Parte da Gorizia il nuovo programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia. Si è tenuto ieri in città, al polo universitario di via Alviano, l’evento di lancio, che ha permesso anche di tracciare il bilancio del programma Interreg III A 2000-2006.
L’area di applicazione del programma è stata ulteriormente estesa e comprende il Friuli Venezia Giulia, la Slovenia, parte del Veneto e, per la prima volta, anche le province di Ferrara e Ravenna. L’obiettivo generale è il rafforzamento della capacità di attrazione dell’area coinvolta, nel rispetto di uno sviluppo sostenibile, e puntando su una crescita della conoscenza, della comunicazione e della cooperazione sociale. A disposizione, per il periodo 2007-2013, ci saranno oltre 136 milioni di euro.
2 Ottobre 2008
Difronte a questa notizia rimango un po’ perplesso. Perchè non mi torna qualcosa rispetto a ciò che ho letto ieri sui quotidiani. Mi riferisco alla posizione espressa solo ieri dall’Amministrazione Comunale insieme a Menia.
In sostanza Menia dice che è necessario un intervento del Ministero degli Esteri, chiesto peraltro anche in accordo con il Comune di Gorizia, per far si che Nova Gorica risolva i problemi dell’inquinamento ambientale prima di dare corso agli ulteriori ampliamenti, anche abitativi, che quel comune ha annunciato. In primo luogo dunque la soluzione del problema della depurazione per il torrente Corno.
Bene.. leggendo di questa posizione, assunta con tanto rilievo, ho pensato che tutto sommato la pressione del Ministero degli Esteri potrebbe aiutare la soluzione del problema. Ma c’era qualcosa che non mi tornava… Oggi mi è più chiaro.
Quì si parla di cooperazione transfrontaliera e di ulteriori fondi europei messi a disposizione.
Allora la domanda è questa: che fine hanno fatto le relazioni e le iniziative di collaborazione transfrontaliera messe in piedi tra Gorizia e Nova Gorica, se per affrontare il problema del depuratore è necessario un intervento del Ministero degli Esteri? Ministero che se interviene parla con Lubiana – sia chiaro – non con Nova Gorica.
E se questo Ministero interviene con i toni annunciati alla stampa – che viene letta anche a Nova Gorica – quali effetti “collaborativi” può ottenere?
In sostanza, è davvero una scelta giusta Signor Sindaco, quella di abdicare palesemente al ruolo transfrontaliero affidandolo tout-court al Ministero, solo per dare una risposta polemica ed affrettata a quella parte di popolazione spaventata dal dinamismo dei nostri vicini e che si chiede che cosa stia facendo invece l’amministrazione goriziana?
Quali sono i progetti che Gorizia avanza per poter spendere almeno una briciola dei 136 milioni di Euro presentati in questo evento-lancio?
E quanti “insieme” a Nova Gorica?
Dobbiamo chiedre a Menia di informarsi presso il sindaco di Nova Gorica?
Menia farebbe meglio a starsene a Roma ormai. E’ chiaro che rappresenta l’invidia gretta dei goriziani che vedono una città moderna costruirsi a due passi. La scusa delle fognature è patetica. Vero è che il Corno va ripulito, ma i nuovi insediamenti c’entrano assai poco con il problema.
Riguardo alla notizia qui riportata: cosa c’entra la Romagna con il nostro Litorale?
Ma è tanto difficile fare progetti di cooperazione transfrontaliera SENSATI? i soldi ci sono, ma ho l’impressione che vengano buttati via.
A PARTE UN BUS, IO NON VEDO NESSUNA INTEGRAZIONE FRA GORIZIA E NOVA GORICA.
Per me che sono un po’ ignorante mi sembra che se a Nova Gorica gli imprenditori pagano il 20% di tasse e a Gorizia più del 50% difficilmente Gorizia avrà delle possibilità di crescita. In UE dovrebbero esserci pari condizioni e se per il momento ancora non ci sono parte di quel denaro dovrebbe essere investito per creare un sistema di tassazione ridotto per GO e TS. Altrimenti non ci resta altro che trasferirci in massa a Nova Gorica e ritornare a Gorizia solo per visitare i musei e passeggiare per Piazza Vittoria
L’allargamento alle province di Ferrara e Ravenna ha una sola spiegazione..
