le chiacchere.

  11. Latex ha detto:

    A proposito di Gusti di Frontiera vogliamo ricordare la signorina in latex dei manifesti!!!
    Spero non sia stata una idea di Devetag altrimenti chissa’ cosa pensera’ per il Mittelfest

  12. etabeta ha detto:

    Porca miseria, che paroloni….soldi a chi vota,gusti di frontiera festa per soli goriziani, mittelfest manifestazione spendacciona.
    Ma allora è vero non è la città del “no se pol”, ma la gente “che no vol”.
    Ma personalmente faccio gli auguri a Devetag sperando che sia un inizio.

  13. VeroGoriziano ha detto:

    mi auguro solo che Mittelfest mantenga un vago legame con il territorio e la cultura mitteleuropea… non è tanto scontato, visto che già Gusti di Frontiera è diventata “Gusti ALLA Frontiera”, con 20 stand regionali mediterranei a scapito dei nostri fratelli mitteleuropei. e sono lieto di nn essere l’unico rimasto interdetto dal manifesto pensato x questa edizione… splendida ragazza, ma cosa caspita c’entra con Gorizia e la Mitteleuropa? proprio niente, complimenti.
    Mittelfest a Gorizia? magari! siamo noi la vera capitale italiana della Mitteleuropa, Cividale è una meravigliosa città longobarda e friulana invece. ma se devono rovinare il festival, meglio che resti là.
    cmq non giudico priori, magari la manifestazione migliorerà anche! vedremo!

  14. Mittel ha detto:

    Oggi sul Messaggero il “programma” di Devetag. Come Volevasi Dimostrare..
    Non guardare avanti, aprire, sperimentare, ma guardare indietro, ricordare il “muro”.. Originale, davvero originale.
    “Panem et circenses”

  15. Mittel ha detto:

    ..e poi quelle affermazioni rivelatrici.
    “In regione.. ci sono molte strutture che costituiscono un patromonio e questi “contenitori” vanno valorizzati.”
    «Negli ultimi anni il Mittelfest non aveva piú l’appeal popolare. È importante che la manifestazione faccia numeri significativi”
    “il Mittelfest deve tornare a essere un avvenimento del quale devono usufruire tutti”
    “Ci sono orchestre che fanno musiche stupende e magnifiche compagnie di prosa e di danza. Questo non significa che vadano ignorate le proposte d’avanguardia”
    Si capisce che ha già dato un’occhiata ai cataloghi… metodo consueto.
    “Mittelfest dovrà diventare il “cappello” alle iniziative regionali.”
    Appunto. E poi.. quì si capisce che non ha seguito Mittelfest negli ultimi anni, perchè se c’è qualcino che ha fatto proprio questo è stato Moni Ovadia:
    “Bisogna guardare senz’altro ai paesi vicini. Tuttavia il ritorno alle radici dovrà avvenire per riscoprire quell’area della Mitteleuropa che ora è allargata e costituisce la nuova Europa. Tutte queste culture, di cui si sa poco, vanno riscoperte..”
    E perciò si fa un’edizione che ricorda il “muro”. Ecco, detto tutto.

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