La cooperativa Arcobaleno si assume la responsabilità della mancata pulizia delle strade la scorsa domenica.
Ecco qui la lettera inviataci dal presidente Fabrizio Valencic.
“In relazione alla mancata effettuazione, domenica 5 ottobre, del servizio straordinario di pulizia del centro città, affidato alla cooperativa Arcobaleno da Iris, ci assumiamo la piena responsabilità deldisagio che il fallimento dell’operazione ha causato alla cittadinanza.
A nostra parziale discolpa, va detto che, pur avendo affrontato l’analisi delle criticità e la gestionedella specifica situazione con la massima diligenza, l’inadempimento è dipeso da cause organizzative molto difficili da prevedere: un disguido di tale portata…
non si è mai verificatonell’attività della cooperativa Arcobaleno. Tuttavia, nella consapevolezza che le giustificazioni non risolvono le spiacevoli conseguenze dell’incidente, presento le scuse della Cooperativa alla cittadinanza, al Comune, a Iris.
Posso assicurare che, compiute le verifiche del caso, fin d’ora è già tutto predisposto per svolgere ilservizio richiestoci a partire dalla prossima domenica, dando pieno soddisfacimento alle aspettativedella città“.
Beh, almeno hanno chiesto scusa, onesti da parte loro.
…nel Paese degli scaricabarile, apprezziamo l’onestà….
Mi associo ai complimenti per l’onestà: non è da tutti chiedere scusa. Adesso si impegnino al meglio per svolgere il compito loro assegnato.
Chiedere scusa dicendo “tuttavia…”??? Che razza di scuse sono??? Dire “ho sbagliato, non succederà più PUNTO” è troppo difficile al giorno d’oggi???
Io sinceramente sono stufo di pagare ogni anno di più per un servizio non di raccolta rifiuti ma di “ricezione” rifiuti. Perchè devo usare il sabato, invece che per fare la passeggiata con la famiglia, per portare alle isole ecologiche i rifiuti che altrimenti verrebbero raccolto con frequenza BISETTIMANALE???
Il compito è del Comune.
Questo lo ha “affidato” ad Iris; quest’ultima lo ha subappaltato ad Arcobaleno.
Arcobaleno chiede pubblicamente scusa.
In altre situazioni simili abbiamo avuto un laconico comunicato di “servizio sospeso per cause di forza maggiore”. Altre volte nemmeno questo.
Quoto giovanni in toto e mi allaccio al suo argomento.
A San lorenzo,ma anche nei paesi limitrofi,il sistema di raccolta è diverso:passano ogni settimana a tirar su i sacchi che contengono in modo indifferenziato carta,plastica e alluminio e poi il contenuto se lo separano loro.
Soluzione sicuramente più pratica che probabilmente invoglierebbe anche i più pigri a differenziare.
Perchè a gorizia no se pol?
Ah, si..
Anch’io sono stufo di vedere la gente che produce sempre più rifiuti, non fa un bel niente per ridurre questa produzione, e pretende che altri li smaltiscano ad un modico prezzo del “servizio”.
Lo so che vado controcorrente, ma pivatizziamo tutto. Così ognuno paga per quanto effettivamente produce. Vediamo che succede.
X il Caio
Credo che a San Lorenzo non siano ancora passati alla TIA, possono tranquillamente decidere di coprire solo parte delle spese delle “scovazze” con la Tarsu e pagare il rimanente traendolo da altre entrate, tipo l’irpef.
Comunque non è un mistero che il cosiddetto porta a porta sia un sistema che funziona meglio nei paesi più piccoli.
ah ah ah, le strade di Monaco pulite?? forse il principato di Monaco..ma ci sei mai stato, oder ist es nur ein Witz?
Piena solidarietà alla Coperativa Arcobaleno. Ma anche alle lattine di birra vuote che rotolano sulle strade del centro. E’ veramente quello della pulizia di 4 strade del centro di Gorizia il vero problema della città… problema che forse ha causato anche il crollo delle borse.
Forse non il crollo delle borse, ma a leggere l’ASCOM sul giornale di oggi, qualche “crollo” lo sta provocando.
A dimostrare che non basta una bella sagra una-tantum.
Accanto alla mancanza di una vera politica rivolta ai giovani (niente, oltre alla chiusura del centro sociale) mi pare che quì ci si comincia ad accorgere che anche sulle ordinarie cosucce (rumori molesti e la pulizia di 4 strade, appunto..) non si riesce a cavare il classico ragno dal buco.
E sembra che qualcuno cominci a chiedere i conti.
Ma sapete dirmi il costo di tale servizio?
Usare modello Germania far pagare a chi sporca?
esempio: 6.000.000 di presenze all’oktoberfes e tutto pulito per le vie di Monaco. ti permetti di sporcare o rompere le balle? La polizai ti prende a calci nel sedere e paghi una multa da 100€ a 500€. A ma qua “no se pol” viene sempre fuori il politico furbacchione e propagandista che para il culo a qualche zozzone.
Cosa c’entrano i centri sociali (solitamente zone franche dove le droghe sono di casa) con la politica per i giovani???
È ovvio che la pulizia delle strade non può che accompagnarsi al rispetto del prossimo di chi le utilizza la sera precedente, magari invogliato dalla presenza vicino ai locali di bidoni, secchi o quant’altro destinati alla raccolta di vetro e lattine, che magari IRIS venderà per esempio a Conai…
Ma sono già andato troppo oltre, mi sà.