Basandosi sul fatto che sono “dirimpettaie” alle coste Slovene e che le due province hanno strutture economiche compatibili con gli interessi di sviluppo sloveni, si sono candidate (supportate dalla regione Emilia-Romagna) ad entrare nell’Interreg. Perchè è stata accettata la candidatura? Ma perchè quelli i progetti li sanno fare, li fanno e li supportano! E’ un modo per spendere qualcosa di quei soldi anche in Italia, che altrimenti se li pappano tutti gli sloveni.
Per vedere e valutare la capacità di presentazione di progetti date un’occhiata qui (inutile cercare Gorizia..):
http://www.interreg-it-si.org/?vie=cnt&gr1=prr&gr2=&gr3=&gr4=&id=&lng=ita
In quanto alla diversa tassazione..
Si, è vero che c’è una diversa incidenza, anche se non così ampia come sembrerebbe, tanto che influisce maggiormente ancora il costo complessivo del lavoro. Però non basta a fare la differenza, o meglio, la fa per attività ad alto tasso di manodopera (e sono sempre meno, quel tipo attività). Ed alla Slovenia non interessano poi molto..
Ciò che fa davvero la differenza sono altre cose, tecnologia, tasso di scolarizzazione, flessibiltà del sistema e dei servizi, capacità di “vedere ed interagire” con la globalità, per es…
Di questo passo la Slovenia non ci metterà molto a raggiungere i livelli retributivi e di tassazione della media europea. Loro lo sanno e si muovono in conseguenza.
Interreg, in realtà, nasce proprio per velocizzare al massimo queste dinamiche. Aiutare questo processo è la logica che l’Europa ha messo in campo. Molto, ma molto distante perciò, dalla logica assistenziale. Ti aiuta a crescere, non a rimanere indietro.
Ma quì non si è capita. Chissà perchè? 🙂
la Slovenia è da oltre 4 anni nella UE.
una domanda semplice:
COSA E’ CAMBIATO QUI?
io mi aspettavo chissà che mirabolanti integrazioni, la nascita di una città transfrontaliera di 70,000 abitanti, piani urbanistici comuni, immediato riassetto viario, ecc.
e invece?
NIENTE!
tutto procede, ma per inerzia. ci vorrebbe decisamente una sorta di super-sindaco designato dalla UE, che supervisioni Gorizia, NovaGorica e Sempeter.
E’ vero che la Slovenia è da oltre 4 anni nella UE, ma durante i primi 3 il confine per le persone ancora esisteva. Ora non più.. Nel frattempo a Gorizia si è voluto cambiare strategia e linea politica anche verso i nostri vicini, tralasciando quasi tutto ciò che si è fatto negli anni precedenti.
Vi ricordate la farsa del dove fare la festa per la caduta del confine? Ecco.. era solo la punta dell’iceberg.
Dalla “collaborazione” si è passati alla “concorrenza”.
Collaborare significava “calarsi le braghe”?
E concorrenza invece che vuol dire?
Per fare concorrenza ci vogliono altre cose, oltre alle chiacchere, e pian piano sta emergendo in tutta evidenza che le altre cose noi non le abbiamo e non siamo in grado di inventarle, e allora? Ministero degli Esteri?
La città da 70.000 abitanti si sta lentamente palesando, man mano che la gente – ora che non c’è più confine – si abitua a confrontare offerte, prezzi e servizi. Lo sapete che conviene spedire una lettera dalla posta slovena? Anche l’affrancatura costa meno.. Le aziende l’hanno scoperto quasi subito. Altro che Qlandia.. E questa non è inerzia (permettimi VeroGoriziano.. :)..) è una dinamica che è appena partita ed è destinata ad accelerare in modo che nemmeno pensiamo. Nova Gorica lo sa, Gorizia non vuole saperlo, tanto da ignorare persino le opportunità di Interreg. Questa è la differenza.
Intendi dire che spedire una lettera in italia o altri paesi costa meno da Nova Gorica? Interessante…
Ho verificato.. (tanto per capire..)
Allora: spedire una lettera da Nova Gorica a Gorizia costa 0,45€.
Spedire la stessa da Gorizia a Gorizia costa 0,60€.
Mica male, per le grosse spedizioni poi..
Ma voi lo sapete come Nova Gorica smaltisce i suoi rifiuti urbani? Nel senso: dove li mette? E come?
A me ormai interessa poco chi sia ad ottenere risultati rispetto le criticità ambientali slovene che coinvolgono la nostra città e il suo territorio…basta che qualcuno concluda qualcosa.