“no se pol”…
Ecco.. Se c’è il Centro Sociale c’è la droga; se non c’è il Centro sociale non c’è la droga.. Non ci avevo pensato. Eppure è così semplice.. L’uovo di colombo.
La politica giovanile in un unico, semplice concetto.
Perciò se ne deduce che se ci sono i bar in centro c’è schiamazzo, vandalismo e sporcizia; se non ci sono i bar in centro non c’è schiamazzo, niente vandalismo e sporcizia.
Bene, chiudiamo i bar..
Lo dici tu all’ASCOM?
Scusate, forse mi son perso qualche pezzo della storia…nessuno ha mai proposto di far stazionare le volanti nelle zone dove si ritiene siano violate norme di legge: disturbo alla quiete pubblica, abbandono rifiuti,spaccio di stupefacenti, ubriachezza…? E se è stato proposto, perchè non si è fatto?
Lauro non ho detto che tolti i centri sociali sparisce la droga, ma che in essi circoli e venga consumata con relativa facilità. Se mi dici che all’interno dei centri sociali non se ne consumi, al pari delle parrocchie, sono due le cose: o non ci sei mai stato o sei ipocrita.
..e io non sarei così sicuro nemmeno di ciò che circola nelle parrocchie. Perchè anche per quelle dipende da dove sono. Ci sono fior di preti in prima linea sul problema della droga. E ne sanno più di me e di te. Non banalizzare.
Il punto è che in questa città non c’è un minimo di ragionamento su come affrontare le tematiche legate al mondo giovanile e nel contempo tutti vedono nello sviluppo universitario una delle poche prospettive concrete per la città.
Quello che sta succedendo, a mio parere, è solo la punta di una contraddizione che non potrà che ingigantirsi.
Gli studenti non sono solo docenze, libri, affitti e consumo. Sono anche persone. Con tante altre esigenze, che non sono quelle della popolazione anziana e della Nizza Austriaca. Bisogna saperlo..
Ed io non vedo un minimo di preparazione della città e dei suoi servizi in questa ottica. Ciò che sta succedendo attorno al problema dei quattro bar del centro è solo l’inizio.
Cercare di richiamare i giovani a frequentare i corsi universitari in una città dove è in vigore il coprifuoco e nient’altro, non mi pare uno “spot” vincente. A meno che non si pensi di avere futuro con l’università della terza età.
Allora, visti i comunicati a raffica sullo sviluppo, chi prende in giro chi?
Per questo motivo mi chiedo e chiedo qual’è l’indirizzo sulle politiche giovanili..
Toc toc.. c’è qualcuno? 🙂
Politica giovanile significa organizzare il tempo libero? O calmierare gli affitti agli studenti?
Non so, mi pare che in nome delle politiche giovanili ci si aspetti il soddisfacimento di esigenze che sono invece personali: un tempo c’erano i circoli delle case degli studenti, i cineforum, le conferenze, il ballo degli studenti,i dibattiti organizzati dai gruppi culturali e da quelli politici in cerca di clienti, i gruppi teatrali dilettantistici…
Le politiche giovanili devono prevedere, finanziare e gestire cose di questo genere?
Non dico sia facile, dico che però non è quello che c’è e che si sta facendo oggi. Tra organizzare il tempo libero e negare la possibilità di viverlo c’è un oceano di opzioni. Un tempo c’erano i circoli? Allora c’erano dei luoghi. Oggi c’è solo un incrocio in corso, sia d’estate che d’inverno.
C’erano i cineforum? I cinema erano 5, oggi solo uno anche se con 3 sale…
Insomma, l’approccio che tende a escludere, a reprimere, a vietare, invece che includere, coinvolgere, alimentare, mi sembra l’unico presente, e perdente.
Intanto bisognerebbe partire da qui.
C’è qualcuno che “ascolta” davvero quello che viene detto? Alla casa dello studente per mesi chiedevano una linea ADSL decente, ve lo ricordate? Spero abbiano risolto, non se ne è saputo più niente. Quanti HotSpot ci sono in città? A Nova Goriza in quasi tutti i bar oramai.. E un fatto “normale”. Non è normale invece che una casa dello studente debba solo dover dire di avere il problema perchè nessuno ci ha pensato prima.
Gorizia è una città capoluogo che è riuscita a vivere con tutti i teatri chiusi (tranne il Kulturni) per anni e nessuno che si sia lamentato più di tanto.
Per questa città è una “novità” la presenza di gente che viene da fuori e che non siano militari. Era abituata alle caserme, dove suonavano la “ritirata” alle dieci di sera.
Per questo chiedo se ci sia qualcuno che si sta occupando anche di questa parte del problema e non solo dello sviluppo dei corsi universitari. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca…
lauro leggiti la direttiva pisanu antiterrorismo!
Dice che il provider deve mantenere i log degli accessi ed il gestore deve registrare chi accede.. e allora? Dove sta il problema? La direttiva non vale per aeroporti, stazioni (quelle serie..), autogrill, treni eurostar e pendolini, teatri ed alberghi, fiere e convegni?
Possibile che ci si debba sempre nascondere dietro ad ogni stupidata?
Grande lauro.
Trovata la soluzione, facciamo girare un eurostar o un pendolino a gorizia al posto delle corriere dell’apt e tutti dentro in hotspot!!!